Il nostro itinerario on the road in Andalusia continua e siamo pronti a scoprire cosa vedere a Siviglia. Questa città che ci ha letteralmente stregato il cuore e mi sento di definirla la perla di questa regione della Spagna.
Per chi arriva in auto a Siviglia, popolata da circa 700.000 persone, l’impatto predominante, cercando di raggiungere il centro, è indubbiamente quello di trovarsi di fronte una metropoli. Sopratutto dopo un’esperienza di dimensioni più ridotte, come può essere guidare a Cordoba.
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La città è anche facilmente raggiungibile in treno. I treni da Madrid per Siviglia sono frequenti e vi sono molte tratte in arrivo anche da altre città.
Qualunque sia il tuoi mezzo di trasporto, ricorda di non viaggiare senza una copertura assicurativa. Io ti consiglio le assicurazioni viaggio Heymondo, in questo modo puoi viaggiarte sereno e per i nostri lettori è riservato uno sconto del 10%.

Arrivare e orientarsi a Siviglia
I grandi viali, proseguimento delle superstrade extraurbane che cercano di addentrarsi nel cuore della città, tendono a trasmettere un’atmosfera di spersonificazione. Quest’impronta di sviluppo urbanistico va a danno della più autentica atmosfera sevillana. Ma questa è solo la prima apparenza, Siviglia è tutta da scoprire e il suo cuore è sensazionale.
Timorosi di incappare in zone a traffico limitato, essere spiati da una telecamera e poi vederci recapitare una multa, decidiamo di lasciare l’auto in Avenida Tomeo, un grande viale a scorrimento veloce che costeggia il Rio Guadalquivir.
Con la piccola mappa del centro cittadino presente sulla guida cartacea cerchiamo di orientarci. In questo marasma di vie non abbiamo idea di dove possa trovarsi il nostro hostal. Ci addentriamo nei vicoli per orientarci meglio e, con grande sorpresa, capiamo di non essere troppo distanti, e questo non solo per fortuna, ma anche perché ci troviamo davvero a poca distanza dal centro.
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La nostra base all’Hostal Zaida
L’Hostal Zaida, in Calle San Roque 26, prenotato online per soli 30€ a camera a notte, si rivela essere una vera sorpresa. La cortesia del personale è davvero gradevole, con molta disponibilità ci viene spiegato come muoverci in città.
La hall d’ingresso riproduce i classici patio e le arcate dei portici sono decorate con motivi moreschi. Anche l’arredamento, pur essendo essenziale, è molto ben curato e lo stesso vale per la pulizia.
L’Hostal Zaida non dispone di servizio di ristorazione, ma poco distante si possono trovare bar e ristoranti, essendo molto vicino alle vie pedonali. L’unica pecca è la connessione wifi. In camera non arriva un segnale forte e per poter navigare dobbiamo sostare nell’area comune al primo piano che fa balconata col patio sottostante.
Curiosi di scoprire cosa attira così tanta gente a Siviglia, dopo una doccia rinfrescante, usciamo in esplorazione.
Se hai il tempo contato puoi decidere di affidarti ad una visita guidata. Alcune guide propongono i free tour di Siviglia, brevi visite guidate al termine delle quali si può lasciare un’offerta alla guida.

Cosa vedere a Siviglia
Ci avventurismo per il centro e, subito, ci colpiscono i tendoni tesi tra i tetti a rifrangere i raggi del sole che, altrimenti, renderebbero impossibile passeggiare per le vie. Passeggiamo in contemplazione nella zona pedonale fino a giungere in Plaza del Triunfo, dove la mole massiccia delle cattedrale gotica predomina sugli edifici circostanti.
La zona centrale di Siviglia, interamente pedonale, è ben servita da una rete di tram e da numerosi bus che la collegano con il resto della città. L’assenza di traffico e di auto strombazzanti in coda ai semafori rende il centro storico una zona molto piacevole da visitare. Nel caso si desideri, è possibile noleggiare delle biciclette e gironzolare tranquillamente su due ruote per l’intera città.
Gli edifici principali del centro possono essere visitati singolarmente, oppure prenotando una visita guidata specifica. Dai uno sguardo al tour guidato all’Alcazar, alla Cattedrale e alla Giralda, è ottimo per ottimizzare la visita.

