Un viaggio a Firenze è sempre un viaggio spettacolare. Come forse avrai capito (se mi hai seguito sui miei canali social) Firenze è una città che io amo profondamente, uno di quei posti dove, quando arrivo, mi sento come se fossi a casa, anche se, prima di ora, non ero mai uscito dai percorsi tradizionali per scoprire la Firenze insolita.
Sopratutto se stai organizzando il tuo primo viaggio a Firenze non potrai fare a meno di restare incantato dallo splendore di Piazza Duomo, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore è un’opera artistica che comprende architettura, scultura, pittura, destrezza artigiana e costituisce un’apoteosi eccellente di elementi che la rendono unica al mondo. A pochi passi il Battistero riesce a meravigliare per la sua cromia, ma anche e sopratutto per la ricchezza dei portali, abbelliti con quadranti in oro sagomato a raccontare i passi della Bibbia.
Ma non solo l’arte sacra riesce a stupire a Firenze, la piazza adiacente, Piazza della Signoria, è un elegante salotto su cui domina il Palazzo Vecchio, antica fortezza e oggi sede del municipio.
Qui si intravede una riproduzione del David di Michelangelo, posto quasi a dare il benvenuto al vicino Museo degli Uffizi. Da qui poi si prosegue verso l’Arno per fotografarne i panorami e fare due passi sul celebre Ponte Vecchio.
Insomma, questo è, a grandi linee, l’itinerario tipo che un turista compie a Firenze. Qualcuno decide di camminare un po’ di più e salire a Piazzale Michelangelo per vedere il panorama dall’alto, ma pochi escono da questo percorso, un po’ per questione di tempo, un po’ perché ignorano che molto altro c’è da scoprire se si va a cercare la Firenze insolita.
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Firenze insolita, itinerario Oltrarno
Ho potuto scoprire la Firenze insolita durante il mio ultimo viaggio a Firenze organizzato da Destination Florence, l’ente del turismo locale, e grazie alla guida di Exclusive Connection Tours, un tour operator che organizza visite guidate nel capoluogo toscano cercando di farti scoprire il volto autentico della città.
L’intero itinerario si può svolgere tranquillamente a piedi e senza particolari difficoltà. Partendo da lungofiume ci si addentra nei quartieri d’Oltrarno, quartieri storici e molto caratteristici, testimoni di un’architettura interessante e custodi di scorci che lasciano a bocca aperta.
Proseguendo verso San Nicolò si intravedono scorci meno noti lungo il fiume, sul lato opposto, mentre sul nostro lato, di tanto in tanto, fa capolino qualche piccolo monumento, come in Piazza Nicola Demidoff, da cui parte precisamente il nostro tour.
Ben presto ci rendiamo conto che la Firenze insolita che si può vedere qui c’entra poco con i palazzi e le grandi opere, ma qui tra le vie di San Nicolò sono nati alcuni artisti moderni davvero geniali.
Stiamo parlando di street art, arte vera non fatta per imbrattare i muri, ma per stuzzicare la fantasia, suscitare un sorriso e trasmettere emozioni.
Blub, l’arte sa nuotare
Forse non è subito comprensibile il significato di un’opera di Blub, i cui ‘dipinti’ sono ormai noti come “l’arte sa nuotare” per via dei personaggi tratti da opere classiche e raffigurati sott’acqua o indossanti maschere da sub. Se ne trovano ormai molti, sono realizzati su superfici che non danneggino il muro, come sportelli o pannelli, spesso è difficile sapere se siano originali, ma questo non sembra turbare gli artisti di strada.
Così, mentre passeggi puoi incontrare Leonardo Da Vinci che ti osserva, oppure i Duchi di Urbino di Piero della Francesca, o anche Dante Alighieri (per dirne alcuni) mentre indossano una maschera da sub immersi nell’acqua. Insomma, forse significa che siamo con l’acqua alla gola? O magari che l’arte è fatta per stupire? Di certo gli artisti di strada fiorentini in questo sono bravi, coraggiosi inseminatori degli angoli della città.
Alcuni disegni di Blub, o a lui ispirati, si trovano anche all’interno dei locali, come sulle pareti di una piccola taverna, oppure su tela nell’atelier di Carla Bruttini, divenuta nota per aver dipinto le sciamane e per l’espressività dei suoi colori.
Exit/Enter
Un altro artista che si trova frequentemente è Exit/Enter, creatore di disegni semplici e lineari, disegni che coinvolgono le emozioni, spesso composti da due sagome umane collegate da un cuore o dal colore rosso che sembra quasi un flusso visibile di sentimenti.
Exit/Enter compare inaspettato agli angoli delle vie, fatto di leggerezza, di cuori e palloncini che conferiscono dinamicità agli scorci talvolta un po’ trasandati delle vie appena fuori dal centro storico.
Un artista che afferma di sentire stretta la dimensione limitata della tela e decide così di disegnare le proprie emozioni sulle superfici infinite dei muri.
