Sempre pronto a vivere nuove esperienze di viaggio e sperimentare nuovi modi per conoscere le realtà che si incontrano viaggiando, ho accettato l’invito ad aggregarmi a una delegazione di persone che, partendo dalla provincia di Biella, mi ha accompagnato in Francia per vivere un legame tra paesi gemellati che dura ormai da oltre 30 anni.
Durante un piccolo tour di cinque giorni tra Lentigny, Villerest e Roanne, tre località che sorgono lungo il corso della Loira e la cui realtà è strettamente legata al corso d’acqua, abbiamo vissuto a stretto contatto con le famiglie francesi che ci hanno ospitato nelle loro case.
L’esperienza vissuta è stata sensazionale. Quest’anno un ulteriore elemento si è aggiunto a far da legante tra le realtà di questi comuni ‘legati’ tra loro nonostante i circa 600 Km che li separano. Sto parlando dell’acqua, elemento al quale è stata dedicata una conferenza europea dal nome ‘E@U: notre avenir. Le point de vue des citoyens‘. Un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della programmazione ‘Europa per i cittadini‘.
Ma procediamo per gradi, ecco il resoconto di questa magnifica avventura.
Partenza verso la Francia
Partiamo in direzione Lentigny un mercoledì mattina molto presto. Il gruppo è numeroso e, vista la scarsa conoscenza, i primi minuti sono caratterizzati da un leggero imbarazzo. I partecipanti ci osservano, si domandano chi siano questi due tizi con smartphone alla mano, ma nessuno ha l’ardore di rivolgerci apertamente la domanda.
Siamo a Benna, piccolo paese della provincia di Biella. Da oltre 30 anni, Benna è gemellato con il comune di Lentigny, nella regione del Rhone-Alpes, in Francia.
Dopo una sosta a Cerrione ripartiamo più numerosi. Da qui si unisce un altro gruppetto di persone e subito capiamo, dai toni allegri delle voci, che tra i componenti di questo grande gruppo scorrono entusiasmo e gioia.
Anche Cerrione è gemellato con un comune francese. Si chiama Villerest e dista pochi chilometri da Lentigny. Anche in questo caso il legame vive da parecchi anni e mi riscopro felice di sentire i discorsi che parlano di anni di amicizia, scambi e fratellanza. Le famiglie in Francia sembrano essere un’espansione della nostre famiglie biellesi.
Lo spirito di unione cresce, anche noi cominciamo a socializzare e alcuni ci osservano incuriositi. Spieghiamo allora che siamo blogger e ci siamo uniti alla comitiva per vivere e raccontare il gemellaggio che è ormai divenuto un forte collegamento tra il Biellese e l’Europa.
Il viaggio in bus dura circa sei ore, passate a sonnecchiare, a chiacchierare e osservare dal vetro il panorama d’oltralpe che cambia. Dai monti alle colline, fino alla città di Lione e poi ancora oltre, per 70 Km fino a arrivare a Lentigny.
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L’arrivo a Lentigny, uno dei paesi gemellati
Basta che il pullman si fermi nella piccola piazza perché gli animi assonnati dal lungo viaggio riprendano il fermento. A terra ci sono molte persone in attesa, alcuni hanno già riconosciuto gli amici italiani e alzano le mani in segno di saluto.
Le voci dei nostri compagni cominciano a essere incrinate dall’emozione. Si aprono le porte e l’incontro con gli amici francesi è un tripudio di sentimenti e risate, baci e abbracci, e non manca qualche lacrima. La grande famiglia si è riunita anche quest’anno e, anche se alcuni di noi non sanno il francese e gli ospiti non sanno l’italiano, ci si parla e ci si intende alla perfezione.
Ad aspettarci qui troviamo anche la delegazione di Storrington (Gran Bretagna). Storrington è gemellato con Cerrione e si è unito a quest’incontro che ci mostra un’Europa priva di confini interni. Il legame umano è più forte di qualsiasi differenza culturale o linguistica.
Nella confusione del momento conosciamo anche Annie, la nostra ‘mamma’ francese. Lei e suo marito Xavier ci ospiteranno a casa loro, una dimora deliziosa che ricorderò sempre con piacere e riconoscenza.
Dopo i saluti ufficiali, come se fossimo arrivati a casa, ognuno si allontana con la propria ‘famiglia’ per andare a posare i bagagli. L’appuntamento è per la sera, a Lentigny ci attende la cena di benvenuto.
Un viaggio segnato dall’acqua
Quest’anno l’unione che accomuna i cinque comuni riunitisi a Lentigny viene arricchita da un nuovo elemento comune. Non è solo per un fattore meteorologico che parlo di acqua, ma l’acqua è proprio la risorsa comune che rende ancora più intensa la sensazione di comunità del gemellaggio.
Un viaggio di piacere, ma allo stesso tempo molto costruttivo e informativo, durante il quale l’acqua è stata coprotagonista grazie alle visite sul territorio e alla conferenza ad essa dedicata.
Questo è quindi solo un nuovo punto in comune in questo gemellaggio, la cui storia è ben più lunga e che, tengono a precisare i cittadini dei comuni, esisteva già prima che l’acqua lo rafforzasse ancora di più.
