Tra tutte le città dell’immensa Cina, Guilin è di certo una delle più fiabesche e pittoresche. Immersa tra le verdi chiome degli alberi di cassia, molto frequenti in questa zona, sorge sulle rive del fiume Lijang che, scorrendo tra le montagne, la abbraccia in un reticolo di canali. Ecco cosa vedere a Guilin.
Tanto per citare un frequente detto cinese, ‘le montagne ed i fiumi in Guilin sono i migliori sotto il cielo‘… e questo te lo posso assicurare!
Questa è la città più piccola che mi è capitato di visitare durante il mio viaggio in Cina, ma ovviamente confrontata con le altre città cinesi, perché nonostante sia considerata poco più di un paesone, Guilin conta circa 700.000 abitanti.

Cosa vedere a Guilin
Ma cerchiamo di capire cosa vedere a Guilin. Tra le sue vie si respira un’atmosfera molto distesa, il traffico non è caotico e il centro cittadino si sviluppa prevalentemente lungo le rive dei canali e dei laghetti che le varie confluenze creano.
Molte sono le strutture turistiche in questa zona che è molto conosciuta sia per la piacevole località che per le spettacolari montagne che la circondano, alti picchi ricoperti di vegetazione in mezzo ai quali il fiume si snoda sinuoso.
Sia durante la giornata che nelle serate, passeggiare lungo i laghetti di Guilin è indubbiamente piacevole e permette di ammirare edifici storici e anche bizzarri che fanno di questa una città unica nel suo genere.
Tuttavia qui, chi la fa da padrone è senz’altro la natura e gli imponenti picchi rocciosi che ci regalano dei paesaggi davvero incantevoli. Alcune di queste montagne sorgono già in mezzo alla città e sono considerate dalla popolazione come luoghi sacri legati agli avvenimenti storici di questa zona.
È possibile quindi ammirare i pinnacoli già passeggiando in città, mentre ci si avventura tra i giardini, alla scoperta di antiche fortezze e dello stupendo parco che abbraccia i 4 laghi di Guilin. Proprio qui si può trovare l’antica porta d’accesso alla città e proprio in mezzo al Lago Shanhu si possono vedere due alte pagode, dette del Sole e della Luna, che si innalzano dalle acque del lago e illuminate nella notte creano uno spettacolo di riflessi indescrivibile.

Numerosi sono inoltre i bellissimi ponti che collegano le rive agli isolotti che affiorano dai laghi e uno di questi ponti in particolare, il Ponte di Cristallo, attira numerosi turisti e curiosi essendo realizzato in vetro e riproducendo una suggestiva galleria di cristallo.
Tipico inoltre di questa località, e reperibile in quasi tutti i negozi, è il liquore di osmanthus, prodotto con l’utilizzo di alcune parti di questo albero molto diffuso qui che conferisce dense fragranze fortemente aromatiche che ricordano la cannella.
E se ancora non ne aveste abbastanza, qui intorno si trovano molti luoghi in cui visitare grotte tra le più spettacolari della Terra, molto conosciuta e di spicco è la Grotta dei Flauti di Bambù, un luogo fatato, anche se poco autentico a causa delle numerose illuminazioni al neon colorate che vengono utilizzate per mettere in risalto le formazioni calcaree.

La crociera sul fiume Li
L’attrattiva indubbiamente più sbalorditiva e che davvero vale il viaggio è la crociera sul fiume Li, inseriscila nel tuo elenco su cosa vedere a Guilin.
Partendo dalla città si risale il corso del fiume navigando lungo le dolci anse del suo letto e attraversando uno spettacolo naturale unico, migliaia di monti/pinnacoli si stagliano tutto intorno spesso ammantati dalla frequente nebbiolina di queste umide vallate che li rendono evanescenti e ci regalano un paesaggio surreale.
L’intera zona è di origine tettonica, un tempo qui si estendeva un mare che venne innalzato a causa della collisione tra i continenti. Essendo queste alture quindi composte da un materiale disomogeneo e molto friabile, nel corso degli anni, a causa dell’erosione atmosferica, si sono modellate dando origine a questi particolari pinnacoli che oggi attirano così tanti visitatori.

