Cosa vedere a Camburzano, il paese delle prugne

Reduce da un nuovo fine settimana biellese, oggi voglio parlare del paese di Camburzano. Forse il nome di questo comune non ti dice molto, ma come ormai sa chi ci segue nel nostro progetto #ExploreBiella, la nostra missione è proprio quella di andare a riscoprire ciò che il territorio conserva e che spesso è stato quasi dimenticato. Non mi stupisco quindi se la maggior parte delle persone mi guarda incuriosita e si chiede, talvolta tacitamente, cosa vedere a Camburzano?

Il piccolo comune di Camburzano si trova in posizione quasi centrale nella provincia di Biella, a metà strada tra il capoluogo e, la più conosciuta, Mongrando. Scambiando due parole con alcuni dei suoi abitanti, un totale poco superiore alle 1200 persone, abbiamo spesso riscontrato che, una delle qualità per cui si consiglia di venire a visitare Camburzano è la sua tranquillità.

Una tranquillità che si può definire in più sensi: innanzitutto per la sua distanza dalla strada statale, fattore non da poco che porta il traffico automobilistico a evitare il centro del comune che si trova invece in posizione più elevata, a circa mezza collina verso le alture delle Prealpi Biellesi.

Torre con l'orologio dell'Ex Municipio, cosa vedere a Camburzano
Torre con l’orologio dell’Ex Municipio

Proprio la sua posizione, dialettalmente definita ‘ne più su, ne più giù‘, è la chiave per comprendere l’altro significato della tranquillità camburzanese, il paese resta infatti riparato dai venti grazie ai monti che si trovano alle sue spalle e, in parte per questo, riparato anche dal gelo invernale che spesso colpisce le zone più a valle sferzate dalle gelide correnti montane.

Insomma una posizione tranquilla scelta, probabilmente proprio per questo motivo, in epoca romana per la fondazione di un insediamento, probabilmente detto Campus Brucianus (campo del centurione), le cui tende sono ricordate ancora nello stemma comunale, dove vivevano la guarnigione e gli schiavi impegnati nella ricerca dell’oro nella Bessa. Una seconda ipotesi sostiene che il nome Camburzano derivi dalle parole campo sano, che indicavano un’area fertile e dalle qualità favorevoli alla coltivazione.

Stemma di Camburzano, cosa vedere a Camburzano
Stemma di Camburzano

Ma cosa vedere a Camburzano?

Cerchiamo di rispondere in modo esauriente perché, sebbene possa sembrare che Camburzano sia un paesino poco interessante, è invece certo che elencare cosa vedere a Camburzano sia un’impresa che smentisce queste impressioni.

Lasciando la strada statale che collega Biella a Mongrando, e lungo la quale si sviluppa la parte più nuova e commerciale del paese, ci si dirige verso la base delle montagne e ci si addentra in quella che era la Camburzano più antica.

Alcune piazze separate dalla strada vanno a formare la zona attorno a cui il comune gravita, proprio qui, a poca distanza tra loro, si trovano la chiesa, il municipio, la palestra e altri edifici che ospitano servizi per la popolazione.

In una domenica mattina di gennaio, proprio qui, incontriamo Elena Pesole, sindaco di Camburzano al momento della nostra visita, che ci saluta all’uscita della messa domenicale. Proprio la Chiesa di San Martino è il primo edificio che visitiamo, una chiesa dall’aspetto semplice che, ci raccontano i paesani, non è stata sempre così.

Chiesa di San Martino, cosa vedere a Camburzano
Chiesa di San Martino

La Chiesa di San Martino possedeva soffitti affrescati e lungo le navate laterali numerose cappelle di pregio, anche l’altare era monumentale e realizzato in marmo. Purtroppo ad inizio 1900, a causa del cedimento del terreno che stava causando l’apertura a metà della chiesa, si sono resi necessari dei lavori di restauro, interventi atti a consolidarne le fondamenta e preservarne la struttura, per i quali sono però stati sacrificati gli affreschi e gli altari che arredavano l’edificio.

