Un tour dell’alessandrino che si rispetti deve toccare i luoghi salienti, ma anche comprendere i sapori che fanno l’eccellenza di questa terra. Come il Montebore, formaggio che gode del presidio Slow Food prodotto sulle alture dell’Appennino piemontese in Val Borbera.
Siamo a Mongiardino Ligure, in provincia di Alessandria, un piccolo paese che si trova in Val Borbera. È qui che, tra le alture dell’Appennino, si trova il Caseificio Agriturismo Vallenostra, che ho avuto modo di visitare durante il mio fine settimana tra Alessandria e il Monferrato.
Dirigendosi verso la periferia dell’alessandrino, la strada che conduce a Mongiardino Ligure s’insinua tra i monti attraversando le suggestive vallate erose conosciute come calanchi. Uno spettacolo della natura osservabile dalla strada e dai pochi punti di sosta panoramici che, tuttavia, non consentono una completa visuale sul tratto più sbalorditivo.
Vivo in Piemonte da sempre e non conoscevo questi luoghi. Tanto singolari da lasciarmi assorto nel contemplare i profili dei canyon scavati dal torrente.
Proprio dal fondovalle si trova la strada che risale la Val Borbera fino a raggiungere Mongiardino Ligure. Proseguendo, l’Agriturismo Vallenostra ci aspetta, posto in posizione tranquilla lungo pendio dei monti.
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Conosciamo il Montebore
Al nostro arrivo, il proprietario di Vallenostra ci accompagna in visita al caseificio. L’ora di cena è vicina, ma è buona cosa conoscere direttamente gli ingredienti che comporranno il menù.
Il protagonista nel piccolo punto vendita del Caseificio Vallenostra è sempre il Montebore. Un tipico formaggio di pecora la cui ricetta è stata riportata in auge dal passato. Esso, infatti, era già molto conosciuto nei secoli addietro ed era un prodotto rinomato per la sua bontà e genuinità.
Il Montebore è caratterizzato dalla tipica forma a tre o cinque piani (quest’ultima chiamata Monteborone). Ci viene spiegato che, in realtà, ogni piano è una forma singola. Le forme di diversa misura vengono sovrapposte quando ancora sono fresche e messe a stagionare.
Al di là del vetro che ci separa dalla zona di produzione del caseificio, alcuni carrelli sono carichi di forme di formaggio fresco pronto per essere messo a ‘maturare’. È poi un processo naturale a far aderire e unire le forme tra loro, facendole diventare una forma di formaggio unica.
L’alimentazione genuina degli ovini permette di avere un latte di prima qualità e questo sta alla base della bontà del Montebore. La tecnica, recuperata dal passato e perfezionata, permette un prodotto che ha meritato il presidio Slow Food per la sua qualità. Questo merito arriva fin dalla salute e dalla qualità della vita delle pecore che producono il latte con cui viene prodotto.
Nel punto vendita è possibile trovare anche altri tipi di formaggi, Alcuni molto freschi, altri stagionati, ma chi conosce il Vallenostra sa che il fiore all’occhiello è il Montebore.
Cosa c’entrano Leonardo da Vinci e la Gioconda?
Un aneddoto legato alla vita di Leonardo Da Vinci unisce il formaggio Montebore al quadro della Gioconda. È una storia che rasenta la leggenda, ma che pare sia documentata dagli scritti dell’artista giunti fino a noi.
Nel 1489 Leonardo fu nominato gran cerimoniere al matrimonio di Isabella d’Aragona, nobildonna che si dice divenne sua modella per la creazione del quadro della Gioconda.
Tra i compiti del gran cerimoniere c’era anche quello di stabilire un menù per il banchetto nuziale e Leonardo scelse il Montebore come formaggio da servire a tavola ai commensali.
Il Caseificio Vallenostra definisce il Montebore così: ‘Il Montébore è un sopravvissuto, parla del passato, ha lottato per non conoscere l’estinzione, per non sparire dal mondo del gusto e della qualità. Merita rispetto, chiede consapevolezza.‘
Non è forse questa una buona ragione per andare a scoprirne il sapore e visitare i luoghi dove nasce?
Puoi trovare informazioni sul Montebore sulla pagina Facebook del Caseificio Vallenostra e gustarlo nelle sue ricette tipiche all’Agriturismo.
Oppure puoi organizzare la tua visita a Mongiardino Ligure contattando l’ATL di Alessandria e Monferrato.
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