La capitale portoghese difficilmente lascia indifferenti, è una città vivace, stimolante e ricca di itinerari. Dante Paolo Ferraris ce la racconta nel suo libro “Passeggiando a Lisbona con Pessoa” e ci porta a scoprire la città lusitana alla scoperta dei luoghi che hanno caratterizzato la vita di questo grande artista letterario.
Ma ora lascio la parola a Dante.
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Passeggiando a Lisbona con Pessoa
Non puoi dire di conoscere Lisbona se non hai fatto un giro sul tram 28, assaggiato il baccalà, sorseggiato una ginjinha come aperitivo, visto il Mosteiro dos Jerónimos a Belém, fatto la fila per gustare un pasteis de nata, ripercorso la sua storia dal periodo dell’impero, a quello coloniale e alla rivoluzione del Garofani, ammirato gli azulejos, ascoltato le melodie del Fado. Ma soprattutto non conoscere Fernando António Nogueira Pessoa, poeta, scrittore e aforista , che con i suoi eteronomi ha scritto la storia della letteratura portoghese.
Leggendo il libro “Passeggiando a Lisbona con Pessoa” si scopre tutto ciò e, inevitabilmente, si è conquistati dalla saudade. Non è solo un racconto di viaggio sulle orme del famoso scrittore, ma è soprattutto una guida turistica, un libro di storia, un antologia di racconti. Un libro che ti permette di entrare in simbiosi della città, una sottile sostanza allucinogena che ti permette da casa propria di fare un viaggio per i vicoli di Lisbona immersi nella storia.
“È disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona. Per il viaggiatore che arriva dal mare, Lisbona, anche da lontano, si erge come un affascinante visione di sogno, contro l’azzurro vivo del cielo che il sole colora con il suo oro. E le cupole, i monumenti, i vecchi castelli si stagliano sopra il turbinio di case, come araldi lontani di questo luogo delizioso, di questa stagione fortunata.”
Così il poeta / mentore descriveva la sua città. La Lisbona di oggi è fatta anche di tanti locali affascinanti e intriganti, dove la gioventù si ritrova per suonare, cantare, ma anche per esporre fantastiche opere d’arte. Per non parlare del quartiere costruito per l’Expo ‘98 in uno spazio dall’architettura avveniristica.
Dopo l’Esposizione Internazionale l’area ha assunto il nome attuale, Parque das Nações, e ha subito notevoli trasformazioni, come la costruzione di un nuovo centro commerciale, della ardita stazione ferroviaria di Calatrava, di un complesso fieristico internazionale, di diversi alberghi, di un grande business center e edifici residenziali.
Inoltre, grazie alla sua posizione geografica, ospita anche un moderno porto turistico e l’Oceanarium, che è stato pensato come una delle principali attrazioni dell’Expo. Posto al centro della Doca dos Olivais ricorda un’isola in mezzo al mare. Il progetto dell’architetto statunitense Peter Chermayeff vuole ricreare un oceano virtuale in cui possa essere contenuta l’intera vita marina.
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Lisbona va vissuta, va bevuta, va gustata, va ascoltata , va suonata perché Lisbona è una città che lascia profondi ricordi , tutti da rivivere.
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