In provincia di Padova si trovano importanti realtà che hanno fatto la storia, molte di esse oggi sono importanti aziende agricole e sono passate attraverso varie trasformazioni nel corso dei secoli, ma un luogo dove ancora si trova la grande magnificenza del passato è di certo il Dominio di Bagnoli.
Non sono solito alle citazioni, ma questi pochi versi del Pastò, dedicati a questo territorio, ben rendono l’idea della bellezza e dell’imponenza che si avverte passeggiando nei vasti terreni o nel giardino della storica villa. Un tempo essa è appartenuta alla famiglia Widman e venne acquistata nel 1917 dalla famiglia Borletti che ne è l’attuale proprietaria.
La storia del Dominio di Bagnoli
Il Dominio di Bagnoli trova le sue radici in tempi antichi. Intorno all’anno 1000, in realtà un po’ prima, venne fondato proprio qui, a quel tempo territorio dello Stato della Chiesa, un monastero ad opera di volenterosi monaci benedettini.
I confratelli, con impegno e lavoro duro, riuscirono a bonificare i terreni, un tempo non adatti alla coltivazione, dando vita a una tradizione agricola secolare, capace di sfidare i secoli per giungere a noi pressoché integra nei suoi possedimenti.
Acquistato dallo Stato Pontificio nel 1656 dalla famiglia Widman, una dinastia di conti di alto lignaggio, il Dominio di Bagnoli venne impreziosito con la costruzione di un vasto complesso architettonico che oggi è considerato monumento nazionale.
Al suo interno venne creata la lussuosa villa che comprendeva anche un teatro, una chiesa, diversi palazzi, vaste cantine e granai. La famiglia Widman promosse inoltre numerosi eventi mondani a Bagnoli, tanto da attirare grandi personalità, artisti e nobili veneziani per cui divenne un importante punto di riferimento.
Questa è, in sintesi, la storia di questo luogo che, ancora oggi, rappresenta un punto d’incontro tra agricoltura, enogastronomia, natura, arte, tradizione e cultura.
Visita al Dominio di Bagnoli
Basta accedere al vasto cortile principale per comprendere la grandezza di questa azienda agricola, anche se definirla solamente un’azienda agricola pare riduttivo.
Grandi caseggiati e capannoni si affacciano sul piazzale dal quale si può accedere alle cantine, agli antichi magazzini, al parco della villa oppure alle immense distese di vigneti, campi coltivati a semina e boschi che ricoprono gli oltre 600 ettari di terreno del Dominio di Bagnoli.
Accolti da una guida veniamo accompagnati alla scoperta di ciò che il Dominio di Bagnoli offre, a partire da una rapida visita alla villa di cui si possono vedere soltanto alcune sale all’ingresso. Se ne avrai l’occasione, ti consiglio di affacciarti dalla balconata al piano superiore per avere una visuale più ampia dei giardini e della proprietà che si perde a vista d’occhio.
Di certo merita tantissimo passeggiare nei vialetti del giardino, il Brolo Piccolo, fiancheggiati da grandi vasi di limoni e agrumi, disseminati qua. Inoltre le statue mostrano con fascino i segni del tempo e, percorrendo lungo il perimetro i sentieri, si raggiunge una sezione, di certo ancor più caratteristica del parco, chiamata il Teatro.
Se ti chiedi come mai questo nome, ti basterà osservare poche statue per capirne il motivo, le sculture infatti, sebbene possano apparire simili a quelle dalle fattezze classiche del resto del parco, rappresentano i diversi personaggi che comparivano nelle opere teatrali tanto in voga nei secoli passati.
Si distinguono quindi personaggi quali la dama, la cortigiana, il giullare, il gendarme o il servo e il bello di questo set teatrale è che in primavera, in coincidenza con alcuni eventi importanti alla villa, le statue prendono vita, recitando, nei ‘Sons et Lumieres‘, ognuna una parte nel copione di commedie goldoniane in dialetto veneto.
Il Brolo Grando del Dominio di Bagnoli
Uscendo da questa sezione più piccola di giardino si accede al Brolo Grando, recintato da mura medievali e distribuito su 20 ettari di superficie. In esso trovano dimora molteplici nicchie ecologiche e si possono trovare numerose specie di avifauna che qui nidificano e si riproducono.
Questo è anche il luogo in cui gli agronomi coltivano e preservano 30 tipi di vitigni autoctoni coltivati con tecniche storiche tramandate nel tempo. La tipologia che più trova applicazioni è quella del Friularo, un vitigno padovano che rappresenta la tradizione enologica veneta.
Parte del Dominio di Bagnoli è adibito anche a agriturismo, vi si trovano infatti tre appartamenti immersi nel verde e affacciati ai filari dei vigneti, una sistemazione esclusiva per un massimo di 12 ospiti.
Sempre parte dell’agriturismo è la sala da pranzo, che può ospitare fino a 80 persone. Qui la cucina, gestita dai dipendenti dell’azienda, propone piatti della cucina padovana realizzati con materie prime coltivate nel Dominio di Bagnoli.
Anche la carne proviene dagli allevamenti interni che ospitano oltre 2.000 capi all’anno, nutriti con alimenti autoprodotti per garantire una più sicura tracciabilità. Nei giardini del Dominio di Bagnoli è inoltre possibile incontrare le belle galline padovane, una varietà originaria di questa zona d’Italia.
Magazzini e Cantine
L’ultima parte visitata è stata quella dei magazzini, ampi locali oggi restaurati e recuperati, realizzati da spazi in cui un tempo si trovavano le celle dei monaci. Questi spazi possono essere affittati come location per catering, eventi e ricevimenti, sopratutto se per gruppi numerosi considerata l’abbondante capienza.
Le cantine sono una delle parti più suggestive del Dominio di Bagnoli, sono ancora le stesse realizzate dai monaci benedettini, e negli anni non sono mai stati necessari numerosi interventi di manutenzione e restauro. La famiglia Borletti si è prodigata per mantenere il più inalterato possibile l’aspetto originario di questi locali.
Attualmente qui vengono conservate le botti di vino in attesa di essere imbottigliato e, in una sezione appositamente adibita, si trova l’enoteca dove è possibile acquistare i vini qui prodotti.
Per concludere la nostra visita ci è stata offerta una degustazione di vini. I sapori del vitigno Friularo, acidulo e aromatico, sono una delizia del gusto. Questa particolare fragranza ci è stata proposta sia con dei vini rossi che con dei vini vinificati bianchi e, in ogni caso, ha presentato un tono corposo e un bouquet molto gradevole.
Per la bellezza del luogo, il fascino della natura, la buona cucina e il buon vino, c’è sempre una buona ragione per visitare il Dominio di Bagnoli, se poi apprezzi più di uno di questi motivi allora direi che non puoi assolutamente perdertelo.
Per informazioni: www.ildominiodibagnoli.it
Oppure puoi scrivere una mail a: agriturismo@ildominiodibagnoli.it
Questa è solo una delle bellezze da scoprire della provincia di Padova.
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