Durante il mio viaggio nella Penisola dello Yucatan, ho avuto modo di conoscere e scoprire popoli e culture che vivono in quest’area del Messico da molte generazioni, tante da tramandare ancora tradizioni legate a culti e usanze ormai dimenticate, ma che tornano miste agli usi odierni per affascinare chi non le conosce. Oggi ti porto a San Cristobal de las Casas, nel Chiapas.
Oltre ai grandi siti archeologici che mostrano la sapienza e la grande abilità della civiltà Maya, il Messico meridionale è un vero pot pourrì di culture e tradizioni. Molte di esse si ibridarono con le culture Inca e Azteche che, nonostante l’estinzione (se non per pochi discendenti che non ne conservano più traccia) di questi due ceppi della razza umana, lasciano testimonianza in storie, usi e costumi delle regioni che toccano la foresta al confine con gli stati dell’America Centrale.
Qui sull’altipiano, tra verdi picchi montuosi e toccata da un clima fresco anche nelle torride estati, si trova San Cristobal de las Casas, capoluogo del Chiapas e centro abitato attorno a cui hanno da sempre ruotato i villaggi degli Indios locali che ancora vivono disseminati nelle campagne dei dintorni. Questi villaggi sono spesso mete di visita molto gettonate dai turisti, ma questa è un’altra storia.
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Raggiungere San Cristobal de las Casas
Essendo il mio un viaggio itinerante nelle regioni della penisola, ho dovuto tenere conto di alcuni fattori che hanno condizionato la scelta di come raggiungere San Cristobal de las Casas. Nella vasta area che si trova tra Uxmal e Campeche e la città di San Cristobal, si trova una zona che nella maggior parte delle guide pare essere vuota.
Ovviamente così non è, disseminati tra colline e foresta si trovano molti villaggi e siti minori che, nonostante la loro rilevanza storica, non si sono meritati una menzione nelle guide più blasonate. Se deciderai, tempo permettendo, di visitare con calma la regione, allora potrai restare stupito dalle curiose bellezze che vi si possono trovare. Ma se, come me, avrai il tempo contato dovrai ahimé bruciare molte di queste tappe con la soluzione più comoda e veloce che esista (salvo il volo) per arrivare a San Cristobal: l’autobus.
Come ho accennato la mia tratta è partita da Campeche, capoluogo della regione omonima che affaccia sul Golfo del Messico. Percorrere in un’unica volta tutta la tratta rischia di essere un’esperienza estenuante e devastante, per questo fortunatamente ci vengono in soccorso due mete da non perdere lungo il tragitto, tanto belle da meritare una tappa intermedia. Sto parlando delle romantiche rovine di Palenque e delle, poco distanti, cascate di Misol-Ha e di Agua Azul.
Questo ti permetterà di riposare e rinfrescarti dopo una prima tratta che parte alle 23 da Campeche e arriva alle 6.30 del mattino a Palenque città. Qui siamo già nella regione del Chiapas, ma San Cristobal è ancora parecchio lontana e resta ancora da affrontare la salita più lunga: quella che porta ai 2.160 metri di altitudine, nel punto della Valle de Jovel in cui sorge la città.
Tour di Agua Azul, Misol-Ha e Palenque da San Cristobal de las Casas
La seconda parte del viaggio riparte da Palenque e dura circa 5 ore. Il primo tratto è più tranquillo, salvo alcuni tratti in cui le curve che risalgono le vallate si fanno ripetute e molto strette. Io per mia fortuna non patisco la macchina, ma qualcuno non è stato altrettanto fortunato.
Dopo una prima parte, che sembrava non finire, raggiungiamo Ocosinco, piccolo paese crocevia in cui il bus fa sosta per il rifornimento e dove è possibile rifocillarsi di bibite fresche e qualche spuntino confezionato. I panini vanno alla grande, anche tra chi ha patito un po’ la strada e spera di sistemare un po’ lo stomaco.
