Fuerteventura è conosciuta in tutto il mondo come l’isola dell’eterna primavera e, sebbene sia forse la più desolata tra le sette isole dell’arcipelago delle Canarie, offre spunti di visita che vanno oltre la semplice vacanza al mare (che qui pare essere bello quasi tutto l’anno).
Di rientro da un viaggio che mi ha permesso di visitare l’isola per cinque giorni, l’unica cosa che forse mi è mancata è stato proprio un tuffo nell’oceano. Chiamala sfortuna, ma le giornate trascorse a Fuerteventura (era la fine di novembre) sono state segnate da un cielo nuvolo e variabile che non ci ha risparmiato neanche da qualche goccia di pioggia.
Il forte vento, che ci ha dato tregua solo l’ultimo giorno, era decisamente freddo rispetto alla norma e, anche quando il sole ha fatto capolino per darci un saluto, le onde erano troppo alte per permetterci di godere del mare.
Ma se stai pensando che con questa premessa tutta la vacanza sia compromessa, sappi che esistono molte cose che si possono fare per godere la parte autentica dell’isola, quella meno turistica e lontana dalle coste assediate dalla massa dei turisti. Corralejo e Caleta de Fuste sono le zone più snaturate e frequentate.
Qualsiasi sia la zona di Fuerteventura che sceglierai come base avrai l’imbarazzo della scelta sul luogo in cui soggiornare. Cerca i B&B e hotel a Fuerteventura per valutare le opzioni e prenotare online quella che fa al caso tuo.
Organizzare un viaggio a Fuerteventura
La prima cosa da fare per organizzare un viaggio a Fuerteventura è trovare il giusto volo. Per fortuna le compagnie low cost ci vengono in aiuto, sono sempre di più le tratte e le proposte tra cui scegliere, ma occorre sempre fare bene i calcoli e verificare che il costo sia effettivamente conveniente.
Il mio consiglio è di cercare i voli dall’Italia per Fuerteventura su un buon sito comparatore, in questo modo puoi valutare i costi, gli orari e simulare il prezzi finale con le varie opzioni di volo proposte.
Se viaggi in modo indipendente, e lo consiglio vivamente, potrai organizzare la visita dell’isola in modo pratico e flessibile noleggiando un’auto. Le compagnie a disposizione sono diverse e i prezzi variano molto in base al tipo di veicolo che desideri.
Tieni bene a mente di avere una copertura assicurativa totale (la puoi stipulare al momento del noleggio), è un piccolo investimento che ti farà vivere in modo più spensierato il viaggio sull’isola evitando di rovinare la tua avventura nel caso anche solo di un banale graffio sulla fiancata (basta quello per dover sborsare oltre 300€ più la franchigia, nel caso di sola assicurazione parziale).
Noi, dopo aver cercato attentamente, abbiamo noleggiato un’auto al costo medio di 26€ al giorno tutto compreso, ottimo compromesso.
Attenzione: evita di percorrere strade sterrate se non hai il fuoristrada, ma ti spiegherò in seguito il perché.
Nel caso non volessi guidare, per spostarti sull’isola puoi anche riservare un servizio transfer a Fuerteventura. Spesso sono servizi che accompagnano dall’hotel all’aeroporto o viceversa, ma si può chiedere di essere accompagnati ovunque sull’isola.
Infine, per tutelarti da ogni imprevisto e partire con serenità, ti consiglio di acquistare un’assicurazione viaggio. Dai uno sguardo alle polizze viaggio Heymondo, per i nostri lettori è anche riservato uno sconto del 10%.
Itinerari di visita a Fuerteventura
Fuerteventura è servita da un’efficiente servizio di bus pubblici, essi sono un’ottima alternativa se non hai voglia di guidare. Tieni presente, però, che in questo modo alcune zone dell’isola ti saranno precluse.
L’auto consente di arrivare praticamente ovunque e le rotte più battute dai turisti sono quelle lungo le coste a nord. Specialmente nella zona del Parco Naturale di Corralejo, dove le alte dune bianche si susseguono fino al mare dando origine a lunghe spiagge color del miele. Luogo ideale per la tintarella, il relax e il windsurf.
Gli amanti degli sport acquatici non faticheranno a trovare un luogo adatto. Ovunque è possibile surfare, fare kite, vela o qualsiasi altra attività che mixi il vento e il mare: Fuerteventura è ufficialmente l’isola dei surfisti!
Un buon modo per scoprire l’isola in modo divertente e avventuroso è partecipare al tour in dune buggy a Fuerteventura, un’esperienza che ti porterà alla scoperta delle zone più emozionanti. Oppure partecipare al jeep safari di Fuerteventura alla scoperta della parte settentrionale dell’isola.
