Cosa vedere a Candelo, una giornata fuori dalle mura del Ricetto

La cittadina di Candelo è una delle più conosciute del Biellese, perla della provincia di Biella. Essa è nota sopratutto per lo splendido borgo del Ricetto, un gioiello medievale di cui già abbiamo parlato sul nostro blog. Visitando il Ricetto è possibile scoprire molto del territorio di Candelo, dalla sua storia alla sua morfologia, molto cambiata nel corso dei decenni come dimostrano i documenti nell’Ecomuseo della Vitivinicoltura, sito in una delle cantine del borgo. Quello che un tempo era un territorio dedito alla coltivazione della vite (con oltre il 60% della sua superficie registrata come ‘terreno avvidato‘) è oggi più dedito alle distese erbose o alle coltivazioni di cereali, ove non sono sorte le case dovute all’espansione edilizia. Ma in tutto questo cambiamento, cosa vedere a Candelo oggi? Quali sono le bellezze interessanti fuori dalle mura del Ricetto?

Ecomuseo della Vitivinicoltura, Cosa vedere a Candelo
Ecomuseo della Vitivinicoltura, Cosa vedere a Candelo

Fuori dal Ricetto, cosa vedere a Candelo

Iniziamo la mattina al Bar La Torre, facciamo colazione e siamo carichi per partire alla scoperta di Candelo.

La cittadina di Candelo è stata una bella sorpresa da scoprire, visitabile in una o due giornate in cammino nelle vecchie borgate, oggi divenute tutte parte del centro storico.

Fin dai tempi antichi, Candelo è sempre stata idealmente divisa in due, due parti di una cittadina separata tra la Parrocchia di San Lorenzo (a sud) e quella di San Pietro (a nord). I quartieri si sono quindi sviluppati intorno a queste due grandi chiese, oggi ancora oggetto di un leggero campanilismo. Questo sentimento, velatamente e simpaticamente, è frutto di battute e motti goliardici che rendono più colorita la comunità candelese.

Consiglio rapido: per visitare al meglio Candelo è necessario soggiornarvi almeno una notte. Il paese offre molte soluzioni di soggiorno, cerca online l’hotel o il B&B che fa al caso tuo.

Scopriamo San Lorenzo

La zona circostante la Chiesa di San Lorenzo è una delle più antiche del paese. Si tratta di un insieme di edifici addossati l’uno all’altro che di per se non attirano particolarmente per la loro architettura. Per scoprire il cuore di questo quartiere occorre entrare in queste porte.

In questo modo puoi conoscere la simpatia dei candelesi del Circolo di San Lorenzo e del comitato folkloristico, attivamente partecipi anche nella gestione dell’oratorio locale e dell’emporio solidale. Queste realtà si distinguono per il supporto che danno alla popolazione bisognosa grazie agli sforzi quotidiani di un sempre crescente numero di volontari.

Chiesa di San Lorenzo, Cosa vedere a Candelo
Chiesa di San Lorenzo, Cosa vedere a Candelo

La stessa Chiesa di San Lorenzo è un vero gioiello. Se sarai fortunato potresti trovarla aperta durante le prove del coro locale e gustarti la visita accompagnata dalle voci durante le prove. Numerose sono le opere d’arte che risaltano, ma in particolare una di esse magnetizza l’attenzione. Dietro l’altare monumentale si trova infatti una preziosa ancona lignea di grandiosa fattura, verniciata e dorata, raffigurante il martirio di San Lorenzo.

La Casa della Musica a Candelo

Proseguendo più a sud, in direzione Benna, si arriva in zona San Giacomo dove, oltre alla piccola chiesa amorevolmente curata e restaurata dai fedeli, si trova la Casa della Musica, ovvero la sede della banda comunale di Candelo. Una visita qui permette di conoscere meglio la storia di questa banda che un tempo vinse importanti riconoscimenti a competizioni di livello nazionale. Molto interessanti sono alcuni oggetti storici che i componenti attuali della banda conservano orgogliosamente come vere reliquie.

Visita alla Casa della Musica di San Giacomo
Visita alla Casa della Musica di San Giacomo, Cosa vedere a Candelo

Paese immerso nel verde, Candelo offre spazi attrezzati per lo sport (Cittadella dello Sport) e lo svago. Tra di essi è degno di nota il Parco dell’Albero d’Oro, un parco giochi accessibile anche ai portatori di handicap, una struttura eccezionale realizzata con l’aiuto dell’Associazione ‘Ti aiuto io’.

La zona di San Pietro

La zona più a nord del paese gravita intorno alla Chieda di San Pietro. È un edificio massiccio e imponente che ha fatto da punto di riferimento per molti decenni. Poco distante, seguendo la via di fronte a San Pietro, si trova il Pilone, una sorta di pilastro, cippo, posto nel cuore del centro storico. Esso ospita una statua della Madonna e venne eretto come ringraziamento per essere scampati alla peste.

