Cosa fare a Bocairent, le tradizioni spagnole tra nacchere e allegria

Un viaggio diventa memorabile quando riesci a venire a contatto e sentire l’anima del paese che visiti, quando le tradizioni ti scorrono dentro e ti avvolgono in un turbine di emozioni che ti lascia senza parole, ma con gli occhi e il cuore pieni di meraviglia. Ecco cosa fare a Bocairent incontrando le tradizioni spagnole!

Abbiamo toccato Bocairent durante il nostro viaggio nella Regione di Valencia, in Spagna. Un viaggio durato pochi giorni, talmente frenetici da non permetterci di visitare il capoluogo di questa zona e talmente intensi da essere tra i viaggi più belli che io possa ricordare.

Perché spesso non conta quanto distante vai o per quanti giorni ci resti. Quando vieni catturato dall’anima di un luogo tutto diventa parte di te: le persone, i luoghi, gli eventi. Tutto ti batte dentro con un ritmo che difficilmente riuscirai a scordare.

Noleggia un'auto per scoprire la Regione di Valencia in autonomia

Camminando a Bocairent alla ricerca delle tradizioni spagnole
Camminando a Bocairent alla ricerca delle tradizioni spagnole

Bocairent è un piccolo comune di provincia, un borgo suggestivo adagiato tra le montagne al confluire di due vallate che gli fanno da cornice tra le alture della Sierra de Mariola. Abbiamo raggiunto Bocairent in auto provenendo da Denia, un’altra graziosa cittadina che si trova sulla costa, e, ahimè, questo è anche l’unico modo per raggiungerla poiché i mezzi pubblici non toccano questa località, cosa che spesso capita quando le comunità sono tanto piccole.

In ogni caso, anche da Valencia, un’ora e mezza o al massimo due di auto ti proietteranno nella realtà di questo borgo le cui origini antiche sono arabe, ma che oggi conserva un paese molto caratteristico creato nell’epoca successiva alla cacciata dei mori. Di quel periodo si tramandano molte usanze rintracciabili nelle tradizioni spagnole. Una tra queste è la Fiesta de Moros y Cristianos, ricorrenza che tocca molte località della Spagna che festeggia la cacciata del dominio arabo.

In questo contesto si sviluppano numerose altre festività e sagre, una di esse è la Fiesta de Sant Agustin di Bocairent, la magnifica festa di questa comunità che abbiamo avuto la fortuna di scoprire nel mese di agosto.

Cerca un hotel per soggiornare a Bocairent

Arrivare a Bocairent

Piazza del centro di Bocairent e campanile
Centro di Bocairent

Un po’ provati dal viaggio arriviamo a Bocairent con poche ore di luce a disposizione e, volendo scoprire al meglio questo paesino, ci sistemiamo velocemente nella nostra camera dell’Hotel L’Agorà. L’hotel è situato in posizione molto centrale e vicino alla piazza dei festeggiamenti, luogo ideale come base per fare due passi tra le vie del borgo.

Boicairent è una località che mi colpisce fin da subito. La posizione in cui sorge la rendeva un luogo strategico, un tempo, e oggi contribuisce ad arricchire la bellezza di questo paese le cui vie, tra salite e discese, sono talmente strette che spesso le auto non riescono a transitare.

Facciamo due passi fino alla piazza principale, dove le luci ancora spente formano una ragnatela che ricopre l’intera area, la ragna. Qui troviamo alcune bancarelle chiuse e, tra i vari locali che iniziano a prepararsi per la serata, troviamo l’Ufficio del Turismo di Bocairent, dove si trova anche un punto informativo per guidare e consigliare i viaggiatori.

A noi si unisce Pilar, una guida molto disponibile che ci accompagna alla scoperta degli angoli più suggestivi del borgo.

I punti più caratteristici sono raggiungibili quasi tutti percorrendo la Ruta Magica, un percorso ideato proprio per facilitare la visita. Pilar ci racconta delle tradizioni spagnole che in questo paese periferico sono ancora vive e molto sentite dalla popolazione.

Cosa fare a Bocairent

La nostra visita prosegue fino all’altro lato del pueblo. Percorriamo alcune piazzette e vie a scalinate davvero suggestive, fino a raggiungere la strada antica che scende scavalcando il fiume e dalla quale si gode di un panorama unico sulla cittadina.

Pilar ci indica la parete opposta della valle e noi restiamo senza parole. A circa 300 metri da Bocairent si trovano le Covetes dels Moros. Sono una cinquantina di stanze anticamente scavate nella roccia, si presume ad uso di granai, e risalgono al periodo ispano-arabico (X-XI sec.).

Le Covetes sono raggiungibili con una camminata da Bocairent e sono visitabili, tra sentieri, scale e corde. Le stanze sono accessibili e i visitatori possono entrarci per godere dell’atmosfera unica e del panorama che questo luogo è in grado di trasmettere.

