Durante il nostro viaggio in Svizzera abbiamo trascorso qualche giorno in esplorazione del Vallese. È una regione ricca di vallate, tanta natura e cittadine da scoprire. La nostra base di riferimento in questi giorni è stata Briga, conosciuta anche come Brig, una graziosa città facilmente raggiungibile dall’Italia. In questo articolo voglio parlarti di cosa vedere a Briga consigliandoti qualche itinerario alla scoperta della città e dei suoi dintorni.
Innanzi tutto devi sapere che Briga è facilmente raggiungibile in treno da Milano. Infatti la linea internazionale Milano / Francoforte, tra le sue fermate intermedie, comprende anche questa città che si trova proprio dopo la fermata di Domodossola. Puoi prenotare il treno per Briga direttamente online.
Il tempo di percorrenza dal capoluogo lombardo non è eccessivo e il treno permette di rilassarsi scrutando fuori dal finestrino il panorama che scorre e le vallate che si stringono a mano a mano che ci si addentra in mezzo alle Alpi.
Una volta attraversato il confine basteranno pochi minuti prima di raggiungere la prima fermata elvetica. Eccoti arrivato a Briga, una città che merita di essere scoperta con calma e a cui dedicherei almeno 3 giorni.
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Consiglio per il soggiorno
Briga offre diverse soluzioni di soggiorno, in base alla mia esperienza però ti consiglio di scegliere un hotel o appartamento vicino al centro, se non direttamente sulla piazza centrale. Briga è una città vivace, ma i ristoranti non servono la cena oltre le ore 21.00, quindi soggiornare in centro ti permetterà di risparmiare tempo e non rischiare di restare a digiuno.
Noi abbiamo soggiornato all’Hotel De Londres, una struttura accogliente e giovanile della quale abbiamo molto apprezzato la vivace sala comune, utilizzata sia come sala colazioni che come area comune per gli ospiti. Inoltre la posizione, proprio sulla Dorfplatz, ti consentirà di vivere al massimo la città, restando comunque a portata di mezzi pubblici e della stazione, che dista nemmeno 10 minuti a piedi.
Inoltre, per vivere in modo spensierato il tuo viaggio, ti consiglio di acquistare un’assicurazione viaggio. Io uso le assicurazioni Heymondo, per i nostri lettori è riservato uno sconto del 10%.
Cosa vedere a Briga
Il centro storico di Briga non è molto esteso e si può girare totalmente a piedi senza difficoltà. Partendo dalla stazione si risale Bahnhofstrasse, un bel viale alberato e fiancheggiato da alcuni edifici dalla storia antica e legata alle famiglie più potenti del passato cittadino.
Al fondo di questo viale ci si trova nel cuore di Briga, ovvero la Dorfplatz, la piazza centrale su cui si affacciano gli edifici più signorili e che attirano lo sguardo.
Attraversando la piazza ci si può perdere tra i vicoli più antichi della città, curiosare tra le vetrine o cercare il posto più adatto per fermarsi a bere qualcosa o fare uno spuntino. In questa zona si trovano alcune chiese, anche se qui a Briga le chiese non sembrano essere gli edifici più vistosi.
Da qualsiasi parte del centro ci si trovi (o quasi), volgendo lo sguardo verso il Sempione, che domina la città, è possibile scorgere una delle tre torri del castello, lo Stockalperschloss. È una residenza che ha una storia tutta particolare, tanto quanto l’architettura dell’edificio.
Aggirando il castello si può passeggiare nel verde parco ad esso adiacente, un giardino comunale che si affaccia sul corso della Saltina, il torrente che scorre in città defluendo lungo un letto dagli alti argini artificiali onde evitarne l’esondazione.
Visitare il Castello Stockalper
Il Castello Stockalper, il castello di Briga, è un possente edificio che si erge non distante dal centro cittadino. Esso vene costruito con l’aspetto attuale, per volere di Kaspar Stockalper, tra il 1649 e il 1666. Il progetto tuttavia era più un’espansione dell’antica casa di famiglia, quella fondata dal nonno di Kaspar, risalente al 1533.
