Stamattina la sveglia è suonata presto, il nostro itinerario in Pomerania prosegue e la prima meta di oggi è stata una grande fortezza dei Cavalieri Teutonici. Si tratta di un luogo sensazionale, ma non l’unico visitato in questa giornata tra castelli e cattedrali.
Ci spostiamo a sud di Danzica, verso quello che fu il cuore di un grande dominio su questa regione e non solo. I cavalieri teutonici avevano infatti costruito, nella sola Pomerania, ben 120 castelli. Erano posizionati in zone strategiche che fossero a non più di 30 Km di distanza tra loro (un giorno di marcia), o meglio ancora a portata di vista.
Di tutte queste fortezze, che permettevano ai cavalieri un capillare controllo del territorio, ne sono giunte fino ai giorni nostri solo quaranta, disseminate qua e la per tutta la regione.
La fortezza dei Cavalieri Teutonici di Malbork
La fortezza di Malbork fu una delle prime a nascere in Pomerania. Tuttavia in principio essa era una fortezza normale, nella quale risiedevano solamente i cavalieri. La sua estensione però si limitava a quella che oggi è la parte centrale dell’intero complesso.
Il rapido ampliamento di Malbork avviene dopo il 1309. In quest’anno si decide di spostare qui la residenza del gran maestro dell’ordine. Da quell’anno viene così creata l’area per i monaci e, successivamente, una cerchia più esterna di mura che avevano sia funzione difensiva sia di ampliamento degli spazi interni, per poter ricavare magazzini e nuove aree di rappresentanza.
La visita del castello è molto suggestiva, sopratutto se si pensa che all’inizio del 1945, poco prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, esso venne in gran parte danneggiato e abbattuto dall’esercito russo che lo assediava per stanare i tedeschi che vi si erano rintanati.
La struttura attuale è stata ricostruita fedelmente negli anni ’60 ed è uguale a quella precedente. Solo gli edifici di minore importanza non sono stati ricostruiti, ma un tempo i 21 ettari rinchiusi dalla cinta muraria più esterna erano fittamente edificati.
La visita interna include le sale del Castello Basso. Qui è dove vivevano i monaci, in quest’area si trova la sala principale, che è anche la più grande, caratterizzata dal alte colonne con volte a palma che creano un motivo elegante e slanciato. La visita prosegue poi nelle sale del Castello Alto, dove vivevano solamente i cavalieri dell’ordine.
Una visita guidata può essere molto utile per conoscere la storia dei cavalieri teutonici più nel dettaglio, ma anche per scoprire alcune curiosità riguardanti il castello. Come il sistema di riscaldamento, il sistema idrico e anche storie e leggende legate agli avvenimenti di quei tempi.
Una particolarità del castello è il Museo dell’Ambra. Realizzato in alcune sale del piano inferiore, esso è il primo museo dedicato all’ambra fondato in Polonia. È molto interessante poter conoscere la storia di questa resina fossile, ancora oggi considerata l’oro del nord.
Itinerario in Pomerania, terra da scoprire
Lasciamo Malbork soddisfatti di aver conosciuto un così importante pezzo di storia locale. La storia dei cavalieri teutonici trova testimonianza in molti luoghi della Pomerania in cui ancora si possono trovare i resti di questo importante ordine monastico.
Ci fermiamo a Gniew, piccolo paese che si trova ancora più a sud di Malbork. In questa località, oltre alla chiesa molto ben conservata che merita una visita, possiamo osservare un buon esempio di come il recupero di una struttura antica e di pregio, come un castello dei cavalieri teutonici, possa essere un ottimo investimento imprenditoriale.
Dopo lunghi anni di abbandono e un incendio che ne distrusse gli arredi e parte del tetto, Zamek Gniew è stato acquistato da un privato che ha investito moltissimo nel restauro e nel recupero di questa struttura.
Esternamente i lavori di ripristino hanno riportato l’aspetto allo stato originale, mentre per le parti interne si sono riscontrate alcune difficoltà. Il grande patio centrale è stato coperto da una vasta vetrata in modo da lasciar entrare la luce, ma rendendone così possibile l’utilizzo per eventi e cerimonie anche in caso di tempo avverso.
Le salette interne non conservano pressoché nulla di originario e sono diventate oggi sale espositive e ambientazioni molto apprezzate dai più piccoli. Qui i visitatori possono, tramite percorsi tematici, scoprire di più sulle torture del passato, sulla storia precedente i cavalieri teutonici e sulla loro vita all’interno del castello.
L’unica parte probabilmente più autentica è la cappella. In essa si trovano ancora le alte volte a crociera, ma sicuramente è stata arredata e rimaneggiata durante i restauri.
Esternamente al castello si trovano due edifici. Il primo è un hotel di nuova costruzione e il secondo è un edificio recuperato dai ruderi di una precedente costruzione oggi riportata all’antico splendore. Al di sotto del pendio sopra al quale sorge il castello si trova una zona dove svolgere attività didattiche, ma non solo, dedicate principalmente ai giovani e ai bambini.
A Pelplin la Pomerania cistercense
Rientriamo verso Danzica attraversando verdi colline dolci di origine morenica che ondeggiano fino all’orizzonte. Qua e la svettano le torri di un castello o la torre campanaria di una chiesa, testimoni immobili del fatto che ogni paese, per piccolo che sia, ha una propria storia da raccontare.
Prima di dirigerci a casa il nostro itinerario in Pomerania continua a Pelplin. È un paese semplice dove vivono poche migliaia di anime e dove si trova oggi uno dei musei diocesani più ricchi della Polonia.
Il Museo Diocesano di Pelplin si sviluppa su due piani dove si trovano opere d’arte religiosa per un valore inestimabile. La collezione iniziale ebbe origine quando ci si rese conto che non si potevano distruggere tutti i capolavori presenti nelle chiese che venivano dismesse nelle periferie e pertanto le opere vennero portate in dono per esser preservate in un luogo sicuro.
Da quel principio la collezione crebbe in modo sempre maggiore e oggi vanta alcuni pezzi di grande pregio, tra cui la rara Bibbia di Gutenberg.
Sempre a Pelplin troviamo una cattedrale dalla storia molto particolare la cui costruzione durò 250 anni. È la gemella della Cattedrale di Oliwa. In questo luogo venne fondata un’abbazia cistercense nel XIII secolo dedicata all’Assunzione della Santissima Vergine Maria. Intorno ad essa si sviluppò un monastero la cui vita durò per secoli e venne chiuso nel 1992, momento in cui la chiesa venne proclamata cattedrale.
La Cattedrale di Pelplin è la seconda per grandezza, in Polonia, che sia costruita in mattoni. Al suo interno si trova un organo sofisticato, fabbricato dalla stessa famiglia che fabbricò quello della Cattedrale di Oliwa. Per gli amanti del genere, ogni mercoledì, vengono proposti concerti internazionali d’organo.
Elemento di grande pregio è l’altare maggiore. Massiccio e comunicativo esso è il secondo più alto in Europa, superato solo da quello della Cattedrale di Toledo.
Un itinerario in Pomerania è senza dubbio ricco di cose molto belle da scoprire, adatto per un viaggio di qualche giorno che permetta di gustare i paesaggi, i monumenti e assaporare la cucina locale.
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