Immagina l’alba sul Mare del Nord. Il vento soffia tra le dune, l’acqua fredda lambisce la sabbia e cavalli massicci si inoltrano nell’oceano con lentezza rituale. In sella, pescatori dalle cerate gialle stringono le redini e tirano reti triangolari immerse nella risacca. A Oostduinkerke, in Belgio, la pesca a cavallo è un patrimonio vivo, raro, affascinante.
Se ami scoprire tradizioni autentiche, paesaggi suggestivi e piccole comunità che ancora conservano l’anima del passato, questo è il luogo che fa per te. Ti porto in viaggio nella unica località al mondo dove la pesca dei gamberetti a cavallo è ancora praticata, riconosciuta persino dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Dove si trova Oostduinkerke: un angolo d’incanto sulla costa belga
Oostduinkerke è una piccola località balneare affacciata sul Mare del Nord, situata a circa 20 chilometri da Ostenda e una trentina dal confine francese. Il suo nome, che in fiammingo significa “Dunkerque Est”, ne svela le radici geografiche e storiche. Pur non essendo tra le mete turistiche più note del Belgio, questa cittadina riesce a sorprendere per l’unicità della sua proposta culturale e la tranquillità che regala al viaggiatore curioso.
Le sue ampie spiagge, le dune naturali e la vicinanza al parco naturale di Hoge Blekker la rendono anche una destinazione perfetta per chi cerca una fuga nella natura. Ma il vero motivo per cui vale la pena raggiungerla è la tradizione dei paardenvissers, i pescatori di gamberi a cavallo.
La pesca a cavallo di Oostduinkerke: un rito antico che vive ancora oggi
La pesca dei gamberetti a cavallo non è solo un’attività folkloristica. È una vera e propria arte, tramandata da generazioni, che ha saputo resistere all’industrializzazione e alla scomparsa di molte usanze costiere del passato.
Nel XVI secolo, questa pratica era diffusa lungo tutto il Mare del Nord: dalle coste belghe a quelle della Normandia, fino alla Germania settentrionale e al sud dell’Inghilterra. Ma con il passare dei secoli, l’evoluzione delle tecniche di pesca, l’erosione delle spiagge e la meccanizzazione hanno fatto sparire quasi ovunque questa tradizione. Ovunque, tranne che a Oostduinkerke.

Il riconoscimento dell’UNESCO
Nel 2013, l’UNESCO ha inserito la pesca dei gamberetti a cavallo tra i Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità, riconoscendo il valore della comunità locale che continua a mantenerla viva. Oggi sono soltanto 17 i pescatori attivi, tra cui anche una donna, a cui è stato concesso il raro onore di entrare nell’Ordine Reale dei Pescatori a cavallo.
Come funziona la pesca: un’esperienza da vedere almeno una volta nella vita
La stagione della pesca va solitamente da maggio a settembre, quando le acque del Mare del Nord diventano un po’ meno gelide. L’attività si svolge sfruttando la bassa marea, generalmente la mattina presto o nel tardo pomeriggio. Lo spettacolo è assolutamente da non perdere, specialmente per chi ama la fotografia o cerca esperienze fuori dal comune.

I cavalli da tiro brabantini
I protagonisti, accanto ai pescatori, sono i cavalli di razza brabantina, animali imponenti, forti e docili, tradizionalmente impiegati nei lavori agricoli. A Oostduinkerke sono stati “riqualificati” come pescatori marini: vengono addestrati fin da giovani a entrare in acqua e trainare le reti pesanti.
Il rituale della pesca di Oostduinkerke
Con le prime luci del giorno, i pescatori raggiungono la spiaggia con i carri contenenti le reti, le ceste di vimini e le attrezzature. Montano a cavallo con indosso le cerate gialle, calano le reti triangolari e si inoltrano in acqua fino a quando le onde arrivano al petto dell’animale. A quel punto cominciano a muoversi parallelamente alla riva, in un lento percorso a zig-zag.
Dopo 20-30 minuti, tornano a riva per controllare il raccolto: i piccoli gamberetti grigi vengono lavati con setacci, selezionati e depositati nelle ceste. Poi si riparte, per due o tre ore, fino a che la marea non ricomincia a salire.
È uno spettacolo che affascina e commuove: un rituale antico, che resiste all’oblio e racconta la forza silenziosa delle tradizioni.

