Itinerario in Thailandia: viaggio tra storia, natura, mare e Bangkok

Viaggiare in Thailandia è come sfogliare un libro dai mille colori: ogni pagina è un paesaggio diverso, ogni parola un profumo, ogni capitolo un ricordo che resta impresso nel cuore. In questo articolo ti racconto il mio itinerario in Thailandia, un viaggio indimenticabile che parte da Bangkok e tocca alcune delle destinazioni più affascinanti del Paese del sorriso, tra rovine antiche, templi dorati, montagne avvolte dalla nebbia e spiagge da sogno.

Itinerario in Thailandia: organizzare il viaggio

Se stai organizzando il tuo viaggio in Thailandia la prima cosa da fare è trovare un buon volo. Ci sono continuamente voli che collegano l’Italia alla Thailandia, ma monitorare i prezzi ti sarà utile a trovare il periodo più conveniente. E se hai flessibilità con le date del viaggio l’impresa sarà ancora più semplice.

Ricorda inoltre di acquistare un’assicurazione viaggio prima della partenza, in questo modo viaggerai più sereno e tutelato in caso di imprevisti. Io scelgo sempre le assicurazioni viaggio Heymondo, hanno buoni pacchetti e per i nostri lettori è riservato uno sconto del 10%.

Il Wat Mahathat di Ayutthaya, itinerario in Thailandia
Il Wat Mahathat di Ayutthaya, itinerario in Thailandia

Arrivo a Bangkok e partenza per Ayutthaya: un tuffo nella storia

Il mio volo è atterrato a Bangkok nel primo pomeriggio, ma invece di fermarmi nella capitale, ho preso subito un treno diretto per Ayutthaya, antica capitale del Regno del Siam. Il tragitto dura circa un’ora e mezza e già dal finestrino si comincia a respirare l’anima autentica della Thailandia.

Ayutthaya è un gioiello di archeologia, patrimonio UNESCO, dove si cammina tra le rovine di antichi templi e palazzi reali che raccontano la grandezza del Regno del Siam. Una volta arrivato in città ho cercato un posto per dormire e per fortuna Ayutthaya è ricca di hotel B&B e guesthouse. Io ne ho trovata una a gestione familiare, un posto dove ho trovato sorrisi, un comodo letto e una colazione buonissima con frutta fresca e caffè.

Esplorare i templi antichi di Ayutthaya ha sapore di avventura, questo è il Wat Phra Si Sanphet
Esplorare i templi antichi di Ayutthaya ha sapore di avventura, questo è il Wat Phra Si Sanphet

Itinerario in Thailandia alla scoperta dei templi di Ayutthaya in tuk tuk

Per questa prima giornata ho scelto di visitare il parco storico in tuk tuk, un modo comodo e pittoresco per spostarsi tra le rovine sparse su un’area piuttosto ampia. Il conducente, con un sorriso contagioso, mi ha fatto da guida raccontandomi storie e aneddoti lungo il tragitto.

Tra le tappe imperdibili c’è senza dubbio il Wat Mahathat, famoso per la testa in pietra di Buddha avvolta dalle radici di un albero: un’immagine iconica che incarna la fusione tra natura e spiritualità. Subito dopo, il maestoso Wat Phra Si Sanphet, un tempo parte del complesso del palazzo reale, colpisce per le sue tre grandi chedi (stupa) allineate, simbolo del potere religioso e politico dell’antica capitale.

Ho poi visitato il Wat Ratchaburana, con la sua torre prang in stile khmer che si può scalare per godere di una vista suggestiva sull’intero complesso, e il Wat Yai Chai Mongkhon, con una delle statue di Buddha reclinato più affascinanti e una scalinata ripida che conduce alla cima del chedi centrale.

Per chi desidera organizzarsi in anticipo, è possibile prenotare online un tour dei templi di Ayutthaya, sia in gruppo che privato, spesso con partenza da Bangkok e opzioni che includono il tragitto in barca sul fiume Chao Phraya. Questi tour sono l’ideale per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare a scoprire la storia millenaria di questa città.

Un consiglio? Vai al mattino presto per goderti la luce dorata che avvolge le rovine e la quiete del sito prima dell’arrivo dei gruppi turistici.

