Il Piemonte offre sempre paesaggi e scorci capaci di emozionare, se a questo si aggiunge una gita in montagna e l’azzurro intenso dei grandi laghi all’ora le sensazioni provocate da tanta bellezza sono ancora più amplificate. Ma oggi non voglio parlare solo di vette erbose e sterminati panorami, in tutto questo, durante un weekend che ricordo con grande piacere, abbiamo provato un’esperienza adrenalinica e un po’ folle, la Lago Maggiore Zip Line, un volo sospeso che sorvola il Parco Nazionale della Val Grande.
Siamo ad Aurano, un piccolo borgo aggrappato alla scoscesa parete della montagna. Uno di quei paesini d’altri tempi dove esiste ancora la bottega che vende un po’ di tutto e, sulla piccola piazza (anche unico parcheggio) che accoglie i viaggiatori che percorrono questa strada, il circolo, bar e ristorante ormai storico che ha visto crescere tutte le generazioni locali.
Un tuffo in una dimensione rurale e montana quindi, in questa parte della provincia di Verbania che pochi conoscono e che, forse proprio per questo, è in grado di meravigliare per i suoi colori e la quiete immersa nella natura.
Arrivarci non è stata proprio una passeggiata, dopo aver superato Verbania il navigatore ha avuto qualche problema di connessione e ha fatto cilecca, ma seguendo le indicazioni stradali e non facendosi scoraggiare dalla sempre più ripida e stretta salita, infine, si arriva proprio davanti al Circolo del Libero Pensiero (così si chiama il bar, ristorante e punto di ritrovo).
Due passi ad Aurano
Come anticipato, Aurano è stato per noi una piacevole scoperta, ad attenderci al nostro arrivo c’era Jarno, proprietario di un grazioso B&B situato proprio nel borgo.
Jarno ci spiega di esser venuto ad attenderci perché nelle vie del borgo non è possibile andare in auto. Dovremo scendere al B&B a piedi e premurosamente ha pensato potessimo aver bisogno di aiuto per i bagagli. Fortunatamente viaggiamo abitualmente leggeri, inoltre ci fermeremo solo una notte e quindi lo zaino contiene il minimo indispensabile.
Prendiamo un caffè al Libero Pensiero e poi ci incamminiamo verso la Locanda del Cinghiale.
Prenota un soggiorno alla Locanda del Cinghiale di Aurano
Le vie di Aurano, lastricate in pietra, sembrano essere così immobili da secoli, le frequenti gradinate e la poca larghezza delle strade fanno si che probabilmente mai un’automobile abbia potuto percorrerle. Aurano è affacciato sulla Valle Intrasca, immerso in una vallata dalla vegetazione lussureggiante e di un verde intenso che ammanta anche i pendii più scoscesi.
La discesa verso il centro del borgo ci porta fino alla Chiesa di San Matteo, la parrocchiale di Aurano che sorge su uno sperone roccioso e si innalza a dominare la vallata. Il sagrato è ciottolato e costituisce una piccola piazza su cui affaccia il pronao a tre arcate caratterizzato da colonne sormontate da una croce, storica testimonianza del passaggio della peste nel XVII secolo. La sua posizione e l’aguzzo campanile offrono scorci e soggetti ideali per splendide fotografie, c’è da sbizzarrirsi, e se sei interessato, durante gli orari d’apertura, potrai visitare l’interno molto gradevole.
Oltre la chiesa la viuzza svolta a gomito, passa davanti all’Ufficio Postale, al Municipio e infine, dopo trecento metri arriva al piccolo cancello di legno della Locanda del Cinghiale.
La Locanda del Cinghiale di Aurano
Durante la nostra visita il B&B era ancora in parte in fase di restauro, il gusto e l’impegno di Jarno hanno fatto si che le ormai vecchie stanze di quella che era la casa della sua famiglia abbiano ripreso luce e colore, divenendo piacevoli sistemazioni per chi volesse visitare la valle e tenere Aurano come base.
Dalle stanze si gode di una vista spettacolare sulla Valle Intrasca e sul piccolo paese di Esio che si trova sul lato opposto della vallata. Due lunghe balconate percorrono la facciata dell’edificio per permettere una visuale ancora migliore.
Scendendo al piano terreno si può uscire nel giardino sul retro avendo accesso ad un caratteristico pergolato dove la colazione diventa un evento eccezionale condito da pane tostato e marmellate preparate a mano da Jarno con la frutta che produce nelle strette terrazze del suo terreno.