Il progetto ha inoltre coinvolto le scuole dei paesi gemellati i cui ragazzi hanno realizzato disegni che descrivono i vari stati dell’acqua e ben rendono l’idea che i giovani hanno a riguardo di questo elemento, bene prezioso in tutto il mondo.
E@U: notre avenir
La conferenza sull’acqua non è certo stato uno dei momenti più divertenti del viaggio, ma senza dubbio è stato quello più importante per capire come l’acqua accomuni i cinque comuni coinvolti in questa fratellanza.
Presieduta da René Fessy, giornalista e blogger, la conferenza ha dato parola a diverse personalità che si adoperano, ognuna nella sua realtà, per gestire, tutelare o sfruttare le risorse idriche.
Prima di tutti a prendere la parola è stata Gabriella Bigatti. Lei è il personaggio cuore del gemellaggio, europrogettista che si impegna a creare e sviluppare i legami tra le popolazioni individuandone i punti in comune e dando via a una collaborazione reciproca.
L’esperienza di Villerest
Successivamente si sono alternati i protagonisti del gemellaggio. In primis Natalie Sarles, vicesindaco di Villerest, cittadina dove si trova l’omonima diga che crea uno sbarramento sul corso della Loira. Il Barrage de Villerest ha prevalentemente una funzione di regolazione dei livelli. Il lago artificiale lungo 34 Km che si è formato grazie alla diga permette di proteggere le località più a valle da improvvise inondazioni, eventi piuttosto frequenti in passato.
La produzione di energia elettrica non è, quindi, lo scopo principale di una diga. O meglio non di tutte le dighe. Come dimostrano altri due sbarramenti visitati il Barrage de Chartrain e il Barrage de Rouchain, nel territorio del comune di Renaison, che distribuiscono acqua potabile ai comuni intorno a Roanne.
L’acqua e Cerrione
Prende la parola poi Anna Maria Zerbola, sindaco del comune di Cerrione. In tema di acqua potabile porta a testimonianza l’esperienza vissuta sul territorio biellese, nelle frazioni di Vergnasco e di Magnonevolo, di competenza di Cerrione, dove sono state installate due ‘Case dell’Acqua‘.
Il progetto è quello di aumentare il numero di queste strutture che distribuiscono acqua potabile purificata ai cittadini (sia naturale che frizzante). Questo permette agli utenti un risparmio in termini economici, visto il basso costo dell’acqua, e ha un impatto altamente ecologico in quanto impiega bottiglie di vetro riutilizzabili permettendo un risparmio spropositato di bottiglie di plastica.
Benna e Storrington tra prevenzione e emergenze
Nel pomeriggio, dopo una pausa per il pranzo, riprende il discorso Mauro Nicoli, sindaco di Benna. Egli espone il progetto, attuato sul territorio bennese, delle vasche di laminazione. Le vasche di laminazione sono dei bacini artificiali che hanno funzione di contenimento delle acque piovane al fine di evitare allagamenti e, qualora si accumulasse acqua in eccesso, permettono di farla defluire tramite dei canali verso i grandi corsi d’acqua (di questo ho già parlato in ‘Benna, dalla natura il legame con l’acqua‘).
In conclusione ascoltiamo la testimonianza di Jennifer Goddard, Presidente del Comitato di Gemellaggio di Storrington. In base alla loro esperienza ancora nessun intervento è stato realizzato a salvaguardia dei territori limitrofi ai corsi d’acqua. La stessa Storrington sta ancora ospitando delle persone evacuate da zone alluvionate e il sentimento comune è che occorra provvedere al più presto per difendersi in caso di necessità.
Firma del Patto di Fratellanza tra i paesi gemellati
Nel tardo pomeriggio la conferenza termina. Ci concediamo una pausa, ma alla sera siamo attesi ancora a Roanne nel padiglione, dove la platea si è ora trasformata in un grande palco al livello del pubblico.
Quattro ragazzi di Cerrione sono stati scelti come ambasciatori per reggere le bandiere delle nazioni presenti, seguiti dai cori dei rispettivi connazionali. La serata si apre con il suono degli inni nazionali mentre le bandiere vengono sollevate: Italia, Francia, Regno Unito e infine Europa, la nostra unica grande nazione.
Al termine degli inni si presentano i rappresentanti dei cinque comuni: Anna Maria Zerbola (Sindaco di Cerrione), Mauro Nicoli (Sindaco di Benna), Bernard Sainrat (Sindaco di Lentigny), Christelle Lattat (Presidente del Comitato di Gemellaggio di Villerest) e Jennifer Goddard (Presidente del Comitato di Gemellaggio di Storrington).
Dopo uno scambio di convenevoli, alla presenza di Jean-Claude Frécon, Senatore della Loira, viene data lettura al Patto di Fratellanza, successivamente firmato dai rappresentanti attorno ad una tavola rotonda.
Un lungo applauso sancisce il rinnovo del gemellaggio ora ancora più forte grazie a un grande legame di amicizia.
La musica delle ghironde ci accompagna per l’aperitivo che precede una cena con tutte le personalità importanti intervenute durante la giornata. È uno di quei momenti in cui comprendi che i confini tra gli stati sono solo immaginari, perché li – Italia, Francia e Regno Unito – ci siamo sentiti tutti fratelli in una grande famiglia.
Maggiori informazioni e materiale riguardante la conferenza dei paesi gemellati sono disponibili sui siti internet dei comuni di Benna e Cerrione.
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