Emozioni del Parco archeologico di Sukhothai, ecco il Wat Saphan Hin
Emozioni del Parco archeologico di Sukhothai, ecco il Wat Saphan Hin

Treno notturno per Phitsanulok e visita a Sukhothai: l’alba del Siam

Dopo una giornata intensa, ho preso un treno notturno per Phitsanulok, una cittadina poco turistica ma strategica per raggiungere Sukhothai, la culla della civiltà thai. Niente cuccette, ma comode poltrone in seconda classe, pulite e spaziose. Il vagone non aveva aria condizionata, ma con le finestre aperte e la brezza notturna il viaggio è stato comunque molto piacevole. Uno dei momenti più caratteristici? Il servizio cena a bordo: una signora sorridente è passata tra i sedili distribuendo pasti liofilizzati in tazze di cartone, ai quali ha aggiunto acqua bollente per farli rinvenire. Un’esperienza semplice ma autentica, che ha reso il viaggio ancora più memorabile.

Da Phitsanulok si arriva a Sukhothai in circa un’ora di bus locale. Una volta giunto al Parco Storico di Sukhothai, ho noleggiato una bici per esplorare il sito in totale liberà. Pedalare tra templi antichi, stagni con fior di loto e statue di Buddha immerse nella vegetazione è stato magico. Tra i templi più suggestivi, il Wat Mahathat, con le sue torri e i suoi riflessi sull’acqua, e il Wat Si Chum, famoso per il gigantesco Buddha seduto che osserva i visitatori con uno sguardo sereno e penetrante.

Non mi sono fermato al solo parco centrale: ho proseguito fino al Wat Saphan Hin, un tempio collocato in cima a una collina appena fuori dal sito principale. Dopo una breve salita, la vista sulla pianura sottostante e la statua di Buddha in piedi che domina il paesaggio ripagano ogni sforzo. Un luogo silenzioso e carico di spiritualità, perfetto per prendersi un momento di pausa e contemplazione.

Dettagli e meraviglie del Wat Phra That Doi Suthep di Chiang Mai, itinerario in Thailandia
Dettagli e meraviglie del Wat Phra That Doi Suthep di Chiang Mai, itinerario in Thailandia

Da Sukhothai a Chiang Mai: la perla del Nord

Rientrato a Phitsanulok, ho preso un treno panoramico per Chiang Mai, che attraversa paesaggi collinari e giungle lussureggianti. Dopo l’intensità storica dei primi giorni, Chiang Mai è un abbraccio rilassato: templi tranquilli, mercati vivaci, e montagne che circondano la città.

Tra i must-see c’è il Wat Phra That Doi Suthep, arroccato sulla collina e raggiungibile con una scalinata ornata da naga (serpenti sacri). Il panorama sulla città, soprattutto al tramonto, è mozzafiato. La sera ho girovagato tra le bancarelle del Night Bazaar, assaggiando pad thai, mango sticky rice e frullati freschi.

Verso il Triangolo d’Oro e Chiang Rai: tra confini e spiritualità

Da Chiang Mai ho prenotato un’escursione per esplorare il Triangolo d’Oro, il punto in cui Thailandia, Laos e Myanmar si incontrano sul Mekong. È una zona affascinante, un tempo cuore del commercio dell’oppio, oggi meta di viaggiatori curiosi e amanti della storia. Ho visitato il Museo dell’Oppio, che racconta in modo coinvolgente l’impatto profondo che questa sostanza ha avuto sulla regione.

Successivamente mi sono diretto a Chiang Rai, una città che mi ha letteralmente sorpreso per la sua ricchezza culturale, l’energia rilassata e le meraviglie artistiche. Oltre al celebre Wat Rong Khun, o Tempio Bianco, con i suoi intricati decori candidi e simbolismi contemporanei, ho scoperto angoli meno conosciuti ma altrettanto affascinanti.

Tra questi, il Wat Rong Suea Ten, meglio conosciuto come Tempio Blu. L’intenso azzurro delle pareti e delle decorazioni, i dettagli dorati e la grande statua del Buddha al centro della sala creano un’atmosfera sognante e surreale, perfetta per un momento di raccoglimento.

Poi ho visitato la Casa Nera (Baan Dam Museum), un complesso artistico costruito in legno scuro e ideato dal visionario Thawan Duchanee. Un luogo enigmatico, quasi mistico, dove arte e spiritualità si fondono in un’esperienza fuori dagli schemi: teschi, ossa, sculture e mobili esotici si alternano in ambienti che ricordano un’installazione teatrale.