Il Real Alcazar
Approfittando del tempo a disposizione, e cercando di ignorare il caldo, ci mettiamo in coda per la visita del Real Alcazar. Il biglietto d’ingresso costa 8,50€ (e li vale veramente tutti!), 2€ per gli studenti e i pensionati. Il monumento è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 19 dal mese di aprile al mese di settembre e dalle 9.30 alle 17 dal mese di ottobre a marzo. Chiuso 1 e 6 gennaio, venerdì santo e 25 dicembre.
Questa affascinante fortezza è stata per secoli la residenza di molte generazioni di califfi e re. La fondazione del complesso risale al 913 e in origine fu progettato come fortezza per i governatori di Cordoba in Siviglia. Da allora sono trascorsi undici secoli, durante i quali ci sono stati numerosi ampliamenti e ricostruzioni. Da qui regnarono i re cattolici Ferdinando e Isabella.
Attraversando le sale è impossibile non percepire la grandiosità di quei tempi. Il persorso si snoda tra i vari settori dell’Alcazar, palazzi e sale dall’architettura unica e numerosi patio che donano al monumento un’atmosfera fresca e suggestiva. I giardini, ultima sezione costruita, sono veramente incantevoli e perdersi nel visitarli è un’esperienza davvero piacevole.
Per visitare l’Alcazar separato dagli altri palazzi puoi prenotare il tour guidato dell’Alcazar con ingresso prioritario.
Sazi di monumenti e cultura per la giornata decidiamo di andare alla ricerca di Mara, mia compagna di scuola fin da piccoli, migliore amica che però non vedevo da mesi. Ed ecco il destino, anche Mara è arrivata a Siviglia stamane. Direi che una carrambata ci sta proprio bene! 🙂
Ma dov’è Mara? Siviglia è comunque piuttosto grande… Tramite sms ci informa di essere in Plaza de Espana con un’amica a farsi la doccia (?) per la calura. Hehehe, pazzamente da Mara!

Plaza de Espana
Dopo aver chiesto alcune indicazioni riusciamo a raggiungere Plaza de Espana. Non posso credere ne ignorassimo l’esistenza.
Ebbene, qui ci attende la vera sorpresa sevillana, perché Plaza de Espana è una delle piazze più belle che io abbia mai visto. E la cosa sbalorditiva è che nella guida viene a mala pena menzionata.
Scopriamo così che la piazza venne progettata dall’architetto Annibale González, che fu anche direttore dell’Esposizione Iberoamericana di Siviglia del 1929. Durante la sua costruzione arrivarono a lavorare contemporaneamente più di mille operai. Ricopre una superficie di 50.000 metri quadrati, 19.000 dei quali sono edificati e i restanti 31.000 sono area libera. Il canale occupa 515 metri di longitudine.
La piazza è a forma semicircolare (ben 200 metri di diametro), e rappresenta l’abbraccio della Spagna e delle sue antiche colonie, secondo la descrizione di Wikipedia. Guarda verso il fiume Guadalquivir e simboleggia la strada da seguire per l’America.
È decorata in mattoni a vista con marmo e ceramica, che danno un tocco rinascimentale e barocco alle sue torri. Fu l’opera più costosa dell’esposizione e l’unico elemento estraneo al progetto originale è la fontana centrale (opera di Vicente Traver, succeduto al González).
Plaza de Espana racconta la grandezza di Spagna
Il canale che attraversa la piazza è attraversato da quattro ponti che rappresentano i quattro antichi regni di Spagna. Appoggiata alle pareti si trova una serie di panche e di ornamenti in ceramica che formano degli spazi che richiamano le quarantotto province spagnole (collocate in ordine alfabetico). Su di esse sono rappresentate delle mappe, dei mosaici raffiguranti eventi storici e gli stemmi di ogni capoluogo di provincia. Altri importanti dettagli dell’opera sono i suoi molteplici bassorilievi realizzati tutti dallo scultore Pedro Navia.
L’allusione di Mara alla doccia ci è subito chiara. Il vento molto forte sposta gli zampilli della fontana centrale spargendone le gocce e nebulizzando l’acqua, creando così un piacevole rinfresco sotto il sole implacabile.
I parchi che circondano Plaza de Espana e le barchette a remi che lentamente navigano sulle acque del canale conferiscono al luogo un’atmosfera di rilassatezza e molte persone ne approfittano per fare una sosta sorseggiando granita e contemplando questo luogo meraviglioso e unico.
Uno dei modi più rapidi per visitare la città è prenotare il tour in bicicletta alla scoperta di Siviglia con la guida di un insider.
Cenare in centro a Siviglia
Dopo quest’attimo di meraviglia decidiamo di tornare verso il centro in compagnia di Mara e Veronica, sua amica e compagna di viaggio.
Tornati in Plaza del Triunfo ci addentriamo nei vicoli animati e ricchi di locali della Juderia, oggi detta Barrio de Santa Cruz. Affamati e indecisi su dove fermarci a cenare decidiamo di non addentrarci troppo e ci sediamo lungo il viale presso la Cerveceria La Catedral, in Calle Mateos Gago, con vista sulla piazza e sulla cattedrale.
Iniziamo ordinando alcune tapas e sorseggiando cerveca, per poi proseguire la cena sorseggiando freschissima sangria. E così tra patatas bravas, croquetas, cola de toro e pescaido frito la serata prosegue tra risate sempre più ebbre. Il divertimento è assicurato!
Un modo originale di trascorrere la serata è anche quello di partecipare a un corso di cucina spagnola con visita del mercato di Triana e cena.