Per apprezzarne appieno l’architettura occorre conoscere un pochino il personaggio di Kaspar Stockalpe, un commerciante e notaio discendente da una nobile famiglia di Briga. Egli ebbe modo, durante la sua vita, di viaggiare parecchio fuori dal Vallese (a quei tempi la Svizzera era ancora frammentata e il Vallese era un paese indipendente) venendo a contatto con numerose culture e portando a casa con se molti stili a cui si ispirò per la propria dimora.
La visita comincia, generalmente, nel suggestivo chiostro caratterizzato dalle arcate a tre livelli sulle quali svettano le tre alte torri dedicate ai tre Re Magi (Gaspare, Melchiorre e Baldassarre). Il numero 3 è un numero simbolicamente importante per Kaspar e lo si trova ricorrere in numerose combinazioni durante la visita, come a invocare protezione, che siano i 3 Re Magi, o i 3 Arcangeli, o qualche altra combinazione.
Il chiostro, della superficie complessiva di 1.200 mq, è in stile barocco italiano, mentre le tre torri sono sormontate da vistose cupole a cipolla ispirate allo stile del Medio Oriente. Quella principale è decorata con un grande sole dorato del diametro di 120 cm.
L’interno del castello
Le sale interne del castello si presentano modestamente decorate a causa dei frequenti furti subiti nel corso degli anni di abbandono. Vi si trovano ancora alcuni ambienti riccamente affrescati le cui pareti riportano illustrazioni di paesaggi svizzeri o motivi floreali. In queste sale si trovano gli uffici municipali, mentre altre sale sono state adibite a locali per eventi o manifestazioni.
La sala che maggiormente mi ha colpito è la cosiddetta Sala Blu per via del rivestimento ligneo delle sue pareti, tutto dipinto di un colore blu tenue. Molto particolari sono le raffigurazioni presenti accanto alle portefinestre, scorci e scene di vita rappresentati in monocromia e illuminate dalla luce che penetra dai vetri.
Ciò che lascia sicuramente più a bocca aperta è l’architettura dell’edificio, disposto su tre piani, che presenta elementi tipici delle architettura veronesi, veneziane o dei castelli alpini.
Molto curiosi sono i ritratti presenti nel salone dell’ultimo piano, realizzati da un pittore che, probabilmente, non era dotato di grande talento. Il risultato sono una serie di volti, molto simili tra loro, che si distinguono per le capigliature e per gli abiti, che ovviamente variavano in base alle epoche.
Vivere la montagna facendo base a Briga
La posizione della città a fondo valle è anche strategica per gli amanti della montagna e per chi invece preferisce rilassarsi alle terme. In questo modo potrai associare alla visita culturale anche un po’ di divertimento, che sia in quota, oppure in piscina.
Briga è molto ben collegata con il comprensorio dell’Aletsch Arena. È sufficiente prendere il treno locale fino a Betten, e da li salire con la funivia fino a Bettmeralp, come ho raccontato nel mio articolo sul weekend ad Aletsch Arena.
Questa però non è l’unica località montana della zona. Un’alternativa più vicina al centro è quella di andare a Rosswald, raggiungibile con un bus che parte dalla stazione dei treni e ferma a Ried Brig, la stazione a valle.
Qui ti attenderà la natura, in un contesto che viene soprannominato la Terrazza del Sole, splendida in estate ma anche in inverno per le sue candide piste da sci.
Terme e relax a Brigerbad
Un’alternativa all’alta quota può essere invece una pausa relax e, facendo base a Briga, la giusta scelta è Brigerbad. Anche questa località è raggiungibile comodamente con un bus che parte dalla stazione.
Brigerbad è un’ottima idea per trascorrere una giornata diversa. Il centro termale dispone di aree relax, un’area sportiva, una zona esterna accessibile direttamente dalla piscina interna, dove si trova l’area bambini e una zona per adulti in cui trovare saune accessibili senza veli.