Clet Abrahams
Artista geniale e ormai adottato dalla città di Firenze è Clet Abrahams, britannico di origine ma stabilitosi ormai a San Nicolò, dove si trova anche il suo studio e punto vendita, dove trovare adesivi, spille, magneti, sculture, e gadget che si ispirano alla sua arte un po’ folle ma sbalorditiva.
Tra le opere più famose di Clet si ricordano i segnali stradali modificati e resi simpatici, pur conservando il potere comunicativo e la segnaletica originale. In essi si può leggere un aperta accusa ai limiti della società civile, spesso condizionata da pregiudizi, regole e apparenze.
Indubbiamente l’arte di Clet lo ha ormai reso un artista di fama internazionale, personaggio che non smette di stupire.
Gioielli di Alessandro Dari
Altra forma di arte, indubbiamente particolare e coinvolgente, è quella creata dall’orefice artigiano Alessandro Dari, nella cui bottega puoi trovare le forme più strane che un gioiello possa avere.
Non solo anelli bizzarri e dalla foggia monumentale, ma anche oggetti tanto strani da trasmettere un senso di inquietudine.
Aggirarmi tra questi cimeli mi fa sentire calato nelle atmosfere di The Game of Thrones, oppure in una di quelle bizzarre botteghe di Hogsmeade, il villaggio abitato da maghi visitato da Harry Potter durante la sua residenza a Hogwarts.
Insomma osservare coralli metallici da cui spuntano unicorni immersi nell’acqua che riempie un casco da palombaro, oppure restare ipnotizzato da innumerevoli ingranaggi che oscillano e ticchettano nella cassa di vetro che protegge l’orologio più strano mai visto, o ancora seguire con lo sguardo l’oscillare dei pendoli, il colore delle ampolle o la rotazione di una bussola impazzita. Tutto questo ha qualcosa di surreale che ti consiglio di venire a vedere.
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Dove mangiare in Oltrarno
Passeggiando tra le vie d’Oltrarno, complici i profumi che arrivano da ristoranti, panetterie e pasticcerie, è impossibile che non ti venga un po’ di languorino.
Per una sosta durante il cammino puoi affidarti a locali come il Forno Pierguidi, panetteria e pasticceria tradizionale dove sorseggiare un buon vinello accompagnato da affettati, schiacciata e il pan di ramerino, una pagnottella aromatizzata al rosmarino e coperta da una leggera glassa dolce (mi è piaciuta un sacco).
Lungo via dello Sprone, invece, puoi assaggiare una specialità tutta toscana. Squisite polpette di lampredotto che vengono servite con cartoccio da passeggio, ottime se accompagnate da una buona bottiglia di Morellino, dall’Osteria Tripperia Il Magazzino, ottima sosta anche come aperitivo per stuzzicare l’appetito.
Se invece stai cercando un luogo per fare un pranzo davvero eccellente, allora puoi proseguire fino a Piazza Santo Spirito dove, proprio davanti all’omonima basilica, si trova il Ristorante Borgo Antico.
I gestori di questo ristorante sono proprietari anche di un relais poco fuori Firenze e si riforniscono da aziende agricole che garantiscono un’ottima scelta di vini. Il nostro pranzo comincia con un prosecco come aperitivo affiancato a ottima schiacciata e olive nere. A seguire si aggiunge un abbondante tagliere di affettati e formaggi assortiti guarnito con crostini al tartufo.
Si prosegue con un assortimento di pesce misto (crostacei e molluschi prevalentemente) accompagnato dal vino bianco fresco e gradevole, mentre il primo è un tris di pasta lunga, penne e risotto che ho molto apprezzato. Tutto accompagnato dal vino rosso D’Amare, una bella sorpresa a tavola.
Bizzarra è stata la chiusura con la pizza che ben si sposa al pregiato vino Diadema, un rosso cristallino e affilato al palato che riesce a stimolare tutti i sensi del gusto.
Insomma un Oltrarno che riesce a stupire non solo per i luoghi ma anche per la cucina. Una Firenze insolita che spesso viene ignorata dal turista, ma che può regalare molte sorprese inaspettate. Come la porta che da accesso a quello che oggi è sede di un circolo, ma un tempo fu il luogo dove nacque la band dei Litfiba, praticamente un tempio per tutti gli amanti del rock italiano degli anni ’90.
E tu conosci questa faccia di Firenze? Oppure stai già progettando di tornare in Toscana per perderti tra i vicoli d’Oltrarno?
Belli questi suggerimenti, anch’io amo Firenze e un weekend ogni paio d’anni me lo faccio, sicuramente andrò a cercare ciò che hai descritto. Grazie
Ciao Luisa e grazie del tuo commento. Firenze è una città che riesce sempre a stregarmi, vorrei tornarci più spesso, ma anche io quando posso non rinuncio a rivederla. 🙂