Arnoga e Bormio, l’inverno tra ciaspole, sleddog e non solo

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La stagione invernale ormai volge al termine e io non smetto di pensare a quei due giorni trascorsi a Bormio, Arnoga e dintorni, con il team di #inLombardia365, ma sopratutto per vivere la gioia della neve.

La cittadina di Bormio, in Valtellina in provincia di Sondrio, si trova nel punto in cui confluiscono più vallate minori facenti parte della Valtellina, ho già parlato della Valgerola (situata qualche chilometro più in là e separata dalle montagne), e ora voglio puntare l’attenzione sulla Valviola, quella in cui si trova la località di Arnoga, frazione del comune di Valdidentro.

Arrivare a Bormio

Arrivare a Arnoga non è difficile, l’unica pecca (se così là si può definire) è il viaggio parecchio lungo causato dal l’orientamento est/ovest della Valtellina, una posizione che la rende una vallata fortunata per l’esposizione solare, ma che obbliga i viaggiatori ad arrivare da uno dei due lati, non essendoci grandi valichi che collegano direttamente verso sud.

Questo di certo non è un problema, infatti la Valtellina è da sempre una meta turistica molto conosciuta e ogni anno i turisti arrivano a migliaia per soggiornare a Bormio, base ideale se si vuol scoprire la zona e non solo.

Durante la mia permanenza ho soggiornato all’Albergo Stelvio di Bormio, una struttura dallo stile di montagna, calda e accogliente.

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Centro Italiano Sleddog Husky Village, Bormio
Centro Italiano Sleddog Husky Village, Bormio

Arnoga, neve e… cani

Assolutamente adatta al turismo in tutte e quattro le stagioni, la Valtellina riesce a dare il suo volto più suggestivo in inverno. La località di Bormio, nei mesi invernali, diventa un punto di riferimento per il turismo internazionale amante delle Alpi e degli sport montani, fama avvalorata anche dalla presenza qui di importanti piste da sci utilizzate anche per i campionati mondiali.

Lo sci, sebbene sia più popolare, non è però l’unico tipo di attività che ti aspetta a Bormio e Arnoga, vi sono altri modi per vivere la montagna potendo entrare più a contatto con la natura e godendo delle bellezze che le vette innevate regalano.

Salendo verso la Valviola si arriva ad Arnoga, una piccola località, sviluppatasi per merito del turismo escursionistico, dove si trova il Centro Italiano Sleddog Husky Village, un centro dove, accompagnati da una muta di cani husky addestrati, è possibile praticare lo sleddog, ovvero vivere l’esperienza di guidare una slitta trainata dai cani.

Cani pronti alla partenza per lo sleddog, Arnoga, Bormio
Cani pronti alla partenza per lo sleddog, Arnoga, Bormio

Prima che tu possa pensare ‘poveri animali’, come ben sai anche io sono sensibile al rispetto per gli animali, sappi che mi sono informato e ho visto di persona la cura con cui gli husky vengono accuditi. Il fatto di essere legati alla slitta è per loro un motivo di divertimento e i comandi al gruppo (di 4 o 6 cani) viene dato solo tramite ordini vocali.

Insomma non c’è costrizione e sentirsi in balia della slitta tesa perché i cani spingono dalla voglia di correre fa capire quanto non vedano l’ora di ‘giocare’. Ogni slitta del resto porta una persona (o al limite due) e il peso, scivolato sulla neve, risulta poco gravosi a 4 cuccioloni con tanta energia da bruciare.

Comandare la muta non è difficile, i comandi vocali sono 3 e i cani sono molto diligenti, ai comandi vocali si associano i comandi direzionali che vengono impartiti spostando il peso da un lato all’altro della slitta o utilizzando un apposito tappetino centrale nel caso si voglia rallentare. Alcune procedure più particolari sono relative alle curve strette, le inversioni rapide di marcia o lo stazionamento, ma il briefing iniziale con la guida del gruppo è molto esaustivo e l’importante è ricordare i tre comandi vocali, che saranno quelli più utili per far procedere la propria muta in modo diligente durante la corsa che viene effettuata in carovana.

La corsa sulle slitte trainate dai cani, Arnoga, Bormio
La corsa sulle slitte trainate dai cani, Arnoga, Bormio

Vi sono diversi percorsi possibili, io ho provato quello breve per ragioni di tempo, ma è un’esperienza che sarei pronto a rivivere.

Le slitte pronte vengono agganciate alle mute che, capendo che è quasi ora di partire, si animano e scalpitano. Il capogruppo, in testa alla fila, parte per primo e a seguire tutti gli altri, avendo cura di lasciare qualche metro tra sé e la slitta più avanti, in modo da non incalzare troppi gli altri cani ed evitare che si mettano a giocare tra loro.

