Un viaggio nella Toscana da cartolina. Nel cuore di quella Toscana fatta di colli e cipressi, di tramonti mozzafiato e albe che lasciano a bocca aperta per i giochi di luce che la nebbiolina riesce a creare. Scopriamo cosa vedere a Asciano, cuore delle Crete Senesi, meta di un weekend vissuto con amici in provincia di Siena.
Il progetto che sta dietro a questo viaggio la dice lunga, è #Asciano4stagioni. Si parla di una località da vivere 365 giorni all’anno, che riesce a incantare e stupire per la sua unicità in ogni stagione. Scoprilo sul sito turistico locale.
Ed eccomi qui, a vivere l’autunno di Asciano. Una stagione spesso ritenuta triste, un po’ grigia, ravvivata dal colore delle foglie ingiallite prima di cadere a terra. Ebbene l’autunno di Asciano non è nulla di tutto questo. O meglio, lo è anche, ma è tanto tanto di più.
Arrivo ad Asciano
Il mio arrivo ad Asciano non è stato dei più memorabili. Non tanto per la località in sé, ma perché ho deciso di viaggiare in treno, vista la mia scarsa voglia di guidare l’auto. Così mi sono ritrovato in un vortice, quasi consueto in Italia, fatto di ritardi, coincidenze perse e biglietti da rifare. Insomma, una mole incalcolabile di ore per fare da Biella a Firenze, dove per fortuna alcuni compagni di viaggio mi aspettavano per fare l’ultimo tratto di strada in macchina.
L’alternativa ferroviaria per arrivare ad Asciano una volta giunti a Firenze è prendere un treno per Siena, stazione più vicina, che molto spesso fa scambio ad Empoli. Insomma, se hai un’auto il viaggio può essere di sicuro più piacevole e libero. Ti permette anche di godere meglio delle Crete Senesi, territorio ricco di paesaggi interessanti da esplorare on the road per essere vissuti al meglio.
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Dopo un simile viaggio non potevo che arrivare nel tardo pomeriggio, troppo tardi per gustarmi il primo tramonto senese. Tuttavia l’accoglienza in paese è stata molto gradevole e, vista l’ora, si è svolta attorno al tavolo durante la cena da AmorDivino, ristorante molto consigliato.
Situato a pochi passi dall’arco da cui si accede al centro storico, AmorDivino è specializzato nella carne alla griglia e da menù propone parecchi piatti a base di carne. Per non andar contro corrente, noi decidiamo di mangiare una tartare come antipasto e di condividere una grigliata mista di carne. Inutile dire che il vino Chianti ha contribuito a rendere memorabile questo banchetto, ma del resto gioca in casa. Il Chianti in Toscana è più buono.
Agriturismo Baccoleno
La nostra base per tre notti è l’Agriturismo Baccoleno. La tenuta è circondata dalla campagna delle Crete Senesi che sembra essere uscita da una cartolina. Arriviamo di notte e l’unica cosa che scorgiamo nella totale oscurità è una lunga fila sinuosa di cipressi che ci accompagna fino al parcheggio. Una serie di ombre alte e austere, ma tremendamente suggestive.
Ci sistemiamo nelle camere arredate in stile country con un tocco di gusto molto casalingo, un ambiente che ti fa sentire subito a casa insomma. Sistemo le cose in camera e dopo una doccia mi infilo sotto le coperte pesanti. Non credevo, ma l’autunno inoltrato sa essere molto pungente sia a tarda sera che la mattina prestissimo.
Nella totale quiete che domina questo luogo il silenzio è rotto solo dal piccolo Orte, un cagnetto mezzo Jack Russel che cerca di entrare in casa per accaparrarsi un po’ di comodità. La sua esuberanza ci accompagnerà per tutto il soggiorno e lui diverrà la nostra mascotte, sempre pronto ad accoglierci ogni volta che ci vede rientrare.