Poco distante si trovano invece gli edifici con il centro accoglienza. Sono strutture poste al servizio della comunità, dove si organizzano corsi, comizi e spettacoli culturali negli ampi locali messi a disposizione.

Chiesa di San Pietro, Cosa vedere a Candelo
Chiesa di San Pietro, Cosa vedere a Candelo

I dintorni del Ricetto di Candelo

Torniamo verso Piazza Castello, quella antistante il Ricetto, dove un tempo sorgeva un piccolo quartiere. Lo dimostrano i documenti antichi che evidenziano la presenza di alcune costruzioni proprio oltre il fossato che si trovava davanti alla Torre Porta.

In periodo napoleonico venne però rivoluzionata la piazza. Oltre alla costruzione della facciata municipale, venne riempito il fossato e fu raso al suolo il gruppetto di case qui presenti, per dar spazio ad una piazza in grado di accogliere il popolo.

Proprio fuori dal Ricetto, lungo la viuzza che fiancheggia le mura, si trova la Trattoria d’Oria. Se cerchi un luogo per mangiare questa è un’ottima scelta, sia per il pranzo che per la cena. Noi ne approfittiamo per rifocillarci prima di proseguire l’esplorazione.

Tra le rue del Ricetto
Tra le rue del Ricetto di Candelo, Cosa vedere a Candelo

Passando di qui non si può rinunciare a due passi dentro al borgo. Noi cogliamo l’occasione per fare una visita alla Cantina Creativa di Piera Oddone, dove fantasia e colori tramutano lana e carta in piccole opere d’arte. Chissà se poi un giorno, tra queste rue, troveremo anche la Legatoria Oropa, attività artigianale del signor Franco Fornacca, che si distingue per l’eccellenza delle sue lavorazioni. Attualmente la trovi in Via Oropa, lungo la strada che conduce a Benna.

Ma torniamo fuori dalle mura, del resto vogliamo scoprire i percorsi meno noti di Candelo.

LEGGI ANCHE: Ricetto di Candelo, visitare la perla del Biellese medievale

La camminata degli alpini, Cosa vedere a Candelo
La camminata degli alpini, Cosa vedere a Candelo

Passeggiata degli alpini e il laghetto per la pesca

Proseguendo a piedi scendiamo lungo le mura fino alla Passeggiata degli Alpini. L’antico sentiero venne abbandonato e gli alpini candelesi lo hanno ripristinato. È un ottimo percorso nella natura che passa sotto le mura del ricetto facendo godere del verde lungo il percorso del Canale della Marchesa. Questo corso d’acqua alimentava, oltre i campi, anche due antichi lavatoi utilizzati dalle donne.

Proprio più giù, lungo la strada che punta verso il Torrente Cervo, è stato inaugurato poco tempo fa il laghetto per la pesca. Lo specchio d’acqua si trova in una posizione piacevole, importante non solo per lo svago e la pratica della pesca, ma anche per la funzione didattica che l’associazione Nosea svolge. Qui i giovani possono venire a contatto con l’esperienza di adulti e anziani nello svolgimento di lavori manuali o della coltivazione e del terreno.

Il laghetto della pesca
Il laghetto della pesca, Cosa vedere a Candelo

L’incanto della Baraggia

La più grande attrazione naturalistica che tu possa trovare a Candelo è senza dubbio la Baraggia. La strada che conduce a Mottalciata è di per se suggestiva per i suoi paesaggi, ma addentrandosi nel bosco e risalendo il pendio si serpeggia in un altopiano piuttosto singolare.

È la Riserva Naturale Orientata della Baraggia, la cosiddetta savana biellese. È caratterizzata da un aspetto che spesso ricorda i paesaggi africani, anche se qui si hanno le montagne a fare da cornice. La stagione migliore per godere di questo effetto è l’estate, quando l’erba secca tinge di giallo il panorama. Ma ogni stagione è magica per vedere la Baraggia di Candelo, anche in inverno con le piante spoglie e scheletriche, o in primavera con le distese di eriche fiorite e rigogliose.

Una particolarità locale è anche la frequenza di querce. Questo albero cresce in modo molto diffuso e, spesso, a causa dell’apparato radicale molto superficiale, non resiste alle intemperie e cade. Ciò che resta sono degli scheletri molto fotografati che caratterizzano gli orizzonti.

Cosa vedere a Candelo? Speriamo di aver risposto a questa domanda. Ancora una volta il Biellese stupisce e noi siamo lieti di farlo scoprire.



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Riserva Naturale Orientata delle Baragge, Cosa vedere a Candelo
Riserva Naturale Orientata delle Baragge, Cosa vedere a Candelo

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 620 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

2 Commenti

  1. Molto bello come sito ma come consiglio vi direi di approfondire la storia di ogni luogo specificato (esempio: chiesa di san Pietro,ecc..)

    • Grazie Anna per il commento, cercheremo di fornire più dettagli, anche se il nostro scopo è incuriosire le persone a venire direttamente sul posto a scoprirli da se 🙂
      Continua a seguirci, Gian Luca

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