Provence mon amour! Durante il mio viaggio on the road in Provenza, una sera, mentre ero in albergo ad Aix en Provence, ho sentito parlare altri turisti di una cittadina in cui si tiene un famoso mercatino dell’antiquariato, dicono molto bello. Si tratta di Isle sur la Sorgue e voglio parlarne in questo articolo.
Siccome a me piacciono i mercatini, come avrai capito, ho pensato bene che Isle sur la Sorgue potesse essere un’ottima tappa da fare in giornata, partendo con calma dopo pranzo.
La giornata è veramente calda, il termometro dell’auto segna ben 37° gradi, ma fortunatamente l’aria condizionata della mia “cariolina” mi reca sollievo.
Oggi sono diretto a nord-ovest di Aix en Provence, dove si trova l’Isle sur la Sorgue, a circa una settantina di km di distanza. Quindi il tempo necessario è di circa un’ora di viaggio.
Arrivato a destinazione non ho troppa voglia ci cercar posteggio e così, guardando sulla mia guida, trovo indicazione per un posto auto sufficientemente comodo per visitare il centro città. Si trova in Cours de Portalet ed è perfetto! Si rivela un posteggio pratico per la visita della città. Da qui, attraversando un piccolo ponticello, a piedi si arriva subito all’interno della zona pedonale.
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Visitare Isle sur la Sorgue
Passeggiando tra le vie scorgo un canale dove vedo girare antiche ruote a pale, simili a mulini. Incuriosito chiedo informazioni e scopro che in passato, tra il ‘700 e l’800, vi erano numerose aziende tessili e cartacee e che utilizzavano l’energia portata dall’acqua del fiume Sorgue per far funzionare i macchinari delle aziende. Ora sono rimaste come componente estetico.
Devo ammettere che veder girare queste enormi e vecchie ruote, ricoperte di alghe, ha un fascino d’altri tempi.
Camminando per la vie giungo al centro della città. Qui, in Place de l’Eglise, una collegiale fa bella mostra di se, è Notre Dame des Agnes.
Esternamente ammetto che il suo aspetto non mi ha colpito più di tanto. Invece, non appena entrato, con mio sommo stupore vedo un interno ricco di colori, stucchi e figure lignee dorate, una meraviglia!
Il mio sguardo tutto d’un tratto viene colto da un particolare. Al suo interno non vi sono le panche per far accomodare i fedeli, bensì sedie, tante sedie. Non ne comprendo il motivo, ma la cosa in me suscita l’idea di una fede più vicina all’uomo, più intima. Si, questa collegiale barocca è veramente bella e merita esser visitata.
Uscendo dalla chiesa vengo assalito da un vuoto allo stomaco, eh già, in effetti non ho ancora pranzato! Cosi parto alla ricerca di un posticino dove dare sollievo ai miei appetiti, e anche al desiderio di riprendermi dalla calura esterna. Inoltre non voglio rinunciare a vedere questo famoso mercatino.
Ahimè! Scopro che il mercatino a quest’ora è quasi terminato. Mi informo presso un ambulante che mi conferma che l’orario ideale per visitarlo è la mattina, tutti i fine settimana.
Prima di tutto perché fa meno caldo, secondo perché in mattinata si possono trovare pezzi interessanti e di valore tra gli oggetti esposti.
La città deve la sua fama ai molti antiquari che l’hanno eletta a dimora per le loro attività, per cui questo mercatino è secondo solo a quello delle “pulci” di Parigi, per fama e dimensioni.
Pazienza. Mi toccherà ritornare.
Ma ora ho fame e voglio mangiare. Così, ascoltando alcuni consigli arrivo in Quai Jean Jurès.
Questa zona del centro di Isle sur la Sorgue è fantastico. Una marea di bar e ristorantini si snoda lungo il canale dalle acque trasparenti e luccicanti sotto i raggi del sole.
Mi fermo da La passarelle e prendo una bella caraffa d’acqua (costa molto meno della bottiglia), un buon bicchiere di vino rosso e una fettina di carne con contorno di patate fritte e insalata. Ottima, era quel che ci voleva.
Le Nego Chin che scivolano sui canali
Mentre pranzo, lungo il canale, vedo scorrere imbarcazioni, condotte da ragazzi, dall’aspetto particolare, sono le Nego Chin.
Queste imbarcazioni hanno il fondo piatto e vengono utilizzate da due persone, una al remo, come i nostri gondolieri, e un’altra a metà imbarcazione. Questa particolare forma serve per facilitare il passaggio sotto i bassissimi ponti.
Il timoniere accelera la velocità del natante spingendo maggiormente sull’asta che affonda sul letto del canale. All’approssimarsi del ponte, velocemente, entrambi i barcaioli si coricano sul fondo. Non appena la Nego Chin esce da sotto il ponticello, il secondo uomo coricato a prua appoggia i piedi sul pontile per dare una forte spinta e facilitarne il passaggio.
Vederli sfrecciare è veramente bello. Altrettanto divertente è vederne alcuni commettere errori nel calcolare i tempi e non riuscire quindi ad abbassarsi.
Li vedrai a mo’ di gatto Silvestro spalmarsi sul pontile per poi cadere in acqua.
Fortunatamente non ho visto nessuno di loro farsi male in modo serio, ma anzi raccogliere applausi di incoraggiamento da parte dei turisti.
Scopro poi che le imbarcazioni non sono così solo per i giovani turisti. In passato venivano utilizzate per il trasporto di merci lungo tutto il canale e il fiume e per la pesca di pesci, gamberi e anguille che abbondano nel canale. Il loro utilizzo era praticato dai primi abitanti di questo borgo, che in origine era una zona paludosa.
Comunque sia, ora vengono utilizzate per divertimento e manifestazioni.
Se sei interessato a provare l’esperienza di navigare lungo i canali ecco qui il link della pagina Facebook dove trovare informazioni aggiuntive.
Una visita a Isle sur la Sorgue è molto consigliata se ti trovi a visitare la Provenza, ovviamente poi fammi sapere cosa ne pensi!
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