Le 10 cose da vedere a Novara, la città seconda per grandezza tra i capoluoghi piemontesi. Essa è sovente evitata dai viaggiatori che la vedono come una cittadina industriale dallo scarso interesse turistico, tuttavia il centro storico è ricco di cose da vedere e io te ne consiglio 10 che non devi assolutamente perdere.
Come l’apparenza consiglia, la grande espansione di Novara si è avuta grazie alla sua posizione ben collegata con le grandi vie di comunicazione. Ci troviamo a metà strada circa tra Torino e Milano, luogo ideale per lo sviluppo commerciale e industriale.
Più ci si addentra verso il centro e più si trovano grandi palazzi che in passato hanno visto e, spesso, sono stati teatro dei grandi eventi della nostra Italia. Del resto, ogni angolo del nostro paese ha molto da raccontare e Novara non fa di certo eccezione. La pianta romana della sua rete stradale ne indica chiaramente l’origine e fa si che visitare il centro sia molto semplice e orientarsi sia un gioco per nulla difficoltoso.
Info e consigli di visita
Se il tempo a disposizione è poco, o se preferisci comunque avere una guida che possa arricchire la visita con le dovute spiegazioni, allora è consigliabile rivolgersi all’Info Point turistico che si trova presso gli uffici dell’ATL. L’ufficio è situato nel Castello Visconteo-Sforzesco, in Piazza Martiri. Qui potrai trovare le guide ufficiali della città.
Se decidi di fermarti qualche giorno per vivere a fondo la città puoi cercare i migliori prezzi degli hotel e delle sistemazioni disponibili e che siano adatte alle tue tasche. Ricorda inoltre che Novara è ben collegata dalla rete autostradale e dispone di una buona viabilità.
Per visitarla in libertà ti può essere utile un’auto a noleggio e ti consiglio di cercare i prezzi mogliori con un buon comparatore, come Discover Cars.
Se stai organizzando un viaggio ricorda di partire senza correre rischi, acquista una polizza per metterti al sicuro dagli imprevisti. Io consiglio le assicurazioni Heymondo, propongono numerose soluzioni a prezzi ottimi. Inoltre per i nostri lettori c’è uno sconto del 10%. Basta davvero poco per viaggiare ancora più sereni.
Un buon modo per conoscere meglio la città è anche quello di trovare una buona guida cartacea. Te ne consiglio tre che potrebbero esserti molto utili, puoi consultarle nei seguenti link:
- Guida di Novara e provincia edita dal Touring Club Italiano;
- Per le vie di Novara. Guida non ufficiale alla scoperta della città e dintorni;
- Novara. Storie, persone, cultura. Le guide ai sapori e ai piaceri.
10 cose da vedere a Novara
I palazzi della fede
Gli edifici sacri a Novara sono tra i più facilmente distinguibili nel profilo cittadino. Lo skyline vede alte cupole e frontoni spiccare sopra ai tetti delle palazzine del centro. Cominciando il nostro itinerario nei pressi dell’Ospedale Maggiore ci dirigiamo verso Corso Italia.
Questo è il viale pedonale e ci fermiamo dopo pochi passi per ammirare uno scorcio che mostra tre degli edifici più importanti a Novara: il Duomo, il Battistero e la Cupola dell’Antonelli. L’edificio più imponente fra i tre è sicuramente il Duomo.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta (1) vanta dimensioni considerevoli, nonostante sia in effetti una struttura incompiuta. Il progetto originario, approvato per la costruzione di un’immensa cattedrale a croce latina, fu infatti fermato dopo l’inizio dei lavori. A quel punto solo uno dei bracci della nuova struttura era stato ultimato, quello che attualmente costituisce il Duomo di Novara.
L’ambizioso progetto di Alessandro Antonelli è oggi un elegante edificio in stile neo-classico. Uno dei luoghi più visitati della città è il Chiostro della Canonica, un luogo suggestivo che si trova dietro il palazzo vescovile e nei quali locali si trovano oggi, esposte in un museo, opere d’arte e oggetti storici provenienti dal territorio novarese.
Chiesa di San Marco e Chiesa di Ognissanti
Meritevole di una visita è anche la Chiesa di San Marco (2), poco distante da Corso Italia. Qui il visitatore resterà sbalordito dalla ricchezza degli elementi decorativi che vi si trovano. Marmi colorati, tele pregiate, legno intagliato sono solo alcuni degli elementi di pregio di questo edificio. È un luogo sicuramente apprezzato dai cultori del genere, ma che lascerà a bocca aperta anche il visitatore meno preparato. Di particolare interesse sono le tavole lignee intagliate che narrano la storia della processione di San Carlo Borromeo.
Da ricordare è inoltre la Chiesa di Ognissanti (3), un’antica costruzione romanica rintracciabile già nei documenti di poco successivi al 1100. Questa chiesa è stata oggetto di un importante restauro e presenta al suo interno pregevoli affreschi, tra i quali una Madonna del Latte attribuita a Giovanni de Campo.
