Rovine di Volubilis: cosa vedere e come visitarle in Marocco

C’è un Marocco diverso da quello dei suk colorati, delle medine affollate e delle dune dorate del Sahara. Un Marocco più silenzioso, fatto di valli fertili, colline ondulate e cieli senza confini, dove la storia ha lasciato tracce visibili e ancora vive. È proprio qui, tra le verdi campagne nei pressi di Meknès e Fès, che sorgono le Rovine di Volubilis, il sito archeologico romano più importante del Paese, nonché uno dei meglio conservati del Nord Africa.

Passeggiare tra le sue strade acciottolate e ammirare i mosaici che raccontano di dei, eroi e miti antichi è come sfogliare le pagine di un libro di storia a cielo aperto. Un viaggio che ti porta indietro di quasi duemila anni, alla scoperta di una civiltà che ha reso questo angolo di Marocco un crocevia di commercio e cultura.

In questa guida ti accompagno alla scoperta di questo sito unico: come raggiungerlo, cosa vedere, e come vivere al meglio la tua visita.

Le rovine di Volubilis si trovano tra dolci colline non lontano da Meknes
Le rovine di Volubilis si trovano tra dolci colline non lontano da Meknes

Dove si trovano le Rovine di Volubilis

Come avrai già intuito siamo in Marocco e questa è stata una delle tappe del nostro viaggio che è iniziato con un volo dall’Italia per Casablanca.

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Volubilis si trova nella regione di Meknès-Tafilalet, a circa 30 chilometri da Meknès e 70 da Fès. La posizione è strategica: il sito si erge su una dolce collina che domina la fertile pianura del Saïs, un paesaggio verde e ondulato che contrasta con l’aridità che caratterizza molte altre zone del Marocco.

Per raggiungere Volubilis hai diverse opzioni:

  • In auto a noleggio: la soluzione più comoda e flessibile se stai facendo un road trip in Marocco.
  • In taxi o con un tour organizzato: molte agenzie propongono escursioni giornaliere da Meknès o Fès, spesso abbinate alla visita della vicina città santa di Moulay Idriss.
  • In autobus o treno fino a Meknès, da cui puoi proseguire con un taxi.
Osservare i dettagli e immaginare come dovevano essere questi luoghi è molto emozionante
Osservare i dettagli e immaginare come dovevano essere questi luoghi è molto emozionante

Un po’ di storia: Volubilis, la città romana del Marocco

Volubilis fu fondata nel III secolo a.C. dai Cartaginesi, ma raggiunse il suo massimo splendore sotto il dominio romano, a partire dal I secolo d.C. La città divenne uno dei centri amministrativi più importanti della provincia romana della Mauretania Tingitana.

Qui si producevano e commerciavano olio d’oliva, grano e vino, che venivano esportati in tutto l’Impero Romano. La prosperità di Volubilis è ancora oggi testimoniata dai resti delle sue splendide ville, delle terme e dei templi.

La decadenza e l’abbandono

Dopo il ritiro delle truppe romane nel III secolo d.C., Volubilis continuò ad essere abitata fino all’VIII secolo, quando fu definitivamente abbandonata. Le pietre delle sue costruzioni furono riutilizzate per edificare la vicina Moulay Idriss Zerhoun.

Il sito fu riscoperto dagli archeologi francesi nel XX secolo e nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

L'Arco di Caracalla domina all'ingresso delle rovine di Volubilis
L’Arco di Caracalla domina all’ingresso delle rovine di Volubilis

Cosa vedere alle Rovine di Volubilis

1. L’Arco di Caracalla

Il simbolo indiscusso di Volubilis è il suo imponente Arco di Trionfo, eretto nel 217 d.C. in onore dell’Imperatore Caracalla e di sua madre Julia Domna. Questo monumento celebrativo, costruito in marmo e pietra locale, si staglia ancora oggi in tutta la sua maestosità alla fine del decumano massimo, la strada principale della città romana.

Alto quasi otto metri, l’arco era un chiaro simbolo di potere e prosperità, un segno tangibile della fedeltà della città all’Impero Romano. Originariamente, l’arco era decorato con statue e iscrizioni che oggi sono andate perdute, ma che un tempo proclamavano la grandezza dell’imperatore e della sua famiglia imperiale.

Passeggiare sotto l’arco ti dà la sensazione di varcare una soglia temporale, come se stessi entrando nell’antica Volubilis nel pieno del suo splendore. È uno dei punti più suggestivi e fotogenici del sito, soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto, quando la luce dorata del sole esalta le texture della pietra e crea un’atmosfera quasi surreale.

Le guide spesso si soffermano proprio qui per raccontarti come questo arco rappresentasse un passaggio simbolico tra la città e l’immensa pianura che si apre ai suoi piedi, come se fosse un ponte tra civiltà che collegava l’Africa all’Europa, l’Oriente all’Occidente.

