Una delle tappe più sbalorditive e memorabili del nostro tour on the road in Marocco è senza dubbio la città di Essaouira, antico porto mercantile di grande fama. Oggi la città si distingue per le alte mura che cingono la sua medina e per la grande ricchezza culturale della sua società. Scopri con me cosa fare a Essaouira.
Ben collegata alle altre grandi città del Marocco, Essaouira può essere raggiunta sia da Casablanca, a nord, percorrendo la strada costiera per circa 5 ore e mezza, che da Marrakech, tramite l’autostrada, in poco più di due ore. Se invece giungi da sud, la strada più veloce è quella che collega ad Agadir, meno lineare, ma sinuosa lungo la costa oceanica, anch’essa impiega poco più di due ore.
Noi arriviamo dall’entroterra. Reduci dell’emozionante caos multiculturale della Djemaa el-Fna, abbiamo imboccato l’autostrada, il cui costo è molto basso rispetto a quello delle autostrade italiane. Verso l’ora di pranzo iniziamo a intravedere l’oceano all’orizzonte, simbolo che non siamo troppo distanti.
Arrivare ad Essaouira
Ma la città dov’è? La conformazione della zona riesce infatti a nascondere totalmente le sue alte mura alla vista di chi vi si avvicina dalla direzione da cui proveniamo, particolarità che ci lascia col fiato sospeso. Siamo convinti di aver forse sbagliato strada, fino a quando, giunto il limite della pianura, il terreno comincia a digradare verso il mare.
A quel punto ecco comparire davanti a noi la bella Essaouira, della quale spicca la fortificata medina, annoverata tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, costruita a ridosso delle acque, e attorno alla quale si sviluppa un agglomerato urbano più moderno che via via si va espandendo verso la periferia.
Trovare parcheggio risulta piuttosto semplice. Scendendo fino all’esterno delle mura, vicino alla zona portuale, è possibile trovare ampi parcheggi dedicati ai bagnanti che ogni giorno si riversano sulla vicina spiaggia cittadina.
Sistemazioni economiche a Essaouira
La prima preoccupazione che ci coglie è di trovare una stanza in cui dormire e, per la prima volta da quando siamo in Marocco, abbiamo il timore di restare a bocca asciutta.
Mentre saliamo verso l’antico portale che da accesso alla medina notiamo, infatti, la presenza di moltissima gente, un via vai continuo, tra cui si distinguono anche molti giovani in costume da bagno. Cosa che ci pare bizzarra dopo aver visto le popolazioni dell’entroterra coperte fino a lasciare solamente gli occhi in vista.
Evitando volutamente la via centrale svoltiamo a sinistra, verso l’oceano, e percorriamo alcune viuzze molto pittoresche e alcune piazze davvero caratteristiche. Qui ci accorgiamo che, contrariamente alla prima impressione, molte abitazioni espongono cartelli in cui si avvisa che ci sono camere disponibili.
A questo punto la ricerca diventa un gioco da ragazzi e, trovata una camera accettabile, ma senza nessuna pretesa particolare, posiamo tutti i nostri bagagli e ritorniamo in strada in cerca del pranzo.
Il costo di una stanza a Essaouira può variare molto: in base alla posizione, al numero di ospiti che deve contenere e al lusso che si esige dalla struttura. Stando su uno standard semplice e spartano noi abbiamo trovato una camera per circa 5€ a testa a notte.
La cucina marocchina della costa
Dirigendoci direttamente verso il centro, dove arrivando abbiamo notato parecchio movimento, ci troviamo immersi nel mercato locale, un’esplosione di colori, profumi e sapori capace di disorientare anche i più abili esploratori.
Reduci dal viaggio in auto, decidiamo sia meglio stare tranquilli e mangiare seduti piuttosto che alle bancarelle. Scegliamo un ristorantino e, nella quiete di un cortiletto interno ombreggiato da alti alberi, ordiniamo alla carta un pranzo a base di pesce, non ne ricordo esattamente le portate, ma abbiamo mangiato davvero bene e speso circa 15€ a testa.
Uno dei piatti più gustosi che ricordo di Essaouira, sono i gamberetti Pil Pil, code di gambero cotte in umido in salsa di pomodoro e insaporite con aglio e numerose altre spezie, davvero deliziose.
