Chi dice che la Riviera Romagnola è fatta solo di mare spesso si sbaglia. Lo abbiamo già visto in passato con l’esempio della bella San Leo e oggi Angela ce ne parla in questo post, dopo essere stata in visita alla Casa della Farfalle di Cervia.
Non chiamarlo parco e neppure museo. Si tratta di un luogo di educazione ambientale, ma a noi piace chiamarla casa, la casa delle farfalle. Si trova a Cervia, nel cuore di un Parco Faunistico che ospita una serra di oltre 500 metri quadri destinata a loro, oltre a una casa per insetti, un museo e altro ancora.
Entrare in questo luogo è come entrare in un mondo che abbiamo visto solo al cinema. Un mondo alla Jurassic Park, dove il clima è volontariamente tenuto tra i 28 e i 30 gradi centigradi, con un livello di umidità che raggiunge il 70%.
Un vero e proprio ambiente tropicale dove svolazzano centinaia di esemplari che, seppur nati e cresciuti in quel di Cervia, vantano origini africane, asiatiche, americane e australiane.
Il giro del mondo in un battito d’ali, verrebbe da dire.
Un colorato battito d’ali che ha stregato migliaia di visitatori sin dal 2002, anno nel quale ha avuto inizio questa esperienza. Qualche anno fa, nel 2013, è stata costruita una nuova serra (Il Bruco) dove vivono alcune specie di farfalle italiane.
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La particolarità della casa delle farfalle
Qui alla casa delle farfalle, le farfalle si riproducono, nascono, crescono e volano in completa libertà in un ambiente amico.
Qui ci sono fiori tropicali, alti arbusti, grandi banani e ficus.
Entrando in questa casa di vetro non si fa altro che girarsi e rigirarsi, portare in su lo sguardo, cercare con l’obiettivo di cogliere ogni colorato movimento.
Basta posare lo sguardo nel posto giusto per rientrare nelle atmosfere di Jurassic Park. Basta individuare una chiocciola gigante, oppure una pianta carnivora che immaginare i dinosauri… è un attimo!
Non solo farfalle
Ma nel parco faunistico della casa delle farfalle non si vedono solo farfalle. Infatti accanto alla loro casa si trova un altra casa: quella degli insetti, aperta nel 2006.
Si tratta di un intero padiglione dove è possibile entrare in contatto con il mondo di questi curiosi animali invertebrati. Toccare con mano una mantide, oppure un grillo (se riuscite a prenderlo, io non ci sono riuscita!), un coleottero oppure un insetto stecco.
Ci sono pure molte api, ma quelle fanno – paradossalmente – molta paura e ho visto più persone disposte ad allontanarsi da loro piuttosto che toccarle. Curiosissimi, invece, i millepiedi giganti.
Inoltre il parco faunistico si completa con una mostra didattica. È un percorso botanico ricco di piante della pineta mediterranea di Cervia e Milano Marittima, un giardino attrezzato dove fare picnic o prendere il sole e un negozio a tema. Qui si organizzano visite guidate, laboratori didattici e si festeggiano compleanni e eventi vari.
Ecco cosa ho scoperto nella casa delle farfalle!
Le farfalle appartengono alla famiglia dei lepidotteri, così come le falene. Ciò che distingue le une dalle altre (anche se non esiste una diversa classificazione scientifica) deriva dall’osservazione e dal “sapere popolare”.
In primo luogo le farfalle prediligono il giorno, mentre le falene sono animali notturni. Inoltre le prime hanno antenne clavate, mentre le falene hanno antenne filiformi oppure pettinate e quando si riposano chiudono le ali secondo uno schema che ricorda quello della chiusura di un libro.
Una classificazione che, come si potrà ben capire, non ha un fondamento scientifico, ma che viene utilizzata (forse in mancanza di altro) anche dagli entomologi.
Molto interessanti sono le 4 fasi attraverso le quali l’uovo passa prima di diventare una farfalla.
Da uovo passa la prima fase della sua vita. Un uovo che comincia a far crescere al suo interno un bruco scuro. Sarà lui che, tagliando una specie di coperchio in cima al guscio, si affaccerà al mondo. Il bruco si ciba del guscio vuoto sino a quando non è abbastanza maturo da individuare una pianta ospite.
Parte da qui la seconda fase della sua vita, quella da bruco. È il momento nel quale l’insetto trova e costruisce casa, attorcigliando il suo corpo a quello di uno stelo attraverso un filo di seta. Rimarrà su questo stelo sino a quando non emergerà la pupa.
E siamo alla fase 3. Dentro la pupa la farfalla si formerà e sarà pronta a uscire. L’uscita è un momento molto difficile e non solo perché fendere la pupa è faticoso, ma anche perché quando è uscita la farfalla deve cominciare a muovere le ali, prima che queste si induriscano, evitando così una deformazione che l’accompagnerebbe per tutta la vita.
La vita media di una farfalla si aggira inforno al mese, anche se alcune vivono solo qualche ora e altre per un anno intero. Ma il record di longevità si attribuisce ad una falena che può rimanere nello stato di pupa anche per 30 anni.
Informazioni utili e approfondimenti:
Bell’articolo, lettura simpatica e facile. Questo sito non è affatto male, con articoli che presentano bene le destinazioni al pubblico, buona continuazione!
Ciao e grazie per il tuo commento, ci fa davvero piacere. Torna a trovarci 🙂
Che bello. Noi “avevamo” una casa ad Udine, vicino a casa nostra, purtroppo l’hanno chiusa causa pochi fondi disponibili… un peccato davvero..
Ciao ragazzi, accidenti che dispiacere! Trovo sempre stupendo quando si riesce a proteggere dei poveri animali, le farfalle poi sono così delicate.