Poche settimane sono trascorse dal mio viaggio all’Isola d’Elba, un viaggio breve, circa quattro giorni trascorsi sullo ‘scoglio’ alla ricerca dell’#essenzadiunisola.
Perché lo scrivo in questo modo? Perché questo è l’hashtag che ha contraddistinto quest’avventura, voluta e organizzata da Acqua dell’Elba, che mi vede partecipe tra i 12 ambassadors per raccontare l’Elba, coglierne l’anima, ma ancor prima la fragranza, perché il profumo dell’Acqua dell’Elba porta con se i toni e le essenze di piante e fiori che crescono sull’isola.
La nostra essenza di un’isola quindi la puoi trovare sui social network, cercala perché associato ad essa c’è anche un .
Io intanto ti racconto la mia Isola d’Elba.

Viaggio all’Isola d’Elba
Iniziamo col dire che, se non arrivi in macchina, il viaggio all’Isola d’Elba può essere un po’ difficoltoso, sia perché l’auto ti consentirebbe autonomia di movimento sull’isola, ma anche perché il porto di Piombino, il più vicino a Portoferraio, è collegato tramite mezzi pubblici che necessitano di parecchie ore di viaggio. Io da Milano ho impiegato quasi sei ore di treno.
La traversata non è molto costosa e dura circa un’ora, un tempo breve che fino ad ora mi aveva tenuto separato da una delle isole più piacevoli che io abbia visitato.
L’Isola d’Elba è vivace e piacevole, un giusto mix tra la vita da spiaggia e la voglia di esplorare le cittadine e rilassarsi con una passeggiata o un po’ di cultura.
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Al mio arrivo ho fatto subito tappa all’Hotel Airone, struttura dove ho soggiornato, non modernissima ma ben restaurata e accogliente. Dopo aver lasciato i bagagli, in attesa della cena, sono uscito a godermi la vista sulla fortezza napoleonica che si gode dalla piscina, un panorama che mi accompagnerà ogni giorno e che sarà per me un punto di riferimento.
Il centro di Portoferraio non è distante dall’hotel e ci accoglie con un lungomare animato di luci e di musiche soffuse. Le vie vicine al mare e lo stesso lungomare sono ricchi di ristoranti e locali dove potersi fermare a cena e il mio consiglio è di scegliere a istinto, noi siamo stati ai Bagni di Napoleone 1900, dove si trova la spiaggia del Grigolo, e ci siamo trovati molto bene, sia per il cibo che per la location situata dove un tempo si trovavano le vecchie scuole di Portoferraio.
Il passeggio alla sera è piacevole e la voglia di fermarsi a bere qualcosa osservando il mare è troppo forte. La prima serata sull’Isola d’Elba è stata favolosa.

Mare e spiagge dell’Elba
Il mare è pressoché onnipresente sull’Isola d’Elba e le dimensioni dell’isola fanno sì che da qualsiasi suo punto sia praticamente possibile scorgerlo.
Percorrendo la strada costiera che segue il perimetro di quasi tutta l’isola si possono scoprire scorci sul Mediterraneo capaci di emozionare per la loro vastità e magnificenza, in particolar modo alcuni tratti di costa volgono lo sguardo verso Montecristo e Pianosa, due isole minori totalmente differenti e visitabili partendo dall’Elba con delle escursioni in giornata.

Proseguendo lungo la costa meridionale si trovano poi alcune spiagge molto interessanti. La prima è Seccheto, una piccola baia sabbiosa fiancheggiata da due zone rocciose accessibili. Questo connubio di sabbia e roccia garantisce un’acqua limpida e cristallina, inoltre la zona è vivace anche se rischia di essere sovraffollata nei periodi di alta stagione.
L’altra spiaggia molto bella è quella di Cavoli, per gran parte occupata da ombrelloni e sdraio ha anche due zone di spiaggia libera alle estremità, qui ci sono anche degli ottimi locali dove bere qualcosa di fresco o pranzare senza rinunciare alla sensazionale vista su questa piccola baia.
Le spiagge da scoprire durante un viaggio all’Isola d’Elba sono molte di più, in base al vento e alle condizioni meteo si può variare zona optando per la costa nord oppure quella meridionale in modo da trovare il posto con le condizioni ottimali.

Marciana Marina e la movida
Uno dei centri abitati più carini, sopratutto in estate, è Marciana Marina.
Questa località situata nella parte nord dell’isola è una meta tranquilla per godersi una passeggiata lungomare vicino al porticciolo. Piacevolmente movimentata la sera è talvolta palcoscenico di alcuni eventi di rilievo, quali spettacoli di cabaret, concerti live o altre manifestazioni di piazza.
Durante la giornata la cittadina è tranquilla, la gente si dedica al mare, ma il centro resta attivo, ricco di boutiques e negozi in cui perdersi se non si riesce a tollerare il sole caldissimo delle ore di punta.

Qui si trova anche la sede storica di Acqua dell’Elba, oggi divenuta uno dei 24 punti vendita presenti sull’isola.
Una visita qui è piacevole non solo per odorare le fragranze proposte da Acqua dell’Elba, ma anche per vedere alcuni oggetti storici che raccontano l’evoluzione dell’azienda Acqua dell’Elba. Tra barattoli di essenze, bilancini, alambicchi e distillatori è curioso conoscere di più sull’arte del mastro profumiere.
Questi sono solo alcuni dei luoghi da scoprire in un viaggio all’Isola d’Elba. Io del resto ho avuto solo tre giorni per orientarmi e iniziare a conoscerla, un periodo troppo breve che mi porta a salutare questi luoghi con la sensazione di aspettare sulle labbra il sapore di un bacio non dato, ma il suo fascino è grande e mi riprometto di tornare, magari fuori stagione.

Tutto bello al Grigolo, percorrere il vialetto è un’impresa (escrementi di cani, ma loro non ne hanno colpa) se poi si facesse anche manutenzione sarebbe perfetto!
Salve Francesco e grazie per il suo commento, che tristezza sapere che la cura della zona lascia a desiderare, magari (oltre ai proprietari dei cani) la colpa è anche di questo anno di lockdown che ci sta limitando parecchio?
bellissimo challenge, ricco di stupende foto tutte da vedere, l’elba poi è stupenda e i profumi dell’acqua dell’elba sono buonissimi.
Ciao Gian Luca ottimo racconto di viaggio.
Ciao
Marco
Grazie mille Marco, è un piacere sapere di aver colto la giusta essenza di un isola così stupenda… e pensa che ne ho ancora molta da vedere! Se ne hai piacere condividi questo racconto, contribuirai a far conoscere la meraviglia di questa destinazione! 🙂