Dal porto di Corralejo è possibile imbarcarsi per Isla de Lobos, parco naturale incontaminato, oppure verso la vicina Lanzarote.
Qui di seguito ti lascio qualche link utile per prenotare online biglietti o esperienze da vivere in questa zona:
Oltrepassando Corralejo e puntando verso ovest si raggiunge la costa di Cotillo, caratterizzata da spiagge più piccole e ventose. Qui si trovano anche alcune piscine naturali, prodotte dalle scogliere, nelle quali è possibile fare il bagno oppure fare pratica con il kite surf. Molto spesso qui si vedono, infatti, gli istruttori dare lezione ai principianti.
Puerto del Rosario
Puerto del Rosario è la capitale di Fuerteventura. È una cittadina piuttosto moderna che ha preso il posto della più antica capitale Betancuria.
Puerto del Rosario è una cittadina vivace e in crescita, che sta scoprendo ora la propria vocazione turistica. Negli ultimi tempi sono state rivalutate molte zone che un tempo erano a carattere industriale. Sono stati creati spazi a misura d’uomo che ne rendono piacevole la visita.
Oltre alla via pedonale in centro, non perderti una passeggiata sul lungomare e cerca il Parque Escultorico, monumento cittadino. A lasciarti a bocca aperta saranno inoltre i molti murales che, all’improvviso dietro l’angolo, rallegrano con colori dirompenti anche gli angoli meno significativi della capitale.
Alla scoperta del sud di Fuerteventura
Se il nord è prerogativa dei turisti da spiaggia, il sud, più selvaggio e ‘lontano’ (sempre che su un’isola le distanze possano definirsi tali) ha da offrire atmosfere suggestive e fuori dal mondo.
La strada che scende verso sud attraversa paesaggi desolati e collinari. Tra di essi troverai piccoli villaggi, realtà rurali e alcuni allevamenti di capre con annesso caseificio: assaggia i formaggi di capra, in tutta l’isola sono deliziosi.
Oltrepassata Caleta de Fuste, animata e giovane zona turistica, scendendo verso sud, le spiagge si fanno scure e più tranquille. Lungo la costa è sufficiente lasciarsi ispirare e seguire una delle molte stradine che lasciano la strada per raggiungere angoli spesso magici sull’oceano.
Il modo più romantico e sicuramente emozionante per scoprire questo tratto di costa è quello di partecipare all’escursione in catamarano da Caleta de Fuste. Dai uno sguardo all’itinerario e prenotalo online, se ti piace.
Nelle vicinanze di Gran Tarajal (ti consiglio di passare verso il tramonto) cerca le indicazioni per il Faro di Entellada, il faro più alto in quota dell’isola. È un luogo pazzesco da cui osservare un panorama unico sul mare che si tinge di rosso verso il finire del giorno.
Più a sud si trova ancora Tarajalejo, tranquillo paesino sul mare con una spiaggia nera e tranquilla. Mentre a pochi chilometri, a La Lajita, si trova il parco/riserva naturale Oasi Park, ma di questo luogo ho parlato in un articolo specifico perché merita un discorso approfondito (molti lo considerano erroneamente un semplice zoo).
La strada verso sud prosegue ancora fino a Morro Jable, ultima cittadina dove l’asfalto finisce, ma dove non finisce l’avventura.
In 4×4 a Fuerteventura
La strada che prosegue oltre Morro Jable è sterrata, una pista battuta, in buone condizioni, dove teoricamente sarebbe possibile viaggiare anche con un’auto normale.
Tuttavia occorre fare attenzione, le strade sterrate sono percorribili solo con mezzi 4×4 fuoristrada. Qualsiasi danno o problema in cui ci si imbatta lungo questi percorsi con auto normali NON è coperto dall’assicurazione.
Noi stessi siamo stati tentati di raggiungere il Faro di Punta Jandia con la nostra Fiat 500, ma abbiamo preferito non rischiare e noleggiare per un giorno un fuoristrada Wrangler (circa 80€/giorno) che avesse un’assicurazione adatta.
Lungo il percorso abbiamo inoltre incrociato alcune auto che hanno subito danni a causa di pietre o grosse buche lungo la strada, per non parlare delle due auto che si sono tamponate…
In questi casi non solo non si è assicurati, ma il soccorso stradale interviene solo in alcuni orari, fuori dai quali è necessario pagare di tasca propria l’intervento con un impatto decisamente pesante sul portafoglio.
