Prima giornata di esplorazione per la nostra Sardegna on the road, come da programma sbarchiamo a Porto Torres la mattina presto e alle 8.30 tocchiamo il suolo dell’isola. La strada da percorrere è ancora lunga e decidiamo di non soffermarci troppo a Porto Torres. Prendendo in direzione Alghero, in breve tempo, imbocchiamo la Carlo Felice, la strada statale a scorrimento veloce che tagliando a metà l’isola collega la zona nord con il capoluogo a sud, Cagliari.
Giorno 1
Percorriamo la strada in direzione sud e oltrepassiamo altre due grandi città di provincia, Sassari prima e poi Oristano, per prendere poi lo svincolo di Sardara, dal quale, oltrepassato San Gavino, giungiamo a Guspini che sarà la nostra prima base di riferimento.
Dopo esserci rinfrescati ci spostiamo per il pranzo. Gli zii ci attendono e, dopo i saluti calorosi, diamo inizio al banchetto: innumerevoli antipasti locali tra cui i cardi sott’olio, i pomodori secchi, le olive marinate e affettati e formaggi. Per primo degli ottimi gnocchetti alla campidanese e per secondo anguille arrosto e salsiccia. In chiusura dell’ottimo melone fresco e torta e tiramisù fatti in casa. Una sfida che le nostre forchette accettano volentieri!
Sardegna on the road verso Barumini
Nel pomeriggio, anche per smaltire un po’ il pranzo, ci rechiamo a Barumini dove si trova il più grande complesso archeologico nuragico della Sardegna.
Questo complesso è stato inserito tra i Siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1997 per merito della sua unicità e la sua visita ben presto ci fa capire il perché.
La voce di Simona, esperta guida locale, ci accompagna alla scoperta dei segreti di questa misteriosa civiltà dei nuragici attraversando varie stratificazioni del villaggio nuragico risalenti a differenti epoche del passato che ci permettono di ricostruire parzialmente lo stile di vita dei popoli del XV sec. a.C.
La visita si rivela davvero molto interessante e permette di addentrarsi negli antichi vicoli del villaggio e di visitare diverse torri ancora oggi pervenuteci quasi intatte.
Lasciato Su Nuraxi ci dirigiamo verso il centro del paese, dove accanto alla Chiesa dell’Immacolata Concezione è possibile visitare il Polo Museale di ‘Casa Zapata’.
In questo luogo, che fu per secoli dimora della famiglia Zapata di origine aragonese, è possibile vedere numerosi reperti di pregio rinvenuti in Su Nuraxi e, allo stesso tempo, visitare un altro nuraghe costruito proprio al di sotto della stessa dimora.
Un ingegnoso sistema di passerelle sopraelevate e dal pavimento in vetro ci permette di assaporare dall’alto la struttura di un altro sito archeologico che pare quasi più grande di quello presente all’esterno. Anche qui, Augusta, una guida piacevole e molto preparata, ci illustra le curiosità di questo luogo e ci spiega l’importanza che esso ha per Barumini.
Sempre in questo sito è possibile visitare altre due esposizioni: la sezione storico-archivista e la sezione etnografica. Le scoperte archeologiche e tutto ciò che oggi si conosce di questo luogo sono merito di un grande archeologo locale che fu un importante studioso a livello internazionale, Giovanni Lilliu, al quale oggi è intitolato l’importante centro culturale locale per i giovani.
Cena a Ussaramanna
Ormai fattasi sera decidiamo di andare a cena e desideriamo provare le elogiatissime pizze giganti della Pizzeria Sa Giara che si trova a Ussaramanna.
Giunti nel piccolo borgo ci perdiamo a contemplare alcuni notevoli murales, opera dell’Atzori, che si trovano tra le vie del centro. Ci aggiriamo tra i vicoli che nascondono singolari scorci impreziositi dalla tipica chiesa e da alcuni edifici molto antichi.
La cena a Sa Giara è davvero spettacolare! Le pizze normali sono più grandi del piatto, mentre quella gigante viene servita su due grossi piatti e occupa lo spazio di un tavolino intero.
Ottima la pasta e anche gli ingredienti, la pizza qui è davvero squisita. Importante anche il fatto che, nel caso non si riesca a finirla, è possibile chiedere una scatola e portarsi a casa la parte avanzata.
Ovviamente ad accompagnare la pizza sorseggiamo della fresca Ichnusa, la birra tipica dell’isola.
Una giornata intensa e interessante… e questo è solo l’inizio! 🙂
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