Oggi l’abside è abbellito da un’opera realizzata da un’artista locale, ma la cosa più significativa sono gli stalli del coro, tutti realizzati in legno, che sono appartenuti al primo Parlamento Subalpino d’Italia quando la capitale era Torino. Non si sa esattamente come questi stalli siano arrivati qui, probabilmente furono portati dagli operai edili camburzanesi (molto ricercati per la loro bravura) che lavoravano a Torino nel periodo in cui la capitale venne spostata.

Stalli del primo Parlamento Subalpino di Torino, cosa vedere a Camburzano
Stalli del primo Parlamento Subalpino di Torino

Di grande interesse è anche l’organo a canne, raggiungibile tramite una scalinata molto ripida, e dalla quale balconata si ha una vista elevata dell’interno della chiesa.

Ci spostiamo poi in un altro edificio, oggi simbolo di Camburzano, esso è l’ex edificio municipale, realizzato dagli operai camburzanesi tra le pause di lavoro, quando rientravano a casa. Un dono della popolazione per la popolazione, insomma, del quale oggi si cercano di recuperare i locali e nel quale si trova una sala che racchiude una serie di simboli significativi per Camburzano.

Sto parlando della Sala Maria Pia Perrone, intitolata al primo sindaco donna di Camburzano, che esercitava il proprio mandato continuando ad insegnare. In quel periodo infatti l’edificio era sede di più istituzioni, come il municipio, la scuola e altri uffici. Oggi restaurata per mano dei cittadini che hanno partecipato ad un laboratorio didattico, questa sala è abbellita da una boiserie realizzata a mano, da un lampadario in ferro battuto realizzato da un fabbro camburzanese e lo stemma dipinto sopra il camino.

Ad arredare la sala si trovano alcuni elementi di pregio, tra cui un pianoforte donato da una cittadina e, incorniciato e appeso alla parete, uno scialle appartenuto a Cesira Ferrani, celebre soprano di origini camburzanesi che si dice avesse una relazione con il compositore Giacomo Puccini.

Cesira Ferrani si trova oggi sepolta nel cimitero comunale situato dietro alla chiesa.

Terrazza panoramica del Ristorante Da Armando, cosa vedere a Camburzano
Terrazza panoramica del Ristorante Da Armando

Cosa vedere a Camburzano per le vie del paese

Congedata la nostra guida ci siamo diretti verso la parte alta del comune, attraversando le strette vie del centro si sale oltre le case fino dove si trova il Ristorante Da Armando. Conosciuto e apprezzato da molti in provincia, il Ristorante Da Armando tramanda una professione trentennale che già il padre di Andrea Maffiotti (attuale titolare affiancato dalla moglie) svolgeva con maestria.

Come ci spiega Andrea, lo chef, la cucina è prima di tutto passione, un sentimento che traspare dalle sue parole mentre ci racconta di più sulla sua storia e sul perché, da Chiavazza (Biella) dove si trovava l’attività paterna, abbia deciso di spostarsi qui a Camburzano, in una posizione forse più isolata e meno di passaggio, ma sicuramente più suggestiva.

La specialità da Armando è il pesce, sempre fresco e consegnato ogni giorno su ordinazione. La qualità sta alla base dei piatti proposti, elaborati con fantasia da Andrea e serviti a tavola con la spontaneità e il sorriso della moglie Laura.

Uno sfizioso aperitivo a base di bianco fresco e crostini con lardo e formaggino è quello che ci vuole, il salame fresco è della zona e per finire assaggiamo la Bargnulà, ovvero una speciale marmellata di un particolare tipo di prugne, i bargnun, frutto tipico di Camburzano, conosciuto anche come il paese delle prugne.

Ci ripromettiamo di tornare in estate, per godere anche della stupenda terrazza panoramica da cui oggi osserviamo lo spoglio panorama invernale.