Il Wat Rong Khun, o Tempio Bianco, attina numerosi visitatori incuriositi dalla sua bellezza controversa, Chiang Rai
Il Wat Rong Khun, o Tempio Bianco, attina numerosi visitatori incuriositi dalla sua bellezza controversa, Chiang Rai

L’area di Chiang Rai è ricca di luoghi emozionanti da scoprire

Ma Chiang Rai non è solo templi: è anche paesaggi verdi e rilassanti, come quelli della Choui Fong Tea Plantation, una tenuta collinare dalle linee perfettamente ondulate. Ho sorseggiato tè verde fresco sulla terrazza panoramica, immerso in un silenzio rotto solo dal vento tra le foglie. Un luogo ideale per rallentare e lasciarsi avvolgere dal profumo delle piantagioni.

Infine, tappa al Wat Huay Pla Kang, un tempio moderno ma spettacolare. La gigantesca statua della Dea della Misericordia (Guan Yin), visibile già a chilometri di distanza, è un’icona imponente e rasserenante. È possibile salire all’interno della statua in ascensore per godere di una vista straordinaria sulle colline circostanti. A completare il complesso, una pagoda cinese a nove piani e una sala di preghiera adornata da lanterne e draghi scolpiti.

Le serate a Chiang Rai le ho dedicate ai night market, tra i migliori del nord della Thailandia. Qui ho trovato street food squisito, musica tradizionale dal vivo e artigianato locale di ottima qualità. Cibo, sorrisi e profumi in ogni angolo: è così che la città ti entra nel cuore, un po’ alla volta, con gentilezza.

Puoi prenotare online il tour dei templi di Chiang Rai, ci sono vari itinerari e puoi scegliere in base ai tuoi interessi.

Da Chiang Rai a Lampang: la Thailandia meno conosciuta (ma autentica)

Pochi turisti includono Lampang nel loro itinerario, e forse è proprio per questo che mi ha colpito così tanto. Situata tra le dolci colline del nord della Thailandia, Lampang è una città che custodisce con grazia il proprio ritmo lento e il fascino delle tradizioni. Dopo i giorni trascorsi tra i templi e le montagne del nord, qui ho ritrovato una Thailandia più intima, rilassata, ma ricca di personalità.

Ho soggiornato al Lampang River Lodge, un piccolo angolo di paradiso immerso nella natura, a pochi minuti dal centro. Camere in stile Lanna, un giardino tropicale curatissimo e una tranquillità che avvolge tutto: è il posto perfetto per rigenerarsi dopo una giornata di esplorazione. Al mattino, la colazione accanto allo stagno con le ninfee, al suono degli uccellini, è stata pura poesia.

Tra le visite più significative c’è stato il Wat Phra That Lampang Luang, uno dei templi più antichi e venerati del Paese. Protetto da alte mura e immerso nella quiete, custodisce un chedi dorato che brilla al sole e interni riccamente decorati in legno. Un luogo che invita alla meditazione e alla meraviglia.

Le due facce di Lampang sono stete una piacevole scoperta, itinerario in Thailandia
Le due facce di Lampang sono stete una piacevole scoperta, itinerario in Thailandia

Lampang ha due volti da scoprire

Ma Lampang non è solo storia e spiritualità. La sera, lungo il fiume Wang, la città cambia volto: locali con luci soffuse, piccoli bar con musica dal vivo e ristoranti all’aperto prendono vita, animati da giovani, famiglie e viaggiatori. Ho sorseggiato un drink ascoltando jazz in un bar con vista fiume e poi passeggiato tra bancarelle e artisti di strada, godendomi la vivace atmosfera.

Per chi ama proseguire la serata, non mancano locali notturni più movimentati, soprattutto nel centro città, con cocktail bar, pub e club frequentati dalla gente del posto. È una vita notturna meno turistica ma proprio per questo più autentica, dove è facile scambiare due parole con chi vive lì e sentirsi davvero parte della città.

Lampang mi ha lasciato addosso una sensazione rara: quella di aver scoperto un luogo vero, dove l’ospitalità è naturale, la bellezza è discreta e ogni momento sembra invitarti a restare un po’ di più.

Kanchanaburi: la memoria e la natura

Da Lampang ho preso un autobus per Kanchanaburi, famosa per il Ponte sul fiume Kwai e la tragica storia della Ferrovia della Morte. Visitare il Museo della Guerra e il Cimitero degli Alleati è stato un momento toccante, un invito a riflettere sulla pace e la memoria. Puoi visitare questi luoghi anche prenotando online un tour sui luoghi della guerra.

