Cosa vedere a Granada, visita all’Alhambra e non solo

Dopo le avventure dell’estremo sud che ci han visti vittime della famelica Tangeri e sudati arrampicatori sulle rocce di Gibilterra, rinvigoriti da un po’ di relax nell’accogliente e piacevole Tarifa, ecco che ripartiamo e, costeggiata la costa fino all’altezza di Malaga, ci addentriamo nell’entroterra decisi a scoprire cosa vedere a Granada.

Ci attendono diverse ore d’auto e, visto che al mattino abbiamo preferito attardarci e dormire di più, l’appetito ci coglie nel mezzo delle verdeggianti colline coltivate dell’Andalusia. È così che ci fermiamo in un’area di sosta, il caldo è opprimente, abbiamo terminato l’acqua e il cartello che offre menù a soli 10€ è davvero invitante!

Qui sostiamo per quasi un’ora, preparandoci alla tratta finale verso il capoluogo della regione, e mentre ci riposiamo e sbocconcelliamo paella dal piatto un simpatico figuro cerca di borseggiarci in maniera disinvolta: vedi ‘Furti on the road, quando cercano di alleggerirti il viaggio‘ per maggiori dettagli.

Cosa vedere a Granada
Cosa vedere a Granada

Arrivare e orientarsi a Granada

Giungiamo a Granada a metà pomeriggio e, lasciata la frescura della nostra automobile dotata di aria condizionata, quel che ci colpisce maggiormente è il calore terribile che si avverte anche all’ombra. Questa è in assoluto la località più calda che abbiamo visitato finora e che avremo visitato qui in Spagna.

Raggiungiamo l’Hostal Atenas, situato in posizione centrale ed economico, e, dopo una doccia rigeneratrice, l’idea di tornare fuori a cuocere per i vicoli ci pare una follia. Decidiamo quindi di attendere e riposarci per la serata. In realtà però ci addormentiamo e il riposo si prolunga, ci svegliamo che son quasi le nove e usciamo solamente per mangiare un boccone. Siamo frastornati dal caldo della giornata e dal nervoso del tentato furto subito.

Tra i numerosi ristoranti disseminati nelle vie adiacenti la Cattedrale non è difficile trovare quello che ci aggrada per cenare e, come in altre località, ci dedichiamo ad un giro di tapas per dare un assaggio ai sapori locali. Ottimi direi, forse leggermente speziati, ma io adoro le spezie.

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Spettacolare architettura dell'Alhambra, cosa vedere a Granada
Spettacolare architettura dell’Alhambra, cosa vedere a Granada

Cosa vedere a Granada, visita all’Alhambra

Il mattino seguente ci svegliamo piuttosto presto, l’Alhambra è un monumento molto visitato e si contano all’incirca 6600 visitatori al giorno, o almeno questi sono i biglietti disponibili. Due terzi di essi viene venduto online o tramite prevendita e ogni giorno è possibile trovarne disponibili alle casse soltanto un terzo, certo sono comunque 2200 biglietti, ma le persone fanno la fila ben prima delle 8 per essere sicuri di acquistarne uno. Consulta Alhambra Advance Booking per acquistare i tuoi biglietti entro tre mesi prima della data di visita.

Noi giungiamo verso gli ingressi che son da poco passate le 8 e siamo già sconvolti dalla lunga fila in attesa.

Osservandomi attorno noto alcuni, pochi, che aggirando le vetrine dello shop dei souvenirs ritornano muniti di biglietti. Lasciando il cameraman in attesa a far la fila vado a curiosare e scopro una biglietteria automatica differenziata (tra le varie tipologie di biglietti) ove è possibile acquistare con carta di credito. Senza pensarci due volte attendo due minuti e compro gli ingressi ‘Alhambra General‘ pagando con carta. Il cameraman nel frattempo era avanzato di due persone nella fila che abbandona molto volentieri al mio cenno. Questo trucchetto ci concede il tempo per la colazione nel bar all’ingresso, l’entrata al complesso apre alle 8.30.

Maggiori informazioni sui vari tipi di biglietto sono descritte in Visitare l’Alhambra di Granada‘.

Visita all'Alhambra, cosa vedere a Granada
Visita all’Alhambra, cosa vedere a Granada

La visita dell’Alhambra, descritta nel dettaglio in un post precedente, è davvero incantevole. Il complesso monumentale è vario e piacevole e offre un’alternanza di stili moreschi (Generalife, Palacios Nazaries) e cristiano rinascimentali (Alcazaba e Palacios de Carlos V). Il calore ad agosto in alcune zone, sopratutto nell’Alcazaba, è davvero insopportabile, è consigliabile munirsi d’acqua o bibite e di un berretto, nel caso in cui si patisca il sole.