La Festa del Gambero: quando la tradizione diventa festa popolare
Ogni anno, nell’ultimo fine settimana di giugno, Oostduinkerke celebra la Festa del Gambero (Garnaalfeesten), un evento che trasforma il paese in un palcoscenico vivace tra sfilate, costumi storici, spettacoli folkloristici e ovviamente… degustazioni!
Durante la festa si tiene una grande parata con i pescatori a cavallo, accompagnati da bande musicali, figuranti e bambini vestiti con le cerate. Il centro si anima di stand gastronomici dove è possibile assaggiare i famosi gamberetti grigi del Mare del Nord preparati in mille modi: in insalata, con le crocchette, nei panini.
È il momento perfetto per visitare la cittadina: l’atmosfera è calorosa, la tradizione si fa viva e coinvolgente, e l’intera comunità partecipa con entusiasmo.

Cosa vedere e fare a Oostduinkerke e dintorni
Se hai deciso di raggiungere Oostduinkerke per assistere alla pesca o partecipare alla festa, puoi cogliere l’occasione per esplorare anche il resto della costa fiamminga.
1. Museo NAVIGO
Il Museo della pesca NAVIGO è una tappa imperdibile. Si trova proprio a Oostduinkerke e racconta la storia della pesca locale, la vita dei paardenvissers e le tecniche utilizzate nel corso dei secoli. Ospita anche acquari, ricostruzioni e una sezione interattiva adatta ai bambini.
2. Le dune di Hoge Blekker
Nei pressi del centro si estende il Parco Naturale di Hoge Blekker, dove si trova la duna più alta del Belgio. Un sentiero tra sabbia e vegetazione costiera permette piacevoli passeggiate in un ambiente incontaminato.
3. Ostenda
A soli 20 minuti di tram si trova Ostenda, la più vivace città della costa belga. Qui potrai visitare il porto, il Fort Napoleon, fare shopping sul lungomare o gustare una cena a base di pesce nei ristoranti tipici.
4. Altri villaggi pittoreschi
Nieuwpoort, Koksijde, De Panne: tutte località facilmente raggiungibili con il Kusttram, il tram costiero che collega le principali destinazioni della costa belga. Un modo comodo e panoramico per esplorare la regione.

Informazioni pratiche: come arrivare e come assistere alla pesca
Come raggiungere Oostduinkerke
Il modo più semplice per raggiungere Oostduinkerke è partire da Bruxelles:
- Se non ci sei ancora cerca un volo per Bruxelles, è molto ben collegata da molti aeroporti italiani;
- Treno da Bruxelles Centrale a Oostende (circa 1h20);
- Poi il Kusttram (tram costiero n. 0) da Oostende a Oostduinkerke-Bad (26 fermate, circa 55 minuti).
Il tram costiero è una vera esperienza da fare: scorre lungo tutta la costa con vista sull’oceano, attraversando villaggi, dune e città portuali.
Quando assistere alla pesca
Le date e gli orari della pesca variano in base alla marea e sono pubblicati sul sito ufficiale: www.paardevissers.be (il sito è disponibile in olandese, inglese, francese e tedesco). Si consiglia di consultarlo prima della visita, soprattutto in estate, per organizzarsi al meglio.

Dove dormire e cosa mangiare a Oostduinkerke
Alloggi consigliati
A Oostduinkerke troverai piccoli hotel a gestione familiare, bed & breakfast immersi nel verde e appartamenti affacciati sulla spiaggia. Se viaggi in famiglia o con bambini, molte strutture offrono camere familiari e accesso diretto alle dune.ù
Cucina tipica
Il piatto tipico da non perdere sono le crocchette di gamberetti grigi (garnaalkroketten), fritte e servite con prezzemolo croccante e limone. Deliziosi anche i panini al gambero, le zuppe di pesce e i waffle serviti caldi nei bistrot locali.
Perché visitare Oostduinkerke: un viaggio tra storia, mare e identità
Oostduinkerke è un viaggio nel tempo, in un mondo dove il mare e l’uomo collaborano secondo antichi equilibri. È il luogo dove l’identità non si è persa, dove la comunità si stringe attorno a una tradizione e la rende spettacolo, cultura, emozione.
Che tu sia un amante delle esperienze autentiche, un viaggiatore curioso o un fotografo in cerca di scorci inusuali, qui troverai una storia da raccontare. E forse, dopo aver visto i cavalli avanzare nell’acqua all’alba, non guarderai più il mare allo stesso modo.

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