Fermati qualche minuto, respira profondamente, e prova a immaginare le processioni, i mercanti a cavallo, le truppe romane che, secoli fa, attraversavano questo stesso arco, inconsapevoli che la loro storia sarebbe arrivata fino a te, oggi.

La Basilica, uno degli edifici più imponenti di Volubilis
La Basilica, uno degli edifici più imponenti di Volubilis

2. Il Foro e la Basilica

Proseguendo lungo l’antico decumano massimo, raggiungerai il Foro, che un tempo rappresentava il cuore politico, giuridico e commerciale di Volubilis. Qui si amministrava la giustizia, si prendevano decisioni politiche, si svolgevano le contrattazioni e la vita della città si mostrava nel suo lato più dinamico e vivace.

Nonostante oggi restino solo le basi delle antiche strutture, è facile immaginare come dovesse apparire questo luogo nel suo momento di massimo splendore: una piazza animata, circondata da edifici pubblici e statue, dove cittadini, mercanti e funzionari si incontravano ogni giorno per discutere, commerciare o semplicemente osservare la vita che scorreva.

Accanto al Foro, si erge ancora in parte la Basilica, una delle costruzioni più imponenti di tutto il sito. Le sue colonne alte e sottili, che si stagliano eleganti contro il cielo azzurro del Marocco, offrono uno degli scorci più suggestivi di Volubilis. Questo edificio, che poteva ospitare assemblee e udienze pubbliche, rappresentava il centro della vita amministrativa e legale della città romana.

Fermati qui, magari sedendoti su uno dei muretti di pietra, e lascia che la tua mente si riempia di immagini e suoni del passato:

  • le voci forti degli oratori che arringavano la folla;
  • il brusio dei mercanti che trattavano i prezzi dei loro prodotti;
  • i passi dei cittadini, che tra una trattativa e una sentenza di giustizia, animavano questo spazio ogni giorno.

È proprio in questi luoghi che Volubilis prendeva vita, mostrando tutto il suo carattere di città viva e pulsante al confine del grande Impero Romano.

Il mosaico dei delfini nella Casa di Orfeo è uno dei meglio conservati a Volubilis
Il mosaico dei delfini nella Casa di Orfeo è uno dei meglio conservati a Volubilis

3. Le terme

Non potevano mancare, a Volubilis, le terme, uno degli elementi più rappresentativi della cultura romana. Non erano semplici bagni pubblici, ma luoghi di socializzazione, di incontro e di relax, frequentati da cittadini di ogni classe sociale. Qui si veniva non solo per lavarsi, ma per discutere di affari, incontrare amici, o semplicemente trascorrere il tempo libero lontano dagli impegni quotidiani.

Passeggiando tra i resti di queste antiche strutture, potrai ancora distinguere le diverse aree tipiche delle terme romane:

  • il frigidarium, la sala del bagno freddo;
  • il tepidarium, con acqua tiepida;
  • e il calidarium, la stanza del vapore e del calore.

Sebbene oggi rimangano solo le fondamenta, qualche muro spoglio e tracce degli antichi impianti di riscaldamento sotterranei, basta un po’ di immaginazione per riportare in vita la scena: uomini e donne avvolti nei vapori caldi, che si rilassano o discutono animatamente tra le pareti decorate e i pavimenti in mosaico.

Le guide locali, spesso, raccontano storie curiose su come le terme fossero anche luoghi di gossip e intrighi, dove si intrecciavano alleanze politiche o si concludevano affari importanti.

Oggi, sostando davanti a questi resti silenziosi, puoi quasi sentire l’eco lontano di quelle voci, di quel passato che continua a rivivere attraverso le pietre che ancora oggi raccontano.

Dionisio e le 4 Stagioni in una delle ville dell'antica Volubilis
Dionisio e le 4 Stagioni in una delle ville dell’antica Volubilis

4. Le ville e i mosaici

Il vero tesoro nascosto di Volubilis si trova sotto i tuoi piedi: i suoi mosaici pavimentali, incredibilmente ben conservati dopo quasi duemila anni. Camminando tra i resti delle antiche ville patrizie, ti sorprenderai nel trovare scene colorate, realizzate con minuscole tessere che raccontano storie di miti, divinità e vita quotidiana.

Questi mosaici non erano semplici decorazioni: erano simboli di status e ricchezza, veri e propri manifesti culturali con cui i proprietari delle case mostravano il proprio gusto e la propria conoscenza del mondo romano e greco. Ognuno di questi capolavori parla di una vita privata fatta di lusso e raffinatezza, in un luogo che, seppur ai confini dell’Impero, viveva secondo le stesse mode e usanze di Roma.