Insomma la Locanda del Cinghiale è un piccolo ecosistema in cui Jarno, con le sue galline e i suoi alberelli da frutta, sta cercando di avviare un’attività ecologica e in tono con lo spirito locale di ospitalità.
Jarno è anche disponibile ad accompagnare i visitatori in escursioni nel bosco nella Valle Intrasca, verso Scareno, Piaggia e altri luoghi d’interesse nelle vicinanze.
La serata ad Aurano
Prima di cena decidiamo di fare una perlustrazione fino all’Alpe Segletta, località dove si trova la Lago Maggiore Zip Line. La strada non è complicata e la distanza non eccessiva, del resto Aurano è il centro abitato più vicino alla Zip Line.
Dopo aver conosciuto i ragazzi che gestiscono questa pazza attrazione prendiamo accordi per l’indomani, abbiamo deciso che sarà una giornata dedicata al volo e vogliamo godercela a fondo.
Ritornati ad Aurano decidiamo di cenare al Circolo del Libero Pensiero. In questo modo possiamo osservare la vita del borgo e, con nostra sorpresa, dopo un paio d’ore ci ritroviamo in un locale affollato, allegramente vociante e dove tutta la comunità si ritrova per chiacchierare, giocare a carte, discutere e mangiare.
La cucina del circolo è casereccia e veramente buona, il vino non manca e nemmeno i bicchierini di amaro dopo il caffè. Visto poi che non dobbiamo guidare ci concediamo qualche bicchiere in più, per rallegrare l’atmosfera e prepararci all’arietta pungente che nella notte, in alta quota, tende sempre a farsi sentire.
A tarda notte decidiamo di rifiutare l’invito dei nostri nuovi amici ad andare a vedere il panorama a Piancavallo (una località che affaccia sul Lago Maggiore) e preferiamo rientrare per alzarci prima il giorno seguente.
Lago Maggiore Zip Line
La mattina seguente ci svegliamo con una colazione memorabile: pane tostato e marmellata naturale con vista sulla valle. È mattina presto e vogliamo goderci un po’ il pergolato prima di andare per le 9.30 alla Lago Maggiore Zip Line.
Lago Maggiore Zip Line si trova all’Alpe Segletta, una frazione di Aurano a pochi chilometri dal borgo e qualche centinaio di metri più alta in quota.
Trovarla è molto semplice, basta seguire i cartelli che indicano Lago Maggiore Zip Line, ce ne sono diversi e aumentano avvicinandosi alla destinazione.
Attualmente il parcheggio è un po’ sterrato e un po’ erboso, ma è in fase di perfezionamento. Lasciata l’auto si scende un piccolo sentiero e si arriva in vista della struttura che fa da sede alla Lago Maggiore Zip Line, una costruzione in stile moderno realizzata in vetro e legno per avere il minor impatto ambientale possibile.
Alla destra della sede (che ospita anche un bar e un ristorante) si vede l’enorme tirante che sorregge il cavo che arriva dall’altro lato della valle, ben 1.850 metri sospesi nel vuoto del Parco Nazionale della Val Grande.
Roberto Locarni è la mente che ha desiderato la realizzazione di questo impianto, nessuno meglio di lui può darci informazioni a riguardo.
Le nostre prime domande sono sulla sicurezza, il pensiero di essere sospesi a un’altezza di circa 360 metri e sfrecciare alla velocità di 140Km/h mette un certo senso di apprensione. Ma Roberto ci spiega che non vi è alcun rischio, il corpo è fasciato da un’imbragatura brevettata e fissato alla carrucola tramite robusti moschettoni con sicura. La carrucola è a sua volta agganciata al cavo che diventa passante e non può in alcun modo sganciarsi, se non rimossa manualmente all’arrivo.
Mentre Roberto ci spiega queste cose osserviamo i primi temerari arrivare, perché qui a Segletta si trova l’arrivo della Lago Maggiore Zip Line, e constatiamo che i loro volti sono sorridenti e quasi euforici, non vi è ombra di alcun timore.
La Lago Maggiore Zip Line dà inoltre due possibilità di affrontare il volo: la prima in Falcon Style, ovvero appeso in posizione prona e quindi volando coricato osservando la valle che scorre al di sotto, la seconda in Freestyle, ovvero imbragati in vita e volando in posizione seduta, con la possibilità di lasciare mani e alzare i piedi facendo evoluzioni e osservando a 360º la Val Grande (questa è la modalità che mi è piaciuta di più).
