Uno dei luoghi che più mi ha meravigliato in Nepal è stato il Chitwan National Park, un vasto parco naturale che si estende nella parte meridionale del Paese, scoperto durante il mio viaggio con www.nepalroutes.com.
Contrariamente ai paesaggi montani che ci aspettiamo dal Nepal, il Chitwan National Park offre l’opportunità di un soggiorno totalmente immerso nella natura di una lussureggiante foresta tropicale. Questa zona, a circa 400 metri di altitudine, è quasi totalmente ammantata dalla vegetazione ed è attraversata da alcuni importanti corsi d’acqua, come il Narayani River che scorre lentamente verso sud e verso l’India.
Cerca un volo dall'Italia per Kathmandu
Raggiungere questa parte del Nepal può non essere facilissimo, specialmente in periodi stagionali ricchi di pioggia. Le strade nepalesi sono infatti piuttosto strette e si snodano lungo i pendii montuosi percorrendo lunghe vallate e spesso costringendo a tratti particolarmente fitti di curve. Lo stile di guida locale poi non è il massimo della sicurezza e gli autisti (indipendentemente dalla mole del mezzo) sfrecciano coordinando la marcia tra di loro a suon di colpi di clacson, un vero e proprio linguaggio in codice.
Tour di 3 giorni nel Chitwan National Park
Chitwan National Park
Se avrai l’ardore di affrontare questa strada quello che ti attende al tuo arrivo nel cuore del Chitwan National Park è pura meraviglia.
Qua e là nella foresta si trovano diverse strutture ricettive, lodge immersi nel verde dove stare a contatto con il mondo nella sua accezione più arcaica. Io e i miei amici abbiamo soggiornato al Machan Country Villa, una struttura immersa nel verde a pochi passi di distanza da un villaggio Tharu. I Tharu sono la popolazione locale, ancora molto legata alla vita rurale che vivono con dignità e fierezza, persone cordiali e curiose non mancheranno di essere incuriosite dai visitatori e, talvolta, di chiedervi una foto assieme a voi.
Trascorrere la notte all’eco lodge è un’esperienza indimenticabile, le camere sono dotate di corrente, ma i generatori non funzionano in modo costante e quindi spesso ci si trova a dover sopportare qualche blackout. L’acqua calda è prodotta tramite l’energia solare e, sopratutto la sera, può capitare di non averne a sufficienza per portare a termine una doccia calda. Tuttavia il contatto con la natura appagherà l’ospite di qualsiasi piccolo disagio, addormentarsi con i rumori della foresta e svegliarsi all’alba con il canto degli uccellini è davvero impagabile.
Cerca una sistemazione nel Chitwan National Park
Escursioni nel villaggio Tharu
Una delle esperienze più autentiche per entrare a contatto con la popolazione locale è un’escursione, o meglio passeggiata, in visita al vicino villaggio Tharu.
La camminata, che dura circa tre ore, si snoda tra i campi coltivati e le abitazioni degli indigeni che, pur essendo molto modeste, rivelano un’attenzione per la bellezza davvero spiccata. Anche le dimore più povere, costruite con la terra, dispongono di cortili rigogliosi ‘arredati’ da alberelli, piante e fiori. In molte di esse, nonostante vi fossero le galline a razzolare per l’aia, il cortile era pulito e levigato, come se venisse regolarmente spazzato per tenerlo in ordine.
Le persone del posto ci osservano curiose e molti bambini desiderano farsi fotografare, magari solo per la soddisfazione di vedere poi la fotografia riprodotta nello schermo della macchina fotografica. Mentre gli uomini sono al lavoro è più frequente incontrare le donne e i giovani, e nessuno di loro vi negherà mai un sorriso e un cordiale namastè.
Il safari su dorso d’elefante
Una particolarità del Chitwan National Park è data dalla possibilità di vedere alcuni animali rari e in via d’estinzione direttamente nel loro habitat. Sto parlando del rinoceronte unicorno e delle tigri del Bengala.
Questi due animali vivono nascosti nella foresta e spesso è difficile avvistarli, sopratutto se ci si muove con una jeep, poiché il rumore li spaventa allontanandoli dalle piste.
L’ideale è muoversi tra la foresta cercando di non allarmarli, avere una cavalcatura a loro familiare e in grado di muoversi tra gli alberi aggraziatamente e silenziosamente. Questa cavalcatura perfetta è l’elefante.
Qui inserisco una nota su questo tipo di escursioni, spesso infatti gli animali vengono sfruttati e maltrattati per meri fini turistici. Questo pensiero ci ha molto tormentati e prima di partecipare a questa escursione abbiamo chiesto di poter avere più informazioni sulla vita dei pachidermi.
Ebbene ogni elefante vive quasi in simbiosi con il suo mahout, suo compagno e custode che amorevolmente lo accudisce, lo pulisce e si assicura che nulla di male venga fatto all’animale.
Ogni elefante viene sellato con una sorta di divanetto che può ospitare tre persone, oltre il conduttore, e quello che possiamo fare per rendere a lui più confortevole la passeggiata è cercare di non sbilanciare il peso della sella.
Il safari su dorso d’elefante dura un paio d’ore, o magari di più in base a quanto desiderato. Durante l’escursione si attraversa la boscaglia in modo molto aggraziato e sinuoso, nonostante la mole della cavalcatura, e spesso, nelle zone di radura ammantate di erba, si possono avvistare i rinoceronti unicorno.