Tra le ville più affascinanti ti consiglio di non perdere:

  • La Casa di Orfeo, famosa per il grande mosaico che raffigura Orfeo mentre suona la sua lira, circondato da animali incantati dalla sua musica. Una scena che ti rapisce e ti fa immaginare la meraviglia che dovevano provare gli ospiti di questa sontuosa dimora.
  • La Casa di Venere, che celebra la bellezza e la mitologia con raffigurazioni di ninfe e divinità marine, immerse in un gioco di colori che ancora oggi, sotto il sole del Marocco, sembrano brillare come appena realizzate.
  • La Casa del Cavaliere, che ti porta nel mondo della caccia e del potere con figure di cavalieri e animali, simboli di forza e dominio, tipici delle case delle élite romane.

Ma ogni villa ha qualcosa da raccontare: cortili lastricati, stanze che si affacciano su peristili, resti di colonne che una volta sostenevano tetti eleganti. È un vero viaggio nella vita privata di chi, duemila anni fa, abitava queste terre lontane da Roma ma profondamente immerse nella sua cultura.

Una parentesi divertente si trova in quella che la nosrta guida, Abdul, ha chiamato la Casa del Cane. Al centro della stanza si trova un basso pilastro su cui vengono fatti sedere gli ignari turisti, in modo che non notino l’insolito bassorilievo inciso su di esso. Solo dopo alcune battute, tra risate e un po’ di imbarazzo, si scopre che il bassorilievo è fallico e, probabilmente, era usato per propiziare la fertilità.

Nelle rovine delle case si trovano ancora alcune strutture della vita quotidiana di Volubilis
Nelle rovine delle case si trovano ancora alcune strutture della vita quotidiana di Volubilis

Volubilis e Moulay Idriss Zerhoun: un itinerario perfetto

Se vuoi arricchire la tua giornata, ti consiglio di abbinare la visita a Volubilis con quella di Moulay Idriss Zerhoun, la città santa che si trova a pochi chilometri di distanza. Considerata la “piccola Mecca” del Marocco, Moulay Idriss è un importante centro di pellegrinaggio per i musulmani.

La città si sviluppa su due colline ed è caratterizzata da vicoli stretti, case bianche e viste panoramiche mozzafiato. Anche se l’accesso alla moschea è vietato ai non musulmani, la visita al centro storico vale comunque il viaggio.

Consigli pratici per visitare le Rovine di Volubilis

Orari e biglietti

  • Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9:00 fino al tramonto.
  • Biglietto d’ingresso: circa 70 dirham marocchini (circa 7 euro), con la possibilità di pagare una guida locale per una visita guidata più approfondita.

Cosa portare

  • Scarpe comode: il sito è molto esteso e camminerai su terreni irregolari.
  • Cappello e crema solare: il sole può essere molto forte, soprattutto in estate.
  • Acqua: non ci sono molti punti ristoro nelle vicinanze, meglio portarsi una bottiglia.

Durata della visita

Calcola almeno due ore per visitare con calma l’intero sito. Se abbini la visita a Moulay Idriss, considera mezza giornata o una giornata intera.

Le fatiche di Ercole
Le fatiche di Ercole

Perché visitare le rovine di Volubilis? Le emozioni di un viaggio fuori dal tempo

Visitare le Rovine di Volubilis significa immergersi in un viaggio affascinante alla scoperta di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile anche in questa parte d’Africa. Camminare tra le strade lastricate, immaginare la vita nelle antiche ville e lasciarsi sorprendere dai mosaici ti farà percepire la storia come qualcosa di vivo e pulsante.

Non è solo un sito archeologico, ma un luogo che racconta di scambi culturali, di imperi lontani e di uomini che, duemila anni fa, vivevano una quotidianità fatta di commercio, cultura e tradizioni. Volubilis ti emoziona, ti insegna e ti sorprende, regalando uno dei ricordi più autentici del tuo viaggio in Marocco.

Le Rovine di Volubilis sono una tappa che ogni viaggiatore curioso dovrebbe includere nel proprio itinerario in Marocco. Perfette da visitare in giornata da Meknès o Fès, offrono un’esperienza culturale e paesaggistica davvero unica.

Ora che sai tutto su Volubilis, non ti resta che aggiungere questa destinazione alla tua lista e partire alla scoperta di uno dei gioielli archeologici più affascinanti del Nord Africa.

Hai già visitato Volubilis o stai pianificando di farlo? Raccontami nei commenti la tua esperienza o le tue curiosità!

Le colonne di Volubilis vegliano sull'antica città in rovina
Le colonne di Volubilis vegliano sull’antica città in rovina
Informazioni su Gian Luca Sgaggero 667 Articoli
Sono un narratore turistico, appassionato di viaggi fai da te, luoghi, tradizioni e culture lontane, racconto le mie esperienze sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di autentico e di vero. Non importa dove, come o quando, l'importante è esserci e vivere fino in fondo! Contattami per collaborare con me, sono travel blogger di professione dal 2010, digital content creator, storyteller e social media strategist.

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