Con uno spirito molto più sollevato il bus riparte. Da qui la salita comincia a farsi sentire e i paesaggi si trasformano diventando verdeggianti vallate ammantate di conifere. La natura è molto rigogliosa e, osservando i piccoli villaggi che sorgono lungo la strada, mi assopisco, stanco, fino a poco prima di arrivare a destinazione.
Finalmente San Cristobal de las Casas.
Arrivare a San Cristobal
Dal bus cominciamo a vedere le prime case della periferia, tutte molto colorate sebbene il bianco predomini. In linea di massima sono bianche con coloratissimi decori intorno a porte e finestre, uno stile allegro e creativo che ricorda vagamente i costumi degli Indios visti in passato in fotografia. La stazione del bus si trova un po’ fuori dal centro, così scendiamo e ci dirigiamo lungo una delle strade principali alla ricerca di un luogo in cui dormire.
Cerca una sistemazione per soggiornare a San Cristobal de las Casas
La città di San Cristobal de las Casas, tra le sue abitazioni basse e le strade poco trafficate, offre molte soluzioni di pernottamento a poco prezzo. Credo che sia una delle città in cui ho faticato di meno a trovare una sistemazione per un paio di notti, anzi per l’esattezza tre, il tempo necessario per visitare la città e magari organizzare qualche escursione.
Quello che ci colpisce immediatamente dopo aver preso la camera è che nei letti ci sono delle coperte piuttosto pesanti. Eppure non c’è aria condizionata e fuori si sta bene in maglietta, ma ben presto alcuni ragazzi che soggiornano nella stanza accanto ci spiegano che la notte, vista l’alta quota, la temperatura scende parecchio, talvolta stando di poco sopra lo zero. Messaggio recepito, doccia e si esce per la serata, armati di felpa (non vogliamo che il freddo ci colga alla sprovvista).
La città è molto tranquilla, a pochi isolati dalla nostra camera si trova la piazza principale, Plaza 31 de Marzo, dove tra gli alberi si trova un tipico gazebo in cui la gente si ritrova a danzare musica lenta o a bere qualcosa in compagnia.
Proseguendo oltre e aggirando il Palacio Municipal si trova una grande piazza che la sera è animata dai giovani che si ritrovano in capannelli a socializzare.
Il freddo arriva come previsto e le felpe sono davvero servite, nonostante siamo a marzo e si vada verso il periodo caldo. Al nostro rientro ci rifugiamo con piacere sotto alle spesse coperte invernali.
Il giorno seguente decidiamo di uscire di buon’ora, voglio visitare tutto il centro e anche alcuni luoghi d’interesse che San Cristobal de las Casas offre. Torniamo quindi in Plaza 31 de Marzo sulla quale si affaccia la Catedral, il principale edificio sacro della città. Da qui è possibile raggiungere i principali punti d’interesse che si trovano tutti a portata di piede.
Tra le varie attrazioni, se ne hai il tempo, dedica una visita al Templo de Santo Domingo, conosciuto per gli interni dorati, oppure Na Bolom, il museo sulle culture indigene e l’ambiente culturale del Chiapas. Altri momenti imperdibili sono quelli trascorsi nel mercato locale, primo fra tutti il mercado municipal, dove perdersi tra bancarelle coloratissime e prodotti tipici spesso molto particolari.
Tour di San Cristobal de las Casas
Escursioni per scoprire San Cristobal de las Casas
Una delle escursioni cittadine più suggestive è quella della camminata la Cerro de San Cristobal, una chiesa situata in collina in mezzo a un piazzale dal quale si ammira un piacevole panorma.
Se invece ami la cultura locale potrai organizzare un’escursione a cavallo fino a uno dei tanti villaggi Indios che si trovano nei dintorni della città, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Come a San Juan Chamula, nel quale la domenica si tiene un coloratissimo e caratteristico mercato in cui tutti i produttori del villaggi più piccoli portano la loro mercanzia da vendere. Inoltre la chiesa di questo villaggio è stata un’esperienza mistica, ma tutto questo è un’altra storia.