Per staccare durante un soggiorno fatto di visite, musei e escursioni, una pausa a Brigerbad è un toccasana. Noi ci abbiamo trascorso 3 ore in totale relax e divertimento.
World Nature Forum di Naters
Infine voglio darti un altro consiglio, sopratutto se viaggi con i bambini. A circa 10 minuti a piedi dal centro di Briga, oltre la ferrovia, si trova il World Nature Forum, è nella cittadina di Naters.
Questo museo interattivo è il luogo ideale per imparare tutto sui ghiacciai e conoscere meglio la storia dell’Aletsch Glacier, il ghiacciaio più grande dell’arco alpino. Il percorso di visita si snoda su due piani e vari ambienti arricchiti da pannelli interattivi o giochi ideati per permettere ai più giovani di apprendere le dinamiche del ghiacciaio divertendosi.
Inoltre, tramite un moderno sistema digitale, in ogni postazione del museo è possibile memorizzare sul proprio biglietto i luoghi, o le formazioni esplicate nei pannelli. In questo modo, inserendo il proprio codice sul sito internet del World Nature Forum, è possibile ricostruire un itinerario di visita tra i luoghi più belli del Vallese.
Briga, città del cordon bleu
Come se la cultura e lo svago non bastassero, Briga è anche una notevole meta per gustare la cucina locale.
In centro sono molti i ristoranti, di vario livello, in cui avventurarsi tra i sapori vallesani. Mentre i taglieri sono deliziosi un po’ ovunque grazie alle primizie stagionali e la carne secca eccezionale, le specialità di cucina si differenziano in base ai locali.
Per un pranzo rapido durante la visita cittadina può andare bene una pausa da Augenblick, un locale un po’ datato, tipico e dove troverai ottima birra e i piatti più comuni della città, come i rosti, le tartare o il quasi onnipresente cordon bleu.
Per la sera le possibilità si moltiplicano. I ristoranti ideali per trascorrere una serata gustosa sono diversi e, se il Ristorante Channa è ideale non solo per la cucina locale ma anche per i nostalgici della pizza e della cucina italiana, il consiglio sul mio ristorante preferito a Briga ricade sul centralissimo Walliserstuba.
Walliserstuba è un’esperienza indimenticabile
Già il nome è evocativo. In dialetto vallese la stuba è una sorta di luogo caldo e familiare dove ci si ritrova tra amici e si mangia e si beve in un’atmosfera confidenziale e familiare. Ebbene al Walliserstuba è proprio così. L’atmosfera ricorda una calda taverna, tutta arredata in legno e impreziosita da dettagli decorativi locali. L’accoglienza è stata piacevolissima. La titolare ci ha coccolati e consigliati per fare in modo che avessimo un’esperienza gastronomica eccelsa e, ammetto, anche io che non sono un grande mangione ho finito per fare scarpetta.
Non mi dilungo sugli antipasti e il primo, ma voglio spendere qualche parola sul cordon bleu. Un signore cordon bleu, dalla panatura croccante, il sapore succulento e il ripieno di formaggio fuso che completa un’apoteosi di bontà.
Ma perché il cordon bleu è così diffuso a Briga? Le versioni sono controverse, ma la più attendibile vuole che questa ricetta sia proprio originaria di questa città. I ristoratori locali ne hanno fatto un cavallo di battaglia a tavola e il Walliserstuba è il posto che può garantirti un’esperienza totalmente appagante.
Spero, con queste parole, di averti dato più di una risposta alla domanda cosa vedere a Briga. Se hai già visitato questa città e vuoi lasciare qualche consiglio, oppure se hai qualche domanda a riguardo, puoi farlo lasciando un commento al fondo di questa pagina.
Grazie mille ci andro’ a giugno con il trenino verde se hai altri consigli te ne sarei grato.
Ciao Paolo, le informnazioni che posso dare su Briga sono racchiuse in questo articolo, puoi comunque chiedere al personale del trenino dei consigli, loro sicuramente saranno preparati in materia. 🙂