Le Cascate del Niagara, le più famose del mondo, offrono uno spettacolo incredibile in ogni momento dell’anno, sia quando le acque scorrono impetuose sia quando il ghiaccio prende il sopravvento e tutto sembra sospeso in una sorta di limbo, di letargo indefinito.
Noi ci siamo andati in Agosto, sotto nuvole minacciose, ma clementi, e la vista delle cascate ha rischiarato la nostra giornata in modo indelebile.

Conoscere le Cascate del Niagara
Le Cascate del Niagara (si usa il plurale perché i salti sono effettivamente 2, quasi perpendicolari) si trovano lungo il fiume Niagara che collega il Lago Erie e il Lago Ontario e segna il confine fra Stati Uniti e Canada.
Il salto principale si trova esattamente a metà, il salto secondario è interamente sulla sponda americana.
Visita il sito delle Cascate del Niagara per avere maggiori info.
Chi vuole godere della vista migliore deve, senza ombra di dubbio, passare il confine e ammirare lo spettacolo dal lato canadese. In questo modo si evita di trovarsi sullo sfondo lo scempio dell’urbanesimo selvaggio perpetrato sul lato del paese della foglia rossa, fatto di alberghi e altre attrattive sinceramente inutili che indeboliscono la poesia del luogo.
Purtroppo questa è una caratteristica tipica delle località turistiche frequentate da americani: zone franche, dove gli eccessi sono consentiti, non possono mai mancare.
Per chi viene dagli Stati Uniti è conveniente attraversare la mattina presto il fiume a sud, proprio di fronte a Buffalo (dove noi abbiamo pernottato la sera prima) e evitare quindi le lunghe code che si formano sui ponti vicini alle Cascate del Niagara per via dei controlli di frontiera. Comunque esiste un sistema di web-cam online per monitorare la situazione.
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Un’esperienza che non si scorda
Una volta parcheggiata l’auto, prima ancora di affacciarsi sul fiume, si viene accolti dal rumore assordante dell’acqua. È un rumore continuo e invariabile, vecchio di millenni. Un rumore che racconta la storia del mondo. Un rumore di intensità tale da essere secondo solo al rombo del tuono.
Poi, dopo un breve passaggio al centro visitatori, eccoci salire sul belvedere e affacciarsi al salto principale. Alle Cascate del Niagara non è tanto l’altezza del salto a colpire, quanto la vastità del fronte: uno spettacolo che ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, di quale potenza è capace la natura.
La vista si annebbia subito perché la nuvola d’acqua che sale dalle cascate è ben più alta delle cascate stesse e rende l’ambiente al limite della sopportabilità. Tuttavia ogni visitatore è attratto dalla forza magnetica di quella vista e nessuno vuole andarsene.
Esistono poi svariati modi per completare la propria esperienza alle Cascate del Niagara: si può scendere quasi alla base del salto e ammirarlo da sotto, ad esempio. Noi invece abbiamo scelto di imbarcarci su un piccolo battello, il cui ormeggio è posto a breve distanza (10 minuti a piedi). In questo modo è possibile provare l’ebrezza di sfidare le correnti e i mulinelli d’acqua mentre ci si avvicina fino a breve distanza del salto, per godere del suo spettacolo esattamente di fronte e non di lato, almeno fino a quando, sopraffatti dal vapore acqueo, chiudiamo gli occhi e ci arrendiamo, piccoli e insignificanti.
Al temine della nostra breve visita non posso non pensare alla combinazione di fattori positivi che rendono questo posto così popolare: una bellezza mozzafiato e una posizione geografica che lo rendono facilmente raggiungibile con tutti i mezzi. Sono molti i turisti internazionali, che magari stanno trascorrendo qualche giorno a New York, che decidono di venire fino a qui. E chiunque decida di andarci non resterà deluso dalle Cascate del Niagara.

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