Nizza è una gemma da visitare lungo la Costa Azzurra. Una città vivace e appariscente che nel mese di febbraio si anima per il noto Carnevale dei Fiori che attira migliaia di curiosi che approfittano dell’occasione per un breve soggiorno. Fiera della sua immagine di città giovane della libertà, per la prima volta nella storia di Francia, Nizza ha ospitato, il 27 febbraio 2015, la prima edizione del Lou Queernaval, il carnevale LGBT inserito nel contesto di una delle più grandi manifestazioni allegoriche nazionali.
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A desiderare questo evento sono state le principali organizzazioni LGBT della città, desiderose di trasmettere gli ideali di libertà e di uguaglianza che spesso ancora le società occidentali faticano a riconoscere, nonostante la Francia sia uno dei paesi più avanti in questo senso.
Non senza fatica, i membri di queste associazioni hanno lavorato sodo e, nonostante le limitate risorse economiche, sono riusciti a organizzare una serata strepitosa.
L’idea di poter assistere a questo evento mi ha subito incuriosito. In vita mia ho assistito al Pride un po’ di volte e la mia sensazione a riguardo è sempre stata molto positiva. Non ho mai ritenuto negativo questo tipo di manifestazioni, anche se, a volte, ho notato nelle persone una sorta di disagio provocato dall’ostentazione eccessiva dell’omosessualità.
Ero quindi curioso di scoprire se il Lou Queernaval sarebbe stato solamente una ripetizione del Pride, o se invece avrebbe potuto inserirsi in modo armonico nel contesto del Carnevale di Nizza. E credo che ci sia riuscito perfettamente.
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Vivere il Lou Queernaval
Il Carnevale di Nizza è uno dei più articolati e visti del mondo. È famoso per la sfilata dei carri realizzati con i fiori e si divide in varie manifestazioni che si ripetono nell’arco di tre fine settimana durante il mese di febbraio.
Il Lou Queernaval si è tenuto l’ultimo venerdì di carnevale, durante il quale è stata realizzata una suggestiva sfilata notturna. L’evento è stato animato da alcuni carri allegorici e da gruppi di figuranti in maschera a piedi che hanno dato vita a una festa che ha saputo emozionare le oltre 15.000 persone presenti in Place Massena, il cuore di Nizza.
Gli spalti sono gremiti da una folla di curiosi, perché il Lou Queernaval è aperto a tutti. Non vuole certo essere un evento esclusivamente gay, ma anzi è proprio un modo per creare un incontro tra la gente. Un’occasione per conoscersi e capire che le differenze le creiamo noi nella nostra testa.
Un folto numero di spettatori si trova in strada, già a inizio sfilata, manifestando un grande desiderio di partecipazione. Seduti sugli spalti migliaia di curiosi attendono allietati dalla musica e dallo speaker che presenta l’evento e dà il via alle danze.
Sul palco a supervisionare tutto c’è Jean-Luis Longo, co-presidente del comitato d’organizzazione del Lou Queernaval (COC LGBTQI), figura di riferimento per tutto lo staff. Egli è una guida morale, convinto che Nizza rispetti e accolga tutti i tipi di amore.
Divertimento e emozioni del Lou Queernaval
Ad aprire la fila giunge quindi uno stuolo di angeli dalle candide ali, dal fisico scolpito e mosso dal pulsante ritmo della musica. Tra di essi si trova uno degli ospiti speciali della serata, è Mister Gay France 2013, Armando Santos, testimonial di questa prima edizione del Lou Queernaval.
In pochi minuti la festa coinvolge tutti i presenti. Dagli spalti decine di persone si riversano in strada per unirsi alle danze, per tirare i coriandoli e divertirsi. La piazza intera è in delirio, ovunque si vedono solo sorrisi e allegria.
A unire gli animi c’è anche la voce di Samy Camps, un cantante lirico resosi portavoce di un messaggio di unione e rispetto per le comunità LGBT. La sua splendida voce si è esibita in alcuni brani musicali molto famosi, accompagnata dal coro della folla.
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I gruppi in costume ripetono il giro della piazza diverse volte e verso mezzanotte la sfilata ha termine, ma la festa continua! In tutta la città sono molti i locali aperti in cui proseguire la serata, molti di essi sono gay friendly e regolarmente frequentati dai giovani della città.
Il sentimento generale è di soddisfazione, sia negli occhi del pubblico che in quelli degli organizzatori traspare la gioia per questa manifestazione tanto attesa e riuscita con successo, il Lou Queernaval è forse stata la prima puntata di una nuova tradizione? Noi speriamo vivamente di si!
Del resto le premesse ci sono, il deputato comunale di Nizza, Christian Estrosi, sostiene che la festa possa radunare assieme tutte le differenze. Mentre Denis Zanon, direttore generale dell’ufficio del turismo e dei congressi di Nizza e organizzatore del carnevale sostiene l’importanza di celebrare il carnevale con gioia e fervore.
Questo inizio ha trasmesso il primo messaggio, quello più importante, e cioè che non esistono persone giuste o sbagliate, non esistono coppie più giuste o meno, ma esistono solo persone che si vogliono bene!
Scoprire la Nizza gay-friendly
Per tutte le persone che ne sentissero il bisogno, le associazioni LGBT di Nizza mettono a disposizione degli uffici dove trovare delle persone disposte ad ascoltare e aiutare ad affrontare i problemi legati alla discriminazione. È un servizio molto spesso utilizzato dai giovani bisognosi di aiuto.
Se ti rechi a Nizza per un soggiorno potresti invece essere interessato a conoscere meglio la vita notturna e i locali a tema presenti in città. Per facilitare il visitatore a scoprire il meglio il panorama gay l’Ente del Turismo di Nizza ha realizzato una guida reperibile in città ma consultabile anche online. Sto parlando della Guida Irisée, un valido aiuto per un piacevole viaggio in Costa Azzurra.
Consiglio provato: a poca distanza da Notre Dame, la grande chiesa che in facciata vagamente ricorda l’omonima parigina, si trova Le Glam, un piccolo disco pub (in realtà molto più disco). L’atmosfera è piuttosto buia, ma la musica decisamente bella, e se ti piace ballare ti divertirai nella piccola pista. Non mancheranno inoltre le occasioni di fare nuove conoscenze e chiacchierare in uno dei tanti angoli tranquilli del locale. Personalmente ho molto gradito questo tipo di ambiente che mi sento di consigliare.
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