Durante la navigazione sarà possibile ammirare interi villaggi galleggianti costituiti dalle barche dei pescatori affiancate e nelle quali vivono famiglie composte anche da sette individui in alcuni casi. Qui si pratica la pesca col cormorano, tipica di questo popolo e, con grande fortuna, è possibile vedere i pescatori, confusi nella nebbia, sulle loro canoe e accompagnati dai loro inseparabili uccelli, fedeli cacciatori e indispensabile strumento per un’abbondante uscita di pesca.
Lungo i pendii e nelle fertili aree pianeggianti cresce abbondante e rigoglioso il riso, che grazie al clima sub tropicale qui può essere coltivato e raccolto anche per due cicli ogni anno. E molto frequentemente è possibile vedere i bufali d’acqua al pascolo, sulle sponde del fiume o immersi in acqua con solo la testa fuori.
Durante la navigazione ci viene offerto un assaggio di grappa, una grappa molto particolare, conservata in un grande bottiglione e dentro la quale sono immersi numerosi serpenti. Inutile dire che io, temerario, non ho esitato troppo e ne ho gustato un bicchierino, ustionante per le mie papille gustative.

La nostra navigazione ha termine a Yangshuo, piccola cittadina molto tipica, dalle basse case e dai tetti in stile tradizionale. Qui numerosi negozietti attendono i turisti e cercano di rubarsi i clienti l’un l’altro attendendoti in strada e trascinandoti all’interno per vedere la loro merce, il tutto però senza alcuna costrizione o insistenza. I cinesi in quest’ambito, sono davvero persone eccezionali e mantengono il rispetto per il prossimo e per la volontà dei visitatori di non acquistare nel caso non siano interessati.
La cittadina offre numerosi scorci tipici e molto piacevoli e grandi fontane e laghetti in cui i picchi montuosi e il cielo si riflettono.
Solitamente qui si trovano i pullman, taxi o pulmini che attendono i visitatori per riaccompagnarli a Guilin, la navigazione è durata in tutto quattro ore circa (davvero volate senza rendercene conto), e non sempre il ritorno viene effettuato con le imbarcazioni.

Nel nostro caso però, tornati alla barca, si riparte verso Guilin e abbiamo così la possibilità di ammirare nuovamente questo meraviglioso panorama riuscendo con più calma a coglierne dettagli e particolari che prima ci erano sfuggiti.
Anche il ritorno sembra volare e, consumato uno spuntino a bordo, arriviamo in città a metà pomeriggio, giusto in tempo per una doccia e per prepararci alla serata.
Cosa ne penso? Le montagne e i fiumi più incredibili del mondo sono davvero qui a Guilin… o per lo meno sono davvero tra i più incantevoli.
Per info su Guilin:
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L’articolo dice:
“Qui si pratica la pesca col cormorano, tipica di questo popolo e, con grande fortuna, è possibile vedere i pescatori, confusi nella nebbia, sulle loro canoe e accompagnati dai loro inseparabili uccelli, fedeli cacciatori e indispensabile strumento per un’abbondante uscita di pesca.”
I CORMORANI SONO ADDESTRATI A PESCARE CON UNA CORDA STRETTA AL COLLO E TENTANDO DI INGOIARE IL PESCE CHE PESCANO PROVANO FORTE DOLORE. PER IL TEMPO IN CUI “NON SERVONO” VENGONO LASCIATI LEGATI ALLE ZATTERE.
LI HO VISTI DAL BATTELLO, PER ME E’ STATA UNA CROCIERA DA INCUBO.
Cara Stefania, so bene che i cormorani sono addestrati e questo è ‘contro’ natura, ma questo popolo vive con queste tradizioni da secoli e ignorarle durante una visita a Guilin, oltre che impossibile, sarebbe anche insensato. Detto questo io non ho detto che sia bene pagare i pescatori per farsi fotografare, oppure tenere comportamenti che spronino il maltrattamento dei cormorani, ho semplicemente descritto una scena di vita quotidana molto caratteristica in questa parte del mondo (il che è il mio lavoro). Poi concordo che si possano avere opinioni contrastanti. Buona gornata 🙂