Al fascino dei borghi toscani è impossibile resistere e il mio fine settimana in Vallesanta, nel Casentino, ha contribuito a rafforzare questa mia certezza. Siamo a Corezzo, un piccolo paese vivace dove gli asinelli sono solo uno dei tanti motivi di festa.
Ho trascorso tre giorni intensi in Toscana, per l’esattezza nella provincia di Arezzo facendo base a Casa Santicchio, un luogo fuori dal mondo dal quale esplorare tutti i dintorni.
Corezzo è solo uno dei borghi che ho visitato, la maggior parte dei quali ha un aspetto sonnolento accentuato dalle antiche case di pietra e dalla poca popolazione che ancora vi risiede. Ma a Corezzo ho trovato qualcosa di più, a partire dall’allegra atmosfera da festa di paese che ci ha accolti con le risate dei bimbi gioiosi.
Le feste e le sagre di paese sono sempre un buon momento per conoscere meglio la vita di questi luoghi. Anche il borgo più desolato, in occasione di una festa, diviene punto d’incontro e baldoria per tutti gli abitanti dei paesi della valle legati dall’appartenenza allo stresso territorio.
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La festa di paese a Corezzo
La festa di paese a cui abbiamo preso parte è stata organizzata dai comuni di Corezzo e Rimbocchi. Ciò dimostra che a volte non è necessaria una particolare ricorrenza, ma basta trovare l’occasione per riunire la comunità a festeggiare.
Tutto è stato molto spontaneo. Normalmente non amo i ricevimenti organizzati, ma questa volta ho molto gradito la semplicità e autenticità con cui i cittadini ci hanno accolto e dato il benvenuto.
Un po’ protagonista di questa festa è stato il piatto tipico di Corezzo, una ricetta originaria di questo paese e conosciuta ben oltre i confini della valle: i tortelli alla lastra.
Questi grossi ravioli ripieni di patata lessa, parmigiano, uovo e cipolla vengono cotti su una piastra metallica rovente. La preparazione è molto semplice, ma sul ripieno esatto vige il segreto. Altrimenti che ricetta tipica sarebbe?
In ogni caso sono deliziosi e conservano un po’ il carattere rurale che ci si aspetta dalla cucina di un piccolo paese. La cena, del resto, è stata abbondante e gustosa, con tanto di pappa al pomodoro a deliziare il palato con una ricetta tradizionale.
Attimi di gioia e divertimento per una serata che procede e si conclude con un concerto di fisarmoniche e danze popolari.
Ospiti d’onore della festa: gli asinelli
Ovviamente la festa non è stata solo un ritrovo attorno al tavolo. Durante la giornata, in giro per le vie del paese, abbiamo avuto la possibilità di passeggiare, riposarci e fare un po’ di fotografie.
Gli ospiti d’onore della giornata, che hanno attirato l’attenzione di decine di bambini e ragazzi, sono stati due ciuchini miti e simpatici salvati dal macello dagli ‘Amici dell’Asino‘. I ragazzi di questa associazione si impegnano nella salvaguardia di questi animali e sensibilizzano la popolazione sull’importante funzione didattica che questi equini svolgono con la popolazione.
In un’ambientazione immersa nella natura e adatta ai soggiorni in relax si organizzano campi estivi, attività per le famiglie, escursioni di trekking con gli asinelli, giochi per bambini e corsi di educazione ambientale.
Se passi in Vallesanta, nel Casentino, fai una visita a Corezzo e i suoi asinelli: luoghi, momenti e compagnia indimenticabili!
Corezzo, un pezzo di cuore. Vi nacqui 71 anni fa (al mulino di Emilio) a soli 16 mesi i miei si trasferirono a Grosseto (in Maremma), ma non so il perché le mie radici sono rimaste lassù tra quelle montagne sperdute e più volte, appena ho potuto, sono tornato a vedere quel paesino ed entro sempre nella chiesetta dove fui battezzato. Ciao Corezzo, spero a presto.
Buongiorno Angiolo e grazie per questo bellissimo commento. Il sentimento che la lega a Corezzo mi ricorda molto il mio legame con la Sardegna, dove stanno le mie radici e alla quale mi sento fortemente legato nonostante sia nato e cresciuto in Piemonte. Avere dei luoghi del cuore come questi è stupendo, una casa oltre la casa, e sono lieto di aver riportato un po di bei ricordi alla sua memoria 🙂
Gian Luca