Passeggiare senza fretta tra i cortili e i giardini del Generalife e dell’Alcazaba è senza dubbio emozionante, l’unico consiglio che ti do è di tenere d’occhio l’orologio per non mancare l’ingresso ai Palacios Nazaries, unico settore ad ingresso controllato e scaglionato a orari. L’ora in cui sei atteso è indicata sul biglietto d’ingresso.

Nonostante la ‘rigidità’ dell’orario d’entrata, la visita all’interno si può svolgere con calma e sopratutto cercando di evitare le grandi comitive di turisti. Lo stesso vale per il Partal, situato all’uscita dei Palacios, questa è l’unica zona accessibile solo dai Palacios e quindi visitabile successivamente ad essi.

Riflessi nei cortili dell'Alhambra, cosa vedere a Granada
Riflessi nei cortili dell’Alhambra, cosa vedere a Granada

A piedi alla scoperta della città

Usciamo dal complesso che sono le 13 passate, stremati dal caldo e dalla stanchezza per il tanto camminare. Ci rituffiamo verso il centro in cerca di frescura e aspettando che apra la Catedral, chiusa nella pausa pranzo.

Stuzzichiamo qualcosa nella via di fronte alla cattedrale, poco oltre la piazza riarsa dal sole. Qui all’ombra dei teloni sospesi tra i tetti che ci regalano frescura sorseggiamo una squisita limonata alla menta, simile ad un mojito analcolico.

La cattedrale riapre alle 16, l’ingresso si trova sul retro, e quindi non su Plaza de las Pasiegas, ma direttamente sulla Gran Via de Colon, il costo è per tutti di 4€.

Catedral de la Encarnacion, cosa vedere a Granada
Catedral de la Encarnacion, cosa vedere a Granada

Se inizialmente, entrando dalla navata laterale, questo edificio può sembrarvi spoglio e di scarso interesse, di certo vi sorprenderà quando vedrete la navata centrale. Gli alti pilastri bianchi svettano verso le candide volte tutte scolpite, la luce filtra dalle vetrate amplificata dal bianco che domina qui all’interno e che contrasta meravigliosamente con le tinte dorate dell’altare maggiore. Incastonati nel mezzo delle due file di pilastri che dividono la navata centrale da quelle laterali si trovano due splendidi organi incisi e dorati anch’essi.

Il perimetro dell’edificio è decorato con un susseguirsi di cappelle, a tratti anche cupe e dai colori scuri e, sul fondo, si può trovare l’ingresso al museo dei tesori della cattedrale (il prezzo è compreso nel biglietto d’ingresso).

Interno della Catedral de la Encarnacion, cosa vedere a Granada
Interno della Catedral de la Encarnacion, cosa vedere a Granada

Nel complesso quest’edificio ci lascia piacevolmente stupiti, mentre esternamente poteva sembrare piuttosto semplice se paragonato alla cattedrale di Siviglia, internamente il suo candore e i toni più caldi dell’oro sull’altare creano un ambiente piacevole e sublime.

Rientriamo in camera e dopo la doccia usciamo per la cena. Come ci è capitato in altre città ci facciamo attirare da La Catedral, una taverna appena dentro alla via di fronte alla cattedrale. La cola de toro è ottima, proviamo anche qui le patatas bravas, restando per l’ennesima volta delusi, e accompagnamo il tutto con tinto verano freschissimo.

Domani si riparte e, nonostante le bellezze di Granada, nulla ci trattiene in questa cocente città.

Vista la posizione interna, in estate purtroppo, si rischia di trovare un clima troppo caldo e poco ventilato, la Sierra Nevada infatti frena le correnti d’aria smorzando i venti che rinfrescano città come Siviglia o Cordoba. La Sierra Nevada tuttavia ospita alcune tra le più alte vette della Spagna ed è il luogo ideale per escursioni in quota, trekking, climbing o per sciare in inverno, qui si trova, infatti, l’unica stazione sciistica spagnola.

La città regala ottimi monumenti e il centro è davvero piacevole per passeggiare o fare acquisti, le piazze del centro storico portano ancora le tracce ereditate dall’architettura moresca durante le dominazioni musulmane e i segni del più recente dominio cattolico di Ferdinando e Isabella, insediatisi qui a partire dal 1492. La città iniziò il proprio lento declino dopo la loro cacciata, a causa delle persecuzioni inferte a ebrei e musulmani, e si riprese solamente negli anni ’30 del XIX secolo con l’avvento del turismo.

Storicamente e culturalmente ricca, Granada è una città dall’indiscutibile fascino, visitabile in un paio di giorni, ma che può essere scoperta lentamente e in modo più approfondito nel caso si disponga di più giorni per un soggiorno più duraturo.



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Plaza de las Pasiegas, cosa vedere a Granada
Plaza de las Pasiegas, cosa vedere a Granada

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 620 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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