L’alba a Baccoleno
La sveglia suona alle 6.30 del mattino. È una levataccia, sopratutto dopo il viaggio del giorno precedente. Ma qui tra le Crete Senesi è impossibile non svegliarsi all’alba. O meglio, qui tra le Crete Senesi, se si è già vista la meraviglia del sole che sorge, è impossibile non alzarsi presto per vederlo nascere.
In silenzio e infreddoliti ci incamminiamo lungo il viale di cipressi. Poi deviamo a destra per raggiungere la cima del colle. Il cielo sta iniziando a schiarire e di minuto in minuto le sfumature e i colori cambiano regalandoci un paesaggio che sembra surreale.
Le dune di creta emergono dall’oscurità, velate e semi celate dalla nebbiolina che rende tutto più suggestivo. Verso l’orizzonte (il sole sorge dietro di noi) le colline vanno via via scomparendo e davanti a noi vediamo sempre più nitido l’Agriturismo Baccoleno, il nostro nido. Sensazionale.
Trascorriamo circa un’ora sul colle, fino a quando il sole inizia ad essere ben alto ed il giorno è ormai iniziato. Tempo di rientrare e tuffarci nella colazione, semplice e casereccia, nutriente e molto gradita.
Alla luce del giorno Baccoleno è ancora più sbalorditivo. La struttura è un casale storico restaurato in cui sono state ricavate le camere per i visitatori. Una parte del complesso è abitata dalla famiglia e una vasta parte è adibita ad azienda agricola e si occupa di tutti i terreni di competenza a Baccoleno.
In una grande sala chiusa da vetrate è anche presente una grande piscina al coperto, molto più frequentata nei mesi estivi e molto apprezzata per la vista che da qui si ha sulle crete.
Cosa vedere ad Asciano
Tra le caratteristiche vie del centro, Asciano conserva innegabili tesori architettonici e artistici. Già al primo colpo d’occhio ci si accorge di alcuni palazzi dalle facciate più elaborate e decorate, simbolo della presenza passata di casati nobiliari di una certa importanza.
Museo Corboli
Proprio lungo la via centrale di Asciano si trova il Museo Corboli, realizzato in un edificio medievale restaurato dall’università di Siena. L’area espositiva al piano terra presenta una serie di plastici, documenti e illustrazioni che raccontano l’evoluzione architettonica del palazzo che ha assunto la forma definitiva per mano della famiglia Bandinelli, una benestante famiglia di mercanti che operava a Siena.
Già in questa sala si possono cominciare a vedere alcuni affreschi recuperati dal Convento di San Francesco. Queste opere sono state asportate per riportare alla luce degli affreschi più antichi che si trovavano al di sotto, un modo per valorizzare entrambe le opere.
Nei piani superiori si possono apprezzare ancora i decori trecenteschi originali del palazzo. Sono affreschi di arte civica dove hanno rilievo le virtù cardinali e le scienze. La sala di Aristotele ci dimostra che, nonostante questo fosse un palazzo privato, questo ambiente era destinato ad accogliere il pubblico, probabilmente dei mercanti, che in quei tempi ben sapevano interpretare l’iconografia sulle pareti.
Di grande interesse è inoltre il terzo piano in cui sono esposti oggetti rinvenuti durante gli scavi nell’insediamento etrusco dell’Alta Valle dell’Ombrone. In quell’area sono molto importanti i siti della necropoli del Poggione e nel tumulo del Molinello.
Un percorso storico artistico dall’antichità fino ai tempi più moderni.
Mostra Mercato del Tartufo Bianco
All’inizio del mese di dicembre, tra le vie del borgo di Asciano, ho partecipato alla Mostra Mercato del Tartufo Bianco, evento a stampo enogastronomico dove regna un grande protagonista: il tartufo.
Attrazione indiscussa, questo frutto della terra attira migliaia di amanti che si lasciano trasportare dal suo profumo tra i vari stand che si trovano passeggiando in centro. Il tartufo delle Crete Senesi del resto è il più pregiato al mondo, spesso ricercato e premiato anche alle altre grandi esposizioni di tartufo nel mondo.
