Cosa fare a Varsavia, la città giovane culla della cultura polacca

Dopo il mio tour nelle regioni a nord della Polonia, esplorando la Pomerania, il cerchio del mio viaggio si chiude a Varsavia, capitale polacca. Questa città è culla della storia nazionale, anche nota per essere una delle capitali più giovani del mondo a causa della massiccia ricostruzione operata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Ecco cosa fare a Varsavia.

Arrivando dall’aeroporto la curiosità è troppa e, osservando dal finestrino del taxi, mi domando cosa aspettarmi da una città dalle linee apparentemente semplici e lineari sulla quale svetta un palazzo alto e massiccio che molti, volenti o nolenti, considerano il simbolo di Varsavia.

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Avremo tempo di scoprirlo, del resto Varsavia è comodamente visitabile a piedi, sopratutto se decidi di scegliere come base uno dei tanti piccoli hotel del centro.

Centro storico di Varsavia, cosa fare a Varsavia

Centro storico di Varsavia, cosa fare a Varsavia

Cosa fare a Varsavia, Adventure Warsaw per scoprire la città

Cominciamo con una rapida pausa pranzo in un bar mleczny. Questi locali sono le vecchie latterie dell’epoca comunista che oggi sono diventate tavole calde. Il locale da noi scelto si chiama Bambino, e ci da un primo assaggio della cucina tipica polacca, compresi i buonissimi pierogi.

Ci troviamo poi con gli altri membri del gruppo proprio vicino al centro storico, in Plac Zamkowy, la piazza antistante il Palazzo Reale. Da qui si può avere un’ottima visuale panoramica del palazzo e sulle case com’erano a inizio ’900.

La nostra guida, Bartek, ci racconta che tutto ciò che ci circonda, ovvero il centro storico, è in realtà la parte più giovane della città. Gli edifici storici vennero rasi al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale che lasciò Varsavia terribilmente danneggiata e priva di una propria identità passata.

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Fu il coraggio e l’orgoglio dei polacchi a riportare Varsavia al suo antico splendore. Ma non pensare che per questo ciò che si vede sia un falso. Miracolosamente si salvarono ai bombardamenti alcuni quadri, dipinti dal pittore italiano Canaletto, conservati nel caveau del museo cittadino. Fu grazie a questi dipinti che riproducevano il centro storico in modo molto dettagliato che fu possibile, con grande impegno, ricostruire la capitale polacca tale e quale a com’era prima della guerra.

Visitare Varsavia su un furgoncino d’epoca

La visita parte da qui. Bartek sarà anche il nostro autista e scopriamo che la vettura che ci scarrozzerà per Varsavia è in realtà una pittoresca ex ambulanza di epoca comunista. Una simpatica idea per condire un tour insolito.

Si sale facendo attenzione alla testa, i sedili sono malconci e occorre stare accucciati. Ma tutto questo, tra risate e stupore, ci unisce, ci diverte e ci fa sentire un gruppo in un batter di ciglia.

Bartek ci avvisa: questo non sarà il solito itinerario da visita turistica tradizionale! La prospettiva mi piace molto, uscire dai soliti percorsi può essere interessante e far conoscere in modo più completo un luogo.

Tour di Varsavia con Adventure Warsaw

Sontuoso interno del Politecnico, cosa fare a Varsavia
Sontuoso interno del Politecnico, cosa fare a Varsavia

Il motore romba, gli ammortizzatori cigolano e, allegramente, ci spostiamo tra i più caratteristici quartieri di Varsavia. Alcuni di essi, spesso, vengono ignorati dal turista, ma costituiscono la vera identità locale.

Poco lontano dal giovane centro storico si possono trovare vie o piazze che ci raccontano la storia passata. Un susseguirsi di edifici di stili differenti che mostrano una Varsavia cresciuta tra passato e futuro e che, se la si guarda attentamente, rivela costruzioni sopravvissute ai grandi cambiamenti che hanno visto questa città come teatro.