Durante questa fase l’unico freno sei tu, in piedi sul gancio metallico che sta piantato nel ghiaccio per mezzo del tuo peso. Quando la slitta davanti parte è ora di prepararsi, aspettare qualche metro e poi spostare i piedi sulle assi laterali (cercando una posizione bilanciata) e urlare ‘Hay’, a questo segnale i 4 baldanzosi si lanciano in una corsa che accelera apparentemente senza controllo, ma in prossimità delle curve non è difficile bilanciare la slitta dando più peso verso l’interno e rallentando un po’ la foga dei cani usando il freno/tappetino.

Nel caso i cani, felici, decidano di iniziare a giocare tra loro rischiando di intrecciare le funi un semplice ‘hop hop hop’ li rimetterà in riga, urlato sempre a tono molto forte e deciso per farsi sentire.

Il panorama di questa parte della valle è magnifico, innevato in inverno e in vista della punta XXX, nota per essere stata riprodotta sull’etichetta dell’acqua Levissima. Percorrere quest’ambientazione guidando una slitta è piacevole e divertente, utile anche se si viaggia con bambini perché l’attività con gli animali è didattica e la natura qui è davvero fantastica.

In caso di fermata durante la corsa è necessario frenare col tappetino, urlate ‘ooohhh’ e successivamente fermare con il freno di stazionamento.

Il percorso breve dura circa un’ora ed è un buon inizio per chi vuole provare per la prima volta, un’esperienza adrenalinica di questo tipo.

Ciaspolare in Valviola ad Arnoga nei dintorni di Bormio
Ciaspolare in Valviola ad Arnoga nei dintorni di Bormio

Ciaspole e panorami

Sicuramente meno movimentata, ma a mio avviso molto più piacevole dal punto di vista naturale, è la ciaspolata.
Sempre partendo da Arnoga è possibile trovare numerosi itinerari adatti alle camminate, al trekking o nordic walking, oppure in inverno allo sci di fondo o alle ciaspolate.

Il percorso seguito dal mio gruppo risale una parte della Valviola, un percorso tra paesaggi da cartolina dove spesso la coltre nevosa è intonsa e soffice.

Le ciaspole, ovvero le racchette da neve, sono comode per camminare sulla neve, anche se, essendo per me la prima volta, mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi alla sensazione di avere le pinne ai piedi.

Bastano comunque un po’ di passi per capire come sia facile camminare anche sulla neve più soffice, ovviamente facendo attenzione ai punti che sprofondano di più.

Una ciaspolata può avere durata variabile, dipende da quanto volete camminare, dalla difficoltà del percorso e sopratutto dalla volontà di smettere, perché risalire in mezzo alla neve oltre il bosco, verso baite e rifugi isolati in inverno, è una cosa che crea dipendenza.

Vi sorprenderete per la fame che questo esercizio fisico vi susciterà, ma non c’è problema perché al rientro, sempre qui ad Arnoga, c’è il Ristorante Li Arnoga, ottimo per gustare i piatti tipici locali, come i pizzocheri o le manfrigole, o anche solo un tagliere dei saporiti salumi e formaggi della valle.

Niente è meglio di una ciaspolata a Arnoga per gustare la natura, Bormio
Niente è meglio di una ciaspolata a Arnoga per gustare la natura, Bormio

Una cena tra le cime a Bormio

Se per la cena invece avete intenzione di sperimentare qualcosa di diverso, allora lo Chalet Rododendri è quello giusto.
Lo si può raggiungere da Bormio 2000, dove si trovano le piste da sci, tramite il gatto delle nevi.

Era la prima volta che viaggiavo con il gatto delle nevi, un weekend di prime volte questo in Valtellina, e la sensazione di viaggiare in mezzo al ghiaccio e circondati dal buio è molto singolare.

Dopo una salita di circa 15/20 minuti si arriva a un piazzale in alta quota, 2300 metri, dove la neve è illuminata solo dalle luci che, calde e accoglienti, filtra dalle finestre del locale.

La serata quassù è piacevole, la cena ottima e molto gioca l’idea di essere qui senza nessuna strada che possa riportarti indietro, se non il gatto delle nevi.

Insomma la zona di Bormio è quella località della Valtellina dove la neve in inverno non è un problema per le strade, ma diventa candida magia che accompagna il soggiorno rendendo tutto più ovattato e indimenticabile.

La discesa verso Bormio 2000 è forse più suggestiva della salita, il panorama illuminato nella notte è molto suggestivo.

Peccato aver avuto solo una giornata per vivere tanta bellezza, Bormio è meta ideale per weekend anche lunghi o settimane bianche, senza il rischio di annoiarsi, sopratutto se vi dedicherete ad Arnoga.

Queste emozioni e molto altro ti aspetta In Lombardia.



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Montagna a Bormio
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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 623 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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