Continua la nostra scoperta della Puglia, questa volta alla scoperta della città più meridionale del Gargano e del suo territorio. Un itinerario che non si è limitato alla visita entro i confini manfredoniani, ma ha toccato anche alcuni luoghi di interesse molto vicini che possono fare da contorno ad un soggiorno a Manfredonia.
Sottolineo il fatto che dedicare due, o meglio tre, giorni alla visita di Manfredonia sia assolutamente necessario. Non solo per potersi calare nell’atmosfera cittadina, ma anche per poter smaltire e riprepararsi al lungo viaggio da compiere per raggiungere questa località.
Qualsiasi sia il mezzo con cui viaggerai preparati a lunghi tragitti. Poco male in realtà, perché la città di Manfredonia è parecchio carina e arrivarci per una visita mordi e fuggi sarebbe un vero peccato. Se volerai in aereo con molta probabilità arriverai all’aeroporto di Bari, da qui occorre prendere un treno per Bari centrale, oppure per Barletta, e poi cambiare in direzione Foggia, la città di provincia che fa capo a Manfredonia. Da Foggia a Manfredonia la strada è ancora lunga e, mentre durante il giorno potresti trovare il treno, nella migliore delle ipotesi dovrai prendere un autobus che in 50 minuti circa arriverà a Manfredonia.
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Ovviamente il tragitto se arriverai in treno è molto simile, fermo restando che dovrai arrivare sempre a Foggia. Mentre, se non arrivi da troppo lontano, la scelta in assoluto più azzeccata è quella di viaggiare in auto. La macchina permette maggiore libertà e, mentre il centro cittadino è tutto a portata di piede, l’auto può essere una gran comodità per raggiungere località vicine, tra cui San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo o le Saline Margherita di Savoia.
In ultimo, una macchina può essere utile se pernotterai fuori dal centro. Il Regio Hotel Manfredi (dove noi abbiamo soggiornato) ad esempio è poco fuori dalla città, ma il tragitto è troppo lungo se non si possiede un mezzo.
Puoi comunque scegliere dove soggiornare a Manfredonia in una delle tante strutture presenti.
Il centro di Manfredonia
Un buon itinerario per scoprire la città parte dal Lungomare Sauro, che si trova tra il centro storico e il porto vecchio. Da sempre dedito alla pesca e al commercio, questo tratto di lungomare non rende giustizia alla costa di Manfredonia. Sono in progetto alcuni lavori per rivedere l’arredo urbano e realizzare una passeggiata degna dell’importanza che la città riveste a livello turistico. In estate infatti, i lidi e le vie sono affollate di persone che vengono a Manfredonia in villeggiatura. Molte di esse trascorrono l’estate a Siponto, quartiere storico della città, oggi meta balneare, dal quale si dice abbia avuto origine tutta Manfredonia.
Risalendo dal lungomare ci si trova subito catapultati in Corso Manfredi, la via dello struscio. Qui i negozi si alternano ai locali e la gente si ritrova, sopratutto la sera, per passeggiare e socializzare. Se arrivi al grande parcheggio lungomare potresti salire la gradinata che giunge da Largo Diomede e sale alla balconata del Pertugio del Monaco. Qui si trova uno scorcio molto caratteristico verso il mare, che si può gustare anche a pranzo dal dehor del Cafè des Artistes, il cui ingresso affaccia su Corso Manfredi. Prerogativa gustosa di questo locale sono i croissants, freschi a ogni ora, farciti di crema gelato, una goduria a colazione, come dessert o, a dire il vero, come sfizio ad ogni ora del giorno.
Corso Manfredi è l’arteria pulsante del centro cittadino. Ogni giorno centinaia di persone vi passeggiano e vivono Manfredonia tra una ‘vasca’ e l’altra. Lungo questa via si possono trovare alcuni luoghi d’interesse, come il Castello Svevo Angioino Aragonese, l’antica fortezza che nel corso dei secoli passò di casata in casata e che presto sarà visitabile interamente anche all’interno. Il castello è circondato da ampi giardini pubblici dove spesso la gente si affolla vicino al chiosco di Tommasino, un must per mangiare il gelato più buono della città.
