Abbiamo scoperto Albaredo per San Marco seguendo la voglia di provare un’esperienza che solo qui e in pochi altri posti oggi si può fare, un tuffo verso il vuoto, verso la libertà, sentendosi simili alle aquile che sorvolano le vallate alpine, siamo qui per provare Fly Emotion.
Capita a tutti, dopo un intenso periodo di lavoro o di stress, di voler staccare la spina, cercare di evadere e magari trasgredire per distogliere i pensieri dai problemi quotidiani e trovare un po’ di svago, quel pizzico di relax, quella scossa che ci faccia tornare un po’ di carica.
In quest’ottica, dopo intensi mesi di un trasloco che pare più un poema epico, partiamo dal biellese per dedicarci una pausa tutta nostra, partiamo con l’allegria in corpo, non tanto per le due ore e mezza di auto che ci separano dalla meta, quanto per l’adrenalina che già abbiamo in circolo al pensiero di volare sopra la Valle del Bitto.
Questo piccolo paese sorge aggrappato al ripido pendio della Valle del Bitto, in provincia di Sondrio, una zona dell’alta Lombardia che non è proprio immediato raggiunger. Costeggiato il Lago di Como verso nord si seguono le indicazioni per Sondrio e, superato Morbegno, si svolta verso destra risalendo la strada che collega con la provincia di Bergamo attraverso il passo di San Marco, ben prima di questo punto si arriva ad Albaredo, un percorso forse non troppo rapido, ma di certo molto molto suggestivo.
A mano a mano che si sale di quota l’aria diventa più frizzante, un vero toccasana visto il caldo e l’afa che a luglio opprimono la Pianura Padana, un motivo in più per godere della bellezza delle vette montuose e del venticello che soffia tra i boschi di conifere che ammantano i dintorni.
Superati alcuni piccoli centri abitati, finalmente si arriva ad Albaredo per San Marco, un paesello che pare sospeso, attraversato dalla strada provinciale e le cui case, o almeno quelle costruite verso la valle, s’innalzano a strapiombo sui ripidissimi prati che scompaiono tra gli alberi.
Albaredo per San Marco, piccolo paese sui monti
Posteggiamo quasi alla fine delle abitazioni, nei piccoli parcheggi e in tutta la piazzetta centrale non riusciamo a trovare un posto libero, e questo significa che tra questa manciata di case ci attende qualcosa di unico, altrimenti perchè tanta gente fin quassù?
Dopo alcuni passi verso il centro veniamo attratti dal profumo proveniente da una trattoria, lo stomaco si fa sentire, è quasi mezzogiorno e decidiamo di entrare a chiedere se c’è posto.
La Trattoria La Flora, situata lungo la strada, gode di una vista mozzafiato sulle montagne e da qui si può vedere dall’alto anche buona parte del paese, la sala interna è quasi del tutto piena, ma nonostante il caos il personale si rivela attento e efficiente permettendoci di gustare un pasto tipico locale (affettati, canederli, brasato) in tranquillità, il costo poi non è neanche eccessivo.
Smaltiamo facendo due passi nelle vie del paese, in realtà non ce ne sono molte, giusto un paio che si allontanano dallo stradone per addentrarsi tra le case.
I muri delle abitazioni, qua e la, sono ornati con affreschi raffiguranti figure sacre ma anche scene di montagna e, mentre osserviamo a bocca aperta alcune case che sorgono a strapiombo sul vuoto (sopratutto dai balconi), scendiamo fino alla piazzetta sulla quale si affaccia la chiesa.
Qualche bottega chiusa per la festività domenicale si affaccia sulla piazza e mentre osservo la facciata della chiesa alla mia destra e il torrentello scrosciante che scorre alla mia sinistra, noto un rumore differente, strano, una sorta di ronzio… sto per conoscere Fly Emotion!
Albaredo per San Marco, in volo con la libertà
Incuriositi nel vedere alcuni ‘reduci’ del lancio, ci avviciniamo all’ufficio accoglienza, il nostro appuntamento è alle ore 15, e mi raccomando di prenotare se volete provare altrimenti rischiate di fare un giro a vuoto, e ne approfittiamo per fare alcune domande ai superstiti prima di partire.
Lo ammetto, al pensiero di lanciarmi provo un bel po’ di fifa, ma chi arriva a riconsegnare i caschetti non mi sembra così moribondo, anzi! Tutti belli allegri, con le gote colorite e se chiedi com’è andata sono tutti entusiasti, elettrizzati, alcuni vorrebbero persino fare un altro giro.
Compilando i documenti mi faccio un po’ di forza, son fatto così, finchè non provo è impossibile che mi passi la paura, se poi però mi passa allora si salvi chi può, il problema è smettere!