Cosa fare a Bocairent, le vie del borgo la sera
Cosa fare a Bocairent, le vie del borgo la sera

Proseguiamo lungo la Ruta Magica in un percorso un po’ fuori dall’antico perimetro cittadino e accedendo nuovamente, verso il centro, attraverso l’antica porta che fungeva da accesso per i ritardatari dopo il coprifuoco serale.

Ripassando per Plaza de l’Ayuntamiento notiamo il fermento aumentare. Decidiamo quindi di andare a cena per non perderci la festa che comincerà più tardi.

Poco distante dall’Hotel L’Agorà si trova il Ristorante El Cancell, un locale molto accogliente e tranquillo dove Juanma Mateo (lo chef) e sua moglie ci accolgono per farci gustare alcune prelibatezze del territorio. Il nostro menù, delizioso, prevede la pericana (tipica insalata a base di olio e pomodori secchi della zona di Alicante), embutido de Bocairent (ovvero salumi tipici di questa località), tosta de escalibada con queso fresco y mojama, chipirones con ajitos, tiernos y setas e infine il gelato di amaro d’erbe e una macedonia di ananas e melone.

La cena è eccellente e molto abbondante. I chipirones, ovvero polipetti, sono stati il mio piatto preferito e i vini locali ben si sposano con i sapori proposti, anche se un dubbio mi assale. A Bocairent, tra le montagne, un piatto tipico a base di polipetti? Juanma Mateo mi tranquillizza e mi svela che questo piatto è tipico del luogo poiché da Valencia, fin dai tempi antichi, la comunicazione e i commerci in ambito alimentare sono stati sempre molto rapidi e ogni giorno arriva il pesce pescato fresco di giornata.

Tradizioni spagnole: la Fiesta de San Agustin

Lasciamo El Cancell diretti in piazza. Abbiamo tardato e sentiamo già la musica avvolgere le vie, ma il ritmo che sento è creato da suoni molto particolari. Sono nacchere, qui chiamate castañuelas, e per la prima volta le sento suonare dal vivo.

La piazza è un tripudio di luci, con la ragna illuminata e i colori caldi dei vestiti dei figuranti. Ci sediamo ai piedi della folla, cercando di seguire i ritmi e osservando sempre più assorti la danza vorticosa del ballerini che saltano al suono delle nacchere. Il tutto è molto suggestivo e sento i brividi lungo la spina dorsale all’idea di essere veramente li a vederlo.

Plaza de l'Ayuntamiento, nel cuore di Bocairent abbiamo assistito alle tradizioni spagnole
Plaza de l’Ayuntamiento, nel cuore di Bocairent abbiamo assistito alle tradizioni spagnole

Una signora ci spiega che in questa festa le ragazze aprono le danze e poi scelgono un compagno invitandolo a ballare, scelta effettuata non a caso, ma perché la ragazza molto probabilmete nutra qualche interesse verso l’invitato. I passi si fanno più veloci e coinvolgenti, i volti sono pieni di sorrisi, la festa sta raggiungendo il culmine e, dopo aver coinvolto tutti, le danze terminano e la piazza pian piano si svuota.

I bar si affollano, è tempo di una mentita, bevanda tipica a base di menta, per rinfrescare la bocca e prepararsi ad andare a letto. Del resto è mezzanotte passata!

La mattina seguente veniamo svegliati da trombe e tamburi e, affacciandoci alla finestra, vediamo appena in tempo un corteo che accompagna dei grandi mascheroni, di mori e cristiani, che avanzano accompagnati da pifferi e tamburi.

La Fiesta de San Agustin finisce così e non posso far altro che lodare i partecipanti, mujeres e caballeros che, con tanta passione e amore per le loro tradizioni spagnole, hanno saputo animare la festa e coinvolgere i visitatori in un’esperienza difficile da scordare, fatta di sorrisi, di gonne roteanti e del tamburellare ritmico di centinaia di nacchere fatte schioccare all’unisono.

Ripartiamo da Bocairent consci di aver avuto poco tempo per vivere questo luogo, concedendoci un ultima passeggiata per vederne il profilo dall’altro lato della valle e osservare l’Ermita de Santa Barbara, che dall’alto del monte domina la scena. Un luogo di fede raggiungibile sia in auto che a piedi con una passeggiata, un buon motivo in più per tornare a Bocairent, alla scoperta di altre tradizioni spagnole e di nuove bellezze presenti sul territorio.

E tu sei mai stato in questo paesino della regione di Valencia? Hai altri suggerimenti su cosa fare a Bocairent? Puoi raccontarceli lasciando un commento al fondo di questa pagina.



Booking.com

Tradizioni spagnole, danzatori e suonatori di castañuelas
Tradizioni spagnole, danzatori e suonatori di castañuelas

promo:

Informazioni su Gian Luca Sgaggero 623 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*