La Bargnulà, marmellata di prugne, cosa vedere a Camburzano
La Bargnulà, marmellata di prugne

Riprendiamo la nostra esplorazione. Percorrendo le strade alte del comune si arriva a quello che viene da tutti conosciuto come il castello. In realtà questa non è altro che una grande casa piemontese, di certo più di una casa popolare, ma del resto in centro paese si trovano diverse ville di pregio che hanno qualche secolo d’età.

Il castello in particolare deve questo soprannome alla posizione che domina il resto del paese, un punto da cui si ha una vista sul Biellese e anche oltre. Inoltre, proprio sull’altura a sinistra di questo edificio, si trovano i resti di un’antica torre, unica testimonianza del Castello di Camburzano distrutto nel 1400. La Torre Medievale, uno dei simboli di Camburzano, è oggi in pessimo stato di conservazione, ha il tetto sfondato e necessiterebbe di un importante restauro. Credenze popolari sostengono che sotto la torre si trovi un tunnel che collega con la Baraggia.

Camminando oltre il castello si trova il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie, poco caratteristico esteriormente, ma custode di un importante dipinto parietale che dovrebbe presto esser reso accessibile.

Santuario della Madonna delle Grazie, cosa vedere a Camburzano
Santuario della Madonna delle Grazie

Sempre più su verso i monti

Se pensi che la lista di cosa vedere a Camburzano sia finita ti sbagli. Curiosi e guidati dai consigli di alcuni paesani cerchiamo la strada che un tempo collegava Camburzano a Muzzano, una strada stretta e oggi difficilmente carrabile, ma che percorre un itinerario ad anello che tocca Muzzano, la frazione Vagliumina di Graglia e ritorna a Camburzano.

Oltrepassiamo il bosco e alcune ultime case più isolate per trovarci immersi in una cartolina. La strada prosegue tra i prati e serpeggia diventando superflua al confronto della maestosità delle montagne.

La giornata tersa indubbiamente aiuta ad alimentare la nostra meraviglia, ma proseguiamo il cammino fino a varcare i confini geografici di Muzzano, punto in cui torniamo indietro. A Muzzano toccherà più avanti essere esplorato.

Credimi se dico che a parole o con le foto è difficile esprimere completamente la bellezza di questo paesaggio, in ogni caso la passeggiata è molto semplice e non resterai deluso se deciderai di venire a vedere con i tuoi occhi. Tutta la zona è ricca di percorsi trekking e adatti alla bicicletta o allo sport.

Torniamo verso il paese e scambiamo ancora qualche parola con gli abitanti, un tempo qui visse anche il Cavalier Maggiorino Perrone, ideatore, progettista e costruttore della Tramvia Biella Oropa.

Nella parte bassa del paese, più giù rispetto alla strada statale, si trova ancora qualche traccia della tramvia che collegava Mongrando con Biella.

Passeggiando lungo la strada panoramica, cosda vedere a Camburzano
Passeggiando lungo la strada panoramica, cosda vedere a Camburzano

Ultima chicca

Ultima ma non per importanza, ecco cosa vedere a Camburzano se sei amante dello sport.

Lungo la strada statale si trova l’Equipe Olympique Sport, un grande concept store, realizzato grazie al sogno di Piero Ramella, che racchiude una serie di attività e realtà legate al mondo dei viaggi, dello sport e dallo stare assieme. In questo vasto ‘Campo Base‘, come lo definisce Piero, potrai trovare un punto bar e ristoro dove stare in compagnia, un laboratorio per la cura degli sci e delle calzature sportive (ma non solo), un’area di vendita abbigliamento e accessori sportivi disponibili anche per il noleggio, un’agenzia viaggi, un servizio di noleggio biciclette elettriche e un punto di personalizzazione degli indumenti.

Insomma ancora una volta Camburzano ci stupisce, non ti resta che partire e scoprire cosa vedere a Camburzano.



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Panorama da sopra il castello, cosa vedere a Camburzano
Panorama da sopra il castello, cosa vedere a Camburzano

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 623 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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