Fuerteventura in fuoristrada, itinerario nel sud dell’isola

Fuerteventura, conosciuta come l’isola dell’eterna primavera, è un vero paradiso per chi cerca sole, mare e natura incontaminata tutto l’anno. Il clima mite, la scarsa piovosità e la possibilità di fare il bagno quasi in ogni stagione rendono questa perla delle Canarie una meta ideale per chi ama il relax e l’outdoor. Ma Fuerteventura è molto più di spiagge e onde: l’entroterra, soprattutto nella zona sud, svela un’anima autentica, rurale e spesso selvaggia. E il modo migliore per scoprirla è vivere Fuerteventura in fuoristrada!

Inoltre puoi trovare molti voli dall’Italia per Fuerteventura, e questo la rende una meta ottimale per le vacanze.

Se stai organizzando il tuo viaggio ti consiglio di acquistare un’assicurazione viaggio, in questo modo viaggerai più sereno e sarai tutelato in caso di imprevisti. Io utilizzo le assicurazioni viaggio Heymondo, propongono formule molto interessanti e per i nostri lettori è riservato uno sconto del 10%.

Fuerteventura in fuoristrada
Fuerteventura in fuoristrada

Perché esplorare Fuerteventura in fuoristrada?

Ti starai chiedendo: perché proprio il fuoristrada per visitare il sud di Fuerteventura? La risposta è semplice ma fondamentale: la maggior parte delle strade in quest’area è completamente sterrata. Sebbene il continuo passaggio di veicoli abbia livellato il fondo stradale rendendolo relativamente sicuro, resta comunque un terreno impegnativo per le utilitarie. Non è raro vedere turisti affrontare queste strade a bordo di auto normali, attirati da un risparmio economico, ma è una scelta che può rivelarsi rischiosa.

Sosta a Jandia, Fuerteventura in fuoristrada
Sosta a Jandia

Infatti, molte compagnie di noleggio non coprono eventuali danni se il veicolo non è un 4×4 e si trova su strada sterrata. In caso di incidente, potresti trovarti a pagare di tasca tua riparazioni costose e, nei casi peggiori, l’autosoccorso potrebbe non intervenire al di fuori di certi orari. Quindi, perché rischiare di rovinarsi la vacanza?

Ecco perché consigliamo vivamente di visitare Fuerteventura in fuoristrada, soprattutto se hai in programma di esplorare la parte meridionale dell’isola.

La costa meridionale affascina, Fuerteventura in fuoristrada
La costa meridionale affascina

Visitare il sud dell’isola

Noleggiare un fuoristrada non è poi così costoso: il sovrapprezzo rispetto a un’auto tradizionale è di poche decine di euro al giorno. E se non prevedi di pernottare in loco, potrai coprire le tappe principali con un’escursione in giornata. Inoltre, il fuoristrada ti darà una maggiore libertà e sicurezza durante tutto il tragitto.

Un consiglio pratico: evita i fuoristrada decappottabili, a meno che non sia piena estate. Il clima, infatti, può essere ventilato e fresco anche in primavera o autunno. Durante il nostro viaggio, con il mezzo semiaperto, ci siamo trovati a desiderare una giacca a vento!

Da qui in poi, inizia la vera scoperta della Fuerteventura più autentica.

Gran Tarajal, Fuerteventura in fuoristrada
Gran Tarajal

Da Gran Tarajal a Morro Jable: il fascino del Sud

Puntando verso sud, superato il centro di Gran Tarajal, noterai come il paesaggio cambi: terre aride, allevamenti sparsi e il profumo inconfondibile delle capre da cui si produce il queso majorero. Qui inizia a sentirsi l’anima più genuina dell’isola.

Una volta raggiunta Morro Jable, l’ultima vera cittadina sulla costa meridionale, termina la strada asfaltata e comincia l’avventura vera e propria. Da questo punto in poi, sarai circondato solo da natura, sterrato e panorami da cartolina.

Morro Jable è molto frequentata, in particolare da turisti tedeschi e inglesi, mentre gli italiani tendono a preferire il nord dell’isola. Ma se vuoi scoprire l’anima più remota di Fuerteventura, è da qui che devi partire.

Prima tappa: il Faro di Punta Jandia

Una volta imboccata la strada sterrata, l’adrenalina salirà alle stelle: ogni curva è una nuova sorpresa. Arrivato al bivio, puoi scegliere di dirigerti verso sinistra, in direzione delle scogliere e del Faro di Punta Jandia. La posizione del faro è incredibilmente suggestiva, perfetta per scattare foto e lasciarsi ispirare dalla forza dell’oceano.

