
Da amante della natura e appassionato di tradizioni, non potevo non essere affascinato da questo luogo. Il Museo Aboca conserva una completa esposizione di erbe aromatiche e officinali per le quali viene fornita una dettagliata descrizione, spesso ritrovata in antichi manoscritti.
Ma andiamo per gradi. Perché il Museo Aboca non sta proprio dietro l’angolo di casa mia, ma si trova in Toscana, nella città di Sansepolcro, abbracciata dalle dolci vallate della Valtiberina.

Mi trovavo a Sansepolcro, per il secondo anno consecutivo, per assistere al Palio della Balestra. Si tratta di un evento rievocativo durante il quale la città si veste dei costumi del Rinascimento. Il questi giorni i visitatori sono trasportati in un susseguirsi di eventi che culmina con il sempre più atteso duello di tiro con la balestra in cui i balestrieri, di Sansepolcro e della vicina Gubbio, si sfidano con ardore.
Per tutti coloro che desiderano non solo vedere il torneo di balestre, ma che vogliono vivere la magia del borgo in festa e seguirne gli eventi, non mancheranno i motivi di visita. Sansepolcro infatti è ricca di itinerari nei dintorni cittadini e non mancano edifici significativi del centro, tra cui il Duomo, il Museo Civico o il sopracitato Museo Aboca che si trova in Palazzo Bouron del Monte, poco distante dalla Casa di Piero della Francesca.
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Visitare il Museo Aboca
La visita al Museo Aboca è piuttosto semplice, nel senso che non è necessaria una guida che ti accompagni. Il percorso è ben segnalato e suddiviso in sale distinte. Gli oggetti o le erbe esposti sono tutti corredati da targhe esplicative ricche di approfondimenti specifici sull’argomento.

Al Museo Aboca ti capiterà spesso di sentire un aroma conosciuto o vedere un’erba o un attrezzo che sembrerà familiare, ma che non sai ben identificare. Questo perché l’intento del Museo Aboca è di recuperare e tramandare la storia del millenario rapporto tra l’Uomo e le Piante.
Il percorso museale, denominato Erbe e Salute nei Secoli, permette così di conoscere l’antica arte della medicina erboristica grazie a una serie di oggetti recuperati dal passato: quali libri di botanica farmaceutica, erbari, ceramiche, alambicchi e mortai. Il tutto si dipana lungo un percorso di stanze a tema, dove si incontrano le fedeli ricostruzioni di antichi laboratori che trasportano il visitatore in un salto nel tempo.
Le sale del Museo Aboca
Il percorso di visita comincia già all’ingresso, dove sono allestite delle vetrine che conservano reperti archeologici di carattere storico-filosofico. Sono antichi oggetti rinvenuti durante gli scavi che fanno risalire il legame dell’uomo con le erbe officinali fino alla preistoria. Sempre all’ingresso si trovano alcuni pannelli che contengono dei preziosi tappeti orientali. I ricami di grande pregio raffigurano piante e infiorescenze e sono considerabili dei veri e propri erbari stilizzati, testimonianza di quanto forte fosse il legame con il mondo vegetale anche per civiltà e culture lontane dalla nostra.
Si prosegue poi lungo le scalinate, che danno accesso al primo piano di Palazzo Bouron del Monte. Lungo la salita e fino al quinto piano si può vedere un’esposizione di preziose tavole botaniche tratte dagli erbari conservati nella Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum. Queste tavole vengono sostituite periodicamente.

La prima stanza che si incontra lungo il percorso del Museo Aboca è la Sala dei Mortai, trionfo di bellezza e decori. Essa lascia sbalorditi di fronte al grande lampadario di cristallo e grazie agli affreschi visibili sulle pareti, elementi che quasi sminuiscono i massicci mortai colmi di erbe essiccate disposti lungo le pareti.
Il mortaio è da sempre considerato il primo strumento utilizzato dallo speziale. Quest’oggetto nella storia venne realizzato con vari materiali, come la pietra, il marmo o il ferro, ma i più utilizzati sono quelli fatti di bronzo che venivano colati negli stampi delle campane. Da semplice oggetto, il mortaio acquisì, anche negli anni, un valore artistico, infatti molti vennero decorati negli stili delle epoche di creazione.
La sala successiva e quella della Storia, interamente dedicata agli erbari e ai testi che catalogano le conoscenze botanico-medicinali. Qui si trovano vari testi di pregio, documenti utili a comprendere e collocare storicamente la scoperta e l’utilizzo delle erbe officinali.
Nella Sala delle Ceramiche ho cominciato a notare alcuni oggetti familiari. Ricordo molto bene alcuni vasi usati dai miei nonni, di certo più recenti, ma che ancora riportavano la foggia e lo stile di alcuni dei vasi da farmacia qui esposti e provenienti da varie regioni italiane, ma non solo.
Immancabile strumento dello speziale e del farmacista è sempre stata la bilancia, di cui si trova una vasta collezione nella Sala delle Bilance. Esse svolgevano un ruolo molto importante nel lavoro di dosaggio delle erbe in ricette che richiedevano molta precisione.

La Stanza dei Vetri, con i suoi fragili riflessi, dà spazio a bottiglie, ampolle, bottiglioni, bicchieri e alambicchi. Strumenti utili in laboratorio che hanno avuto grande impiego in ambito farmaceutico.
Mentre la più odorosa è, sicuramente, la Sala delle Erbe, il quale soffitto è ricoperto da erbe aromatiche essiccate e appese e tutta la stanza presenta una variopinta sequenza di piante medicali, parti di esse o spezie, accompagnate da un cartello descrittivo. Per ognuna di esse è indicato il tempo balsamico, ovvero il periodo dell’anno in cui la pianta presenta una maggiore concentrazione di principi attivi ed è quindi meglio raccoglierla.

Le sale a tema riproducono antichi laboratori
Cominciano poi alcuni ambienti ricostruiti sul modello di antichi laboratori. Sono tutti molto caratteristici e interessanti da visitare. Come l’Antica Spezieria, il Laboratorio Fitochimico, la Farmacia dell’800 o la piccola e ben protetta Cella dei Veleni, dove erano custodite le sostanze mortali.
La Bibliotheca Antiqua, infine, è di certo una delle sale più suggestive. Con i suoi alti scaffali in legno chiusi da grandi vetrine, conserva 1500 preziosi testi antichi legati alla storia dell’impiego delle piante medicinali. Tuttavia essa può essere consultata solamente su prenotazione per motivi di studio e si trova al quarto piano.
Il Museo Aboca è una visita interessante e istruttiva, quindi, che si chiude con la vera erboristeria di Aboca e con uno shop dove acquistare libri, che ovviamente hanno come tema principale l’Uomo e le Piante.
Maggiori informazioni sul Museo Aboca, su orari e tariffe di visita puoi trovarli sul sito dell’Aboca Museum e non dimenticare che il solo Palazzo Bourbon del Monte è un ottimo motivo per venire qui a visitarlo.

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