Salon de Provence, itinerario in Provenza sulle orme di Nostradamus

Il viaggio in Provenza continua, dopo una giornata che ci ha portati a visitare Trets e il vicino Chateau de La Barbene, visite che hanno reso la mattinata e il pomeriggio piuttosto impegnativi, nonostante la stanchezza, non possiamo non fare tappa a Salon de Provence.

Mi son prefissato di vedere il più possibile della Provenza, così risaliamo a bordo del mio potente “destriero”, un semplice Peugeot 207 diesel, e ci dirigiamo verso questa cittadina che si trova a nord di Aix en Provence.

Poter vedere Salon de Provence mi fa un effetto strano, mi sento eccitato all’idea e capirai tra poco il perché.

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Salon de Provence, torre campanaria [foto di Daniel70mi su Flickr]
Salon de Provence, torre campanaria [foto di Daniel70mi su Flickr]

Perché visitare Salon de Provence

Perché qui è nato, ed è tuttora sepolto, uno dei personaggi storici più controversi. Parlo dello scrittore, farmacista, speziale, astrologo più conosciuto al mondo e di cui, per lo meno, avrai sentito nominare il nome almeno una volta nella tua vita: Nostradamus!

Reso famoso per il libro di profezie che scrisse, le “Centurie et prophéties“, scritto a quartine e in rime, e per esser in seguito divenuto il medico di corte di Caterina de Medici, la quale ne fu fervida sostenitrice.

Ella amava farsi predire il futuro “in attesa” della morte del marito. Eh già, talvolta l’amore delle donne verso i propri mariti, ha sempre quel “non so ché”…

Comunque, attualmente non vi è nulla che confermi l’avverarsi di tali profezie. Se non un’interpretazione a posteri, dove volendo si possono riconoscerne tutti gli eventi accaduti, proprio nel modo in cui Nostradamus li ha scritti.

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Salon de Provence, Museo di Nostradamus [foto di Shadowgate su Flickr]
Salon de Provence, Museo di Nostradamus [foto di Shadowgate su Flickr]

Visitare la città di Nostradamus

Ma, oltre al mito e le storie di Nostradamus, cosa offre Salon de Provence? A mio parere molto.

In centro si trova un museo dedicato a Nostradamus al cui interno la sua vita è ripercorsa con delle rappresentative ricostruzioni realizzate con statue di cera.

Il cuore di Salon de Provence scorre nella via pedonale tanto amata dai turisti per la sua ricchezza di negozietti dove vendono souvenirs. Ma del resto lo ripeto sempre che a me i posti pieni di “cianfrusaglie” attirano come il miele per le api.

Molto interessante da visitare è anche il castello museo, Chateau de l’Emperi. Al suo interno vi è una collezione di armi e divise dell’esercito francese. Molto belli sono anche i cortili interni, dove sovente vi sono concerti di musica classica o opere di teatro. Per cui se vuoi assistervi informati prima tramite l’ufficio turistico, lì inoltre potrai acquistare pacchetti cumulativi per le varie attrazioni.

Da non perdere la Savonnerie Marius Fabre, qui puoi scoprire tutti i segreti del sapone. Quest’antica azienda aperta nel 1900 propone un museo, una visita guidata al suo interno per far vedere come veniva e viene prodotto il sapone e ovviamente i suoi prodotti, a base di olio di oliva e olio di Argan. Sono fantastici.

Se sei schizzinoso sappi che alcuni odori, derivanti dai metodi produttivi, possono dar fastidio ai nasi sensibili.

Una visita interessante è anche quella alla Collegiale di Saint Laurent, la grande chiesa cittadina.

Salon de Provence, fontana ricoperta di muschio [foto di Shadowgate su Flickr]
Salon de Provence, fontana ricoperta di muschio [foto di Shadowgate su Flickr]

Dove mangiare a Salon de Provence

Io consiglio vivamente di prendere un drink in Piazza Croustillat, si trova alla fine della via pedonale, proprio dopo esser passati sotto la torre dell’orologio.

Proprio lì fa bella mostra una bellissima fontana ricoperta di muschi. Non potrai non fotografarla, lo fanno tutti! Come per Aix en Provence, questa è un’attrazione locale. Ha assunto con il passare del tempo la forma di un enorme fungo verde e un enorme platano che cresce li vicino, d’estate, fa ombra ai tavoli del bar dove è piacevole sostare. Se ti piacciono i gelati li accanto vi è anche una buona gelateria.

Per la cena consiglio di fare due passi in Place des Centuries, ai piedi del castello si trova Au Bureau Salon de Provence. Qui ho preso un’ottima entrecôte e dell’insalata condita con una crema a base di yogurt davvero fantastica! Nonostante faccia parte di una catena di pub si mangia molto bene.

Non mi resta che augurarti buona visita se deciderai di visitare Salon de Provence.



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Salon de Provence, scorcio del centro [foto di Shadowgate su Flickr]
Salon de Provence, scorcio del centro [foto di Shadowgate su Flickr]

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Informazioni su Luca Agostini 16 Articoli
Ciao a tutti, sono Luca Agostini, da alcuni anni conosco Gian Luca e Emanuele, ma è stata una casualità a portarmi a scrivere su queste pagine, una coincidenza di eventi per la quale da semplice lettore oggi mi ritrovo ad essere blogger per caso. Pur non essendo di origini biellesi sono nato a Biella, classe 1971, e negli anni passati ho lavorato nelle più grandi aziende tessili del biellese quali Liabel, Fraver s.pa. del gruppo Verzoletto e Cerruti 1881. Nel 2008 ho radicalmente cambiato la mia vita professionale andando a lavorare alla Bi.Biel s.a.s, è un forno artigianale dolciario dove la passione per il proprio lavoro e l’amore per i prodotti genuini ne fanno motivo di vanto e di continua ricerca. Blogger per caso La collaborazione con i blogger di Sphimm’s Trip (ora Viaggia e Scopri) nasce dall’incontro occasionale durante l’evento, da loro organizzato, #biellastoria. blogger per caso, Luca AgostiniIn questa occasione abbiamo avuto modo di scambiare alcune nostre esperienze personali, qui è emersa la mia passione per i viaggi, per la fotografia di paesaggi naturali e mete turistiche. Questo desiderio comune di esplorare luoghi lontani e anche vicini a noi, ma poco conosciuti, mi ha offerto l’occasione di collaborare con loro in veste, a me nuova, di cameraman durante la promozione turistica di #boccadimagra. Un evento elettrizzante, volto a valorizzare il paesaggio, la storia e la cucina tradizionale lunigiana nel comune di Ameglia, comune sfregiato dall’alluvione del dicembre 2009 e che, grazie all’amore dei suoi abitanti, sta tornando al suo nativo splendore. In due giorni guardare, visitare e documentare tutto ciò che Ameglia ha da offrire è stata una vera e propria prova di forza, non una vacanza come potevo inizialmente pensare, assolutamente no! L’entusiasmo di “Sphimm“, dei blogger e l’ospitalità degli abitanti locali, conosciuti all’evento, mi hanno galvanizzato, travolto e fatto apprezzare tutto ciò. Contagiato da questa passione ho cominciato di recente a scrivere io stesso un blog di viaggi: Pratical Travel. Insomma, grazie a loro, è nata questa collaborazione contagiosa che mi ha fatto conoscere ed apprezzare la figura del blogger e a chissà a quali nuove esperienze mi potrà condurre… consideratemi un blogger per caso!

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