I palazzi storici
Camuffati tra le vie del centro di Novara si trovano palazzi dall’importanza storica. Forse questi sono i più difficili da individuare, ma con l’aiuto di una guida è possibile godere delle bellezze architettoniche, e non solo, che presentano.
Il più fastoso, visitabile anche internamente, è Palazzo Tornielli Bellini (4). È l’attuale sede della Banca Popolare di Novara e si trova in Via Negroni. Un tempo questo edificio era di proprietà della potente famiglia dei Conti Tornielli e, successivamente, dal 1751 divenne proprietà della famiglia Bellini. A questi ultimi si devono i grandi lavori di restauro e ampliamento. Successivamente venne acquistato dalla Banca Popolare nel 1900.
La visita alle sale interne non è sempre possibile. Per avere la certezza di poter accedere è consigliabile contattare l’ufficio e farsi inserire in un gruppo.
La visita guidata ti porterà alla scoperta di stanze sensazionali (la Sala Maggiore, quella delle Danze, la Galleria degli Arazzi) connubio di grandi decori, opere d’arte e arredamenti d’epoca. Fiore all’occhiello, non per bellezza ma per importanza storica, è la Sala dell’Abdicazione, dove il 23 Marzo 1849 Re Carlo Alberto depose la corona e scelse l’esilio.
Altri edifici storici si trovano in centro alla città, ma non per tutti esiste la possibilità di accedere all’interno. Tuttavia è possibile visitarne i cortili, consci che anche sotto quei porticati è passata la storia. Consiglio Palazzo Tornielli (5) (quello di Via Greppi) e Palazzo Natta Isola (6) (sede della Provincia di Novara e della Prefettura).
Novara del divertimento e del gusto
Dal momento che la storia passa innanzitutto dalle persone, alcuni dei luoghi più importanti da visitare a Novara sono proprio quelli che hanno segnato la cultura e la tavola dei cittadini.
Imponente, a pochi passi dal centro, è il Teatro Coccia (7). Questo grande edificio in stile neoclassico ha fatto da trampolino a molti tra i più grandi attori teatrali. In questo luogo hanno esercitato grandi maestri e da qui gli aspiranti del palcoscenico potevano sperare di arrivare al ‘La Scala‘ della vicina Milano.
Una rapida visita, in silenzio vista la presenza di una compagnia che prova, ci consente di ammirare la bellezza della struttura interna che resta oggi quasi invariata, se non per l’arredo delle balconate che ora si presentano tutte uguali. La guida ci racconta, infatti, che nel passato le famiglie nobili solevano acquistare la propria balconata, simbolo di prestigio nell’alta società, che veniva arredata in base al gusto personale rendendo così il teatro una sorta di piccola cittadina.
I biscotti Novaresi
Facendo due passi in centro, in una piccola viuzza cieca, si trova quello che definirei un tempio del gusto novarese. Il gusto legato alla tavola e alla cucina semplice, quella tramandata dal Biscottificio Camporelli (8), famoso per i biscotti novaresi.
Originati da una ricetta che arriva dal medioevo, i biscotti erano utilizzati come alimento e, probabilmente, in passato erano meno dolci della versione attuale. La storia narra venissero preparati con semplici ingredienti dalle mani delle monache carmelitane del convento che qui si trovava.
In epoca più moderna, accortosi del grande potere nutritivo che i biscotti potevano fornire (gli ingredienti sono farina, uovo e zucchero), un farmacista ne avviò la produzione per venderli come ricostituente per i malati e i degenti in fase post operatoria. Così si scopre che i biscotti novaresi sono anche buoni per la salute ed è così che, negli anni, la famiglia Camporelli ha tramandato quelli che vengono definiti gli antenati dei savoiardi, di cui parlerò meglio altrove.
Casa Bossi
Tra gli elementi di Novara legati al gusto, questa volta architettonico, mi sento di inserire anche un edificio sensazionale, oggi in forte stato di degrado, ma che ben rende l’idea di quanto bella ed elegante fosse la città nel 1800.
Sto parlando di Casa Bossi (9), una grande magione, oggi abbandonata, ottenuta dall’ampliamento di una villa preesistente e modificata secondo progetto di Alessandro Antonelli nel 1857. L’architetto è pressoché onnipresente nella storia degli edifici di prestigio novaresi.
L’attuale Casa Bossi è oggetto di un pesante restauro. Il lungo abbandono e la mancata cura hanno causato la perdita di gran parte degli affreschi e delle pavimentazioni lignee che ne decoravano gli interni. Ma la sua grandezza architettonica è ben visibile anche solo dal cortile su cui affacciano le balconate disposte a ferro di cavallo.
Un grande colonnato di pietra sorregge due piani sovrastanti e, ai quattro angoli del patio, è possibile accedere all’interno dell’edificio tramite quattro scale differenti. In origine queste scale furono realizzate per permettere alle persone che frequentavano la casa di entrare e uscire senza mai incrociare la servitù, o comunque gente di rango differente.
Gli interni, dal fascino decadente, necessitano di grandi interventi di conservazione, opera che il Comitato d’Amore per Casa Bossi cerca di portare avanti con passione per vedere un giorno ritornare alla vita questo edificio.