Tour di San Juan Chamula e Zinancan
Altre escursioni e attività da fare a San Cristobal de las Casas:
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Escursione a Lagunas de Montebello e alla cascata El Chiflón;
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Escursione al Parque Ecoturistico Rancho Nuevo e a El Arcotete;
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Escursione alla Sima de las Cotorras e alla cascata El Aguacero;
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San Cristobal de las Casas va vissuta lentamente, passeggiando per le sue vie e sentendo l’animata vitalità dei suoi abitanti nella piazza principale, ricca di verde e di angoli in cui socializzare. Questa città va scoperta piano piano e tre giorni possono bastare per vederne i musei e gli edifici principali, ma non saranno sufficienti ad entrare nei frizzanti ritmi della vita che si vive qui in alta quota.
Ciao Gian Luca, mi troverò a San Cristobal il 31 di dicembre e ci rimarrò un paio di notti. Volevo chiederti se il mercato di san cristobal e quello di san juan chamula è solo la domenica mattina oppure anche altri giorni (nel caso fosse solo la domenica sai fino a che ora?). Te lo chiedo perché sono un’appassionata di mercati e mi piacerebbe vederli. io arriverò a Tuxtla Gutierrez per le 11 di mattina quindi avrò bisogno di (credo) un paio di ore prima di arrivare a san cristobal.
Ciao Barbara, la città di San Cristobal è molto viva e il mercato sembra quasi non terminare mai. Per quanto riguarda il villaggio di San Juan Chamula il mercato domenicale è quello più affollato e colorato, gli Indios arrivano da tutti i villaggi vicini per vendere le proprie merci li. Noi arrivammo a cavallo e da San Cristobal impiegammo un paio d’ore, a San Juan Chamula alle 10 del mattino era bellissimo.
So che esistono escursioni che accompagnano i turisti anche con pick up o minibus, ma non saprei dirti a che ora partano o entro che ora arrivino a San Juan. Se hai il tempo ‘stretto’ ti consiglio di partire con anticipo e non rischiare di arrivare troppo tardi, ma credo che contattare un’agenzia locale a Tuxtla possa essere la soluzione ideale.
Tienimi aggiornato e raccontami poi la tua esperienza, il Messico ti incanterà, ne sono certo!
Gian
Sono bruno e passo qui 4 mesi all’anno, è la mia seconda, se non la mia prima casa. Sono spostato con una donna meravigliosa dominicana e ho tre figlie. È una terra meravillosa che mi riporta alla mia infanzia.
Ciao Bruno, che belle emozioni che ci racconti. San Cristobal è stata una destinazione spettacolare, è una città che mi è piaciuta tantissimo!
Ciao Gian Luca, sarò a San Cristobal fra un decina di giorni, volevo chiederti se qualcuno dei viaggiatori durante la salita alla città, vista l’altitudine, ha patito il mal di montagna e ha ricorso a qualche farmaco. Voglio essere preparato a qualsiasi tipo di inconveniente per non rovinarmi il viaggio.
Grazie!
Ciao Cristian, ti rispondo ora perché ero in viaggio. Io sono salito in bus e l’unica persona che ha sofferto era un signore tedesco che ha rimesso ininterrottamente. Tuttavia è stato male fin dalla partenza da Palenque, quindi escludo fosse per l’altitudine, semplicemente soffriva il viaggio. Per il resto non ho visto nessuno patire per la quota, inoltre il clima era molto piacevole. Se sei in dubbio portati qualche blando rimedio, ma non credo davvero ci sia da preoccuparsi. Buon viaggio e torna a raccontarmi la tua esperienza! Gian
Spero di andarci presto, mi hai fatto venire una gran voglia di visitarlo… grazie per i tuoi consigli.
Grazie a te Sara, vedrai che San Cristobal non ti deluderà, è una località sensazionale. Torna a raccontarmi come è andato il to viaggio poi! 🙂