La varietà di prodotti inoltre è decisamente ricca, ragion per cui oggi si riesce a far apprezzare il tartufo anche a chi ha gusti alimentari molto differenti.
Un modo molto divertente per apprezzare meglio questo fungo è anche quello di partecipare alla caccia al tartufo. Alcuni cercatori hanno zone specifiche nelle quali organizzano questa piacevole esperienza. In compagnia di un fidato cane e del suo fiuto molto acuto ci si addentra nel bosco, dove le particolari condizioni di umidità, esposizione al sole e le piante che vi crescono rendono favorevole la crescita dei tartufi.
Qui ci si rende conto del lavoro svelto che il cercatore deve svolgere nel momento in cui il cane percepisce la presenza di qualcosa nel terreno. Non appena il cane comincia a scavare occorre essere svelti a fermarlo e cercare delicatamente nel punto individuato per non danneggiare il fungo. Se non si è abbastanza veloci il cane molto probabilmente romperebbe il tartufo, ma cosa ancor peggiore è che lo divorerebbe. Addestrato a cercare questo odore particolare il cane ne diviene infatti molto ghiotto, insomma, un fidato alleato da tenere sotto controllo.
Un modo per conoscere meglio questa realtà e respirare un po’ di profumo di tartufo appena raccolto, un aroma decisamente molto intenso.
Sito Transitorio
Situato in periferia, tra le campagne di Asciano, il Sito Transitorio è un luogo quasi surreale. Un’opera di arte moderna situata alla confluenza di tre strade di campagna tra Mucigliani e Leonina.
Realizzata nel 1993 da Jean Paul Philippe, questa composizione di tre sculture in pietra è diventata un luogo simbolo e un punto d’incontro per molte persone che arrivano curiose a cercare di coglierne l’essenza.
Sono molto varie le sensazioni che questo luogo suscita nel visitatore. Io per primo ho sperimentato un sentimento molto forte, quasi fastidioso. Come se quella sedia, quel tavolo e quella finestra, espressioni di posizione secondo l’artista (seduto, sdraiato, in piedi), fossero una casa in cui la volta celeste è il tetto. Una specie di proprietà privata in cui cercare in solitudine un po’ di tranquillità.
Di certo questo è uno dei luoghi più straordinari di Asciano, circondato da un paesaggio lunare e suggestivo. È un ottima postazione per osservare il tramonto sulla città di Siena.
Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
A pochi chilometri di distanza da Asciano l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un luogo ideale per la pace interiore. Situato tra le Crete Senesi, questo complesso monastico venne realizzato per volere di Bernardo Tolomei, all’inizio del 1300, per accogliere la comunità benedettina.
I monaci benedettini, sommi devoti della Madonna, hanno nel corso dei secoli curato e ampliato la struttura originaria. Hanno creato un complesso molto caratteristico e visitabile in autonomia o organizzando una visita guidata.
La nostra guida è Don Vito che ci accompagna tra i chiostri del monastero. Don Vito ci illustra le opere e gli affreschi che ricoprono quasi ogni centimetro dei portici rendendo questo un luogo davvero sensazionale. Gli affreschi del Chiostro Grande sono stati realizzati da Luca Signorelli e dal Sodoma a partire dal 1497 e raffigurano i momenti significativi della vita di San Benedetto.
Anche l’interno della chiesa è molto bello. Vi si trovano innumerevoli opere di artisti locali, del Sodoma stesso e di abili intagliatori, come i seggi del coro decorati con grande maestria. La pianta a croce latina presenta una grande navata abbellita da più recenti decori e forme barocche.
Il Chiostro di Mezzo è in parte percorribile, ma la maggior parte di quest’area è adibita alla clausura e non è visitabile. Da qui si passa per accedere al Refettorio, una delle sale più sensazionali del complesso che continua a meravigliarci.
