Terra di tesori culturali e grandi monumenti architettonici, la provincia di Padova riesce a ammaliare anche grazie alle bellezze paesaggistiche. Ma dopo tanta esplorazione del territorio quel che più riscalda l’animo è la rinomata cucina locale, trionfo enogastronomico di sapori e delizie gastronomiche. Scopri con me cosa mangiare a Padova.
Dal centro di una delle più belle città venete, Padova appunto, fino alle viuzze dei borghi e delle affascinanti città murate, in ogni dove è possibile trovare osterie e taverne che propongono i piatti della cucina tipica regionale e sopratutto della zona.
Celebre è infatti la gallina padovana, bella e elegante, ma anche molto gustosa come ingrediente per ottime salse, contorni e portate d’alta cucina.
Altra celebrità dei menù padovani è l’oca, alle cui ricette viene dedicato l’intero mese di novembre, durante il quale i migliori ristoranti della provincia propongono saporite ricette e interi banchetti incentrati sulla preparazione di questo volatile.
Cosa mangiare a Padova
Tra un piatto di bigoli e un saporito risotto alla zucca è impossibile non gustare vini prodotti dai più pregiati vitigni d’Italia, che qui vengono coltivati con amore e grande passione. L’eccellenza padovana sta infatti alla base, la cura degli ingredienti è il segreto che ha infuso nella tradizione culinaria le caratteristiche che ne innalzano la qualità ai canoni della più alta cucina italiana.
Azienda Agricola Salvan
Una delle realtà che meglio esprime il legame e il connubio tra territorio, tradizione e enogastronomia è l’Azienda Agricola Salvan a Due Carrare, una grande proprietà che conta sul suo terreno più di 70.000 viti che ne disegnano i cammini e il paesaggio.
In questo habitat si sviluppano bene prevalentemente i vitigni rossi, come il Merlot, il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon, ma i Salvan, desiderosi di valorizzare le varietà autoctone coltivate dagli avi, da qualche anno stanno riportando in auge vitigni dimenticati che hanno ancora qualcosa da raccontare. La Pattaresca, la Turchetta e la Gatta sono solo alcuni di essi.
“Vini che parlano della terra e delle stagioni, delle storie della gente e dei loro cibi”, così scrive la famiglia Salvan per sottolineare il forte legame che fa di questo territorio un mix unico e da scoprire.
Gran protagonista, come ci spiegano Giorgio Salvan, sua moglie e la figlia Francesca durante la nostra visita, è il Friularo che necessita di vendemmia tardiva e lunga maturazione, un’uva della famiglia del Raboso, dal sapore amabile che ben si sposa con le carni rosse e con i formaggi ben stagionati.
Fiore all’occhiello della produzione dei Salvan è ‘Oltre il Limite‘ un vino ottenuto dalle annate più eccezionali, un misto di vitigni Merlot e Cabernet Franc maturati in legno di rovere per ottenere un vino corposo, saporito e etereo dedicato a chi non ha confini.
Visitare l’azienda agricola è un piacere che può essere associato anche a una delle numerose manifestazioni che i Salvan organizzano per avvicinare le persone alla vita legata alla terra.
Giornate didattiche rivolte ai bambini, cacce al tesoro sui dolci Colli Euganei, corsi di degustazione e l’ormai celebre ‘Benvenuta Vendemmia‘ dedicata a grandi e piccini per festeggiare vendemmiando tra i filari in autunno.
Frantoio Cornoleda
A pochi chilometri di distanza si trova un’altra azienda agricola legata ai frutti della terra e alla grande dedizione per la loro coltivazione. Dall’oro rosso passiamo all’oro verde, in questo frantoio che fa della qualità il suo cavallo vincente.
Situato a Cinto Euganeo, immerso nel dolce profilo dei Colli Euganei, il Frantoio Cornoleda nasce per fornire un servizio ai numerosi coltivatori locali. Il clima e la terra rendono infatti quest’area l’habitat ideale per la crescita e lo sviluppo di olive di ottima qualità.
L’attività di frangitura prestata a terzi va quindi a integrare la produzione propria che viene dagli oliveti di proprietà e dai quali Zanaica Devis e la sua consorte ottengono prodotti di alta qualità, eccellenza che gli ha fatto conquistare il 1° posto al Concorso Internazionale AIPO d’Argento nella categoria 100% italiano.
Durante la nostra visita al frantoio Devis ci ha spiegato quanto sia importante la qualità dell’oliva da spremere, che viene verificata prima di cominciare la lavorazione e può variare in base alla stagione.
Il frantoio meccanico permette inoltre una precisa verifica del buono stato dell’oliva che viene lavata e controllata per assicurarsi che sia integra e non intaccata da malattie o insetti. Tutto questo ovviamente avviene secondo processi meccanici computerizzati.
Caricate nella macina, le olive vengono spremute e la pasta così ottenuta viene convogliata verso una centrifuga che ne separa la polpa dall’olio, che qui si presenta ancora allo stato grezzo.
Successivi passaggi di raffinazione permettono di separare la parte più acquosa in sospensione, che conferisce un colore opaco, per avere a fine processo un olio dall’intenso profumo e dal colore verde brillante, anche ribattezzato oro verde.
Nel piccolo shop adiacente al frantoio si trova un’esposizione di prodotti acquistabili. Oltre l’olio tradizionale e gli oli aromatici in diversi formati, è possibile trovare i patè (gustosissimi, li abbiamo degustati proprio li), alcuni prodotti da forno all’olio e il miele, che non c’entra con le olive ma è prodotto anch’esso dall’azienda agricola.
I prodotti del Frantoio Cornoleda sono acquistabili anche online sul sito www.prodottieuganei.it
Questi e molti altri sono i prodotti tipici che puoi gustare sule tavole padovane, hai già letto il mio articolo con due consigli su dove mangiare a Padova?
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