Questi animali, per natura molto diffidenti, tendono facilmente a nascondersi ad ogni rumore non consueto rintanandosi tra le fronde, ma cercando di fare silenzio è facile che l’elefante riesca a portarvi fino a pochi metri da queste stupende creature. A oggi il rinoceronte unicorno si trova soltanto qui.
Non siamo stati altrettanto fortunati con le tigri del Bengala, ma del resto questi felini dispongono anche di un olfatto molto sensibile e tendono a mantenersi piuttosto alla larga dagli intrusi del loro habitat.
Un safari a dorso d’elefante permette una percezione unica della foresta.
Cerca un volo dall'Italia per Kathmandu
Escursioni in jeep e bagno degli elefanti
Un’alternativa per vedere la foresta può essere un’escursione in jeep, fermo restando che la jeep può muoversi solo lungo le piste e quindi in modo più limitato rispetto all’elefante. Tuttavia quest’esperienza può essere molto piacevole, sopratutto se lungo il percorso si incontrano scene di vita quotidiana della popolazione Tharu.
Lungo i corsi d’acqua è possibile trovare delle torrette d’avvistamento e talvolta, con la giusta dose di fortuna, scorgere qualche rinoceronte unicorno mentre si avvicina per bere.
Spingendosi fino alle sponde del fiume Narayani è possibile anche assistere al bagno degli elefanti.
In determinati orari, infatti, i proprietari degli elefanti portano fino a qui i destrieri e ciò che accade è un vero spettacolo.
Solitamente il mahout resta sul dorso dell’elefante che, come raggiunge l’acqua, comincia a rinfrescarsi pescando dal fiume con la proboscide e soffiando in aria una vera e propria pioggia che si trasforma in un gioco, sia per l’elefante che per l’uomo.
Osservare dalla riva questo spettacolo regala forti emozioni, sopratutto quando l’uomo scende a terra e l’elefante si immerge quasi totalmente nelle acque. Uno spettacolo di fiotti d’acqua e di barriti di gioia che non si può dimenticare.
Tour di 3 giorni nel Chitwan National Park
Rafting soft sul fiume Narayani
Ultima, ma non per bellezza, tra le escursioni imperdibili nel Chitwan National Park è il rafting lungo il fiume Narayani.
Il corso delle acque del Narayani è calmo e poco turbolento nel tratto che attraversa il Chitwan National Park, questo anche grazie alla vasta ampiezza del suo letto che permette alle acque di defluire senza formare rapide o punti più pericolosi.
L’esperienza di rafting può essere affrontata in vari modi, sia con piccole imbarcazioni singole che con barche più capienti calci di trasportare 10 o 15 persone. Questo tipo di barca è inoltre molto caratteristico perché tipico di questi luoghi e usato da generazioni dal popolo Tharu che vive lungo il fiume.
Cerca un volo dall'Italia per Kathmandu
Staccandosi dalla riva e lasciandosi trasportare dalla corrente ci si immerge sinuosamente nel verde, osservando i colori del cielo e delle fronde che danzano sull’acqua creando una moltitudine di riflessi.
Facendo silenzio ci si lascia cullare dal rumore attutito della natura circostante, mentre la fauna si anima al passaggio della barca che suscita il volo di alcune specie avicole locali, oppure lo spostamento di pesci che riusciamo a intravedere sotto la superficie torbida del fiume.
La navigazione dura due o tre ore, intervallate da alcune spiegazioni delle guide locali che ci raccontano i ritmi del fiume e alcune cose tipiche di questa parte del Nepal.
Solitamente si attracca verso il tramonto, quando il cielo e il fiume cominciano a dorarsi con i raggi solari, questo è il momento giusto per un aperitivo davanti al giorno che finisce, il modo ideale per concludere un’altra esperienza indimenticabile.
Il Chitwan National Park è emozione ancestrale, un salto nel tempo in un Nepal fatto di semplicità e fascino che difficilmente ancora si trovano al mondo.
Ottimi articoli sul Nepal. Utilizzerò sicuramente le info per il mio prossimo viaggio in Nepal (…anche perchè non riesco a trovare una guida aggiornata)
Ciao Carlo, grazie per aver apprezzato e se ti servissero altre info prova a chiedere 🙂
Buon viaggio e torna a raccontarmi il tuo Nepal!
Gian
Salve Gianl Luca, includo il commento all’interno di questo messaggio per chiederle qualche info, io vorrei affrontare il viaggio in Nepal (di circa 2 settimane) in solitudine (ho 22 anni), ma soprattutto organizzando “quasi” giornalmente il mio programma… la rietiene una cosa possibile? O andare in compagnia, magari con un tour organizzato, sarebbe consigliato?
Grazie mille in anticipo.
Buonasera Paolo e grazie del messaggio.
Personalmente penso sia possibile organizzare un viaggio in solitaria in Nepal, l’unico problema secondo me sono i tempi.
Chiunque abbia sentito averlo fatto non ci è stato meno di 30 giorni, dovendosi adattere a trasporti e tempistiche i tempi di viaggio si dilatano e l’organizzazione di un tour operator in quel caso può essere utile per ottimizzare il tutto.
Come sempre, se ti occorrono altre informazioni, resto a disposizione. Gian