La stupenda e imponente facciata presenta un frontone e colonnati in stile neoclassico e dalle stanze del terzo piano, rivolte all’interno del cortile, si gode una vista unica sulla Cupola dell’Antonelli.
Basilica di San Gaudenzio
In ultimo, non per importanza, non puoi mancare di vedere la Basilica di San Gaudenzio (10). È un imponente edificio di culto cattolico divenuto simbolo della città di Novara grazie alla maestosa Cupola dell’Antonelli che si innalza per un’altezza di 121 metri.
Non ho inserito il San Gaudenzio tra gli altri edifici sacri in quanto questa basilica è in realtà un edificio civico. La sua costruzione è stata fortemente voluta dai novaresi dopo che il dominio spagnolo, tra il 1552 e il 1554, abbatté la preesistente costruzione (esistente già dall’841) dedicata al santo, perché sorgeva fuori dalle mura cittadine. In seguito all’epidemia di peste del 1576, che miracolosamente non toccò Novara, fù avviata la costruzione dell’attuale basilica nel punto più alto della città.
L’edificio, progettato da Pellegrino Tibaldi, conserva gran parte della struttura originaria e subì una notevole modifica nel corso del 1800 per mano di Alessandro Antonelli. A lui si devono la monumentale facciata d’ingresso e la grande cupola che oggi caratterizza il panorama della città.
Sei pronto a visitare Novara?
Molto altro ci sarebbe da raccontare di questa basilica intestata al santo patrono di Novara. La bellezza dei decori interni e la complessità della sua architettura sono elementi pressoché unici al mondo. Basti pensare che la cupola è stata realizzata creando tre cupole concentriche, un sistema che farebbe in modo, in caso di crollo, che la struttura collassi su se stessa senza danneggiare gli edifici vicini. Oppure basti guardare il campanile settecentesco alto 92 metri che svetta accanto alla cupola.
Se visiti Novara in estate il caldo può essere opprimente, ma non disperare, a poca distanza dalla città si trova Ondaland, dagli un’occhiata, è un parco acquatico tra i più grandi della regione.
Insomma, molte sono le curiosità e le bellezze da scoprire e questo vale per l’intera città. Spero con questo mio articolo di averti fatto capire che Novara, dietro la sua facciata industriale, è una città ricca di tesori.
Puoi vedere le mie foto di Novara nell’album Fotografie di Novara.
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Buongiorno, col mio parroco stiamo pensando di programmare un tour spirituale/culturale a Novara verso metà movembre. Grazie a lei ho appreso che ci sono molte cose da vedere e seguiremo i suoi consigli. Una domanda: dove posso portare un gruppo di 60 persone ovre 65 a pranzare? O in un oratorio riscaldato che ci possa ospitare oppure in una trattoria non molto costosa nei dintorni. Mi può suggerire qualcosa? Grazie. Giovanna
Buongiorno Giovanna, provi a contattare l’ufficio informazioni turistiche di Novara, credo abbiano un elenco delle strutture e possano consigliare quelle con una capienza idonea. 🙂
Sono stato a Novara nel maggio 2022. La pensavo piu’ brutta.
Ciao Giovanni e grazie per il tuo commento! Novara è spesso considerata una città di passaggio, ma il suo centro storico conserva delle chicche niente male, siamo contenti che ti sia piaciuta 🙂
Non c’è lo stadio Silvio Piola e Piazza Martiri, ma siete di Vercelli?
Salve Nicolò e grazie del commento. Siamo di Biella e abbiamo visitato Novara grazie alle guide del territorio, non mancheremo di visitare anche i luoghi che ci hai indicato.
Gian Luca
Sono stata a Novara che il tempo era nuvoloso. La Basilica di San Gaudenzio era chiusa per il COVID19.
Non so quando riaprirà, quindi non posso dire niente al riguardo.
Spero di tornarci presto.
Ciao Angela e grazie del tuo commento. Se hai occasione torna perché Novara merita di essere scoperta 🙂
Torna a leggerci, Gian
Vorrei spostarmi a Novara con la famiglia, siamo italiani con origine rumena. Da 20 anni abitiamo in provincia di Torino, vorrei sapere se la agente a Novara è fredda o socievole, mi interessa così, prima di transferimi per lavoro e se c’è l’universita. Potrei avere info?
Ciao Cornelia e grazie per il tuo commento.
Novara è di certo una delle città più multietniche del Piemonte, ma come città è anche ovvio che le persone siano più focalizzate su se stesse, piuttosto che sull’intera comunità. Tuttavia Novara è ricca di servizi, è una città universitaria e vi si trova anche un polo di eccellenza sanitaria presso l’Ospedale Maggiore, nonché un ottimo reparto di pediatria, nel caso dovesse servire.
Poi, come in tutte le cose, ti ci devi trovare bene 🙂
Fammi sapere come sarà la nuova vita a Novara!
A presto,
Gian Luca
Ci abito da 22 anni e alcune cose nemmeno le conosco! Grazie!
Grazie a te Simona, è bello sapere di riuscire a far apprezzare di più anche la propria città 🙂