Nel versante settentrionale dello sperone del Gargano si trovano due laghi costieri, il Lago di Lesina e il Lago di Varano, tra essi il più esteso è il Lago di Varano, chè è anche il più grande lago costiero d’Italia. Ma quello che più affascina sono le misteriose leggende che si narrano sul passato di questo bacino salmastro.
Ho visitato questo lago durante #mygargano, un blogtour internazionale che ci ha fatto scoprire luoghi e atmosfere uniche di questa parte della Puglia. Una di esse, che mi è rimasta più impressa, è la gita in barca vissuta sul Lago di Varano.
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In barca sul Lago di Varano
Non appena la barca si stacca da terra vengo sopraffatto dal silenzio di questo luogo, rotto soltanto dal motore dell’imbarcazione e dalle voci dei miei compagni.
Mentre la prua solca lo specchio d’acqua osservo assorto le ondine che si formano al nostro passaggio. In lontananza la foschia impedisce alla vista di vedere bene le alture oltre la riva, ma ciò non fa che aumentare la sensazone di mistero che questo luogo suscita.
Scivoliamo sull’acqua mentre Davide Rinaldi, studioso dei beni culturali, ci racconta le storie di antiche civiltà e ci parla della leggendaria città di Uria che un tempo sorgeva qui e che durante una notte venne fatta sprofondare da Dio a causa dei troppi peccati di cui si macchiarono i cittadini, o almeno così vuole la leggenda.
L’anima del lago
Ad attenderci, solitario e silenzioso, c’è il Crocifisso di Varano, la cui storia si mescola con quella di Uria e con le usanze popolari, venerato dai pescatori e dalle persone che vivono lungo le rive del lago.
Unici rumori che di tanto in tanto rompono la quiete sono i versi dei gabbiani, striduli e gracchianti mentre se ne stanno appollaiati sui pali che delimitano gli allevamenti di cozze.
Il Lago di Varano è suggestione e unicità, un luogo caratteristico che rimane impresso nelle fibre dello spirito.
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