Insomma, è proprio ora di spiccare il volo!
In volo con la Lago Maggiore Zip Line
Quando ci sentiamo pronti Roberto (o comunque uno dei ragazzi che lavora li) ci invita a unirci al gruppo in partenza per volare. Si parte solitamente in 8 per volta e di norma ci sono due navette che fanno avanti e indietro.
Il punto di partenza della Lago Maggiore Zip Line si trova a Pian d’Arla, circa 20 minuti di pulmino, una località panoramica che regala una sensazionale vista sulle cime montuose che hanno come sfondo l’azzurro del lago.
È da togliere il fiato, mentre scendiamo a piedi verso la casetta di partenza è impossibile non restare incantati da tanta magnificenza. Il punto di arrivo del cavo è una piccola chiazza di erba verde più in basso, il pensiero del dislivello mette un poco di paura, ma ripensando alle raccomandazioni mi dico che non c’è nulla da temere.
Quando arriva il mio turno cerco di scambiare qualche parola con i ragazzi dello staff, qualche battuta e qualche risata aiutano a sdrammatizzare, senonché vengo a scoprire che il ragazzo che mi sta imbragando non ha mai avuto il coraggio di lanciarsi… ma questo me lo dice appena prima di darmi il via alla partenza.
In piedi sul trampolino, con il vuoto di sotto, conto fino a tre e poi… volo!
Da Pian d’Arla fino a Segletta il tempo di volo è di circa due minuti, la posizione Freestyle (con cui ho fatto il primo volo) permette maggiore movimento e quindi di apprezzare la valle in tutta la sua vastità e bellezza.
La forte emozione del lancio si tramuta pian piano in un misto di gioia e adrenalina, l’aria che sfiora con forza il volto diventa via via meno fastidiosa e la sensazione di libertà assoluta si impadronisce del corpo.
La postazione di arrivo si avvicina fin troppo in fretta e arrivando al fondo del cavo ti troverai a pensare: nooo, ma è già finito!
L’operazione di sgancio dura pochi istanti e appoggiare i piedi in terra ti sembrerà il ritorno a una condizione di pesante stabilità che sembrerà un po’ stretta.
Solo allora capirai gli occhi sorridenti e un po’ smarriti che si vedono sulla faccia di chi finisce il volo.
Insomma questa Lago Maggiore Zip Line è in assoluto da provare, il divertimento è assicurato e il biglietto non costa nemmeno caro.
Per curiosità ho voluto provare anche il volo in Falcon Style, un’esperienza che avevo già provato un paio d’anni prima, ma non vi è paragone tra le due esperienze, la libertà che concede il Freestyle è nettamente superiore e più piacevole.
Sediamo l’adrenalina con un pranzo al Ristorante La Batuà, il punto ristoro del locale, a base di tagliere di prodotti e salumi tipici, e dopo un caffè risaliamo in macchina: è ora di rientrare verso casa.
Per non ripercorrere la stretta strada dell’andata decidiamo di seguire la strada panoramica consigliata dai locals, un percorso che si spinge oltre i confini di Aurano e passa in località Piancavallo, dove ci fermiamo per godere di un paesaggio sul Lago Maggiore davvero romantico e sensazionale.
Con gli occhi pieni di tanta bellezza riprendiamo la strada e rientriamo a casa carichi per aver vissuto un’esperienza molto piacevole.
Gian bellissimo.. questo volo prima o poi vorrei veramente provarlo, magari in due.. il mio “grande” potrebbe vivere l’esperienza come uno splendido parco giochi 🙂
Ciao Mary, dovevi vedere quanti ragazzini (o bambini grandi) c’erano per volare… e alcuni hanno fatto anche più giri! 😀
Locanda del Cinghiale favolosa, la zip line è meravigliosa con emozioni grandissime, il punto ristoro La Batua fantastico, con piatti tipici e non, ma il circolo Libero Pensiero veramente scandaloso con prezzi inauditi, mangiare di poca qualità e personale antipatico.
Grazie il serio per aver espresso il tuo punto di vista, anche se personalmente ho trovato la serata al Libero Pensiero molto piacevole. Forse il menù era semplice, ma il personale cordiale e a mio parere simpatico. Ovvio, poi dipende dai momenti e sono convinto che se provi a ripassare magari potrebbe essere migliorato 🙂