Non so bene quando mi sia venuta l’idea di visitare Skopje, forse quando ho scoperto che i voli a/r per questa città sono davvero molto economici. Ma quello che so è che, con l’avvicinarsi della data della partenza, la curiosità di conoscere e scoprire questa capitale della quale non si sente spesso parlare cresceva a dismisura. La domanda che mi rimbombava nella testa era: cosa vedere a Skopje?
Sono partito da solo, e inizialmente questo mi turbava. Cercando informazioni su Skopje (e in italiano se ne trovano davvero molto poche) mi sono reso conto che questa città non è una meta frequente per i turisti. La maggior parte dei viaggiatori che arriva qui lo fa per motivi di lavoro e, inoltre, molti amici mi hanno messo in guardia da fantomatici pericoli dovuti alla criminalità di un paese ‘povero’.
Grazie alla rete, ho però conosciuto i ragazzi di Feel Skopje, un’associazione privata che, come faccio io con il mio blog, pubblica in rete informazioni e materiale, in lingua inglese, per far conoscere al mondo questa città spesso sottovalutata. Su Facebook li trovi come Visit Skopje, mi hanno dato consigli e mi hanno fatto da guida quando il loro lavoro lo ha permesso. Ma sopratutto mi hanno fatto conoscere la nightlife della città (di cui parlerò più avanti).
Ebbene, la Macedonia ha di certo un’economia diversa dalla nostra e una gran fetta della popolazione è vittima della disoccupazione. Ma se pensi che questo voglia dire che dietro ogni angolo ti attendono truffe e furti ti stai sbagliando di grosso. Forse è più probabile che questo accada in alcune nostre città italiane.
Il volo da Milano dura circa due ore e all’arrivo, all’Aeroporto Alessandro Il Grande di Skopje, si hanno solo due modi per raggiungere il centro cittadino: il taxi o l’autobus.
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Desideroso di liberarmi dei bagagli per godermi il viaggio in leggerezza ho optato per il taxi. Questa scelta è stata dettata dalla comodità di arrivare direttamente a destinazione senza preoccuparmi di orientarmi o trovare l’hotel senza sapere nemmeno come ero girato.
L’Hotel Glam, dove ho soggiornato per tre giorni, si trova poco fuori dal centro, che è raggiungibile in dieci minuti di camminata. È una struttura comoda e pulita, dalle ampie stanze che, nonostante non affaccino su una bella piazza, sono luminose e accoglienti, ma sopratutto silenziose durante la notte permettendo di riposare.
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Orientarsi a Skopje
La prima cosa da fare prima di incamminarsi è quella di riuscire a orientarsi tra le vie.
Per capire da che parte dovessi cominciare la mia visita ho chiesto alla reception da che parte fosse il centro e, molto gentilmente, mi è stato indicato un itinerario per raggiungerlo.
Il receptionist mi ha anche consigliato, nel caso mi fossi smarrito, di osservare le montagne. Sopra una di esse svetta una grande croce, che la notte viene illuminata. Essa è la Millennium Cross, un monumento eretto nel 2000 per l’inizio del nuovo millennio. Ebbene, sappi che la Millennium Cross si trova verso sud. Peccato che il giorno del mio arrivo il cielo fosse coperto da nuvole basse che avvolgevano le cime dei monti.
Andando un po’ a istinto ho quindi imboccato un grande viale alberato e, dopo un quarto d’ora di cammino ed esser passato davanti all’Universal Hall (centro culturale, area convegni, concerti e proiezioni), ho pensato di pubblicare sul mio profilo Instagram una foto della prima via di Skopje nella quale mi stavo avventurando.
Mai idea fu più azzeccata. A conferma della potenza dei social network, un ragazzo mi ha scritto per avvisarmi che mi stavo dirigendo fuori città e che avrei dovuto tornare sui miei passi.
Ero un po’ in dubbio e, consultando la mappa sul mio smartphone, il mio orientamento non migliorava per niente.
Le vie intorno a me non erano segnalate e secondo il GPS mi trovavo in mezzo alla natura. Ho deciso di fidarmi del consiglio e ho fatto dietro front. Il ragazzo aveva ragione e, in circa venti minuti, ero davanti al ponte che attraversa il fiume Vradar in direzione della Cittadella.
Voltandomi alla ricerca dei monti ho notato che le nuvole si stavano aprendo e, verso sud, la Millennium Cross faceva capolino per sorvegliare la città.
Cosa vedere a Skopje, la città antica
La maggior parte dei luoghi d’interesse di Skopje si trova a poca distanza dal centro. Non è quindi necessario prendere un taxi, a meno che non alloggi in periferia. Muovendoti a piedi avrai autonomia e potrai seguire l’intero percorso in una giornata.
Se hai più tempo, cosa che consiglio, potrai goderti con calma il centro cittadino ed esplorarlo a piccole dosi per meglio comprendere la sua storia. Ma per riuscire a fare questo sarà necessario perdersi un po’ e socializzare con la gente del posto.
Non essere diffidente e non credere a chi ti parla di un popolo di criminali, i macedoni sono gente cordiale e disponibile. Forse molti non comprendono l’inglese, ma anche in quel caso me la sono cavata gesticolando e suscitando talvolta l’allegria nei miei interlocutori.
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La mia visita è iniziata dalla grande Soborna Crkva, la chiesa ortodossa di San Clemente. È la più grande della città e accoglie con un alto portico tondeggiante che ricorda una grotta. Al suo interno regna la quiete. Da qualche parte un religioso intona dei canti sacri, ma io resto incantato di fronte agli affreschi dell’altare, nel quale si trovano tutte le pale raffiguranti i santi, e dal grande lampadario che brilla di oro e cristallo.