A dire il vero il Pil Pil non è prerogativa di Essaouira. È possibile trovare ricette preparate in questo modo in gran parte del paese, ma in questa cittadina di mare ricordo i gamberetti più buoni di tutto il Marocco.
Cosa fare a Essaouira per goderne l’atmosfera
Il momento migliore per gustare l’atmosfera di questa località va dal tardo pomeriggio fino alla sera. A quest’ora, infatti, i turisti giunti qui per andare in spiaggia se ne vanno per tornare ai propri hotel. Essaouira a questo punto rinasce, scoprendo i suoi lati più caratteristici e, se si è capaci di cercare, facendoci gustare l’enorme intreccio di culture che qui si respira.
Nelle sere in settimana, le bancarelle dei souvenirs, a una certa ora, chiudono i battenti e solo le botteghe restano aperte, permettendoci di visitare i negozi che offrono i prodotti tipici del luogo, famoso già in epoca passata per la tintura a base di porpora che tuttavia oggi non è più l’attività locale portante.
Passeggiando con calma tra le sue vie ci si accorge di quanto siano regolari e perpendicolari tra loro, fattore anomalo per una kasba marocchina, ma dovuto alla passata ricostruzione della città per mano di un architetto militare di origine francese.
Nel 1764, per volontà del sultano Muhammad ben Abd Allah, la precedente cittadina portoghese di Mogador, subì un radicale sconvolgimento urbanistico. Gli edifici e le vie vennero ridisegnati tramutandola in una moderna cittadina in stile europeo dotata di un fiorente porto commerciale, il nome fu mutato in Essaouira che significa ‘la ben disegnata‘.
Questo ha stimolato i commerci e i contatti oltreoceano e, ancora oggi, è possibile trovare i ragazzi intenti a suonare ritmi latini, indossare berretti dagli sgargianti colori giamaicani, portare capigliature con i rasta e ballare balli latini all’esterno dei locali notturni che si affacciano da sotto le arcate dei portici del corso centrale.
Le mura e i panorami sull’oceano
Senza allontanarsi troppo è anche possibile ritagliarsi un angolo di quiete, lontano dai rumori del centro e dagli schiamazzi della spiaggia. Il modo migliore per farlo è una lunga passeggiata lungo le mura.
Strette vie acciottolate percorrono il perimetro interno del muraglione e, in alcuni punti, è possibile salire e affacciarsi dall’alto per osservare l’oceano, magari da una delle antiche torrette di guardia o da uno spiraglio accanto a uno dei tanti cannoni spagnoli che puntano verso il mare.
Qui sopra è possibile percepire il contatto con la natura, la vastità dell’orizzonte e la perpetua voce del vento costiero che spira piacevole sotto il caldo sole estivo.
Punto d’arrivo di questa camminata, o di partenza dipende, è la zona portuale con i massicci sbarramenti dove sono attraccate le navi. Un paesaggio tipicamente di mare che poco sa, in realtà, di Marocco.
Cittadina dalle molte contraddizzioni (la medina europea, i marocchini in veste giamaicana, la spiaggia in cui pare che il velo delle donne venga quasi dimenticato), ecco cos’è Essaouira, curiosa e interessante, una località difficile da dimenticare.
E tu vuoi consigliare cosa fare a Essaouira oltre a ciò che ho detto io? Puoi farlo lasciando un commento al fondo di questa pagina.
ciao GianEssouira è bellissima! L’odore di spezie, i colori delle stoffe appese fuori dai negozi, il profumo del legno che esce dai laboratori artigianali, il mare, i gabbiani, e quell’aria decadente eppur affascinante che ha questa città. Una perla lungo la costa marocchina.Anch’io tempo fa ho scritto un post su Essaouira, Mi farebbe piacere lo leggessi per dirmi se ti ritrovi nelle mie impressioni della città, ma a giudicare da quanto ho letto nel tuo mi sembra che ci abbia dato sensazioni simili! Ho scritto altri post sul blog sul marocco, sei stato nell’Erg Chigaga?Silvia
Letto! 🙂 Due stagioni differenti, ma quasi le stesse emozioni… a conferma che Essaouira ha davvero fascino da vendere.
Si sono stato nel deserto, a Erg Chebbi, devo ancora farne un post, ma ti dico subito che è un altro luogo indimenticabile! 🙂