Sono da poco rientrato da una weekend in Piemonte, in provincia di Alessandria in un territorio che affascina gli occhi e riempie il cuore. Non è stata per me la prima volta e voglio parlarti quindi di cosa fare in Monferrato itinerari per un fine settimana.
La prima cosa da scegliere per una visita in Monferrato è una buona base di partenza, che permetta di raggiungere i luoghi migliori in poco tempo e con facilità. Se Casale Monferrato può essere di per se un’ottima base, nonché già una cittadina ricca di cose da vedere, la scelta più centrale secondo me è Alessandria.
Alessandria, oltre che provincia, si trova in una posizione strategica sul territorio ed è ben collegata con ogni sua parte per mezzo di buone vie stradali. Crocevia commerciale e culturale, essa è sempre cresciuta in ombra delle vicine Milano e Genova, sviluppatesi in maniera più consistente poiché divenute centri di maggior gravitazione sia economica che culturale.
Questo tuttavia non priva Alessandria del suo fascino. Tra Piazza della Libertà e Piazza Garibaldi si snodano alcune vie pedonali dove fare shopping durante una passeggiata che non manca di regalare scorci davvero graziosi.
Ultima considerazione, non da sottovalutare, è la vasta scelta di sistemazioni che Alessandria propone. Questo permette al viaggiatore di trovare sia quelle più economiche che quelle più lussuose. Un consiglio di alta classe ma senza esagerare può essere l’Hotel Londra, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, o l’Hotel Alli Due Buoi Rossi situato un po’ più in centro.
Spostandosi in auto sarà quindi molto facile raggiungere zone morfologicamente differenti, ma pur sempre parte di questo territorio entrato a far parte dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Ben 29 comuni fanno parte di esso.
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L’Alto Monferrato e l’influenza ligure
Contrariamente a quanto dice il nome, l’Alto Monferrato è la parte più meridionale del territorio, ovvero quella parte che si innalza verso gli appennini liguri ed è caratterizzata da rilievi collinari e montuosi più marcati.
Simbolo maggiore dell’influenza ligure in questa zona è Novi Ligure, caratterizzata da vie dove ancora si vedono nitidi i decori e gli affreschi tipici dell’architettura dei borghi della vicina Liguria, che si trova proprio oltre le montagne verso il mare.
Ancora più a sud si trova Gavi, altra piccola cittadina caratterizzata dall’imponente Forte di Gavi che sorge sulla collina rocciosa. Questa costruzione risale all’anno 1000 d.C. e fu ampliata e modificata nel corso dei secoli, passando dall’essere una caserma a divenire un carcere oggi non più utilizzato.
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Questa zona è oggi anche molto nota per il vino cortese Gavi, marchio territoriale che si distingue per le proprietà che l’uva prodotta qui acquisisce grazie al terreno e alle particolari condizioni ambientali. Una visita a Villa Sparina ti permetterà di scoprire un luogo immerso nel paesaggio che caratterizza maggiormente il Monferrato, le colline, e ti permetterà di degustare l’ottimo Gavi che l’azienda agricola storicamente produce.
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Terme e benessere ad Acqui Terme
Spostandosi verso ovest invece si incontra Acqui Terme, località termale nella cui area sgorgano più di 50 sorgenti termali naturali. Questo fattore rende Acqui una località fiorente fin dai tempi dei Romani, che costruirono un imponente acquedotto per portare fin qui acqua potabile.
Un pomeriggio in uno degli stabilimenti termali ti regalerà riposo e relax. Noi abbiamo scelto per la seconda volta il Lago delle Sorgenti e per la seconda volta lo consiglio, anche con poche ore di tempo qui sembra di rinascere.
In serata infine Acqui Terme offre varie alternative per la cena. Una molto valida è il Ristorante La Curia, provato per due volte e per due volte soddisfatto. Mentre il centro è adatto per una passeggiata tranquilla, tra le vie e le piazze, dove ammirare la cattedrale o la sorgente simbolo della città: La Bollente.
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Se invece ami le escursioni in collina il consiglio è di andare fino a Ponzone. Questo comune, considerato il più lungo d’Italia per i suoi 25 Km di lunghezza, si sviluppa sospeso sulla costa di una formazione collinare e, proprio per questo, è un ottimo punto di osservazione per suggestivi panorami e per le attività di trekking o bike.
Sempre a Ponzone si trova anche l’Agriturismo Le Piagge, dove Stefania ti attende per accoglierti e ospitarti in una base immersa nella natura. A lei potrai anche chiedere informazioni su come organizzare le tue escursioni in questa zona dell’Alto Monferrato.
Il Basso Monferrato itinerari di gusto e cultura
Dirigendosi verso nord si entra invece in quello che meglio si conosce come Basso Monferrato. Qui il paesaggio è via via più dolce, le colline si fanno più basse fino a raggiungere la pianura che confina con il limite settentrionale del Monferrato.
Sempre legato al vino e ai suoi derivati, questo territorio ospita Altavilla Monferrato, una località che si può identificare come punto di riferimento per le distillerie di grappa.