Ma Kanchanaburi è anche natura selvaggia e spiritualità nascosta tra le colline. Il giorno seguente ho fatto un’escursione alle Erawan Falls, una serie di sette cascate dalle acque turchesi incastonate nella giungla. Il sentiero che le collega è un susseguirsi di piscine naturali dove si può nuotare circondati da farfalle, alberi giganteschi e suoni della foresta. Un’oasi di bellezza che rigenera l’anima e il corpo.

La ferrovia della morte che passa sul fiume Kwai, siamo a Kanchanaburi
La ferrovia della morte che passa sul fiume Kwai, siamo a Kanchanaburi

Itinerario in Thailandia col tuk tuk alla scoperta

Per esplorare ancora meglio la zona, ho noleggiato un tuk tuk per un tour tra i luoghi meno battuti ma assolutamente affascinanti. La prima tappa è stata il Chong Kai War Cemetery, un cimitero ben curato e toccante, meno noto rispetto a quello centrale, ma immerso nel verde e con una vista serena sul fiume Kwai. Camminare tra le lapidi, leggendo i nomi dei giovani soldati caduti, è stata un’esperienza silenziosa e profonda.

Da lì, ci siamo diretti verso una delle meraviglie naturali della zona: il Giant Rain Tree, un albero maestoso con una chioma larga oltre 20 metri, che sembra abbracciare chiunque si avvicini. È un luogo quasi magico, dove il tempo sembra fermarsi sotto l’ombra delle sue fronde.

La giornata è continuata con la visita a due templi incantevoli e insoliti: il Wat Tham Khao Noi, con la sua architettura in stile cinese e la lunga scalinata fiancheggiata da draghi colorati, e il vicino Wat Tham Sua (o Wat Tham Bam), situato in cima a una collina con vista panoramica sulle risaie. Il tempio è famoso per la grande statua dorata del Buddha e per l’atmosfera solenne e luminosa che si respira lassù, specialmente al tramonto.

Kanchanaburi, con il suo mix di memoria storica, meraviglie naturali e spiritualità, è stata una delle tappe più complete e toccanti del mio viaggio. Un luogo che ti accompagna dentro e fuori di te, tra emozioni forti e bellezza pura.

Non c'è itinerario in Thailandia senza delle spiagge da sogno, eccoci a Ko Samet
Non c’è itinerario in Thailandia senza delle spiagge da sogno, eccoci a Ko Samet

Da Bangkok a Ko Samet: relax sull’isola

Rientrato a Bangkok per una notte, il giorno dopo ho preso un bus per Ban Phe, e da lì un traghetto per Ko Samet, una delle isole più vicine alla capitale. Dopo giorni di esplorazioni, avevo bisogno di riposo, e Ko Samet è stata perfetta: spiagge bianche, acque cristalline, e un’atmosfera rilassata.

La mia base di giorno è stata Ao Prao, una baia tranquilla con resort curati e tramonti da cartolina. Ho soggiornato al Sai Kaew Beach Resort e posso dire che, per chi cerca più vita notturna, Sai Kaew Beach è la scelta giusta. Tre giorni qui sono volati tra bagni, escursioni in barca e cene sulla spiaggia.

Cartolina da Ko Panyee, nella Baia di Phang Nga
Cartolina da Ko Panyee, nella Baia di Phang Nga

Verso il Sud: da Bangkok a Krabi, poi Phang Nga e Railay

Dopo Ko Samet, ho preso un volo da Bangkok per Krabi, e da lì un bus mi ha portato fino a Phang Nga, celebre per la sua baia incantata, punteggiata di faraglioni carsici che emergono dal mare come sculture naturali. Qui ho partecipato a una crociera di due giorni nella Phang Nga Bay, un’esperienza che ha superato ogni aspettativa.

Abbiamo navigato tra grotte marine, lagune nascoste e isole ricoperte di vegetazione, fermandoci a esplorare passaggi segreti in kayak e a tuffarci in acque turchesi dove il silenzio è rotto solo dai richiami degli uccelli. La notte l’ho trascorsa in uno dei luoghi più suggestivi mai visti: Koh Panyee, il celebre villaggio musulmano costruito interamente su palafitte. Dormire qui, ascoltando il suono delle onde sotto la camera e passeggiando tra pontili in legno, è stato semplicemente indimenticabile. La sera, cenare con pesce fresco cucinato in casa e osservare le stelle lontano da tutto mi ha regalato una delle notti più magiche del viaggio.

