Cosa fare ad Azrou e le Bertucce della Foresta di Cedri in Marocco

Durante il nostro viaggio in Marocco, percorrendo le strade e provenendo da Fes, abbiamo risalito in auto le pendici dell’Atlante fino a raggiungere Azrou. Qui il paesaggio cambia completamente e, in un contesto ricco di casette con giardino disposte in modo talmente ordinato da farci sentire in Svizzera, troviamo una vivace cittadina dal caratteristico aspetto montano. Scopri con noi cosa fare ad Azrou.

Dopo i giorni trascorsi negli stretti vicoli del souk di Fes, che, ammettiamolo, non sono famosi per la pulizia, trovare un centro abitato tanto perfetto, a prima vista, ci pare molto strano. Azrou si trova sui monti dellAtlante, la grande catena montuosa che separa idealmente il Marocco settentrionale dai territori meridionali. Qui il traffico stradale sembra scorrere con regolarità, e non solo perché ci sono poche auto, ma tutti sembrano essere più diligenti.

Le abitazioni sono più massicce e i tetti molto aguzzi, tipiche caratteristiche delle case alpine a noi più familiari. Sembra quasi di avere lasciato il Marocco, che mostra i suoi caratteri avvicinandosi alla piazza centrale del paese, dominata dalla moderna moschea. Su di essa si affacciano botteghe e negozi artigianali dove si vendono, e si producono, prevalentemente tappeti.

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Moschea di Azrou, cosa fare ad Azrou
Moschea di Azrou

Cosa fare ad Azrou

Poco dopo il nostro arrivo ci fermiamo a pranzare in un ristorante lungo la strada. Qui l’igiene lascia un po’ a desiderare, ma ci viene servito un fumante tajine, piatto tradizionale marocchino, che sembra piacere solo a me.

Su un letto di cipolle e verdure viene poggiata della carne, di pollo o capra, che viene poi speziata e ricoperta di altra verdura. Dopo esser stata chiusa nel tradizionale piatto, il tajine appunto, viene posta sul fuoco fino a cottura.

Sono ingredienti semplici e la preparazione è poco elaborata, ma conferiscono alla carne il giusto aroma di verdure e i profumi delle spezie con cui viene insaporita. Forse l’unica pecca è l’età non giovanissima dell’ovino macellato, ma con una buona ginnastica di mascelle il pasto è più che gradito.

Assaporiamo con calma l’atmosfera di questa località che nei mesi invernali è sovente ricoperta dalla neve. Strano ma vero, infatti, qui ad Azrou e nella vicina Ifrane si trovano alcune tra le più belle piste da sci dei monti dell’Atlante. Non è difficile immaginare che, in inverno, attirino migliaia di visitatori.

Azrou è un’ottima base in inverno e offre numerose soluzioni di soggiorno.

Nel periodo estivo il paese si svuota e diviene meta soltanto di coloro che vi si recano alla ricerca di un po’ di refrigerio dalla torrida temperatura delle pianure. Resta comunque una cittadina interessante da visitare. È gradevole sopratutto nelle ore di punta, in cui si assiste al via vai dei visitatori nelle botteghe accompagnato dal vociare dei procacciatori di clienti e delle contrattazioni sul prezzo delle merci.

La strada nella foresta di cedri di Azrou
La strada nella foresta di cedri di Azrou

La Foresta di Cedri e le bertucce

Lasciamo Azrou diretti verso sud, ma non senza visitare una delle aree più particolari dei dintorni del paese.

Alcuni chilometri dopo le ultime abitazioni la strada si tuffa in una natura lussureggiante e ricca di verde. Tutto intorno crescono alti pini e si distendono verdeggianti prati rigogliosi, è qui che inizia la maestosa Foresta di Cedri.

Un cartello posto su un bivio ci indica che svoltando verso destra è possibile vedere le bertucce. Loro sono la vera attrazione naturale in questa zona e noi non possiamo perdercele assolutamente.

Addentrandosi sinuosamente tra gli alberi, la strada ci conduce a paesaggi suggestivi e noi, attentamente, esploriamo tra le fronde attenti ad avvistare qualche piccola scimmia.

Le simpatiche bertucce non si fanno attendere e, dopo pochi chilometri, ne avvistiamo alcune che ci osservano comodamente sedute lungo la strada.

Accostiamo e scendiamo per vederle meglio. Io intanto ne approfitto per scattare qualche foto, respirare la fresca brezza che spira tra i cedri e osservare curiosamente i piccoli umanoidi.

Siamo noi a osservare le bertucce o loro osservano noi?

Accorgendosi delle attenzioni che dedichiamo loro, alcune scimmie si avvicinano e ci osservano a loro volta. Chissà, magari siamo noi lo spettacolo di oggi. Mentre altre più timide, o desiderose di proteggere i propri cuccioli, si defilano con discrezione ritirandosi nella macchia.

Capiamo ad un tratto che la loro attenzione non è disinteressata. Stanno cercando di capire se abbiamo qualcosa da tirare loro da mangiare. Tuttavia gli va male, sia perché siamo a mani vuote e sia perché non è cosa saggia nutrire gli animali selvatici. Teniamo sempre presente che il nostro cibo potrebbe fargli male e inoltre si rischia di alterare i delicati equilibri della fauna locale.

Se stai viaggiando in Marocco, la Foresta di Cedri di Azrou merita una deviazione. Se ti servisse puoi anche prenotare il tour di un giorno ad Ifrane, Azrou e la foresta di cedri partendo da Fes.

Una mamma culla il suo cucciolo all'ombra della foresta di cedri di Azrou
Una mamma culla il suo cucciolo all’ombra della foresta di cedri di Azrou

Ci lasciamo pervadere dalla natura di Azrou

Indubbiamente la sensazione che ci coglie stando ad ascoltare la natura è l’impressione di divenire una cosa sola con essa. Il rumore del vento tra gli aghi dei pini ispira alla meditazione e qui, sulle cime dell’Atlante, lontano dai rumori della vicina Azrou, si può sentire la voce vibrante del pianeta che solo la magnificenza della natura può rendere manifesta.

Come in uno specchio, le scimmiette, a noi tanto simili, si radunano a qualche metro di distanza da noi e si siedono ad osservarci. Noi quattro, appoggiati all’auto, li osserviamo a nostra volta meditando sul fatto che in fondo non siamo affatto così diversi.

Dietro le quinte alcune mamme stringono i propri cuccioli, mentre i giovani membri del gruppo, pare una grande famiglia, giocano a rincorrersi sui rami più alti.

Lentamente, per non spaventarle, risaliamo in macchina e torniamo sui nostri passi, diretti a sud, verso gli aridi deserti rocciosi. La nostra visita ad Azrou e alla Foresta di Cedri resterà uno dei più bei ricordi del nostro viaggio in Marocco.



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Le bertucce adulte sono abituate ai visitatori ad Azrou
Le bertucce adulte sono abituate ai visitatori ad Azrou

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 620 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

1 Commento

  1. Ci siamo stati ad Azrou per vedere le bertucce ed è stato un vero piacere.Come siamo scesi dall’auto erano seduti su un muretto e pareva quasi ci aspettassimo.Abbiamo portato loro dei pezzetti di pan e dele ciliege.Gliele offerte e loro lehanno prese con le loro mani,e non zampe,i più piccoli strillavano perchè ne volevevano anche loro dei pezzetti ed io li sgridavo per farglievi avere.Come trovarsi in un asilo di bambini.Andateci vi divertirete ma mi raccomando trattarl come bambini.

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