Ciò che rende autentico e indimenticabile un viaggio in Giappone sono di certo le sue millenarie tradizioni e la scoperta dei luoghi ancora incontaminati che il paese conserva. Per questo voglio raccontarti di 3 esperienze da vivere a Tokushima, una delle tre prefetture dell’isola di Shikoku.
Ti ricordo che ho avuto modo di visitare il Giappone grazie a un progetto della JNTO, l’ente del turismo nazionale, che ha voluto farmi scoprire luoghi e tradizioni spesso ignorati dai visitatori occidentali che si recano nel paese del sol levante.
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3 esperienze da vivere a Tokushima
Così, dopo aver visitato la prefettura di Kagawa, la nostra scoperta dell’isola di Shikoku prosegue toccando la prefettura di Tokushima e partendo proprio dalla città omonima che ne è anche il capoluogo.
Le ragioni per venire qui sono molteplici e vorrei aver avuto più giorni per visitare la città. Purtroppo però il nostro tempo era contato e, prima di presenziare ad un importante evento culturale, ci siamo concessi due passi al tempio che si trova dietro all’edificio del teatro.
Nonostante si trovi in pieno centro cittadino, questo tempio riesce a regalarci qualche minuto di tranquillità e alcuni piacevoli scorci fotografici. Come sempre restiamo meravigliati dagli altari e dai tempietti più bizzarri. Qui si trova un altare dedicato all’amore e decorato con tantissimi cuori, e ci sediamo un po’ in contemplazione osservando i fedeli che pregano.
La danza Awa Odori
Ma il vero motivo per cui ci troviamo in città è racchiuso nel moderno edificio del teatro, una struttura dall’architettura bizzarra che, scopriremo di li a poco, rappresenta la modernità del progresso giapponese contrapposta al forte legame con le tradizioni del passato.
La danza Awa Odori vanta oltre 430 anni di storia, tempo durante il quale la danza stessa è evoluta presentando oggi tre versioni: quella antica, quella post bellica e quella moderna. Il periodo migliore dell’anno per vederla è l’Obon Odori, ogni anno tra il 12 e il 15 agosto, periodo in cui si crede tornino le anime degli antenati.
Obon Odori è molto sentita a Tokushima ed è nota ormai anche fuori confine, tanto che centinaia di persone, residenti ma anche curiosi, scendono in strada per danzare tutti assieme in onore di questa tradizione locale davanti agli oltre 1,3 milioni di spettatori provenienti da tutto il mondo.
Presso il teatro di Tokushima è possibile assistere alle esibizioni di danza Awa Odori interpretate dal gruppo Awa No Kaze, il cui nome significa il vento di Awa, che era l’antico nome di questa regione.
La danza è un’esibizione a tratti buffa e apparentemente senza una regola coreografica, se non per il fatto che uomini e donne vestono costumi differenti e eseguono mosse diverse. Di fatto si tratta di una danza allegra e ritmata dai suoni tradizionali di shamisen, gong e tamburi. Dopo l’esibizione i danzatori spiegano al pubblico le poche mosse da combinare per poter replicare il ballo e, dopo aver selezionato alcuni volontari, invitano chiunque voglia unirsi a provare a danzare con loro.
Il risultato è uno spettacolo divertente, interattivo e che si tramuta anche in un’esperienza piacevole da ricordare. Mai avrei pensato di salire su un palco a ballare un’antica danza giapponese.
Navigazione nella Valle di Oboke Koboke
La più adrenalinica delle 3 esperienze da vivere a Tokushima dista invece qualche chilometro dalla città. Ci spostiamo infatti nella Oboke Valley, una vallata molto stretta che risale verso il cuore dell’isola di Shikoku. È scavata dal fiume Oboke kyo che scorre a fondo valle.
Mentre il tempo sembra minaccioso raggiungiamo la stazione turistica che si trova a Oboke Koboke. Si tratta di una costruzione a ridosso della ripida vallata dalla quale si può scendere, attraverso scalinate di cemento, fino al corso d’acqua dove si trovano ormeggiate alcune imbarcazioni fluviali.
Accolti con calore dal personale del luogo siamo stati invitati ad indossare dei salvagenti per precauzione. Durante l’escursione è consigliabile lasciare le apparecchiature elettroniche (cellulare incluso) nelle cassette di sicurezza apposite. Ma se proprio non puoi farne a meno sappi che potrai portarle con te assumendotene la completa responsabilità.
La navigazione dura poco più di un’ora e mezza e consente di osservare la vallata da un punto di vista differente, quello del fiume. Scivoliamo tra le formazioni rocciose che, da qui, hanno un aspetto imponente e maestoso. Lungo il corso d’acqua non manca occasione di avvistare alcuni pesci e qualche timido cormorano che sta appollaiato sulle rocce più basse scrutando le acque scure.
Arrivati nei pressi del punto chiamato Koboke l’imbarcazione gira cominciando la risalita. Percorrere il fiume in senso inverso permette di notare ulteriori dettagli della natura circostante. Essa ci viene spiegata (sia all’andata che al ritorno) dal barcaiolo che è anche guida naturalistica.
Con grande cautela è possibile sporgersi e scattare qualche foto, avendo cura di non esagerare per non finire a mollo nel fiume.
Rientrati alla stazione turistica veniamo accolti con del the caldo. Il suo tepore è ottimo visto il clima piuttosto pungente della vallata. Ci prepariamo quindi per spostarci poco distante e per vivere l’ultima esperienza che ti consiglio.
Kazurabashi Bridge, l’emozione nella prefettura di Tokushima
Ed eccoci giunti all’ultima delle 3 esperienze da vivere a Tokushima. A poca distanza da Oboke Koboke si trova il Kazurabashi Bridge, un ponte interamente vegetale costruito utilizzando una liana locale dal nome kazura. La tecnica utilizzata per la costruzione ha origini antiche che si tramandano dall’epoca dei samurai. L’utilizzo di questa liana era stato studiato per rendere più facile l’abbattimento del ponte nel caso di attacco nemico.
Bastava infatti recidere le liane da un capo o dall’altro del ponte per farlo cadere nella vallata, in questo modo era più facile difendersi.
Il ponte ricorda molto un ponte tibetano, instabile e ondeggiante sulla valle. Inoltre le assi che formano il camminamento sono necessariamente legate ad una certa distanza, dovuta allo spessore della liana. Le fessure lasciano intravedere il fiume turbolento che scorre qualche centinaio di metri più sotto.
Molti timorosi dell’altezza non riescono ad attraversare il Kazurabashi Bridge e desistono. Talvolta piangenti e spaventati tornano sui loro passi e fanno il giro dal ponte della strada. Io non ho avuto timore, in fin dei conti basta fare attenzione. A dire il vero sarei rimasto parecchio tempo sospeso al centro del ponte a oscillare spinto dal vento.
Ovviamente, per permettere a tutti di visitare con calma il Kazurabashi Bridge, è vietato sostarvi troppo a lungo. Un addetto si occupa di ricordare ai visitatori, urlando, che occorre proseguire oltre.
Lungo la risalita ho dedicato qualche minuto per mangiare un boccone presso un negozietto che prepara pesci arrosto e altre specialità take away locali.
Insomma queste 3 esperienze da vivere a Tokushima sono un’ottima ragione per inserire anche questa parte di Giappone nel tuo itinerario di viaggio. Sei mai stato in Giappone? Conoscevi questi luoghi e queste tradizioni? Se vuoi lasciami il tuo parere con un commento qui sotto e se ti serve aiuto scrivimi, cercherò di risponderti quanto prima.
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