Biella Piazzo, scoprire la bellezza del cuore antico di Biella

Biella è solitamente conosciuta come cittadina industriale dedita all’industria tessile, una realtà prospera e redditizia che ha fatto guadagnare al capoluogo biellese la fama di città ricca, come se tutti i residenti fossero facoltosi industriali, ma oggi la realtà è ben diversa. Dell’antico passato della città resta però ancora traccia nell’affascinante Biella Piazzo, più comunemente conosciuto come il Piazzo, il nucleo antico della Biella medievale.  In un’epoca in cui le grandi industrie laniere hanno lasciato ormai il passo, fortunatamente non tutte, qualcuna ancora resta, vanto di un florido passato, la città si scrolla di dosso la chiusa aria industriale pronta a valorizzare quanto di bello è possibile trovare lungo le sue vie.
Questa non è personale utopia, ma la sensazione che ci hanno trasmesso i biellesi incontrati durante il blog tour #biellastoria da noi organizzato. Persone fiere e orgogliose della propria terra che, con amore, ne raccontano la storia, le tradizioni e ne rispolverano le sopite bellezze.

Panorama dalla Funicolare di Biella Piazzo
Panorama dalla Funicolare di Biella Piazzo

Salire a Biella Piazzo in funicolare

Se mai ti capitasse di passare a visitare il centro di Biella, ti consiglio di cominciare la visita dalla sua parte alta. Si proprio così, come Bergamo, anche Biella si divide su due livelli: il quartiere più antico sulla collina, conosciuto come Biella Piazzo (o il Piazzo), mentre i quartieri più moderni, e via via in espansione, si trovano ai suoi piedi, denominati generalmente Biella Piano.  Di certo la via più suggestiva per accedere a Biella Piazzo consiste nell’ascesa per mezzo della Funicolare. Lasciando la macchina parcheggiata in Piazza Curiel o nella più vicina Piazza Sant’Agostino, quasi totalmente adibite a parcheggio, si raggiunge a breve distanza la stazione a valle, un piccolo edificio piuttosto datato che, tramite un tornello, permettere di avere accesso all’area di attesa cabine.

Le cabine sono due e percorrono i due binari della rotaia in senso inverso e contemporaneo. Un tempo azionato da un sistema di contrappesi ad acqua, il sistema, risalente al 1885, è stato in anni più recenti elettrificato e, dopo un importante intervento di ristrutturazione, dal 1995 è accessibile anche a biciclette, carrozzine e portatori di handicap. Dopo i recenti lavori di modernizzazione le due cabine hanno una capienza di 18 persone e possono muoversi anche in maniera indipendente. La Funicolare di Biella è aperta dalle 7 alle 24 tutti i giorni, con chiusura prolungata fino alle 2.00 il venerdì e il sabato sera. Non esiste più la biglietteria perché viaggiare sulla funicolare è gratis.
La corsa fino alla stazione a monte dura pochi minuti, attimi che a mio avviso passano sempre troppo in fretta. Mi piace vedere Biella allontanarsi sotto di me, osservare l’orizzonte che si fa via via più ampio e vedere i tetti della città, una vista magnifica che dalla Stazione Cucco, in via Avogadro, ha un che di magico e suggestivo.

Chiesa di Sant'Anna a Biella Piazzo
Chiesa di Sant’Anna a Biella Piazzo

Via Avogadro e la Porta della Torrazza

Nel piccolo patio che si trova all’uscita della stazione si possono subito ritrovare elementi decorativi e architettonici che decoreranno molti degli edifici di questo quartiere, edificato nel 1160 per volere di Uguccione, vescovo di Vercelli, che concesse privilegi alle nobili famiglie guelfe che vi si stabilirono. Questa situazione durò fino al 1377, anno in cui la città si ribellò alla chiesa imprigionando il vescovo e sottomettendosi al casato dei Savoia.
Soggetti a numerosi rimaneggiamenti durante i secoli, i prestigiosi palazzi, icona di un ricco passato, costituiscono il cuore medievale della cittadina e, incastonati tra le vie e le piazzette, è possibile di tanto in tanto trovare dei piccoli angoli panoramici da cui si scorgono Biella e la pianura sottostante. Ad esempio dal belvedere che si trova oltre la Porta della Torrazza, al fondo di via Avogadro, che delimita l’inizio del borgo di Biella Piazzo.

Porta della Torrazza a Biella Piazzo
Porta della Torrazza a Biella Piazzo

Lungo questa via, spesso fiancheggiata dalle auto posteggiate, è possibile trovare la piccola Cappella di San Rocco, proprio accanto alla Porta della Torrazza, con il suo aspetto consunto dal tempo, ma capace di trasmettere pace e raccoglimento. Mentre invece, quasi al capo opposto della via, verso il centro del Piazzo, troviamo la Chiesa di Sant’Anna, attualmente data dalla diocesi in gestione alla comunità ortodossa in forte crescita, i cui interni si presentano sfarzosi e ricchi di decorazioni dorate.