La Catedral de Sevilla
La seconda mattina a Siviglia ce la prendiamo comoda. La Catedral ci attende, ma la sangria della sera precedente ci fa attardare e così facciamo colazione che sono quasi le 10.
Giunti in vista della cattedrale aggiriamo il suo massiccio perimetro in cerca dell’ingresso. Lo riconosciamo per la fila di gente che attende alla biglietteria, proprio su Plaza del Triunfo.
L’ingresso a la Catedral costa 8,00€ a persona, 3,00€ l’ingresso ridotto per pensionati e studenti inferiori ai 25 anni, gratuito invece per i residenti e i giovani minori di 15 anni.
L’orario di visita varia in base al periodo dell’anno:
Orario invernale: da lunedì a sabato dalle 11:00 alle 17:30 e la domenica dalle 14:30 alle 18:30
Orario estivo (luglio e agosto): da lunedì a sabato dalle 9:30 alle 16:30 e la domenica dalle 14:30 alle 18:30
Per evitare la coda puoi prenotare la visita guidata della Catedral e la Giralda con biglietto prioritario.

La Catedral: da moschea a cattedrale cristiana
Come avvenuto a Cordoba, anche qui a Siviglia, dopo la conquista della città da parte dei cristiani, la moschea venne tramutata in chiesa. Era il 1248 e tale rimase fino al 1401, anno in cui fu demolita per lasciare spazio all’attuale cattedrale. Ancora oggi la Catedral di Siviglia è un grande esempio di architettura gotica ed è considerata una tra le più grandi cattedrali al mondo.
L’unico residuo dell’antica moschea è il minareto. Si erge ancora sulla piazza ed è oggi adibito a torre campanaria. La cella campanaria fu aggiunta successivamente alla conquista. Conosciuta come La Giralda, questa torre fu costruita per volontà del califfo almohade Yusuf Yacub al-Mansur e rappresenta un grande esempio di architettura islamica. Sulla cima si erge il Giraldillo, una banderuola segnavento cinquecentesca molto cara ai sevillani che rappresenta la fede della città.

L’interno della Catedral e la salita alla Giralda
Nonostante la mole maestosa, al suo interno la catterdale è per lo più spoglia. La suggestione maggiore è data dagli imponenti pilastri che, come una foresta, si ergono protesi verso le volte. Le cappelle laterali, decorate e di notevole pregio, tendono a essere sminuite dall’imponenza spoglia dell’intero edificio. All’interno sono presenti le tombe di vari personaggi famosi e storici, tra cui Cristoforo Colombo.
L’opera di maggiore importanza è sicuramente la Capilla Mayor (altare maggiore) il cui altare gotico è considerato il più grande del mondo. Sulla sua superficie in legno dorato sono raffigurati più di un migliaio di personaggi biblici.
Anche la volta della navata centrale è davvero notevole. È riccamente decorata e illuminata dalla luce che filtra dai rosoni e illumina la parte alta dell’edificio, in cima agli altissimi pilastri.
La salita alla Giralda è imperdibile. Il percorso è in pendenza, ma non è gradinato. Fu realizzato in questo modo per permettere la salita alle guardie a cavallo. Man mano che ci si solleva dal livello della piazza il corridoio tende a restringersi e, dalle finestrone presenti, si possono godere ottimi scorci sulla città.
Sulla vetta, proprio sotto le campane, a 90 metri d’altezza, si gode una vista di Siviglia davvero mozzafiato.
Anche la vista de La Giralda dal Patio de los Naranjos è molto suggestiva. Questo chiostro si trova proprio prima dell’uscita.
In definitiva la Catedral di Siviglia merita sicuramente una visita. Tuttavia, se dovessi avere poco tempo e fossi indeciso su cosa scegliere, il mio consiglio è di preferire assolutamente l’Alcazar. Costa solo 50 centesimi in più, ma merita davvero molto.

