Se ti trovi a Padova le città murate sono bellezze assolutamente da non perdere. Centri abitati che conservano intatte, o quasi, le antiche fortificazioni medievali erette a scopo militare per proteggere il cuore cittadino. Castello Carrarese è una di esse, viani con me alla scoperta di cosa vedere a Este.
Ciò che la caratterizza, però, rispetto alle altre città murate è il fatto che oggi le sue mura non cingano il centro storico della cittadina, ma siano rimaste a delimitare il grande giardino pubblico che sorge attorno al castello.
Di certo l’imponenza delle costruzioni lascia il visitatore a bocca aperta, segno di quanto potente fosse la dinastia dei Carrarese che qui regnava. La sua maestosità si apprezza per la grande estensione del perimetro fortificato e anche per l’ottimo stato di conservazione, non privo di restauri nel tempo, che lo hanno portato fino a noi nei secoli attraverso la storia d’Europa.
Cosa vedere a Este
1. Torre Civica di Este
La costruzione che più ha attirato la mia attenzione arrivando a Este è l’alta Torre Civica che si erge dove un tempo era l’antica porta d’accesso alla città.
Questa torre risale al XVII secolo e, forse per deformazione personale, mi ha affascinato per l’orologio che si trova su di essa.
A una dozzina di metri d’altezza, la facciata rivolta verso il centro (che è anche la più bella), guarda la piazza col suo quadrante azzurro raffigurante un cielo stellato circondato dai numeri giallo dorati. Al di sotto del fulcro delle lancette si trova la luna che, ruotando attorno a un perno, segna le fasi lunari.
Al piano più alto della torre si trova la cella campanaria dove ancora è appesa la campana bronzea fusa nel 1637.
Dal ponte è possibile guardare il canale che offre uno scorcio suggestivo che passa tra le alte mura delle case addossate agli argini.
2. Due passi in piazza a Este
Nonostante i suoi oltre 16.000 abitanti, Este è una cittadina molto piacevole da visitare, il centro è tranquillo e offre l’opportunità di fare passeggiate o di stare comodamente seduti nei dehor dei locali a osservare il via vai della gente.
Prima di giungere in piazza infatti sono molti i bar e ristoranti a permettere questo svago, in un tratto di strada privo di traffico e dove, alzando lo sguardo verso l’alto, è possibile osservare i comignoli in stile veneziano sopra ai tetti degli edifici più antichi.
Di certo meno storici, ma sicuramente tradizionali e folkloristici, sono i ‘Papiri‘ che si vedono qua e la appiccicati sotto i portici.
Essi non sono altro che grandi manifesti canzonatori realizzati per i neo laureati rappresentati, in versione goliardica, esagerandone le particolarità personali. Una trovata simpatica che costituisce una consuetudine nel padovano stando a quanto mi riferisce chi ci vive.
La Piazza Maggiore, semplice ma molto graziosa, si presenta ampia e ordinata. Su di essa si affacciano gli edifici amministrativi comunali, di fronte, da questa angolazione, il municipio e alla sua destra, con un bel portico di archi a sesto acuto, l’edificio più antico di tutta Este.
Da qui alle alte mura del castello la distanza è breve, solo pochi passi e siamo già sulla soglia degli antichi cancelli.
3. Castello Carrarese a Este
Simbolo imponente delle antiche fortificazioni estensi è il castello che porta il nome della casata nobiliare che lo costruì, i Carrarese.
Dal poggio collinare su cui sorge, digradando tutto intorno, doveva un tempo sorgere il cuore dell’antico borgo di cui oggi rimane poca traccia se non qualche grande edificio collegato alle mura. Lo spazio interno, per la sua quasi interezza, è oggi un grande parco presso cui la popolazione si reca per far due passi nel verde, rilassarsi su di una panchina o semplicemente contemplare la grandezza architettonica par la quale si considera Este una città murata.
Del Castello Carrarese, edificato sulle fondamenta del precedente castello estense intorno al 1339, resta oggi il mastio, sul punto più alto del colle. Esso è il punto da cui partono le mura intervallate da diverse torri ancora integre.
Le sale interne dell’edificio sono attualmente adibite a sale espositive e all’interno del Palazzetto, edificato in epoca più recente dalla famiglia Mocenigo (‘500), si trova oggi il Museo Nazionale Atesino.
Passeggiamo nei viali del parco gustandoci la frescura offerta dalle fronde e, a malincuore, acceleriamo il passo, purtroppo non ci è possibile indugiare, nella speranza di poter tornare e poter scoprire un po’ di più di questa intrigante cittadina.
Maggiori informazioni su cosa vedere a Este le puoi reperire sul sito del comune.
Scopri la città anche sfogliando le mie fotografie di Este.
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