Una delle maggiori famiglie di distillatori è la famiglia Mazzetti e, contattando l’Antica Distilleria Mazzetti di Altavilla, è possibile organizzare una visita guidata dello stabilimento/museo per scoprire di persona il processo produttivo di questo elisir della tradizione locale e per degustare anche i vari tipi di grappa prodotti.
Se decidi di passare di qui, un consiglio è quello di cercare due piccole località collinari. Sto parlando di Cella Monte e di Moleto (frazione di Ottiglio), esse sorgono su colline di arenaria che tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900 hanno visto nascere gli Infernot.
Un infernot è un’appendice della cantina. Un locale ipogeo che mantiene temperatura costante durante l’anno ed era utilizzato per la conservazione degli alimenti, del vino imbottigliato, ma anche come locale abitativo dove gli uomini si trovavano a conversare, mangiare e bere vino.
Caduti in disuso gli infernot sono stati dimenticati e, seppur presenti in quasi tutte le abitazioni della zona, vengono oggi riscoperti come luoghi di visita, custodi di una tradizione e di uno stile di vita proprio di questo territorio.
A Cella Monte esiste anche l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, una particolare pietra arenaria estratta in questa zona che fu utilizzata per la costruzione degli edifici e per numerose opere edilizie. Attualmente lo stesso paese di Cella Monte è un museo a cielo aperto.
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Casale Monferrato itinerari
In ultimo, ma per questione di giorni e di tempo non certo per importanza, non perdere una visita a Casale Monferrato, graziosa cittadina capitale del Monferrato, ricca di arte e cultura.
L’importante comunità ebraica che in passato risiedeva qui ha lasciato una delle più belle sinagoghe del Piemonte e non solo. Essa è visitabile su appuntamento. È visitabile anche il palazzo signorile più bello di Casale, Palazzo Sannazzaro, ancora oggi di proprietà degli eredi dell’antica famiglia nobiliare.
Di grande interesse è anche il Duomo cittadino, da cui iniziare una passeggiata nel corso centrale della città che giunge fino al grande castello che oggi è in fase di restauro.
Per gli amanti della natura Casale Monferrato da la possibilità di visitare un tratto del Parco Fluviale del Po, mentre per gli amanti della buona cucina il consiglio è di cercare il Ristorante La Torre, dove gustare i sapori della tradizione piemontese o, in alternativa, provare i piatti della cucina Kosher della tradizione ebraica.
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Il consiglio di classe in Monferrato
Mentre giri in lungo e in largo per il Monferrato, se ti viene voglia di un luogo esclusivo e di classe, rurale ma allo stesso tempo raffinato, allora recati a Quattordio. Qui si trova il Relais Rocca Civalieri, un vasto complesso, un tempo adibito ad azienda agricola, che ha subito un pesante e rigenerante restauro dando origine a uno dei luoghi più lussuosi del Piemonte.
Il relais dispone di camere per soggiornare, di un ristorante che propone ottima cucina tradizionale rivisitata con un tocco di moderna fantasia, di un centro benessere e di spazi adatti ad ospitare meeting e conferenze, oltre che cerimonie.
Tirando le somme, forse un fine settimana è un po’ poco per vedere tutto quanto, ma spero che questo possa essere uno spunto per visitare il Monferrato in una settimana, o magari due, o più weekend separati.
Quello che ho capito dopo due viaggi intensivi in Monferrato è che di cose da vedere ce ne sono molte e che devo tornare per scoprirle e viverle ancora fino in fondo.
Informazioni per la visita di Alessandria e del Monferrato possono essere reperite contattando gli uffici di ALEXALA, l’Agenzia Turistica Locale della provincia di Alessandria.
Buongiorno,ho letto il suo reportage in merito al Monferrato e lo ho trovato interessante e corrispondente a verità. Sono guida turistica della provincia di Alessandria e abito a Quattordio. Mi ha fatto quindi piacere ritrovare il nome del mio paese e le notizie ad esso correlate. Grazie! Venite a visitare il Basso Monferrato!
Ciao Elena e grazie per il tuo commento. Siamo stati varie volte in Monferrato ed è una zona del Piemonte che riesce sempre a stupirci, inoltre abbiamo molti amici in Alessandria e dintorni, quindi torneremo sicuramente! Tu torna a leggerci eh! 🙂
Gentile amico,
nei giorni dal 17 al 20 p.v., sarò ad Alessandria per un tour nel Monferrato. Questo perché in questi giorni mia madre avrebbe compiuto 100 anni e quindi il giro deve necessariamente includere Casale Monferrato, la sua città natale che io non conosco essendo tutti noi vissuti a Roma.
Vuoi, per cortesia, suggerirmi dei posti da visitare tenendo presente che abbiamo più di 70 anni, viaggiamo in macchina (d’affitto) e non siamo mai stati in quelle zone. I nostri interessi sono sia storici, sia paesaggistici e non disdegnamo la buona cucina che mia madre rimpiangeva.