Parque Maria Luisa, polmone verde di Siviglia
Desiderosi di fissare nella memoria lo splendore di Plaza de Espana torniamo a farle visita. Come la prima volta rimaniamo estasiati di fronte all’architettura, alle ceramiche e al luogo davvero unico. Trascorriamo un’ora abbondante a documentare ogni centimetro di ciò che ci circonda e verso metà pomeriggio decidiamo di rientrare verso l’hotel prolungando un po’ il percorso.
Addentrandoci nel parco che circonda la piazza, il Parque Maria Luisa, godiamo della frescura degli alberi e dei magnifici scorci che questo immenso giardino ci regala. Al suo interno, sparsi qua e la tra la vegetazione, troviamo alcuni edifici chiaramente simili per architettura a Plaza de Espana, ma di dimensioni molto più ridotte.
La sera lungo il Rio Guadalquivir
Tra radure, laghetti e fontane, raggiungiamo quindi il Rio Guadalquivir e, seguendone il lungofiume, ne rimiriamo le placide acque. Di tanto in tanto passa qualche battello, sono imbarcazioni che portano i visitatori a vivere una crociera lungo il corso del Guadalquivir, puoi prenotarla online.
Sono quasi le 18.00 quando, accaldati e stanchi, oltrepassata la Torre dell’Oro che veglia sulla riva del fiume, ci fermiamo per una pausa aperitivo da Pedalquivir. Questo locale, situato su una chiatta galleggiante, da 25 anni affitta pedalò ai passanti in cerca di frescura lungo il fiume. Stuzzichiamo qualche tapa e sorseggiando cerveca recuperiamo le forze. L’atmosfera che si gode lungo le rive del Guadalquivir ha la capacità di trasmettere quiete e rilassatezza, e ci aiuta a rigenerarci un pochino.
Un modo più rapido e divertente per vedere la città può essere quello di prendere parte a un tour in segway alla scoperta di Siviglia. Io adoro i tour in segway e ne conservo sempre bellissimi ricordi.
Rientrati in camera ci diamo una rinfrescata. Questa sera voglio andare oltrefiume, nel popolarissimo quartiere di Triana, molto gettonato dai giovani.

La movida serale di Triana
A pochi minuti di camminata dal centro, attraversiamo il Puente de Triana (anche conosciuto come Puente Isabel II) e scopriamo un quartiere che si prepara alla vita notturna cittadina. Calle San Jacinto è una piacevole via pedonale punteggiata da numerosi dehor di ristoranti, bar e pub molto animati e pieni di gente.
Dopo un paio di giri costeggiamo nuovamente il fiume, stavolta dal lato opposto. Scendendo lungo Calle Betis scopriamo molti altri piccoli bar i cui tavoli, in alcuni casi casse di legno, sono disposti lungo il muro che delimita il marciapiede e offrono una suggestiva visuale della Torre dell’Oro.
Molta gente si ferma qui per cenare con questo panorama. Noi optiamo per un secondo aperitivo in attesa di decidere quale sia il ristorante che ci attira maggiormente.
Strano ma vero, nulla qui ci sembra adatto a noi. Forse perché in questa zona i locali si animano intorno alle 23 e noi abbiamo parecchia fame.
Vivere il flamenco, esperienze pranotabili online a Siviglia:

La cena in centro a Siviglia è la migliore
Torniamo quindi verso il centro pregustando le tapas del Barrio de Santa Cruz. Questa volta ci addentriamo di più nelle viuzze e spezziamo la cena per poter testare i piatti di due locali che ci hanno incuriosito. Buoni, ma nessuno pare battere la Cerveceria La Catedral. Finora lì abbiamo cenato meglio.
A parte la cena quello che davvero mi stupisce e mi piace è la vita e la vivacità di questi vicoli. I tavoli dei locali sono disseminati lungo le calle e spesso si mischiano tra loro rendendo impossibile capire da chi ci si sta sedendo. Tutto ciò amplifica le possibilità di socializzazione tra le migliaia di clienti.
Inoltre, in una piccola piazzetta, ci imbattiamo in un’esibizione flokloristica di flamenco di strada. L’esperienza è talmente bella e autentica che la mujer e il suo caballero riescono a trasmettere agli osservatori l’emozione e il sentimento insito in questa antica danza tradizionale. Artisti di strada come questi sono frequenti tra le vie del centro, dove spesso si organizzano veri e propri spettacoli di flamenco. Basta informarsi un po’ in giro per sapere quando si terranno e dove si possono acquistare i biglietti.
Nonostante la prima facciata da fredda metropoli Siviglia ci ha riservato quindi una grande sorpresa. Non solo i monumenti fantastici, ma anche il Rio Guadalquivir, la vita oltrefiume di Triana e l’esuberante anima della Juderia.
Lasciamo questa città a malincuore. Se ti chiedi cosa vedere a Siviglia, la risposta è che tante sono le cose degne di nota. Ma noi ricordiamo ancora le ore passate a contemplare Plaza de Espana rinfrescati dalle gocce della fontana centrale trascinate dal vento.

Grande GianLuca… Davvero un ottimo articolo.. Mi piace il modo in cui racconti i tuoi viaggi..
Ciao e grazie mille per il tuo commento, essere apprezzati fa sempre piacere! 😀 A presto!