Molti ignorano che la provincia di Padova arrivi fino a toccare il mare, e invece Codevigo, nella parte sudorientale della provincia, giunge fino all’Adriatico. Questo tratto di mare si mischia all’acqua dei tanti fiumi che qui nella laguna veneta sfociano, creando in questa zona la Valle Millecampi.
La Valle Millecampi è un’area molto particolare. Nelle sue acque trovano un habitat ideale molte specie animali, sia pesci di mare, che sopravvivono nell’acqua salmastra, che numerose specie avicole che rendono la zona adatta al bird watching. Proprio questa è una pratica sempre più in voga, anche perché qui è possibile osservare i fenicotteri rosa mentre fanno tappa lungo il loro viaggio di migrazione verso la Sardegna.
Ma andiamo per gradi.
Devi sapere che, come molti, anche io non ero a conoscenza di questa parte della provincia di Padova. Sono stati degli amici dell’Associazione Serenissime Terre a farmela scoprire, grazie a un progetto di promozione del territorio. In particolar modo dobbiamo ringraziare Cristina perché, nonostante la pioggia non ci abbia dato tregua, ha molto insistito per farci vedere l’unico lembo della provincia bagnato dalla laguna.
La spiaggia della Boschettona nella Valle Millecampi
Lasciando Codevigo e immergendosi nella periferia dei suoi campi ci si avvicina pian piano alla parte costiera del suo territorio. È una zona che non volge al mare aperto, ma che si trova interna alla laguna, la stessa su cui si affacciano Venezia a nord e Chioggia più a sud.
In quest’area, un tempo invasa dalla palude, le terre sono state strappate al mare con la fatica, creando canali e sistemi di drenaggio che potessero salvare quanto più possibile il terreno per renderlo coltivabile.
La zona che resta tra i campi e la laguna, benché sabbiosa, è sempre stata piuttosto difficile da praticare. Finché, grazie ad un progetto di valorizzazione, non sono stati realizzati dei pontili e bonificata una parte della zona sabbiosa, dalla quale è emersa una spiaggia oggi molto rinomata tra gli abitanti del luogo.
Raggiungerla non è proprio semplice, ma noi ci siamo arrivati in pullman durante una fitta pioggia, quindi in condizioni di bel tempo il percorso è assolutamente percorribile. Inoltre proprio la sua ‘lontananza’ la rende un posto molto tranquillo dove godere della natura.
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Durante la nostra visita, purtroppo, non è stato possibile vedere la spiaggia e nemmeno le barene (gli isolotti pianeggianti che punteggiano la laguna). Le precipitazioni incessanti hanno infatti causato l’innalzamento delle acque lagunari, tanto da coprire la spiaggia della Boschettona. Tuttavia questo luogo è riuscito a conquistare il mio cuore, meritando un posto speciale tra i miei ricordi.
Mentre ancora Cristina cercava di spiegarci, tra ombrelli e impermeabili, della creazione di quest’oasi, il fascino della laguna ha rapito il mio sguardo. Passo dopo passo mi sono avvicinato al pontile e ne ho scoperto una parte iniziale divisa a quadranti. Qui dentro crescono alcune piante lagunari ed è molto interessante poterle vedere da vicino e, sopratutto, poter venire a vederne i cambiamenti in base alle stagioni.
Dall’altra parte il pontile prosegue e l’atmosfera piovosa, che rende cielo e mare una sola cosa, mi attira con uno strano magnetismo. Percorro passo dopo passo la camminata di legno e mi trovo come sospeso. Siamo solo io e l’acqua. Sotto, sopra e intorno e anche il legno sotto i miei piedi ne è impregnato. La sensazione è stranissima, una di quelle rare volte in cui senti la natura scorrere dentro di te, vista la sua presenza così forte.
Piano piano torno alla realtà quando sento i passi dei miei amici che si avvicinano. Anche loro, come me, si guardano attorno ammaliati da questa atmosfera che, pur impedendoci di godere della spiaggia, del panorama della laguna limpida e dell’orizzonte verso il mare, è riuscita a conquistarci tutti.
E chi lo dice che la laguna è bella solo quando c’è il sole?
Tornare verso l’autobus è quasi un peccato. Sto iniziando a sentire i vestiti umidi addosso nonostante l’ombrello, ma resterei ancora a cercare l’orizzonte, a perdermi in questo scenario quasi privo di colori e a osservare l’erba che si riflette sull’acqua increspata dalle gocce creando dei disegni che ricordano le macchie del test di Rorschach.
I casoni di Codevigo
Lasciamo la spiaggia della Boschettona come tanti bambini di rientro da una gita. Tutti a osservarla allontanarsi dal vetro del bus, ma non lasciamo la laguna.
Sempre spostandoci su strade sterrate arriviamo ai Casoni di Nuova Costruzione. Sono edifici chiaramente moderni che hanno dei tetti molto spioventi, ovali e realizzati con fascine di rami che li rendono molto particolari. Al loro interno lo spazio è suddiviso in diversi piani abitabili e l’intero complesso, attualmente non utilizzato, è destinato ad ospitare eventi di accoglienza e manifestazioni.
Veniamo accolti nel casone più grande, dove ci viene offerto un piccolo rinfresco organizzato da alcuni produttori locali. Scopriamo così che non solo la zona è ottima per le coltivazioni (tra cui primeggiano il radicchio e gli asparagi bianchi di Conche di Codevigo), ma anche l’allevamento da ottimi prodotti, tra cui i formaggi e i latticini.
Sorseggiando qualche calice di vino conosciamo alcuni dei produttori presenti. Essi ci parlano della grande qualità contenuta nei loro prodotti, coltivati o allevati nel rispetto dell’ambiente, mentre altri ci servono un assaggio di piatti di pesce, tra cui ricordo il delizioso fritto di mare.