Il passato comunista è spesso visibile, sia per lo stile grigio e squadrato dei casermoni che ha lasciato dietro di se, sia quando si osserva un edificio religioso. Perché sempre, al suo fianco e tutto attorno, si trovano palazzi comunisti costruiti in modo da nascondere alla vista i luoghi di culto e spesso sono più alti di esso per evidenziare la posizione superiore del regime rispetto alle altre istituzioni, religiose o meno che fossero.

La meraviglia è nascosta dietro le facciate

La meraviglia va cercata e con un po’ di impegno. Dietro la facciata si possono scoprire grandi esempi di architettura. Un esempio è l’edificio in cui si trova il Politecnico, costruito a partire dal 1899. Esternamente rivela parte della sua grandezza velata dal colore sbiadito e dai segni del tempo, ma basta varcarne la soglia per trovarsi di fronte la sontuosa riproduzione di un palazzo nobiliare, con tanto di cortile interno, balaustre e decori di gran pregio.

Spesso sono i quartieri meno appariscenti ad avere profonde storie e significati da raccontare, come i cortili delle palazzine residenziali in cui si trova sempre una statua della Madonna o di Gesù. Questo perché durante i periodi in cui vigeva il coprifuoco o in cui aggirarsi per le strade era rischioso a causa della guerra, le funzioni religiose venivano officiate al riparo tra le mura domestiche.

Anche le piccole cose sono importanti per conoscere a fondo la città. Come i bazar che da sempre furono i luoghi in cui si svolgeva la vita cittadina. Oggi sono stati quasi soppiantati dai centri commerciali, ma talvolta ve ne sono ancora vivi come ai vecchi tempi. Oppure le antiche distillerie di vodka, delle quali restano gli edifici oggi adibiti ad altro utilizzo.

Palazzo della Scienza e della Cultura, cosa fare a Varsavia
Palazzo della Scienza e della Cultura, cosa fare a Varsavia

I vari volti della capitale

Una storia complessa, travagliata e segnata da eventi terribili e crudeli, ma una storia sulla quale i polacchi, con forza e amore, costruiscono una Polonia migliore all’insegna della libertà.

Sopra ai tetti infine domina il pennone del palazzo più alto della città, il Palazzo della Cultura e della Scienza, dono dell’Unione Sovietica voluto da Stalin nel 1952. Esso è a tutti gli effetti un simbolo di Varsavia, anche se in realtà molti cittadini non lo amano particolarmente e ritengano che il migliore panorama su Varsavia lo si veda dalla punta del Palazzo di Stalin, da dove appunto non è possibile vederlo.

La nostra visita finisce in un luogo che ci riporta nel passato. Sto parlando del PRL Museo della Vita sotto il Comunismo, dove si trova una collezione di oggetti autentici provenienti dagli anni in cui il comunismo segnò la storia di Varsavia.

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PRL Museo della Vita sotto il Comunismo, cosa fare a Varsavia
PRL Museo della Vita sotto il Comunismo, cosa fare a Varsavia

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Vita notturna in città

Da grande capitale della cultura e della storia polacca, Varsavia propone un panorama ricco di eventi e concerti. La vita notturna si accende sopratutto nei fine settimana. Se ti chiedi cosa fare a Varsavia la sera sappi che avrai l’imbarazzo della scelta.

Prima di tutto sappi che avrai moltissime opzioni per la cena, con i molti ristorantini che propongono stili di cucina differenti e che sono in grado di accontentare tutti i palati. Mentre dopo cena la vita giovane continua tra i vari club, locali e pub in cui bere qualcosa in compagnia, ballare e trascorrere qualche ora di divertimento.

Varsavia non è poi così lontana e un weekend può essere sufficiente per conoscere un po’ bene la città, mentre un soggiorno più lungo permetterebbe la visita anche di località vicine.

Dove dormire a Varsavia

La Varsavia dei cortili sopravvissuta alla guerra, cosa fare a Varsavia

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 620 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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