Cara Paola,
grazie mille per questo messaggio, in esso colgo tanto sentimento e voglia di scoprire le origini, questo vi permetterà di sentire mamma ancora più vicina.
Dovendo consigliare un tour di tre giorni con base a Casale Monferrato potreste pensare a queste attività:
– Arrivate a Casale Monferrato e vi fermate in città almeno una notte, la visita della città può durare mezza giornata e vi consiglio di cercare una guida per ottimizzarla al meglio. Per mangiare a Casale troverete senz’altro ottimi ristoranti, fatevi guidare dall’istinto o chiedete consiglio ai residenti;
– Il secondo giorno potreste fare una passeggiata a Moleto, qui il panorama è spettacolare, nel pomeriggio invece dedicarvi al relax tra i colli del Monferrato, a Camino vi consiglio Ca’ San Sebastiano, una struttura dotata di piccola spa dove si può fare anche wine therapy e dove la cena monferrina è assolutamente da provare. Potete certamente pernottare qui;
– Il terzo giorno potreste andare ad Alessandria per fare due passi in centro e visitare la Cittadella, suggestiva costruzione militare oggi adibita a eventi, oppure potreste andare a Acqui Terme, cittadina termale famosa per la Piazza della Bollente e per i suoi stabilimenti. Nel pomeriggio vi consiglierei di andare a Gavi e visitare la cantina di Villa Sparina, questa è un’ottima base per la notte e la cucina è un altro must del Monferrato;
– L’ultimo giorno potreste visitare il centro di Gavi o il Forte, se c’è tempo, prima di ripartire.
Spero di essere stato un po’ utile e se aveste bisogno di altre informazioni non esitate a chiedere ancora.
Buon viaggio e divertitevi,
Gian Luca
Ho solo un weekend e parto da Malpensa, quindi da Varese. Cosa mi consiglieresti di fare in soli due giorni e una notte? Cosa assolutamente da non perdere?
Grazie mille
Ciao Anna e grazie del messaggio, molto dipende da che tipo di weekend stai cercando, il Monferrato si presta per esperienze varie. Ad esempio un weekend benessere può comprendere Acqui Terme con gli stabiliment termali, oppure un soggiorno a Camino in una struttura dove fanno anche wine therapy. Diversamente puoi avere un itinerario più culturale, oppure legato alla produzione vinicola, ad esempio a Gavi tra degustazioni e la visita del Forte, oppure soggiornando in un castello, come a Tagliolo.
Se hai bisogno di aiuto scrivimi via mail, ti posso aiutare a organizzare il weekend.
E torna a farci sapere com’è stato!
Gian Luca
Via Bissati ad Alessandria, con botteghe artigiane e vetrine particolari, è un piccolo gioiello nascosto in Alessandria.
Grazie Marina per la dritta, la terrò presente la prossima volta che farò un giro in città!
Ti volevo chiedere se possibile un piccolo aiuto. Lunedì di pasquetta vorrei portare mio figlio autistico di 21 anni in giro un po’ per le colline fra Gavi e Ovada (la cosidetta strada dei castelli). Era da un po’ che volevo farla.
Ti volevo chiedere se l’itinerario è difficoltoso o non particolarmente? E se sono molto affollati tutti questi luoghi o non eccessivamente?
Questo perché mio figlio ha dei problemi quando è attorniato da una massa eccessiva di persone. Eventualmente cosa mi consiglieresti, in questa zona, da visitare?
Ti ringrazio molto per la tua eventuale risposta. Grazie!
Buongiorno Massimo e grazie per il tuo commento.
Con un po’ di preavviso avremmo potuto certamente organizzarvi qualcosa ad hoc, tuttavia ormai il tempo stringe. Per quanto ne so nel giorno di Pasquetta ti conviene evitare Ovada, si terrà il mercatino dell’antiquariato e la cittadina sarà affollata di turisti.
I paesini di quella zona sono graziosi, ma spesso un po’ deserti (sopratutto nelle feste), tuttavia a Gavi qualcosa di aperto dovrebbe esserci e, se siete fortunati, potreste salire al Forte, che è sempre una bella esperienza.
Spero di esserti stato un po’ d’aiuto e vi auguro un buon viaggio sulla strada dei castelli!
Gian
Buongiorno, vorrei un parere riguardo quali siano le principali problematiche del Basso Monferrato (dal punto di vista turistico). Quali secondo lei potrebbero essere le soluzioni per rendere la zona un punto attrattivo?
Cordiali saluti
Salve Federica e grazie del commento. Credo non sia molto semplice dare consigli sulle dinamiche del turismo, principalmente ci vogliono accoglienza e servizi funzionanti sul territorio (questo sta alla base), poi occorre far parlare del territorio. Il Monferrato è già una delle zone più fortunate sotto questo aspetto, l’UNESCO ha contribuito a renderne noto il nome, quello che occorre sono giuste strategie di comunicazione per farlo meglio conoscere al mondo. Per eventuali approfondimenti sentiamoci via mail, è meglio. Gian Luca