Casa Batlló, l’originale creazione di Antoni Gaudì a Barcellona

Tra le tante bellezze da visitare a Barcellona la bizzarra Casa Batlló è sicuramente tra quelle da non perdere. Ti ho già raccontato di alcune opere del celebre Antoni Gaudì, ma questo edificio penso sia uno dei più particolari e che, sopratutto, raduni in se l’essenza del grande talento di Gaudì.

Situata in Passeig de Gràcia, Casa Batlló non riesce a confondersi con gli edifici che le stanno accanto, anche se, di fatto, si tratta del rifacimento di un edificio residenziale appartenuto alla famiglia Batlló dal 1903, ricca stirpe cittadina. Fu tra il 1904 e il 1906 che venne dato incarico a Antoni Gaudì di dare vita a un edificio unico in città, così da sbarazzarsi della convenzionalità che caratterizzava l’edificio originario.

I lavori di ristrutturazione produssero una vera opera d’arte, una casa che sembra quasi essere viva e in movimento, un edificio tanto singolare da essere divenuto noto in tutto il mondo. Il genio di Gaudì riuscì a modificare la facciata esterna donandole un aspetto ondeggiante, ricco di colori e vivacità. All’interno i locali vennero riorganizzati e la casa venne ampliata. Nonostante ciò il suo aspetto è ingannevole e Casa Batlló sembra in realtà più grande di quanto non sia.

Ma andiamo a visitare Casa Batlló e scopriamo cosa la rende così eccezionale.

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Visitare Casa Batlló

Casa Batlló lungo Passeig de Gràcia
Casa Batlló lungo Passeig de Gràcia

La prima cosa che colpisce il visitatore sono le colonne alla base della facciata scolpita in pietra arenaria, degli imponenti pilastri che ricordano la forma delle zampe di elefante. Alzando lo sguardo invece si viene coinvolti dalle linee ondeggiate che danno alla facciata un senso armonico di movimento.

La facciata anteriore è particolare anche per il suo rivestimento di ceramiche colorate e lucenti. La loro disposizione conferisce un aspetto liquido e fiabesco, accentuato dai dischi di maiolica e dai vetri istoriati che sono incastonati qua e la a decorazione della facciata.

Molto particolari sono anche i balconi caratterizzati da una forma bizzarra soggetta a varie interpretazioni. Qualcuno pensa che rappresentino delle maschere teatrali, altri ci vedono dei pipistrelli, altri ancora delle alghe marine, o addirittura dei crani umani, motivo per cui Casa Batlló è conosciuta anche come casa de los huesos.

Molto meno estrosa è la facciata posteriore dell’edificio che, pur conservando il profilo sinuoso è percorsa da 4 lunghe balconate in ferro battuto. In corrispondenza del piano nobile si apre l’accesso al patio, mentre in alto è visibile un coloratissimo trencadís decorato a motivi floreali.

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Le meravigliose sale interne

Salone nobile di Casa Batlló con le vetrate colorate
Salone nobile di Casa Batlló con le vetrate colorate

Il piano terreno venne realizzato da Gaudì per ospitare le stalle, negli anni ’90 esse sono state ristrutturate per ricavarne uno spazio congressi, un’area commerciale e un androne in cui si trovano la rampa di accesso al piano nobile e l’accesso al cortile centrale.

Il cortile è un elemento che accompagna il visitatore per tutta la visita di Casa Batlló, è interamente rivestito di ceramiche di diverse sfumature d’azzurro e in alto è chiuso da un grande lucernario. Questo permette di diffondere luce ai piani dell’edificio, che affacciano su una vista meravigliosa che da quasi la sensazione di trovarsi sott’acqua.

Cortile interno di Casa Battló
Cortile interno di Casa Battló

L’appartamento del piano nobile si divide in tre zone principali ed è raggiungibile tramite la particolare scalinata. La zona che affaccia verso Passeig de Gràcia è occupata da un grande salone diviso in 3 spazi e da cui si può apprezzare la vista delle vetrate, la singolarità del lampadario e il camino a forma di fungo. La caratteristica di tutti questi ambienti è l’assenza di spigoli o linee rette. Tutto si fonde con ciò che lo circonda in un’armonia di linee e ambienti eccezionale.

Una parte del piano ospita il vestibolo, la cucina, i bagni e altri locali di servizio, mentre la parte posteriore è destinata alle camere da letto e la sala da pranzo da cui si accede alla vasta terrazza decorata con trencadís che riprendono i colori della facciata principale di Casa Batlló.

Sempre più in alto, Casa Batlló stupisce

Particolare del tetto a squame di Casa Batlló
Particolare del tetto a squame di Casa Batlló

Continuando a salire gli ambienti si fanno più semplici, ma una visita la merita la soffitta, dove anche i pilastri si sono tramutati in archi catenari che permettono di scaricare in modo equilibrato il peso. Il risultato è un ambiente che ricorda una grotta percorsa da possenti costole di balena in cui oggi è ospitato un piccolo museo dedicato ad Antoni Gaudì.

Infine, tramite due scale a chiocciola, si accede al tetto, elemento dell’edificio che non manca di originalità. Gaudì riteneva infatti che i tetti delle case fossero come i cappelli delle persone, in questo caso le tegole sembrano squame di un rettile e i tetti sono sagomati come se fossero delle arcate dorsali o delle spire che si attorcigliano.

Anche i camini e le prese d’aria non mancano di originalità, decorati con delle specie di elmi e simili a guerrieri di guardia alla fortezza, o forse a caccia del drago.

Insomma Casa Batlló è stata in grado di lasciarmi a bocca aperta e non ha fatto altro che confermare che Antoni Gaudì fosse un genio, oltre che un artista.

Tra le sue opere puoi trovare anche il Parc Güell, oppure la meno conosciuta, ma altrettanto interessante, Torre Bellesguard.

Tu sei già stato a Barcellona? Hai visitato la Casa Batlló? Quali altre opere di Gaudì hai visitato?

Puoi dirmelo lasciando un commento al fondo di questa pagina.



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Lampadario del salone di Casa Batlló
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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 619 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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