Passeggiando sul corso troverai la graziosa Piazza del Popolo. Su di essa si affacciano l’ex Chiesa di San Domenico, oggi sede di un piccolo museo, e varie botteghe artigianali dove perdersi a curiosare tra gli oggetti spesso bizzarri in vendita. Un esempio è la bottega del ceramista Antonio Robustella, situata internamente a un caratteristico cortile. La bravura di Antonio ha saputo dare forma e colore all’argilla lavorata sempre più con maestria ed esperienza.
In una via parallela al corso è possibile invece trovare il laboratorio, che definirei artistico, dove Matteo Trotta, maestro cartapestaio, tramanda un’arte che trova la sua massima espressione ogni anno nel Carnevale di Manfredonia, uno dei più antichi e importanti del sud Italia. Vedere come da un calco di gesso le mani di Matteo plasmano la carta rendendola resistente è davvero eccezionale. La sua bravura nel dipingere le sagome fa poi il resto, dando espressione e emozione a sguardi che variano dal popolare Ze Peppe (maschera del Carnevale di Manfredonia) al venerato Padre Pio da Pietralcina.
Edifici d’interesse nel centro storico di Manfredonia
Sempre fuori dal corso, in direzione opposta rispetto al mare, si trova Piazza Papa Giovanni XXIII. È una delle piazze più grandi di Manfredonia e su di essa si affaccia l’imponente facciata del duomo, la Cattedrale di San Lorenzo in Majorano. Questo edificio, la cui costruzione è piuttosto recente, contiene ben tre cose per cui vale la pena visitarlo. La prima è la statua della Madonna di Siponto, che viene dalla frazione originaria di Manfredonia. La seconda è l’icona della Madonna di Siponto, che venne incoronata da Papa Giovanni XXIII con gioielli di pregio di fattura manfredoniana. La terza è invece uno storico crocifisso ligneo risalente al XIII secolo.
Degna di nota è anche la torre campanaria, costituita da tre blocchi sovrapposti sormontati dalle campane. Alla base si trova invece una caratteristica rappresentazione della Madonna.
Poco distante dal duomo si trova la Chiesa di Santa Chiara. È un semplice edificio che stupisce per la bellezza di alcuni componenti interni in netto contrasto con la semplicità del suo aspetto esteriore. Oltre a varie opere, quali dipinti o affreschi, lungo le pareti, alcune delle quali protagoniste di storie assai curiose, ciò che attira subito lo sguardo è il massiccio altare d’oro in stile barocco del 1680. Alcune dicerie di paese narrano che talvolta, passando fuori da Santa Chiara in orari di chiusura, si oda il suono dell’organo. E questa è solo una delle strane particolarità che caratterizza questa chiesa.
Risalendo ancora, e quindi allontanandosi dal mare, ci si imbatte nei resti delle antiche mura di cinta. Di esse restano anche alcuni massicci torrioni. Certo è che, dopo tanto camminare, farà piacere trovare ristoro all’Officina del Vino, una bottega e vineria dove concedersi una degustazione degli ottimi vini del territorio accompagnati da pizze, focacce e stuzzicherie a cui è difficile resistere.
Visitare il lungomare
Da buona città costiera, Manfredonia offre anche delle ottime attrazioni lungo il mare. Il lungomare si sta pian piano riscattando dal suo cupo profilo industriale del passato, e sta rifiorendo fornendo servizi e graziosi angoli dove i turisti possono passeggiare, fare shopping o rilassarsi osservano i riflessi dell’Adriatico.
Spostandosi verso Siponto, la località balneare per eccellenza, si incontra il nuovo Porto Turistico. La rivalutazione di quest’area è avvenuta in tempi recenti e passeggiare qui è molto piacevole anche grazie ai numerosi locali in cui sostare anche solo per un drink o per un aperitivo.