Veniamo dotati di caschetti, a Lele viene affidata una videocamera da polso e, quando arriva il turno del nostro gruppo, veniamo fatti scendere in una stanza al piano inferiore.
Siamo in 8 o 9 persone, ogni gruppo di volo è formato più o meno da questo numero di componenti, e durante una prima spiegazione ci viene insegnato a indossare le imbragature, ci viene affidato un carrello e veniamo indirizzati verso la stazione di partenza.
I ragazzi, coordinati e precisi, indossano tutti un microfono auricolare e si parlano a vicenda tenendo sempre sotto controllo ogni minima situazione, osserviamo alcuni partire prima di noi, siamo tutti un po’ tesi, la nostra imbragatura viene agganciata al carrello con quattro moschettoni e per prendere la posizione di partenza è necessario sbilanciarsi per assumere una posizione prona e sospesa.
A questo punto, senza tanti discorsi, il gancio viene rimosso e il volatore parte sospinto dalla forza di gravità verso la stazione di Bema, a circa un chilometro e mezzo di distanza e trecento metri più in basso.
Nel nostro caso abbiamo volato in due, Lele agganciato al carrello e io fissato con quattro moschettoni all’imbragatura di Lele… la fifa era doppia quindi, ma ho retto e non me ne sono affatto pentito.
Pronti a fluttuare veniamo sganciati e la prima sensazione è di pura adrenalina, la terra si allontana e le piante sfrecciano al nostro fianco sempre più velocemente, ma è questione di un attimo, dopo poco si è troppo distanti dal suolo per avere riferimenti di spazio, a questo punto la strizza finisce e comincia l’estasi.
Sospesi nel vuoto vediamo dall’alto la valle, le case in lontananza e ci facciamo cullare da un insolito senso di libertà, è una sensazione pazzesca.
Peccato che il primo tratto duri poco, circa un minuto e mezzo, ma un minuto indimenticabile, sopratutto quando avvicinandoci a Bema abbiamo realizzato che non sappiamo come frenare!
Ma Fly Emotion frena da solo, attraverso un sistema a molla che fa rallentare il carrello e ci riporta in posizione di discesa.
Quando tutti arrivano a Bema, per mezzo di una navetta, veniamo spostati più a monte dove si trova una casetta di legno e la partenza che ci riporterà ad Albaredo.
Il ritorno è una passeggiata, ormai sappiamo cosa ci aspetta e siamo tutti impazienti che arrivi il nostro turno.
Il tratto da Bema ad Albaredo è più breve di quello d’andata, ha una lunghezza di circa trecento metri e una pendenza più ripida, questo significa maggiore accelerazione e maggiore velocità, altra adrenalina e il panorama poi è una meraviglia, ancor più che all’andata, da quest’angolazione è possibile vedere l’intero fondovalle, uno spettacolo unico.
Arriviamo al secondo traguardo felici di essere sopravvissuti e fortemente dispiaciuti che tutto sia finito in così poco tempo, Fly Emotion è un’esperienza che non dimenticheremo di certo.
Quando, come, perchè
Se siete dubbiosi non ascoltate i vostri dubbi, se siete paurosi ignorate la paura, se siete curiosi lasciatevi trascinare, prenotate un volo e lasciate che sia lui a stupirvi!
Dai 4 agli 87 anni, tutti hanno volato, anche chi soffre di vertigini, perchè nulla può reprimere il senso di gioia e libertà dirompente che si prova durante il volo.
Maggiori informazioni le potrai trovare sul sito internet di Fly Emotion e ricorda, se vuoi volare prima di gennaio 2014 puoi trovare il codice sconto al fondo del mio post precedente: Fly Emotion nella Valle del Bitto, Lombardia
Albaredo non è molto distante, una gita qui può essere un’ottima parentesi anche in settimana oppure potete farci un salto se soggiornate in zona e volete provare un’esperienza nuova.
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero.
Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo!
Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.
2 Commenti
Non male buttarsi senza sapere come frenare! 🙂
Mio marito si è messo in mente che vuole provare! Io ho una fifa blu!
Haha ciao Nico, anche io prima di provare mi cagavo sotto, poi è tutta adrenalina!!! Vedrai, è uno sballo!!! 🙂
Fammi sapere come va se lo provi e usa il nostro codice sconto!
Gian
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Non male buttarsi senza sapere come frenare! 🙂
Mio marito si è messo in mente che vuole provare! Io ho una fifa blu!
Haha ciao Nico, anche io prima di provare mi cagavo sotto, poi è tutta adrenalina!!! Vedrai, è uno sballo!!! 🙂
Fammi sapere come va se lo provi e usa il nostro codice sconto!
Gian