Proseguo fino al Ponte dei Leoni, non conosco il suo vero nome e nessuno me lo ha saputo dire. Si trova proprio sotto alle torri dell’antico castello, la Fortezza di Kale, e ai due capi è ornato da due grandi statue raffiguranti dei leoni. In tutto sono quattro. Le due verso la città sono più realistiche mentre le due verso il castello hanno tratti più moderni, come se fossero leoni stilizzati.
La distanza dal fiume a quel che resta del castello non è molta e, nonostante molte persone mi abbiano detto che solitamente le mura sono inaccessibili, ho deciso di provare a salire lo stesso fino ai cancelli.
La fortuna mi arride. I cancelli sono aperti e vedo alcune persone che passeggiano all’interno. Decido quindi di proseguire e, osservando il casotto dove un tempo si trovava la biglietteria, capisco che non si paga alcun biglietto.
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Lo spazio interno alle mura è molto ampio, uno spazio purtroppo un po’ abbandonato a se stesso.
Seguendo dei sentieri si arriva fino alla passeggiata perimetrica, che passa dietro i merli, e così, dall’alto, continuo a camminare osservando il vasto panorama reso solo un po’ troppo grigio dalle pesanti nuvole che minacciano pioggia. Purtroppo pare io abbia trovato i giorni più piovosi dell’anno.
Tutto il resto della Fortezza di Kale non esiste più. Mentre mi perdo a passeggiare tra le rovine delle mura che spuntano dalla terra immaginandomi cunicoli e sale celate sotto i miei piedi, mi domando chi fossero i signori che vivevano qui. Quale storia è legata al Castello di Skopje? Cosa lo distrusse? Chi si susseguì al comando della fortezza?
Non capisco come mai, ma sembra che queste cose poco interessino a chi amministra questi beni. Spero tuttavia che sia solo un periodo e che in futuro ci si accorga del grande valore storico che le mura e le sue torri ancora rappresentano.
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Visitare il Vecchio Bazar
Scendendo dalla collina del castello, attirato dalla voce del muezzin, mi dirigo verso la Moschea Mustafà Pasha, la moschea più grande di Skopje.
Essa è situata in posizione elevata rispetto al quartiere turco, che oggi è anche il più antico quartiere della città.
La moschea purtroppo è chiusa, ma mi avvicino fino al suo grande portale, davanti al quale si trovano ammassati i tappeti utilizzati dai fedeli durante la preghiera. L’alto porticato è sostenuto da colonne molto slanciate e le cupole davanti all’ingresso sono, internamente, decorate da motivi floreali e rami intrecciati di un colore blu intenso.
Poco più in basso rispetto alla moschea, mi trovo di fronte al portoncino ligneo della Chiesa dell’Ascensione di Gesù. L’ingresso modesto è una vera calamita. Senza nemmeno pensarci varco la soglia per trovarmi in un piccolo chiostro circondato da un porticato sorretto da scure travi di legno.
Sul cortile svetta un’alta torretta di legno scuro, una struttura molto suggestiva, e, quasi al centro del cortile, si trova un sarcofago di pietra ornato da fiori portati in omaggio.
Purtroppo la chiesa al momento della mia visita era chiusa. Così ho potuto solo osservare alcune fotografie esposte (qui è vietato fare foto e video) a testimonianza del tesoro artistico e culturale che si trova all’interno. Motivo in più per tornare e visitarla.
Scendendo oltre ci si addentra nelle vie più vecchie di Skopje. Sono i vicoli del Bazar che, a detta di tutti, oggi è soltanto un’ombra del grande mercato e fulcro culturale di una città crocevia del Balcani. Perdersi qui sarà un’esperienza piacevole e divertente. Tra le botteghe artigiane e gli scorci caratteristici avrai modo di osservare la varia popolazione cittadina.
Ho amato fin da subito il Vecchio Bazar, con questo suo sapore di logoro quartiere custode della storia locale.
Ci sono tornato per due giorni, per passeggiare tra le vie, parlare con le persone, assaggiare i cibi tipici. Un tuffo sensoriale nel cuore pulsante di Skopje, fino a dove si trova il grande mercato, uno dei più vasti che io abbia visto.
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Il mercato comincia dai banchi che si trovano attorno all’area coperta. Qui si trovano le merci più disparate, dalle semplici attrezzature elettroniche alle cineserie o cianfrusaglie da pochi spiccioli. La parte coperta, invece, ospita il grande mercato alimentare. Un ciclone di profumi e colori, dove trovare e assaggiare le verdure, la frutta e le spezie provenienti da tutta la Macedonia, un paese forse economicamente povero, ma estremamente ricco da questo punto di vista.
Ma l’elenco di cosa vedere a Skopje non finisce qui. Molto altro c’è ancora da scoprire e te l’ho raccontato nel post Visitare Skopje, itinerario a spasso in città tra il vecchio e il nuovo. Se vuoi approfondire ulteriormente puoi consultare il sito www.visitskopje.mk.
CLICCA QUI per vedere la galleria fotografica di Skopje completa
Ciao Gian Luca,
grazie per le preziose informazioni che hai pubblicato.
Prossimamente andrò a Skopje e porterò con me i tuoi suggerimenti 🙂
Se ho bisogno ti contatto 😉
Ciao Alessandra, lieto di esserti stato utile. Se avrai bisogno chiedi pure!
Gian Luca
Davvero un bel reportage Gian Luca. Anche a me Skopje era piaciuta molto.
Grazie Fabio, mi fa piacere che ti piaccia! Di certo Skopje non si lascerà scordare facilmente, ma spero di tornare e gustarmi anche i dintorni! 😀