Dormire in una yurta a Lanzarote, esperienza indimenticabile

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Lanzarote è stata un’isola di sorprese. È una terra dai panorami suggestivi, dove trovare un mare stupendo ma allo stesso tempo molte idee di escursione e sport, oppure dedicarsi alla visita nei tanti borghi e paesi che caratterizzano l’isola. In soli due giorni di full immersion non mi sembra vero di aver visto così tante cose e fatto esperienze che a Lanzarote credevo introvabili, come quella di dormire in una yurta in un eco lodge in cui mi prometto di ritornare: il Lanzarote Retreats.

Hai letto proprio bene, ho detto dormire in una yurta. E se non hai ben presente di cosa stia parlando, in parole semplici la yurta è una tenda tradizionale tipica della Mongolia, un’abitazione usata dai pastori che vivono in stato nomade o semi-nomade nelle vaste praterie dell’entroterra asiatico.

Il giardino della zona comune alla Finca de Arrieta, dormire in una yurta
Il giardino della zona comune alla Finca de Arrieta

Ma cosa ci fa una yurta a Lanzarote?

Le yurte (perché ce ne sono diverse) di Lanzarote sono nate in concomitanza con un progetto molto bello. L’intenzione di Tila e Michelle, originari dei paesi nordici ma emigrati a Lanzarote da oltre 20 anni, è quella di poter dare un’esperienza rurale e ecologica ai viaggiatori che arrivano sull’isola.

Così, nel 2007, nasce Lanzarote Retreats (consulta il link del loro sito, e se li contatti puoi specificare di aver saputo di loro su Viaggia e Scopri per avere un prezzo dedicato). Il progetto cresce rapidamente e oggi dispone anche di un villaggio ecologico situato alla Finca de Arrieta. È un mix tra accampamento fatto di yurte e graziosi alloggi realizzati in pietra locale e materiali naturali che ben si sposano con l’ambiente circostante e che garantiscono un basso impatto ambientale.

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Il cortile di una delle villas disponibili al Lanzarote Retreats, dormire in una yurta
Il cortile di una delle villas disponibili al Lanzarote Retreats

Il Lanzarote Retreats

Il Lanzarote Retreats è per molti versi autosufficiente. Beneficiando del clima caldo e soleggiato di cui l’isola gode, la struttura appoggia l’intero impianto elettrico ad un sistema di pannelli fotovoltaici che riescono a sopperire al fabbisogno delle stanze (tende o abitazioni), agli spazi comuni e caricare una riserva energetica. Il tutto producendo l’energia in modo ecologico.

Anche il calore per scaldare l’acqua è prodotto da un sistema di pannelli, meccanismo molto efficiente che, nel caso gli ospiti riducano gli sprechi, permette di avere acqua calda anche durante la notte.

Sempre in tema di ecologia il Lanzarote Retreats offre ai suoi ospiti la possibilità di noleggiare delle automobili elettriche, caricate con l’energia solare, che si riveleranno ideali per visitare l’isola in autonomia e libertà, come solo un viaggio on the road può fare.

In tema con la ruralità e il contatto con la natura, vicino al sistema di pannelli solari, troverai anche una zona dedicata agli animali dove vengono allevate alcune specie da fattoria. Non pensare male, gli animali qui hanno uno scopo puramente didattico e alcuni pannelli spiegano cosa dare da mangiare e a chi.

Questo permette di ridurre i rifiuti, anche perché gli scarti della frutta, il pane avanzato o i residui di molti alimenti sono un’ottima dieta per il pollame, i maialini o gli asinelli.

Asinello alla Finca de Arrieta, dormire in una yurta
Asinello alla Finca de Arrieta

Dormire in una yurta al Lanzarote Retreats, la nostra esperienza

Il nostro arrivo alla Finca de Arrieta è avvenuto nel tardo pomeriggio. I nostri programmi di visita ci hanno fatto tardare un po’ e quando arriviamo all’eco-lodge non troviamo più nessuno ad aspettarci, ma troviamo un biglietto nell’area comune con un numero telefonico da chiamare.

Mentre ci guardiamo attorno con meraviglia comincio a cercare di contattare il numero. Intanto osservo l’area comune dotata di una cucina, un grande frigo pieno di bibite e una zona dove rilassarsi con dei grandi cuscini in terra e poco distante una zona bimbi con molti giochi in legno colorati.

Mi risponde Michelle che, comprensiva, mi dice di non preoccuparci per il ritardo e di pazientare solo qualche minuto, uno dei suoi figli, Joshua, verrà ad aiutarci. Scopriamo così che la famiglia Braddock abita poco distante, non trascorrono nemmeno 10 minuti che il biondissimo Josh arriva a mostrarci la nostra yurta / camera e a consegnarci le chiavi.

