Sabato 19 dicembre 2015, l’Università Popolare di Biella ha organizzato una piacevole escursione appena fuori dai confini della provincia. Abbiamo visitato il paese di Postua (provincia di Vercelli) collocato in Valle Sessera. Questo centro di poco meno di 600 abitanti è costituito da una serie di piccoli e suggestivi cantoni e frazioni. Uno dei periodi migliori per visitarlo va dall’8 dicembre al 6 gennaio, quando si vivacizzano con l’esposizione all’aperto di decine e decine di presepi, di dimensioni, forme e stili variegati. Ciò accade ogni Natale da ormai oltre trent’anni, costituendo oggi una tradizione consolidata che richiama in paese molti visitatori curiosi di vedere i Presepi di Postua durante le festività.
L’esposizione di presepi è davvero ricca e singolare. Essi vivacizzano ogni angolo del centro e delle sue frazioni, con dimensioni, colori, ambientazioni tutte diverse e anche molto originali.
Il nostro gruppo ha effettuato una piacevole passeggiata per le vie del paese, per ammirare molti dei diversi presepi, circa duecento. L’occasione è stata ottima anche per conoscere gli angoli più suggestivi del centro storico, ricco di scorci e costellato di edifici di grande valore artistico.
Il nostro itinerario si è svolto in una giornata, ma Postua può essere una buona base per visitare la zona, oppure può essere scoperta lentamente soggiornandovi qualche giorno. Se cerchi online puoi trovare diverse proposte di B&B e hotel a Postua e dintorni.
Cosa vedere a Postua
Si è partiti dalla frazione Fucine, il primo nucleo che si incontra appena arrivati in paese. Il nome della frazione ha origini antiche, da quando in questa zona si trovavano le fucine per la lavorazione del ferro. Erano di proprietà dei Principi Ferrero Fieschi di Masserano. Le officine lavoravano il ferro proveniente dalle miniere di Ailoche e Caprile, ed erano gestite localmente dalla famiglia Scalvino, di cui rimane in paese l’imponente palazzo residenziale, di epoca tardo barocca.
Tra i vari presepi di questa frazione, è notevole quello meccanico realizzato all’interno dell’Oratorio di San Grato.
Da Fucine il gruppo si dirige verso il centro di Postua. Lo si raggiunge attraversando il ponte sul torrente Strona, che oggi si presenta con la struttura di inizio Novecento, ma che fu per la prima volta realizzato nel 1408 e a lungo fu l’unico punto di attraversamento sul torrente.
Il santuario e i palazzi di Postua testimoniano l’importanza storica del borgo
Passando per il nucleo di Riva, dove altri piccoli presepi allettano i visitatori, si risale verso il nucleo storico detto del “Burnell”. Si tratta di un insieme di viottoli ciottolati e antiche abitazioni che ancora sopravvivono nel loro aspetto, avvicinando molto l’architettura di altri borghi vicini come Guardabosone, e Crevacuore e Masserano nel Biellese. La denominazione Burnell deriva dal termine dialettale che indica la fontana, e proprio uno splendido bacino d’acqua caratterizza un angolo del borgo. La vasca è ricavata da un unico grande masso fatto rotolare da un’area a monte del paese fino al sito in cui si trova. Anche la fontana è arricchita da un presepe alquanto originale.
Dalla contrada del “Burnell” ci si sposta nella piazza del municipio. Su di essa si affaccia il palazzo Traversino, abitazione di un’altra notabile famiglia di Postua. Gli uffici comunali si trovano nella struttura dirimpetto, che fu in passato la cappella gentilizia degli stessi Traversino.
A pochi passi si trova lo splendido Santuario dell’Addolorata. Il gruppo può visitarlo grazie al diacono Luciano che accompagna all’interno dell’edificio di culto e al museo della parrocchiale. Il museo è realizzato in un ambiente ristrutturato con sapienza e ci fa scoprire tesori artistici notevoli e testimonianze di arte e artigianato locali di pregio.
Oltre i presepi di Postua
Tra i tesori conservati ci sono preziosissimi paramenti, reliquiari scolpiti di grande pregio del Seicento e del Settecento, e soprattutto la Madonna di Postua. Questa scultura lignea medievale rappresenta la Vergine col Bambino come “Sedes Sapientiae”, di maestranze piemontesi e probabilmente antecedente di qualche decennio alla Madonna di Oropa. La statua si trovava nella chiesetta di San Sebastiano e per motivi di tutela e valorizzazione venne poi ricoverata in questo museo.
Dalla Chiesa dell’Addolorata, il gruppo prosegue per le strade del centro alla scoperta di altri presepi di Postua tra cui un paio realizzati a cavallo di una roggia. Un altro presepe meccanico e sonoro segue le diverse ore del giorno con effetti di luce. Un altro grande presepe è azionato dal visitatore stesso tramite un pulsante.
La visita prosegue in frazione Roncole
Proseguendo verso la frazione più settentrionale di Postua, il nucleo di Roncole, una tappa è necessaria presso il piccolo oratorio di San Sebastiano. Costruito in epoca romanica conserva la muratura in ciottoli a spina di pesce e la facciata semplice a capanna. L’edificio venne realizzato su uno sperone roccioso sovrastante il torrente Strona, e dapprima venne dedicato alla Vergine. In seguito a una pestilenza il luogo venne impiegato come lazzaretto e l’intitolazione cambiò allora in favore di San Sebastiano, tra i santi protettori della peste. All’interno si conserva un prezioso ciclo di affreschi quattrocenteschi. Non si conosce il nome proprio dell’artista, che viene indicato come il Maestro della Passione di Postua dal soggetto rappresentato, e che ha uno stile efficace e graffiante nel tratteggiare i personaggi.
Nella frazione Roncole altri presepi stupiscono con la bellezza esaltata in particolare dal buio della sera. Da questo punto si possono anche effettuare delle escursioni interessanti che ripercorrono le tradizionali vie della transumanza verso la Valsesia. Presso la frazione si conservano ancora le testimonianze degli antichi mulini, che qui erano collocati per la lavorazione dei cereali e della canapa.
La ricorrenza dei Presepi di Postua è così anche un ottimo motivo per visitare e conoscere questo paese che sembra essersi fermato nel tempo.
Grazie, gentilissima Elena, per questa segnalazione, colta ed interessante, che mi invita ad una visita a Postua, in occasione dell’Epifania.
Grazie, Angelo, del suo commento. Ha poi visitato il comune di Postua? Le è piaciuto?