C’è anche un punto panoramico dove le persone creano scritte con i sassi, mentre le onde si infrangono sugli scogli e le due correnti oceaniche si incontrano creando un contrasto spettacolare.

All’interno del faro trovi una piccola esposizione fotografica e, appena fuori, un bar dove fare una pausa rigenerante.

Faro di Punta Jandia, Fuerteventura in fuoristrada
Faro di Punta Jandia, Fuerteventura in fuoristrada

Cofete, il gioiello nascosto del Sud

Tornando al bivio e imboccando la strada a destra, si sale lungo la montagna fino a raggiungere un belvedere mozzafiato. Da qui, si apre davanti ai tuoi occhi Cofete, una delle spiagge più spettacolari e remote di Fuerteventura. Un luogo magico, dove le montagne sembrano gettarsi nel mare e la sabbia si estende a perdita d’occhio.

Ma attenzione: da questo punto in poi, un’auto normale rischia seriamente di danneggiarsi. La strada si fa più impegnativa e solo un fuoristrada ti permetterà di scendere fino in spiaggia in sicurezza.

Se non ti fidi e preferisci visitare questa zona in sicurezza, puoi prenotare un safari o un’escursione guidata a Cofete. Lo spirito d’avventura non ne risentirà e tu potrai goderti lo spettacolo più tranquillamente.

Il panorama di Cofete, Fuerteventura in fuoristrada
Il panorama di Cofete

Cofete tra mito e realtà

Il mare a Cofete è potente e spesso agitato. Le correnti oceaniche qui sono molto forti, quindi se vedi sventolare la bandiera rossa è meglio restare a riva. Il paesaggio, però, ti ripagherà: la spiaggia, ampia e arancione, si estende fino all’orizzonte, mentre alle spalle svettano montagne imponenti.

Vicino alla spiaggia c’è anche un antico cimitero, quasi interamente sepolto dalla sabbia, che conferisce al luogo un’atmosfera sospesa nel tempo. Più in alto, tra i monti, spicca la misteriosa Villa Binter, una residenza tedesca avvolta da leggende. Pare che un tempo ospitasse prigionieri di guerra. Se il proprietario è in vena, potresti avere la fortuna di visitarla, segrete incluse.

Villa Binter, Fuerteventura in fuoristrada
Villa Binter, Fuerteventura in fuoristrada

Una pausa golosa e il rientro verso nord

A Cofete le opzioni per mangiare sono poche, ma autentiche. Ci sono giusto un paio di piccoli ristoranti che offrono cucina locale, semplice e deliziosa, perfetta per ricaricare le energie prima del rientro.

Una passeggiata lungo la spiaggia è d’obbligo, specialmente se il tempo è dalla tua parte. Cofete è forse la spiaggia più grande dell’isola, un luogo che ti resterà nel cuore.

Terminata la visita, dovrai tornare indietro sulla stessa strada fino a Morro Jable, e da lì potrai decidere se rientrare o continuare l’esplorazione verso nord.

Il tramonto al Faro di Entellada

Se ti resta tempo (e voglia di bellezza), ti consiglio una deviazione imperdibile: il Faro di Entallada, che si raggiunge dopo il bivio per Gran Tarajal. A differenza delle altre destinazioni, questa è accessibile anche con un’auto normale.

Il faro è situato su una scogliera alta a picco sull’oceano, e da qui i tramonti sono spettacolari. Salire poco prima del crepuscolo ti regalerà uno dei momenti più emozionanti del viaggio.

Fuerteventura da scoprire… in fuoristrada!

Spero di averti dato qualche spunto utile per organizzare il tuo viaggio alla scoperta del sud di Fuerteventura in fuoristrada. Se hai dubbi o vuoi altri consigli, scrivimi pure: sarò felice di aiutarti.

Una cosa è certa: avventurarsi tra le strade sterrate dell’isola regala emozioni uniche. Prepara la fotocamera, una giacca a vento e tanta voglia di esplorare. Il sud di Fuerteventura ti aspetta!

Il tramonto dal Faro di Entellada, Fuerteventura in fuoristrada
Il tramonto dal Faro di Entellada
Informazioni su Gian Luca Sgaggero 653 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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