Piazza Cucco e i panorami biellesi

Piazza Cucco potrebbe essere davvero la più bella di Biella Piazzo, tuttavia le numerose macchine parcheggiate ne deturpano l’aspetto impedendo a volte di poter fotografare per intero gli edifici che la contornano. Qui si trova la casa più antica di Biella, il cui aspetto esteriore, segnato dalle grosse travi lignee che ne formano lo scheletro, è ancora quello originale del 1400.

Arrivo a Stazione Cucco, Biella Piazzo
Arrivo a Stazione Cucco, Biella Piazzo

Il lato panoramico della piazza è delimitato da un muretto dal quale è possibile godere di un panorama unico sui quartieri del Barazzetto e del Vandorno e anche sulla valle di Pollone, in cui si trova la collina del parco della Burcina. Ogni volta che mi trovo a passare per di qua non resisto all’immaginare la piccola Piazza Cucco con un aspetto differente. Sgombra dalle auto e popolata di gente che passeggia, osserva il paesaggio o si ferma a sorseggiare una bibita fresca seduto all’ombra dei grandi ombrelloni del chiosco bar che purtroppo non c’è. Di certo non inquinerebbe come le auto e darebbe un tocco di fascino a questa zona del quartiere.

Piazza Cisterna e i portici medievali

Passeggiando sotto i suggestivi portici medievali, in passato utilizzati per il mercato nei giorni di pioggia, si giunge poi in Piazza Cisterna, la piazza principale del Piazzo, sulla quale si affacciano antichi palazzi abbelliti da decorazioni in cotto. Domina la piazza Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, attualmente di proprietà comunale. Esso fu edificato sulle rovine dell’antica dimora della famiglia Dal Pozzo, dai fratelli Lodovico, Giacomo, Fabrizio (conte di Ponderano) e Carlo Antonio (arcivescovo di Pisa).  Al suo interno è possibile ammirare affreschi risalenti alla fine del 1500, ma tutte le suppellettili vennero requisite nel 1821 in seguito alla condanna del principe Emanuele Dal Pozzo, coinvolto in moti rivoltosi.

Piazza Cisterna, Biella Piazzo
Piazza Cisterna, Biella Piazzo

Al fondo di Piazza Cisterna, al principio di corso del Piazzo, si trova Casa Coda, antica dimora che fu adibita nel 1700, ma forse anche in anni precedenti (non esistono documenti che lo accertino), a casa circondariale.
L’antica prigione, esistente ancora negli anni ’80, è oggi stata restaurata e ospita l’unico Ostello della città. Ma grande è la suggestione di chi, negli ultimi anni d’attività del carcere, era bambino e ricorda il rumore delle tazze d’alluminio dei carcerati sulle grate alle finestre, unico elemento originale ancora esistente, in segno di protesta.

Salma del Beato Agostino de Fango a Biella Piazzo
Salma del Beato Agostino de Fango a Biella Piazzo

La Chiesa di San Giacomo

Degna di particolare nota è la Chiesa di San Giacomo, che sorge su di un lato dell’omonima piazza, ed è, risalendo al 1180, la chiesa più antica della città di Biella, nonché l’edificio più antico conservato a Biella Piazzo.
Sulla facciata sono ancora presenti i tre pinnacoli gotici e le decorazioni in cotto, che si ripetono anche ad ogni piano dell’alto campanile che venne edificato in un periodo successivo. La pianta del San Giacomo è a forma basilicale, ma la base dei grandi pilasti interni attualmente non è visibile, si trova infatti due metri più sotto rispetto al pavimento che venne innalzato nel ‘500 per rafforzare la struttura.

Basilica di San Giacomo a Biella Piazzo
Basilica di San Giacomo a Biella Piazzo

L’atmosfera è piuttosto scura, a causa delle poche finestre e della scarsa illuminazione, ma immediatamente alla destra dell’ingresso si trova l’altare del Beato Agostino de Fango, il cui scheletro giace dentro a una bara di vetro.
Le pareti e le volte delle navate sono interamente affrescate, anche se in alcune parti è difficoltoso apprezzarne la bellezza. Sono invece presenti, nelle cappelle laterali e nell’abside dietro l’altare, dei notevoli dipinti e una pala d’altare opere di famosi artisti locali in varie epoche tra la fine del 1600 e il 1800. La Chiesa di San Giacomo, che, come ci fa notare il parroco, è una basilica, fa parte della confraternita del Cammino di Santiago de Compostela anche se recentemente ha perso la possibilità di rilasciare il certificato di pellegrinaggio lungo il cammino.

Scendere lungo le coste fino a San Sebastiano

Lasciamo Biella Piazzo scendendo lungo la costa di San Sebastiano, una delle antiche vie acciottolate e ripide che in passato costituivano il solo accesso al borgo. Ancora oggi questa costa mantiene un fascino particolare e a ogni ora del giorno offre numerosi spunti fotografici e panorami particolari. Giungiamo alla Chiesa di San Sebastiano, nuovamente a Biella Piano, attualmente adibita a cattedrale in attesa che giungano a termine i lavori di restauro del Duomo cittadino. Una pausa per riprendere fiato dopo questa lunga camminata è doverosa, i portici del Chiostro di San Sebastiano sapranno restituirti un po’ di relax e ritemprarti prima di proseguire verso il centro della città. Qui si trova anche l’interessantissimo Museo del Territorio.

Dove dormire a Biella

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 620 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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