In fuoristrada lascia quindi l’asfalto e avventurati verso sud. Dopo alcuni chilometri, lasciato Morro Jable, si trova un bivio. Svoltando a sinistra si raggiunge il Faro di Jandia che merita una visita (è un luogo molto romantico). Verso destra si prosegue raggiungendo il lato ovest dell’isola. Oltrepassato il mirador più sensazionale di Fuerteventura si scende fino a Cofete, un luogo magico la cui lunga spiaggia di color arancio si estende per chilometri quasi deserta.
Questa zona è anche ottima da visitare partecipando al tour in quad a Fuerteventura, ovviamente deve piacerti il genere.
Maestosa Cofete: istruzioni per la visita
Il grande fascino di Cofete porta qui molti curiosi che restano stupiti dal fatto che la strada asfaltata si fermi ben 20 Km prima.
L’esposizione di Cofete verso l’oceano aperto la rende però una spiaggia molto fredda, spesso dal cielo nuvoloso e ventosa. Fai attenzione perché è inadatta alla balneazione a causa delle forti correnti atlantiche.
Alcuni coraggiosi che sfidano la natura non mancano. Ma puoi venire fin qui anche solo per immortalarne la bellezza, mangiare un boccone con vista sull’Oceano Atlantico e, magari, fare due passi nel vecchio cimitero ormai invaso dalla sabbia.
In questa zona si trova anche Villa Binter, una grande dimora appartenente da generazioni a una famiglia tedesca. Durante la guerra si narra che i rifugiati o i fuggitivi sbarcassero a Cofete e venissero chiusi nei sotterranei della villa, dove (incontrando il favore dell’attuale proprietario) è possibile accedere per una visita davvero particolare.
Puoi visitare Cofete e la zona meridionale dell’isola partecipando al jeep safari nella penisola di Jandia a Fuerteventura, un’avventura guidata che ti permetterà di scoprire in sicurezza tutte le bellezze dell’area.
Scoprire il centro dell’isola
Tra nord e sud, dietro alle spiagge e le coste, si trova un cuore di Fuerteventura davvero ricco e interessante.
La Oliva è la provincia più a nord, a poca distanza da Corralejo, e offre un centro caratteristico per una passeggiata.
Seguendo le indicazioni verso sud si passa a Tindaya, città caratterizzata dall’omonima montagna, e poi si raggiunge Antigua, una delle più antiche città dell’isola.
L’intera zona è dedita alla pastorizia e qui, non a caso, si trova anche il Museo del Queso Majorero. In questo interessante museo viene spiegata la produzione dei principali formaggi majoreri, tutti di capra. La struttura è didattica e interessante anche per i più piccini grazie a una serie di attività interattive.
Puoi esplorare questa zona in autonomia oppure partecipando a un tour guidato. Ad esempio ti può interessare l’escursione a La Oliva, Betancuria e Corralejo, un itinerario guidato che ti permetterà di conoscere meglio queste località.
Scopri la storia majorera a Betancuria
La vera bellezza del centro di Fuerteventura si incontra proprio raggiungendo Betancuria, antica capitale e primo centro cittadino fondato nel 1400, poco dopo la scoperta dell’isola.
Nata lungo un fiume ormai asciutto, Betancuria si trova in una valle ancora oggi verdeggiante e molto graziosa. Una passeggiata in centro ti farà scoprire questo angolo dell’isola, scelto per la sua posizione più difesa e lontana dai pericoli del mare.
Poco prima di arrivare in città si trova il Mirador de Morro Velosa, un luogo in punta al monte, dove si trova un bar e da cui si gode una vista a 360º sulle vallate circostanti. A pochi passi da qui si trovano le due grandi statue dei guardiani di Fuerteventura, Guise e Ayose, in memoria dei due sovrani che governavano i regni (nord e sud) in cui era divisa l’isola prima dell’invasione normanna.
Tutti questi luoghi sono anche tappe di vari tour alla scoperta dell’isola. Ad esempio questo tour panoramico guidato di Fuerteventura dura 7 ore e permette di visitare molti luoghi salienti. Secondo me può essere anche un buon modo per farsi un’idea dell’isola e tornare poi con calma nei posti che ti ispirano maggiormente.
La bellezza di Fuerteventura non si dimentica più
La zona che oltrepassa Betancuria è una strada montana che svela il cuore più autentico di Fuerte, un percorso che passa da Pajara, piacevole cittadina, e fino a Tuineje la quarta provincia majorera. Sia Pajara che Tuineje meritano di essere visitate per l’atmosfera caratteristica che vi si respira.
Per compiere un giro circolare è possibile visitare il Museo de la Sal che si trova a Salinas de El Carmen, incantevole al tramonto, prima di rientrare verso Puerto del Rosario.
Se deciderai di visitare tutti questi luoghi cerca di organizzare un po’ bene il soggiorno, perché cinque giorni saranno davvero stretti!
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