Dormire in una yurta, la camera da letto
Dormire in una yurta, la camera da letto

La nostra camera è un giardino

La camera dove alloggiamo non è il top che si può avere dal Lanzarote Retreats, ma noi siamo felicissimi e scoprire che soggiorneremo in un giardino ci rende euforici.

Varcato il piccolo cancello troviamo alla nostra destra la cucina, sia il piano cottura che il tavolo sono al riparo di una tettoia. Tutto è essenziale, confortevole e favolosamente all’aria aperta. Davanti alla cucina si trova il giardino vero e proprio, con due sdraio, un’amaca, un barbecue per le grigliate e alcune piante tipiche (è un giardino roccioso, c’è sabbia al posto dell’erba).

Un sentiero segnato da pietre più grandi conduce a due stabili: una è la yurta, subito dopo un piccolo gazebo con sedie e tavolo da giardino, mentre l’altra è una casetta di legno con il tetto di canneto. Qui dentro si trova il bagno. La doccia è forse la prima cosa che ho provato, un momento riservato eppure a contatto con la natura, forse grazie al vento che entrando dal canneto del tetto accarezza la pelle bagnata e regala un leggero brivido. Del resto siamo a fine novembre e anche alle Canarie il clima non è caldissimo.

La yurta è la camera da letto, il luogo dove per la prima volta ho potuto dormire in una yurta, elegantemente arredata, sufficientemente isolata (le pareti della yurta sono fatte di tessuto, vari strati di tessuto sovrapposti e costituenti una parete isolante che permette di non avere freddo in inverno e tiene fuori il caldo torrido dell’estate).

Le pareti della yurta sono di colore rosso vivo, gli arredi sono molto spartani ma dal gusto raffinato, fatti di legno o canne di bambù. Sopra il letto è sospesa una rete bianca, una sottile zanzariera a tenda che serve durante la notte per tenere lontani gli insetti. L’ambiente è molto confortevole, come un grande nido che ci stava attendendo, dove non fatichiamo a riposare a fondo.

Il nostro nido alla Finca de Arrieta, dormire in una yurta
Il nostro nido alla Finca de Arrieta

Eco-lodge Lanzarote Retreats

Al mattino ci svegliamo piuttosto presto, giusto in tempo per vedere il Lanzarote Retreats che si sveglia. Sono ancora incredulo di aver potuto dormire in una yurta qui a Lanzarote, ma svegliarmi nella tenda è stato davvero emozionante.

Usciamo in giardino e prepariamo il caffè. Facciamo un giro per familiarizzare un po’ con il villaggio e scopriamo, oltre ad alcune yurte come la nostra, anche altre yurte più grandi e una davvero enorme. Non posso non domandarmi quanto possano essere belle all’interno, ma mi accontento di vedere i loro giardini e l’allestimento della cucina e degli altri ambienti.

La zona comune con la luce del giorno è davvero bella. Oltre alla cucina e la zona relax scopriamo numerosi divani coperti nel giardino e due piscine, una per gli adulti e una per i bambini. Percorrendo un sentiero è anche possibile raggiungere la spiaggia.

Honesty Shop alla Finca de Arrieta, dormire in una yurta
Honesty Shop alla Finca de Arrieta

La filosofia dell’onestà

Poco più in la troviamo un piccolo shop a self service e una zona dedicata ai massaggi. Anche in un contesto così semplice non manca la possibilità di viziarsi prendendosi cura di se stessi.

Ciò che maggiormente ci colpisce è che tutti i punti vendita, anche il negozio di souvenirs, sono basati sul principio dell’onestà. In pratica non ci sono addetti alle vendite o commessi che controllino, ogni articolo ha indicato il prezzo e in ogni punto vendita si trova un salvadanaio o un contenitore in cui lasciare il denaro… e tutto sembra funzionare alla perfezione. Per permettere un controllo della merce è messa a disposizione una lista dove indicare che cosa viene prelevato, la camera e il nome di chi fa l’acquisto.

Insomma tutto sembra regolato da un perfetto equilibrio basato su onestà e fiducia, e questo ci piace. È una sensazione che ci fa sentire liberi di essere corretti, cosa che spesso gli italiani faticano ad immaginare.

Purtroppo trascorriamo solo poche ore a godere delle comodità del Lanzarote Retreats, ben presto la favola finisce e noi dobbiamo ripartire. La Finca de Arrieta però ci ha conquistati, dormire in una yurta è stato emozionante, e non mancheremo di tornare quando ritorneremo a Lanzarote.

La zona relax in comune alla Finca de Arrieta, dormire in una yurta
La zona relax in comune alla Finca de Arrieta

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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 623 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

2 Commenti

    • Che bello, siamo felici di esserti d’ispirazione, dormire in una yurta è stata una delle esperienze più incredibili dell’isola, sopratutto perché tutto l’eco-lodge è sostenibile e autosufficiente. Insomma, divertimento + rispetto per l’ambiente e per le persone! 🙂

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