I produttori e l’Associazione Serenissime Terre svolgono un ruolo molto importante per lo sviluppo e per preservare la Valle Millecampi e non stupisce sentire dalle loro parole tutto l’amore che li lega a queste terre strette tra mare e pianura.
Proseguiamo la nostra visita spostandoci in un edificio che ha svolto un ruolo molto importante qui. Non è l’unico, ma è di certo uno dei più importanti casoni, spesso immortalato nelle fotografie e apprezzato dagli abitanti del posto.
Il Casone delle Sacche ci appare silente, avvolto da transenne dovute ai lavori di manutenzione e dall’atmosfera ovattata che la pioggia crea. Esso sorge in uno di quei tratti di terra che stanno al limite con l’acqua, uno dei più estremi lembi che l’uomo ha conquistato alla laguna. L’edificio è semplice dal punto di vista architettonico, è il luogo dove si trovano i moli da cui salpare per navigare nella laguna.
Alcune canoe riposte su dei sostegni ci fanno capire che qui, spesso, le persone vengono per provare l’emozione di navigare nella laguna. Emozione che promette molto bene, ma che oggi, a causa dell’alta marea, non è sperimentabile poiché i moli sono sommersi dall’acqua.
In questo luogo, un tempo, si trovavano le barche dei pescatori e sull’erba erano stese le reti ad asciugare. Alcune immagini che ritraggono questo luogo com’era un tempo le abbiamo viste in fotografia ai casoni. In esse è ritratto il Casone delle Sacche durante le riprese di ‘La moglie del prete‘, film che lo vide come set cinematografico in cui recitarono la Loren e Mastroianni.
Osserviamo anche qui la laguna che compare tra gli alberelli che delimitano il prato. Anche qui è innegabile, la Valle Millecampi è capace di stregare.
Sempre in tema laguna, il nostro tour finisce alla Trattoria Vallona che ci attende per farci gustare i piatti tipici di Codevigo. Tra di essi troviamo le moleche fritte, tanto decantate durante la nostra vista ai casoni, una vera delizia frutto della laguna.
Tu hai mai sperimentato il fascino della laguna? Sei mai stato a Codevigo nella Valle Millecampi? Da qui si può comodamente raggiungere anche Chioggia, ci sei stato?
ciao
complimenti per il tuo articolo e le foto!
vorrei chiederti se il pontile della spiaggia della Boschettona è veramente così lungo come si vede nella tua foto
grazie
Beatrice
Ciao e grazie per aver apprezzato, confermo che il pontile è veramente come appare in foto. Più che pontile direi che è una grande passerella di legno, molto suggestiva. 🙂
Ciao a tutti, per chi volesse esiste un’associazione sportiva che propone escursioni in canoa.
Claudio
Ciao Claudio e grazie del commento, buono a sapersi!
Ciao Gian Luca,
Ho visto queste stupende foto e siccome sono apassionato di Kayak e mi piacerebbe farmi un giro nelle barene della laguna volevo sapere, pensi che si possa fare o ci sono divieti?
Un saluto!
Ciao Tiziano, penso che non ci siano divieti per praticare kayak nella laguna, la spiaggia della Boschettona in estate è sempre frequentata da bagnanti e amanti del mare, quindi credo si pratichino anche sport acquatici. Per essere sicuro puoi telefonare al comune di Codevigo e chiedere delucidazioni a loro, giusto per essere in una botte di ferro 🙂 Divertiti!
Gian
Ciao mi sapete dire se si possono noleggiare biciclette in zona. Grazie
Ciao, si il comune organizza un servizio di noleggio bici, puoi informarti presso i loro uffici o consultando il sito comunale. 🙂
Buonasera ,
Il posto è incantevole, volevo chiedere se sapere se si può fare il bagno… grazie.
Ciao Valentina e grazie per il tuo commento. Si, quando il livello dell’acqua in laguna è favorevole si può anche fare il bagno, la Spiaggia della Boschettona è molto conosciuta e i locals volevano farcela vedere a tutti i costi, peccato che nei giorni del mio viaggio la pioggia incessante l’avesse sommersa. Torna a dirmi se ci andrai e come ti è sembrata! 🙂
Non sono mai stato da queste parti, ma viste da internet le trovo interessanti.
Grazie Oriello per il tuo commento, se avrai modo organizza un weekend a Codevigo, vedrai che la laguna veneta ti conquisterà! 🙂
Mi aggiungo e apprezzo questo articolo stupendo dove traspare amore e rispetto per le nostre terre italiane e grazie per l’informazione che nelle vicinanze dove abito esiste questo capolavoro della natura che, da come scrivi, purtroppo è conosciuto da pochi, me compresa.
Grazie Lucia per il tuo commento, la Valle Millecampi mi ha davvero colpito, è stata una scoperta emozionante e probabilmente il meteo avverso l’ha resa ancora più speciale. Non sono ancora riuscito a tornare per vederla col sole!!! 🙂
Bello, affascinante questo articolo e molto belle le foto, ma alcune precisazioni sono doverose nel rispetto della nostra geografia. I fiumi non sfociano all’interno della laguna Veneta, un lungo e laborioso lavoro iniziato nel 1300 e continuato nei secoli ha portato i Fiumi più importanti a sfociare nell’Adriatico. Questo equilibrio alchemico di corsi d’acqua e opere umane di grande visione, ci permette di godere oggi di questo ambiente naturalistico tra i più straordinari del nostro Paese.
Grazie Alessandra per il tuo intervento, lo apprezzo molto in quanto costruttivo e sopratutto espresso da una local expert. Chi meglio di chi vive un territorio ne può descrivere accuratamente le caratteristiche? Ancora grazie per essere passata dal mio blog e… alla prossima! 🙂 Gian