Una scala sale al primo piano dove si trova la Biblioteca. L’ambiente è sensazionalmente candido e decorato con un doppio colonnato. L’arredo è composto da antichi mobili carichi di volumi e opuscoli consunti dal tempo. Una doppia scalinata al fondo della stanza da accesso alla Farmacia, dove un tempo i monaci conservavano ingredienti e realizzavano prodotti curativi.
Lasciando il monastero è possibile visitare le cantine e anche la bottega in cui acquistare i prodotti fatti dai monaci ancora ai giorni nostri.
La meraviglia di Asciano
La meraviglia più grande di Asciano resta comunque la natura che circonda questo paese. Le Crete Senesi, un tempo costituite da inospitali calanchi erosi dal tempo e dalle intemperie, sono state plasmate dall’uomo durante lunghi lavori di bonifica volta a rendere il terreno coltivabile.
Lo spettacolo paesaggistico è oggi quello di una territorio ondulato e mutevole nei colori e nell’aspetto in base alle stagioni.
L’autunno è la stagione dei campi arati, del terreno rivoltato e di alcuni tratti velati di verde dove l’erba ricomincia a germogliare. Qua e la si scorgono casali solitari immersi in un paesaggio da cartolina. In quei tipici paesaggi che hanno reso famosa la Toscana per la sua bellezza.
Tutto in questa stagione è ammantato e ovattato dalla nebbia, talvolta più spessa, altre volte solo lieve foschia. Quanto basta per rendere l’orizzonte surreale. Per pervadere lo sguardo in ogni direzione di un’aura fiabesca, dove la natura è l’artista e l’osservatore può solo contemplare meravigliato.
Trovare la giusta postazione per attendere l’alba sarà una piacevole sfida e, la sera, quando vedi il sole volgere all’orizzonte, fermati e contempla il tramonto. Perché questi, l’alba e il tramonto, sono due tra i momenti più emozionanti che puoi vivere qui tra le Crete Senesi.
Un consiglio? Per l’alba ti ho già detto che Baccoleno è perfetto, ma per il tramonto un’ottima posizione è Mucigliani. Da questa piccola frazione si intravede il Sito Transitorio e, all’orizzonte, si scorge Siena.
Consigli di gusto
Infine voglio consigliare un paio di posti dove mangiare davvero bene in un ambiente che merita. Di AmorDivino ho già parlato e riconfermo il mio consiglio, è da provare.
Ma c’è un altro ristorante da non perdere se visiti Asciano. Si trova proprio lungo la via centrale e si chiama La Mencia. È uno dei ristoranti migliori in paese. Una cucina casereccia e basata sui sapori locali. Consigliatissimo è un bel piatto di pici, qui ad Asciano ho imparato ad adorarli.
Inoltre, quando visiti Monte Oliveto, fai una pausa per il pranzo al ristorante del monastero. I pici all’aglione sono una goduria e l’uovo all’occhio di bue con tartufo è un’apoteosi di gusto.
Organizza qui il tuo viaggio
Asciano è facilmente raggiungibile per via stradale, situato a pochi chilometri da Siena. In alternativa puoi prendere il treno, ma sappi che può essere un’Odissea. Io ho dovuto cambiare biglietti e treni, nella migliore delle ipotesi da Firenze occorre cambiare a Empoli e poi arrivare a Siena.
Scopri Asciano sul sito del turismo dedicato al territorio.
Se arrivi da più distante la soluzione ideale è un volo e Firenze, Pisa e Perugia sono gli aeropori più vicini.
Soggiorna all’Agriturismo Baccoleno.
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La ringrazio per la bella presentazione e devo dire che mi ha fatto venire la voglia di andarci.
Cordiali saluti.
Rino
Grazie Rino per aver apprezzato, se ne avrai occasione Asciano merita molto di essere scoperta. Se vorrai torna a dirci come è andata 🙂