Il giorno seguente abbiamo fatto tappa alla famosissima James Bond Island (Koh Tapu), resa celebre dal film L’uomo dalla pistola d’oro. Anche se ormai è piuttosto turistica e affollata, vale comunque la pena di vederla almeno una volta: la forma del faraglione che si erge solitario dal mare è davvero iconica.

Ao Phra Nang è la perla di Railay, indimenticabile tappa del mio itinerario in Thailandia
Ao Phra Nang è la perla di Railay, indimenticabile tappa del mio itinerario in Thailandia

Il mio itinerario in Thailandia continua a Railay

Tornato a Krabi, ho preso una longtail boat per raggiungere Railay, una penisola accessibile solo via mare che sembra uscita da un sogno. Ho soggiornato al Railay Viewpoint Resort. Si trova a Railay East, una zona immersa nella vegetazione e più tranquilla, ideale come base per esplorare l’area. Sono rimasto qui quattro giorni, rapito dalla bellezza selvaggia e rilassata di questo angolo di mondo.

Ogni giorno ho camminato fino alla leggendaria Ao Phra Nang Beach, con la sua sabbia bianca, le scogliere verticali e le acque color smeraldo. Qui, mentre il sole tramontava dietro le rocce, mi sono concesso un massaggio tradizionale thailandese direttamente in spiaggia, con la brezza marina come colonna sonora: un momento perfetto, che sembra appartenere a un’altra dimensione.

La sera mi spostavo spesso a Railay West, dove la spiaggia è ampia e i ristoranti si affacciano sul mare. Atmosfera romantica, piatti deliziosi a base di pesce, lanterne accese ovunque: Railay di notte è dolce, viva, accogliente. Una delle mie tappe preferite in assoluto.

Inconfondibile Wat Arun, uno dei simboli di Bangkok, non può mancare nel tuo itinerario in Thailandia
Inconfondibile Wat Arun, uno dei simboli di Bangkok, non può mancare nel tuo itinerario in Thailandia

Ritorno a Bangkok e visita finale: il cuore della Thailandia

L’ultima tappa del viaggio è stata Bangkok, questa volta con il tempo necessario per scoprirla davvero. Ho visitato il maestoso Gran Palazzo, il mistico Wat Pho con il Buddha reclinato, e il più moderno Wat Arun, che si illumina al tramonto con riflessi dorati sul fiume. Un giro in barca tra i khlong, i canali della città, mi ha mostrato un volto autentico e più tranquillo della capitale.

Ho passeggiato per Chinatown, esplorato il quartiere artistico di Ari, e fatto shopping tra mercati galleggianti, boutique nascoste e centri commerciali futuristici. Bangkok è un caleidoscopio: a tratti caotica, ma sempre affascinante, sempre piena di sorprese.

Una sera l’ho trascorsa nel quartiere di Silom, una zona che di giorno è il cuore finanziario della città, ma che dopo il tramonto si trasforma in uno dei centri della vita notturna più divertente e variegata di Bangkok. Tra street food, locali con musica dal vivo, bar nascosti e mercatini notturni, è impossibile annoiarsi.

E per chi ama panorami mozzafiato, non posso non consigliare i roof bar della città: salire all’ora del tramonto su una terrazza panoramica e sorseggiare un cocktail mentre il sole cala tra i grattacieli è un’esperienza che lascia il segno. Il cielo si accende di rosa e arancio, la città inizia a brillare sotto i tuoi occhi, e per un attimo tutto sembra perfetto.

Itinerario in Thailandia: un viaggio tra emozioni e scoperte

La Thailandia non è solo una destinazione: è un viaggio dell’anima. Questo itinerario in Thailandia, che mescola templi millenari, paesaggi mozzafiato e spiagge da sogno, è un invito a rallentare, ad ascoltare e a lasciarsi sorprendere. Ogni tappa ha lasciato un’impronta, ogni incontro ha arricchito il cuore.

Se stai sognando la Thailandia, spero che questo racconto ti ispiri a creare il tuo cammino. Che sia simile o completamente diverso, lasciati guidare dalla curiosità… perché in Thailandia, la magia si nasconde ovunque.

Panorama serale su Bangkok da uno dei rooftop club in cui iniziare la movida
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Informazioni su Gian Luca Sgaggero 655 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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