Spostandosi più verso il centro di Manfredonia si costeggiano, invece, alcune zone un tempo industriali e la zona dei cantieri navali, dove oggi vengono ancora costruite e riparate le barche di piccola taglia. Lungo questo tratto sono frequenti alcune aree comuni, dotate di panchine e passeggiata lungo il mare, in cui i manfredoniani sono soliti venire per qualche momento di relax.
Un tratto certamente interessante è quello vicino al molo dove si trova il faro, più o meno si trova davanti a Largo Diomede (da dove è cominciato il nostro giro) e costituisce una piacevole visita a cui si associa la possibilità di vedere dall’alto la città. C’è chi viene qui per pescare, chi ci viene per osservare il moto ondeggiante delle imbarcazioni o anche chi viene al molo per visitare il faro.
Esperienza di ricostruzione 3D guidata a Siponto
Il faro di Manfredonia non è molto alto, ma ha comunque una storia importante e ancora oggi funge da riferimento per i naviganti durante le ore notturne. Quando ti troverai alla sua base noterai la presenza di due porte. Quella di destra è l’ingresso al faro e all’abitazione del guardiano, un cordiale signore che ci accompagna in visita fino sulla balconata della lanterna e che ci racconta alcuni aneddoti della sua vita trascorsa scrutando il mare. Ottavio Greco, ormai prossimo alla pensione, ci racconta anche che a breve il faro verrà automatizzato e sarà controllato dalla capitaneria di Taranto. Lui è quindi l’ultimo guardiano del faro di Manfredonia e l’interno della struttura è praticamente un museo.
La porta accanto è invece l’accesso all’Associazione Navale Marinai d’Italia. Anche qui all’interno si trova una piccola esposizione di oggetti, documenti, miniature e medaglie al valore ricevute dai marinai che hanno prestato servizio presso il porto di Manfredonia. Alcuni di loro (vissuti nei tempi di guerra) sono considerati dei veri eroi dai concittadini.
La zona vicina al faro è anche molto graziosa di notte, momento in cui le luci riflesse e l’atmosfera sono romantiche e suggestive.
Dove mangiare a Manfredonia
In ultimo ti lascio una vera chicca, un consiglio per una cena che ti farà leccare le dita. In Via del Porto si trova Re Manfredi, un bar pizzeria che, non esagero, è una vera esperienza sensoriale. Prima di tutto fai un giro all’interno perché l’arredamento e l’allestimento del locale sono di ottimo gusto. Se poi il clima lo permette potrai cenare all’aperto, nel dehor che si trova di fronte all’ingresso.
Il menù è vario e propone, oltre ad alcuni stuzzichini tipici, anche una vasta scelta di panini. Ma il proprietario, Mino Riccardi, ci consiglia di provare la pizza, che definisce un loro cavallo di battaglia. Accettiamo di buon grado e dopo un po’ di attesa, pasteggiando a birra in caraffa e focaccia al rosmarino o condita in stile bruschetta, ecco arrivare le prime pizze. Il Re Manfredi propone accostamenti di sapore bizzarri, ma decisamente gradevoli: le fragole, l’ananas, la menta sono solo alcuni degli aromi che, mischiandosi al gusto tradizionale delle pizze le rendono sfiziose e ‘divertenti’. E se proprio non sai scegliere quella che fa per te è la pizza a stella, ogni punta è farcita in modo differente.
Se poi ti trovi a trascorrere una serata in città e non sai in che locale andare, il consiglio è di fare un salto al Civico 5. Si trova appena dentro una viuzza sulla destra poco dopo l’inizio di Corso Manfredi. Il Civico 5 è un punto di ritrovo per i giovani e un’ottima scelta per trascorrere la serata in allegria e cercando di conoscere nuovi amici.
Che altro aggiungere quindi? Non resta che andare a Manfredonia e godersi tutto questo!
E se vorrai condividere con noi la tua esperienza puoi lasciare un commento qui sotto, per dire la tua o aggiungere altre informazioni per i viaggiatori.
Il Gargano è stato un po’ dimenticato, negli ultimi anni, a favore del più “modaiolo” Salento. Ma merita, merita eccome!
Era la mia seconda volta in Gargano, hai ragione, merita tantissimo e non solo per il mare! 🙂