I giorni successivi al rientro a casa da un viaggio sono sempre un po’ tristi. Ripensi a quanto vissuto, riguardi le foto e provi un po’ di nostalgia per quei luoghi che, sebbene visti anche solo una volta, ti hanno colpito. È la sensazione che provo se penso al mio arrivo a Danzica il primo giorno di #blogginpolonia.
Arrivo a Danzica
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La bellezza della città mi ha stregato immediatamente. Il suo centro storico, che sorge lungo la Motlawa, porta il fascino delle città fluviali. Le sue case, dalle facciate strette e alte, ricordano l’Olanda e i colori e l’allegria delle persone mettono il buon umore.
Il Mercato Lungo è una piazza talmente ricca di dettagli che, anche dopo dieci giri, si continuano a scoprire affreschi, stucchi o angoli che non si erano notati prima. La Torre del Municipio svetta aguzza su di essa raccontando la fierezza di un centro cittadino che fu raso al suolo durante la guerra e che, con determinazione, venne ricostruito tale e quale a com’era in precedenza.
La Via Reale è oggi la via del passeggio di Danzica. Un tempo, entrando dalla Porta d’Oro, facevano ingresso in città i regnanti e i personaggi illustri di altri paesi che venivano qui in visita.
Appena fuori da essa si vedono i resti delle antiche mura di cinta, di cui rimane poco, e delle porte d’accesso alla città, oggi adibite all’ufficio d’informazione turistica e al Museo dell’Ambra.
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Facendo un giro verso la città vecchia è possibile vedere un’altra faccia di Danzica, forse meno sontuosa, ma comunque caratterizzata dalla fiera imponenza di palazzi come il mercato vecchio o il Mulino Grande.
Come prima panoramica direi che può bastare. Danzica va assaporata a piccoli passi, poco alla volta, e ritorno alla base percorrendo la Riva Lunga che costeggia la Motlawa fino alla Porta Verde, passando sotto all’antica Gru lignea che un tempo era usata per il carico della navi.
Ti parlo di Danzica anche in questo altro articolo, nel frattempo ti lascio questo breve video che sintetizza il day 1 di #blogginpolonia.
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